Trasversale, il sindaco di Serra chiede che vengano avviati i lavori tra Monte Cucco e Vazzano

«Ritengo sia ormai intollerabile il ritardo nella ripresa dei lavori relativi alla Trasversale delle Serre e, nello specifico, al tratto che va da Monte Cucco a Vazzano».

Lo afferma il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone.

«A fine marzo - prosegue il primo cittadino – ero stato personalmente informato dai vertici dell’Anas, i quali in quella occasione mi comunicarono l’avvenuta aggiudicazione efficace dei lavori, che sarebbero dovuti partire nel mese di aprile. Ebbene, siamo già al 2 maggio e ad oggi regna l’immobilismo ».

Rispetto alla questione, il sindaco di Serra fa sapere che, nella mattinata di domani giovedì 3 maggio, chiederà un «incontro al capo Compartimento Anas Calabria per capire i motivi di questo ritardo. Allo stesso modo, non posso esimermi dal constatare il mutismo che, in questi giorni, sta caratterizzando l’operato di coloro i quali, fino a qualche tempo fa, erano in prima linea nel denunciare tali ritardi e nel chiedere il commissariamento dell’Anas ».

In conclusione, il primo cittadino sollecita «l'intervento delle istituzioni democraticamente elette alle elezioni politiche del 4 marzo scorso, nella speranza che ci si impegni seriamente per far sì che la Trasversale delle Sere venga finalmente ultimata e che gli appelli lanciati proprio in occasione dell’ultima campagna elettorale non rimangano tali ma, al contrario, si traducano in fatti concreti».

 

Serra: diramata allerta meteo per forte vento e possibili pioggie

L'Amministrazione comunale di Serra San Bruno rende noto alla popolazione che in data odierna è stato diramato dall’Arpacal un messaggio di allerta meteo per il territorio del Comune di Serra San Bruno dalle ore 12.00 del 02/05/2018 alle ore 24.00 del 03/05/2018.

In conseguenza di ciò gli amministratori consigliano di prestare particolare attenzione nelle zone di:

  • Viale Della Libertà; Via De Gasperi; Via Calcarella; Corso Umberto I – Terravecchia; Zona Chiesa Matrice (via Fiume, San Biagio, ecc.), Via A. Scrivo, Corso Vittorio Emanuele III, Via A. Moro;

  • Zona Attenzione Rischio Idraulico Del Pai: Asta Fiume Ancinale (tra Loc. Santa Maria E San Rocco), Asta Fiume Garusi (tra Loc. Leonà e l’innesto nell’Ancinale);

  • Zona Attenzione Pericolo Frana Del Pai: Loc. San Rocco, Loc. Guido, Loc. Pittina, Via San Brunone (innesto Loc. Ombrellino), loc. Scorciatina.

Particolari raccomandazioni inoltre vengono fatte ai locali ed ai terreni posti sotto il livello stradale, al piano terreno ed interrato delle zone citate, nelle zone extraurbane e montane e nelle vicinanze delle aste fluviali ricadenti nel territorio.

CONSIGLI UTILI

Se sei in auto, in caso di condizioni avverse, non tentare di raggiungere comunque la destinazione prevista. Allontanati il più possibile dalla zona allagata e se puoi trova riparo in un edificio sicuro;

In caso di forti precipitazioni, allagamenti, alluvioni, si raccomanda di:

Ascolta la radio, cerca su internet o guarda la televisione per sapere se sono stati emessi avvisi di condizioni meteorologiche avverse o di allerte di protezione civile. Ricorda che durante e dopo le alluvioni, l’acqua dei fiumi è fortemente inquinata e trasporta detriti galleggianti che possono colpirti. Inoltre, macchine e materiali possono ostruire temporaneamente vie o passaggi che cedono all’improvviso. Poni al sicuro la tua automobile in zone non raggiungibili dall’allagamento nei tempi e nei modi individuati nel piano di emergenza del tuo Comune. In ogni caso, segui le indicazioni della protezione civile del tuo Comune.

