Vibo Valentia: la guardia di finanza ha celebrato San Matteo

Presso il duomo di San Leoluca, in occasione della ricorrenza di “San Matteo”, Patrono della guardia di finanza, il vescovo Luigi Renzo, ha officiato una Santa Messa a beneficio dei militari in servizio e congedo del Comando provinciale e del Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia.

Alla funzione religiosa hanno preso parte, tra gli altri, il Prefetto Longo e personalità civili e militari che rappresentano i Corpi dello Stato operanti in provincia.

Nell’omelia il vescovo, partendo dal brano del vangelo, ha illustrato la figura di San Matteo e le circostanze della sua chiamata e, con riferimento al ruolo svolto dalla guardia di finanza, ha rimarcato l’importanza del rispetto delle regole e del delicato ruolo di chi è deputato a farle osservare per il bene di tutti, con la consapevolezza di essere i tutori della convivenza ordinata tra gli uomini, perché il rispetto delle regole qualifica la società civile e chi le fa rispettare compie un’opera meritoria.

Nel ringraziare il presule, le personalità civili e militari, le associazioni, il coro parrocchiale e tutti gli intervenuti, il Comandante provinciale, colonnello Elia Carmelo Pallaria ha sottolineato l’importanza della celebrazione del Santo Patrono come un evento per fermarsi a meditare sul ruolo dei “finanzieri”, uomini e donne che nella quotidianità del servizio profondono il loro impegno silenzioso, paziente, il loro coraggio e la loro passione per la salvaguardia del bene comune.

Vibo Valentia, nuovo ospedale: convocato tavolo istituzionale in Prefettura, per la Cgil è "l'ultima chiamata"

Riceviamo e pubblichiamo

"Dopo l'ennesima denuncia che abbiamo sollevato sui ritardi per l'avvio dei lavori del nuovo ospedale di Vibo Valentia, domani è stato convocato in Prefettura il tavolo istituzionale. A comunicarlo il Prefetto Longo, che ha considerato necessaria e tempestiva la verifica sullo stato dell'arte, dopo quattro mesi trascorsi inutilmente dall' ultimo incontro, che abbiamo svolto in prefettura il 17 maggio. Un periodo in cui si dovevano realizzare fondamentali percorsi operativi sul crono programma stabilito per arrivare ad iniziare i lavori entro la fine dell'anno. Ma, per quello che ci consta sapere, poco o nulla si è rispettato da quegli accordi, con l'aggravante di non essere stati nemmeno informati dei ritardi e messi a conoscenza sulle situazioni ostative sopravvenute. A tutto c''è un limite, soprattutto, nei ruoli e nei doveri istituzionali, che sanciscono vincolanti impegni verso una collettività ed i soggetti che la rappresentano in funzione di interessi generali. Ed i tempi di tolleranza, di questa grande e fondamentale opera, si sono abbondantemente consumati. Pertanto, come CGIL, siamo a considerare la presenza al tavolo di domani come l'ultima chiamata ad un ritrovato senso di responsabilità, politica ed istituzionale, che possa ancora ridare fiducia ed aspettative ai negati bisogni di salute dei cittadini vibonesi. Diversamente, qualora si dovesse continuare a tergiversare, dopo circa tre anni dagli stessi impegni assunti dal presidente della regione Calabria con la firma del protocollo in prefettura,  come CGIL ci determineremo, sin da subito, in ogni forma di protesta e di pressante mobilitazione sociale".

Cgil Vibo Valentia                          

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Scissione delle Serre da Vibo, se n'è discusso a Simbario. Parte la raccolta firme