PRIMA

  •  È utile avere sempre a disposizione una torcia elettrica e una radio a batterie, per sintonizzarsi sulle stazioni locali e ascoltare eventuali segnalazioni utili;
  •  Metti in salvo i beni collocati in locali allagabili, solo se sei in condizioni di massima sicurezza;
  • Assicurati che tutte le persone potenzialmente a rischio siano al corrente della situazione;
  • Se abiti a un piano alto, offri ospitalità a chi abita ai piani sottostanti e viceversa se risiedi ai piani bassi, chiedi ospitalità;
  • Poni delle paratie a protezione dei locali situati al piano strada e chiudi o blocca le porte di cantine o seminterrati;
  • Se non corri il rischio di allagamento, rimani preferibilmente in casa;
  • Ricorda a tutti i componenti della famiglia i comportamenti da adottare in caso di emergenza, come chiudere il gas o telefonare ai numeri di soccorso.

DURANTE

In casa

  • Chiudi il gas, l’impianto di riscaldamento e quello elettrico. Presta attenzione a non venire a contatto con la corrente elettrica con mani e piedi bagnati;
  • Sali ai piani superiori senza usare l’ascensore;
  • Non scendere assolutamente nelle cantine e nei garage per salvare oggetti o scorte;
  • Non cercare di mettere in salvo la tua auto o i mezzi agricoli: c’è pericolo di rimanere bloccati dai detriti e di essere travolti da correnti;
  • Mantieni la calma;
  • Aiuta i disabili e gli anziani del tuo edificio a mettersi al sicuro;
  • Non bere acqua dal rubinetto di casa: potrebbe essere inquinata.

Fuori casa

  • Evita l’uso dell’automobile se non in casi strettamente necessari;
  • Evita di transitare o sostare lungo gli argini dei corsi d’acqua, sopra ponti o passerelle;
  • Evita i sottopassi perché si possono allagare facilmente;
  • Se sei in gita o in escursione, affidati a chi è del luogo: potrebbe conoscere delle aree sicure;
  • Allontanati verso i luoghi più elevati e non andare mai verso il basso;
  • Evita di passare sotto scarpate naturali o artificiali;
  • Non ripararti sotto alberi isolati perché durante un temporale potrebbero attirare fulmini;
  • Usa il telefono solo per casi di effettiva necessità per evitare sovraccarichi delle linee.

DOPO

  • Raggiunta la zona sicura, presta la massima attenzione alle indicazioni fornite dalle autorità di protezione civile, attraverso radio, TV e automezzi ben identificabili della protezione civile;
  • Evita il contatto con le acque. Spesso l’acqua può essere inquinata da petrolio, nafta o da acque di scarico. Inoltre può essere carica elettricamente per la presenza di linee elettriche interrate;
  • Fai attenzione alle zone dove l’acqua si è ritirata. Il fondo delle strade può essere indebolito e potrebbe collassare sotto il peso di un’automobile;
  • Getta i cibi che sono stati in contatto con le acque dell’alluvione;
  • Presta attenzione ai servizi, alle fosse settiche, ai pozzi danneggiati. I sistemi di scarico danneggiati sono serie fonti di rischio.

Da tenere a portata di mano

E’ utile inoltre avere sempre in casa, riuniti in un punto noto a tutti i componenti della famiglia, oggetti di fondamentale importanza in caso di emergenza quali: Kit di pronto soccorso + medicinali; Generi alimentari non deperibili; Scarpe pesanti; Scorta di acqua potabile; Vestiario pesante di ricambio; Impermeabili leggeri o cerate; Torcia elettrica con pila di riserva; Radio e pile con riserva; Coltello multiuso; Fotocopia documenti di identità; Chiavi di casa; Valori (contanti, preziosi); Carta e penna.

Serra, le meraviglie di una città che rischia di diventare periferia

Serra San Bruno è Città! Da qualche giorno la cittadina delle Serre vibonesi si pregia dalla meritata onorificenza assegnata dal Presidente delle Repubblica Sergio Mattarella. Città, titolo onorifico dovuto per l’illustre passato storico, monumentale, artistico, culturale lasciatoci in eredità dai nostri migliori figli. E non solo. 

Serra San Bruno è eterno, incomparabile, patrimonio naturalistico-paesaggistico che il buon Dio ci ha voluto regalare per mezzo del santo Patriarca Bruno. Ma a cotanta magnificenza non corrisponde l’operato dei contemporanei che difettano, e non poco, in fatto di viabilità molto precaria, strade da terzo mondo, randagismo e cinghiali imperanti. No! Non può essere questa una “città”!

Indubbiamente Serra San Bruno è Certosa, ma non solo. Questa cittadina deve la sua origine alla suo millenario Convento bruniano, il primo in Italia fondato nel 1084 come primitivo nucleo, dove oggi troviamo lo splendido Santuario mariano regionale di Santa Maria del Bosco immerso nel verde delle conifere, da Brunone di Colonia, fondatore dell’Ordine monastico certosino. Successivamente, nel 1091, per esigenze climatiche e per accogliere i monaci più anziani, è stato edificato, più a valle, il secondo nucleo certosino, quello che è evidente ai nostri occhi e che nei secoli sarà conosciuto come Certosa di Santo Stefano del bosco. La stessa che nel ‘500 assumerà la forma di grande abbazia, edificata alla maniera rinascimentale con grandezze di forme artistiche ed architettoniche. Purtroppo la grande Certosa, dopo bei secoli legati alla storia feudale, religiosa ed artistica, è stata distrutta dal disastroso terremoto del 1783. Ci restano pochi ruderi: parte della facciata palladiana e del chiostro.

Da ogni parte del mondo: poeti, storici, scrittori, giornalisti, scienziati, teologi si sono avvicendati attorno alla storia di questo preziosissimo bene culturale che Serra custodisce gelosamente, orgogliosa com’è di essere stata eletta primogenita della scelta di san Bruno, quando venne in Calabria al seguito del suo discepolo, il papa Urbano II al quale rifiutò la nomina di vescovo di Reggio Calabria e soprattutto gelosa di custodire e venerare le reliquie del Santo che qui vi morì il 6 ottobre 1101.

Sono tantissimi gli studiosi che nei secoli si sono avvicendati nel raccontarne la storia e tanti i visitatori illustri, quali: il re borbonico Ferdinando II, il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, lo statista Alcide De Gasperi, Orace Rilliet e Norman Douglas, il Cardinale Carlo Maria Martini, oltre Papa Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI. Ma Serra San Bruno non è solo Certosa: è la città dell’arte nel verde.

Percorrendo il centro storico visitiamo le quattro chiese che, come ha scritto Enzo Vellone, “sono la prova del nove di un grande retaggio architettonico ben innestato in un contesto paesaggistico e ambientale quasi unico”.

La prima di queste è la chiesa arcipretale,la Matrice, detta anche di san Biagio, con artistica facciata in granito a tre navate ed edificata nel 1785; all’interno sono conservate pregevoli opere marmoree, lignee ed oggetti sacri in metalli preziosi, molti di questi provengono dalla Certosa rinascimentale.

La seconda è il prezioso tempietto della Regia Arciconfraternita dell’Addolorata di architettura barocca del 1721, ad una sola navata con portale esterno in bronzo del serrese Giuseppe Maria Pisani ed il ricco portale interno ligneo del “professore” Salvatore Tripodi.

Pochi metri più in là, la chiesa, la più antica, dell’Assunta detta anche di san Giovanni, di origine ducentesca ma ricostruita nei primi anni dell’800, ad una sola navata con ricchi stucchi barocchi. Infine la chiesa parrocchiale, anche questa, dell’Assunta e, per distinguerla dall’altra, è detta dello Spinetto dal nome del nuovo quartiere sorto dopo il terremoto del 1783, che custodisce un’artistica e raffinata statua lignea dell’omonima Madonna.

Oltre alle citate chiese, a Serra si possono ammirare nobiliari palazzi con portali artistici e soffitti riccamente lavorati, fontane, obelischi e tantissime altre opere d’arte, presenti anche nel cimitero monumentale. Insomma un vero museo a cielo aperto immerso nel verde.