Muove i primi passi verso la scissione dei paesi delle Serre dalla Provincia di Vibo Valentia per rientrare in quella di Catanzaro, il  Comitato pro Catanzaro, e lo fa con la mobilitazione per la raccolta delle firme. Il tutto è stato sancito nel consiglio comunale aperto indetto ieri pomeriggio a Simbario. L’obiettivo è quello   di utilizzare gli strumenti della democrazia diretta che sono garantiti a livello costituzionale e che sono in favore di consigli comunali che devono mettere in campo appositi atti che devono essere poi inoltrati a Regione e Parlamento. A illustrare i dettagli dell’operazione è intervenuto il consigliere comunale di minoranza del Comune di Serra San Bruno e leader del movimento cittadino “Liberamente”, Alfredo Barillari, che ha sottolineato come «il Comitato, che è aperto alla partecipazione di tutti i cittadini senza alcuna distinzione politica, ha lo scopo di combattere la rassegnazione politica venutasi a creare nelle nostre comunità, è apartitico e non prevede nessun presidente. L’idea di tornare con la Provincia di Catanzaro andrà avanti senza vessilli e senza simboli. Per noi quello che conta è la volontà popolare». Stessa lunghezza d’onda quella che ha avuto per oggetto l’intervento del sindaco di Simbario Ovidio Romano secondo cui «dal confronto non possono che scaturire risultati positivi e le scelte dei sindaci non possono che derivare dalle indicazioni che arrivano dalla popolazione. Il nostro ruolo è quello di incanalare la volontà dei cittadini». La causa è stata anche sposata dal movimento civico serrese “In alto volare” che, per mezzo del suo rappresentante Francesco De Caria, ha sottolineato il «senso di appartenenza» sostenendo come «la vera domanda è perché non andare con Catanzaro viste le privazioni subite a partire dall’ingresso nella Provincia di Vibo». Il capogruppo della minoranza del Comune di Fabrizia Antonio Minniti ha invitato a «reagire per risollevare la nostra comunità dalle condizioni di arretratezza in cui versa». Mentre il sindaco di Brognaturo Cosmo Tassone è stato ancora più categorico: «La permanenza nella Provincia di Vibo porterà alla morte di tutti i servizi. E’ il momento di agire in tempi stretti mettendo in campo, se necessario, atti di disobbedienza civile. Bisogna avere coraggio e già nel prossimo Consiglio comunale io proporrò di far diventare la strada che collega Brognaturo a Santa Caterina una strada intercomunale». Il rappresentante di “SiAmo Spadola” Giuseppe Parise ha condannato la «mancanza di rispetto dei sindaci che per la seconda volta non si sono presentati», mentre Francesco Angilletta, consigliere di minoranza di Mongiana, ha stigmatizzato «lo stato di abbandono» in cui versa il Comprensorio delle Serre, chiarendo come «la nostra è una battaglia di legittima difesa». Il progetto di scissione ha tra gli altri avuto il sostegno dell’assessore di Brognaturo Cosimo Tripodi, del vicepresidente della Pro loco di Serra Raffaele Andrea Pisani e dell’ideatore della “Personal Factory” Francesco Tassone. Ora la parola ai cittadini.

Provincia Vibo, Cutrullà (Pd): "I 5 Stelle alimentano soltanto la stagione dell'odio e dell'antipolitica"

Riceviamo e pubblichiamo

"Spesso, nella mia azione politica, mi sono trovato distante anni luce dalla linea politica dell'amministrazione provinciale di Vibo Valentia; ed infatti, sono uno dei consiglieri di questa provincia che non è mai stato tenero nei giudizi politici nei confronti del presidente Niglia. Tuttavia, ritengo che di fronte a processi celebrati fuori dalle aule giudiziarie, che sanno tanto di giustizia sommaria e pressappochismo, non si possa tacere. L'articolo uscito ieri ad opera degli amici di Beppe Grillo, i quali peraltro continuano a rimanere anonimi senza svelare alla cittadinanza la loro identità, non fa altro che alimentare la stagione dell'antipolitica e dell'odio nei confronti di tutta la classe politica non targata 5 Stelle. Avrei preferito, oggi, che dal meet up Vibonese provenisse una manifestazione di solidarietà a sostegno dei dipendenti della Provincia, che non percepiscono da 6 mesi il proprio stipendio. E invece, preferiscono occupare il tempo ad attaccare il presidente Niglia su questo terreno, senza che vi siano verdetti delle autorità competenti: questo significa attaccare la democrazia. Il nostro ordinamento, se qualcuno lo avesse dimenticato, prevede tre gradi di giudizio: io personalmente credo nella giustizia, ma quella fatta da giudici nelle aule di tribunale, e non nelle piazze e nei bar. La manifestazione organizzata dal Meet up è davvero grave e molto indicativa della pochezza dei contenuti degli organizzatori. D'altra parte, emerge chiaramente la incoerenza tra il falso giustizialismo che mettono in atto ed i valori che si affannano a propagandare, basta guardare le continue vicende nazionali. Si dimostrano ancora una volta campioni della politica urlata, delle accuse indiscriminate, senza senso e senza riflettere prima. Peccato che poi quando ci sia da amministrare svelino tutta la loro pochezza politica, senza citare i ben noti casi che si susseguono ad ogni latitudine".

Giuseppe Cutrullà, Consigliere provinciale Partito democratico Vibo Valentia

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Vibo Valentia: i carabinieri intensificano i controlli davanti alle scuole

In seguito alla riapertura delle scuole, nell’ambito dei quotidiani servizi di controllo del territorio, i carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno intensificato l’attività di osservazione e vigilanza nei pressi degli istituti scolastici.

In particolare, la Stazione di Vibo Valentia, ha effettuato mirati servizi in Piazza Municipio dove si affacciano la Scuola elementare “San Giovanni Bosco”, la Scuola media “Garibaldi”, il Liceo artistico “Colao” e l’Istituto per ragionieri “Galilei”. I controlli sono stati eseguiti, prevalentemente, durante gli orari di entrata e uscita degli studenti.

Le attività hanno permesso di sottoporre a controllo diverse autovetture ed elevare numerosi verbali per violazione al Codice della strada.