Di sicuro, oggi, però il vero fiore all’occhiello, in termini di fede, arte e natura è il Santuario mariano regionale di Santa Maria del Bosco, forte richiamo turistico in ogni stagione dell’anno. Siamo a due chilometri dalla Certosa, nell’antico eremo certosino dove sono evidenti i luoghi abitati e vissuti dal Santo. Qui, nell’ottobre del 1984, nel IX Centenario della fondazione dell’Ordine Certosino, il Papa Giovanni Paolo II venne, vi sostò e pregò insieme ai tantissimi fedeli e a tutto il clero dell’Arcidiocesi Metropolita di Squillace – Catanzaro.

Qui il Papa diede anche il titolo di “Basilica” alla chiesetta di Santa Maria.

Questa è Serra San Bruno: ben meritata “città” di arte, fede e natura, testimonianza ed opera del Divino. È doveroso, qui, precisare, che tutto il ricco ed abbondante patrimonio artistico è creatura di artisti serresi: scultori, scalpellini del granito, ebanisti, architetti, pittori ed artisti del ferro battuto. Sono artisti figli di tante dinastie che vanno dai Pisani agli Scrivo, ai Barillari e ai De Francesco, dagli Scaramozzino agli Zaffino, ai Reggio e ai Lo Moro e Tripodi già citati. Sono quegli uomini d’arte che hanno costituito la leggendaria “Maestranza di la Serra” che ha arricchito, anche, tante chiese sparse in Calabria.

“Insomma, come scriveva Corrado Alvaro, è il paese di Calabria in cui si vorrebbe sostare. Ha un colore alpino e vi si arriva spiritosa l’aria del mare”. Qui è davvero piacevole anche un breve sosta, mordi e fuggi, tra l’ombra delle sue conifere sparse attorno all’abitato o anche nei suoi bar storici su corso Umberto I dove non si può fare a meno di gustare i deliziosi gelati e soprattutto il secolare ‘nzullo, biscotto duro sotto i denti ma da una fragranza indescrivibile: se ne chiedi la ricetta, silenzio assoluto.

Ed infine, il principe della cucina serrese: il fungo porcino delizioso e prelibato in tutte le salse. Questa è Serra San Bruno che, ancora un a volta, ha accolto un altro papa: il 9 ottobre del 2011 Benedetto XVI.

Orbene, benvenuto il titolo di “Città” più che meritato ma i contemporanei siano degni figli dei loro avi. Serra San Bruno, nella storia, non è mai stata periferia, oggi rischia di esserlo.

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Serra, LiberaMente punta l'indice contro "un'amministrazione allo sbaraglio"

Riceviamo pubblichiamo

"Il tempo passa ma non sembra portare cambiamenti per il nostro paese e di certo non cambia il solito ritornello dell'attuale amministrazione: 'è colpa degli altri se non possiamo fare nulla'.

Sorge spontaneo chiedersi a cosa sia servito scrivere un programma elettorale pieno di buone intenzioni, con l'aiuto di figure politicamente 'esperte' che di certo sapevano la situazione dell'ente, se poi non si riesce a fornire nessuna linea programmatica per il futuro di un paese in piena crisi.

Si sono anche perse le tracce di possibili aiuti da parte della cittadella regionale, nonostante le comparsate del presidente Oliverio al quale l'ormai Signor Censore aveva promesso, per conto del sindaco, la cittadinanza onoraria.

Ė questa la sintesi dell'ultimo consiglio comunale, come sempre convocato in un orario proibitivo per i cittadini e svolto in un'aula deserta.

Anche il bilancio approvato non porta novità, se non ombre di un possibile dissesto da dichiarare che risulterebbe catastrofico per i cittadini già stretti nella morsa di imposte destinate a lievitare.

È un caso che queste nubi inizino ad addensarsi subito dopo la batosta elettorale delle elezioni politiche? Forse il mandato di questa amministrazione si è consumato il 4 marzo e ora qualcuno vorrebbe dimenticare gli impegni assunti con la cittadinanza, lavandosi le mani e praticando la tattica sempre attuale dello scarica barile...

Da parte nostra continueremo a portare avanti un'opposizione attenta e operativa, la stessa che ha dato voce al territorio proponendo il distacco dalla provincia di Vibo e che quotidianamente vede una crescita di consenso basata sull'ascolto della cittadinanza.

Fedeli al nostro mandato, poniamo all'amministrazione i seguenti interrogativi:

Perché si è scelto di mettere in vendita il mercato coperto piuttosto che pensare a destinarlo ad usi più utili per la collettività, come un piccolo teatro o un centro di aggregazione e, nel frattempo, in attesa di fondi per l'intervento, un ricovero di mezzi comunali?

Perché la nuova pinacoteca, opera compiuta dalla precedente amministrazione, continua ad essere lasciata inutilizzata in balìa del tempo e del deterioramento?

Perché nel piano triennale delle opere pubbliche e nel DUP 2018, 2019 e 2020, non vi è alcuna somma, né previsione, in merito all'autonomia da So.ri.cal. e, allo stato, non è stato neanche pianificato un progetto da portare gradualmente avanti per un reale futuro distacco?

Perché non si è pensato ad un'alternativa per l'affidamento del servizio relativo al ricovero dei cani randagi, dal momento che i problemi riscontrati da questa amministrazione sono gli stessi di quelli avuti dall'amministrazione precedente ed esistono ormai da anni?

Perché è stata resa definitiva la soluzione prima presentata come temporanea e transitoria dell’affidamento esterno del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti, anziché pensare a soluzioni che possano anche favorire l'occupazione?

Quale prospettiva possono avere i nostri Lsu/Lpu alla luce della recente Deliberazione di Giunta Comunale con la quale si precisa che nel prossimo triennio non potranno esserci per loro stabilizzazioni?

Perché, a distanza di due anni dell'insediamento, si continua infantilmente a rispondere, su qualunque problematica, “è tutta colpa del passato”?

Certi del mutismo che contraddistingue un'amministrazione ormai allo sbaraglio, noi rinnoviamo l'impegno del confronto e della denuncia politica, consapevoli che Serra potrà crescere solo quando i personalismi saranno definitivamente accantonati e si inizierà a pensare alla gestione della cosa pubblica senza secondi fini".

Movimento Civico Serrese LiberaMente

Serra, Tassone: «Non possiamo tacere rispetto alla pesante eredità della passata amministrazione»

«L’Amministrazione comunale da me guidata, sin dal giorno del suo insediamento, sta lavorando alacremente per tentare di risolvere le sorti della nostra comunità e gli importanti risultati portati a casa in questi mesi di lavoro sono sotto gli occhi di tutti».

Lo afferma il primo cittadino di Serra San Bruno, Luigi Tassone il quale, ancora una volta, ha voluto esternare tutto il proprio impegno e quello della maggioranza «per tentare di colmare il gap con il passato e venire incontro nei fatti a quelle che sono le esigenze dei cittadini». 

Tanti i temi che il sindaco Tassone ha affrontato anche nel corso della seduta di ieri del Consiglio comunale: dalla pesante eredità della passata amministrazione al randagismo, passando per acqua, raccolta differenziata ed Lsu-lpu. «È giusto che Serra e i serresi sappiano come stanno realmente le cose: i precedenti amministratori, in virtù della loro scellerata gestione sul piano economico-finanziario, hanno portato il nostro Comune sull’orlo del fallimento visto e considerato che, fino ad oggi, abbiamo riconosciuto ben 900mila euro di debiti fuori bilancio».