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Vibo, Hotel 501: per la Filcams Cgil "una pagina negativa per il mercato locale"

Riceviamo e pubblichiamo

"La Filcams Cgil Regione Calabria congiuntamente alla Filcams Territoriale di Vibo Valentia, esprimono tutto il loro disappunto e la loro preoccupazione in merito alle decisioni della  curatela fallimentare, che su disposizione del giudice, ha deciso di chiudere lo storico Hotel 501 di Vibo Valentia.

Questa drastica decisione ha comportato la cessazione del rapporto di lavoro per 40 lavoratori con la drammatica conseguenza della perdita del reddito per i loro nuclei familiari.

Un triste epilogo di una vicenda che ebbe inizio nel 2011 quando il Tribunale ne  ha  dichiarato il fallimento  e la messa all’asta della intera struttura. Purtroppo anche il tentativo di rilancio della struttura messo in atto da un gruppo di professionisti vibonesi  con la Società Italiantrade che si aggiudicò all’asta l’intero complesso non andò a buon fine, stesso risultato negativo si è registrato nonostante l’ingresso della Società F94  tanto da arrivare alla decisione adottata ieri dalla curatela.

A parere della Filcams con la chiusura del 501 si assesta un altro colpo durissimo al sistema ricettivo e all’intero comparto del turismo vibonese, che invece merita e necessita grande attenzione e sostegno da parte delle istituzioni locali e della stessa Regione Calabria nonchè di tutte le forze sociali e imprenditoriali del territorio.

Oggi non si scrive solo una pagina negativa di una vicenda giudiziaria, ma si scrive una pagina negativa per quanto riguarda la chiusura di un altro sito produttivo che mette fuori dal mercato del lavoro locale e regionale 40 figura professionali che hanno contribuito con il loro lavoro a rendere l’intera struttura del 501 un punto di eccellenza della ristorazione e dell’accoglienza turistica calabrese e vibonese.

La Filcams sarà sempre vicina a tutti i lavoratori e alle loro famiglie e si impegnerà affinché questa vertenza non cada nel dimenticatoio delle mancate opportunità di sviluppo e di lavoro del nostro territorio".

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Lieve scossa di terremoto tra le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria

Una leggera scossa di terremoto è stata rilevata intorno alle 10,20 di questa mattina, a ridosso della costa tirrenica calabrese.

Il sisma, di magnitudo ML 2.0, si è sviluppato ad una profondità di 10 chilometri ed ha interessato un'area al confine tra le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria.

Tra i comuni più vicini alla zona in cui i sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno individuato l'epicentro, figurano: Rosarno, San Ferdinando, Limbadi, Nicotera e Joppolo.

 

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Provincia di Vibo Valentia, il presidente Niglia si appella ai parlamentari calabresi

"Il mio auspicio è che il Governo nazionale attui delle misure risolutive che ci consentano di uscire dallo stato di default economico-finanziario, in maniera tale da ridare dignità lavorativa ai dipendenti e riuscire finalmente ad erogare, con continuità, servizi in grado di garantire strade e scuole sicure ai cittadini vibonesi”.

È quanto ha detto Andrea Niglia, presidente della Provincia di Vibo Valentia, intervenendo alla riunione dell’Unione delle province d’Italia(Upi), tenutasi a Roma per la ripartizione dei 72 milioni di euro stanziati dal Governo agli Enti locali intermedi e alle Regioni.

Dopo aver evidenziato le criticità della Provincia di Vibo Valentia, Niglia ha sottolineato che “il territorio Vibonese sta vivendo, da diversi mesi, un vero e proprio dramma sociale con scuole che versano in condizioni critiche e strade ai limiti della percorribilità. I dipendenti non vengono retribuiti ormai da sei mesi e questa situazione di ritardi significativi nell’elargizione degli stipendi si protrae da circa quattro anni. Un intervento del Governo, per evitare che la situazione abbia risvolti ancora più drammatici, è a questo punto urgente e inderogabile”.

“Nei nostri confronti - ha proseguito Niglia - incomincia ad esserci una seria attenzione da parte dell’esecutivo nazionale, così come testimoniano l’impegno preso, nei giorni scorsi, dal ministro dell’Interno Marco Minniti e l’interessamento del sottosegretario di Stato, Gianclaudio Bressa, che abbiamo incontrato, presso il dicastero degli Affari regionali, assieme al presidente dell’Upi regionale Enzo Bruno e al presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci. Spero a questo punto - ha concluso Niglia - che la sinergia istituzionale che i presidenti delle Province calabresi siamo riusciti a instaurare, venga ampliata e rafforzata dalla rappresentanza parlamentare calabrese, alla quale chiedo di perorare la nostra causa attraverso l’approvazione di un emendamento alla Legge di stabilità 2018, atto a risolvere in maniera definitiva i problemi della Provincia di Vibo".

 

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