«Sia sul randagismo che sui rifiuti – ha precisato poi Tassone – abbiamo agito in maniera seria e corretta visto che, per quel che riguarda la prima problematica, nei giorni scorsi è arrivata un’altra interdittiva nei confronti della ditta che si era inizialmente aggiudicata la gara d’appalto. Abbiamo tentato di fare un affidamento diretto, ma questo non è stato possibile. E sicuramente non per colpa dell’amministrazione comunale. Comunque sia, stiamo continuando a lavorare per cercare di trovare una soluzione definitiva».Con riferimento alla raccolta differenziata, il primo cittadino ha annunciato l’avvio di un «nuovo progetto» e, inoltre, «presumibilmente entro fine luglio procederemo allo spostamento dell’isola ecologica dall’attuale ubicazione». Rimarcate anche le differenze sostanziali tra «la situazione iniziale e i risultati fino ad ora perseguiti, che hanno consentito di ridurre le tasse».

Insomma: un’amministrazione che «guarda al futuro» e lo dimostrano anche gli «importanti risultati» raggiunti in tema di acqua e viabilità: «Il programma triennale dei lavori pubblici – nel quale sono già stati inseriti interventi su scuole, parco giochi, ecc. - verrà ulteriormente aggiornato con l’inserimento di 200mila euro per il depuratore di località “Ninfo” e di circa 600mila euro per il rifacimento di tutta la rete idrica, senza dimenticare che i lavori in località “Castagnari” sono in fase di ultimazione così come in corso sono quelli in località “Scorciatina”. A questo, bisogna aggiungere che si sta valutando di progettare un nuovo acquedotto. Inoltre, abbiamo partecipato a diversi Psr che sono tutt’ora in corso. Ulteriori 250mila euro verranno, altresì, destinati al rifacimento della strada via Vittorio Veneto».

Non per ultima, la questione degli lsu-lpu, per i quali «è stato rinnovato il contratto. Saremo sempre in prima linea per difendere le loro istanze, anche mettendo in campo azioni eclatanti, perché per quanto fatto in questi anni, non smetterò mai di ringraziare i nostri 54 lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità».

Serra: comunicazione calendario raccolta rifiuti nei prossimi festivi

Il Comune di Serra San Bruno notifica locandina con calendario per la raccolta dei rifiuti in prossimità dei giorni festivi, 25 aprile e 1 maggio 2018.

La raccolta sarà effettuata per l'intero centro abitato nei seguenti giorni:

GIOVEDì 26 APRILE : INDIFFERENZIATA+UMIDO

LUNEDì 30 APRILE (si anticipa la raccolta del 1 maggio) : MULTIMATERIALE+ UMIDO

 

Si rammenta che il servizio di raccolta NON sarà eseguito le domeniche e nei giorni festivi in questione: 25 aprile e 1 maggio 2018. 

 

Di particolare importanza è il sollecito agli utenti nell'utilizzare dei sacchetti biodegradabili per la raccolta del rifiuto organico: si consiglia l'utilizzo anche dei sacchetti forniti dai supermercati;

non sono comaptibili i sacchetti in plastica né quelli neri;

LE BUSTE PER IL RIFIUTO ORGANICO SONO DISTRIBUITI GRATUITAMENTE PRESSO IL MERCATO COPERTO COMUNALE DAL LUNEDì AL VENERDì, DALLE 8.00 ALLE 12.00.

Serra: interruzione fornitura idrica nella giornata odierna

Il Comune della cittadina montana informa la cittadinanza che, nella giornata odierna 23 aprile, la So.Ri.Cal. interrompe la fornitura idrica nel centro abitato di Serra San Bruno a causa di lavori di riparazione sulla condotta adduttrice: per i motivi esposti potrebbero verificarsi disagi sull'erogazione dell'acqua "potabile".

Serra San Bruno, centauro perde la vita in un incidente

Tragico incidente in località Croce Ferrata di Serra San Bruno, dove, per cause che sono ancora in fase d'accertamento, ha perso la vita un motociclista, G. A., di 46 anni, originario di Taurianova, ma residente a Gioia Tauro.

Il centauro, che era giunto nel paese della Certosa in compagnia di altri moticiclisti, è morto sul colpo.

Inutili si sono rivelati i soccorsi dei sanitari del 118.

Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine, che hanno effettuato i rilievi per cercare di ricostruire l'esatta dinamica dell’incidente ed accertare eventuali responsabilità.

 

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