Serrate attività di vigilanza e controllo dei Carabinieri di Vibo Valentia.

Il Comando della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia ha predisposto servizi mirati a contrastare la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti, in tutti i centri del vibonese e della costa tirrenica, ritenendo la droga responsabile di tante disgrazie, incidenti e tragedie, tutelando così la salute e la vita di ogni cittadino. Quindi, ieri 29 agosto 2017, i militari delle Stazioni Carabinieri di San Gregorio d’Ippona, di Vibo Valentia e di Vibo Marina, coadiuvati dai cani del Nucleo Cinofili dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria di Vibo Valentia, hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio: F. P., di 44 anni, autista, incensurato.

Invero, a seguito di perquisizione in due distinte abitazioni, di pertinenza dell'uomo, è stato rinvenuto circa un chilo di Marijuana nella casa dove l’uomo vive abitualmente d’inverno, a San Gregorio d’Ippona, e anche nella sua tenuta estiva, a Vibo Marina. La Marijuana, nella prima casa, era nascosta in un recipiente di plastica abilmente nascosto dentro un televisore, mentre nell’altra era occultata nella camera da letto, avvolta in involucri già confezionati e pronti per l’uso e lo spaccio. La droga è stata sequestrata e l’arrestato, così come disposto dalla dottoressa Claudia Colucci, si trova in regime degli arresti domiciliari, nella sua abitazione. 

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“Il Mediterraneo racconta….". Alla scoperta dei vecchi mulini e degli antichi grani del vibonese

Al via la II° edizione della manifestazione “Il Mediterraneo racconta…..” che , anche quest’anno, interesserà varie località del territorio vibonese, rendendo protagonisti i vecchi mulini e le antiche varietà di grano.

L’evento, organizzato dal Club per l’Unesco di Vibo Valentia e dall’Associazione MedEXperience, prenderà il via domani (lunedì 21 agosto) a Drapia e farà tappa a Tropea il 27 agosto, a Filadelfia il 28, a Capistrano il 30 ed infine l’1 settembre a Nicotera.

L'iniziativa è organizzata grazie agli enti ed alle associazioni presenti sui territorio. In particolare: l’Istituzione Castelmonardo di Filadelfia, l’Archeoclub di Vibo Valentia, Kalabria TV, l’Accademia della Dieta Mediterranea, il Centro Studi di Nicotera, l’Agriturismo Don Carlo, la Cooperativa Mani e Terra di Rosarno, l’Associazione Storico Culturale Libertas di Tropea, i proprietari degli antichi mulini, Loiacono, Mazzotta, Montuoro.

Nella miriade di eventi che hanno animato e continuano ad animare la stagione estiva, “Il Mediterraneo racconta…” si connota per una serie di caratteristiche che rendono l’evento unico e inimitabile. Il patrimonio storico, artistico, culturale, enogastronomico che conosce punte di eccellenza anche nel territorio vibonese, diventa protagonista di percorsi condivisi da comunità che, pur essendo figlie di una stessa madre, spesso non conosco i tratti identitari che le accomunano e che possono dare vita a processi virtuosi di dialoghi ed interscambi. Quest’anno, nel dialogo tra sfera istituzionale e mondo delle associazioni, il tema dei mulini con l’antica macina a pietra e le coltivazioni di grani autoctoni, sarà occasione di incontri, confronti e dibattiti su temi che riguardano la salute, l’agricoltura e lo sviluppo economico, l’archeologia industriale e gli spaccati di vita passata, ma anche presente e futura delle nostre comunità.

Notiamo con piacere”, dichiara la presidente del Club Unesco di Vibo Valentia, “che il lavoro paziente e tenace che portiamo avanti, anche a fronte di ostacoli che spesso derivano da atavici retaggi di subculture imperanti, raggiunge sempre nuovi traguardi e si proietta verso orizzonti sempre più ampi. I racconti del Mediterraneo, che abbiamo ideato lo scorso anno per dare voce e possibilità di espressione partecipata a patrimoni, troppo spesso negati o addirittura vituperati da personaggi di mala fede, quest’anno saranno in scena anche presso le comunità dei numerosi Calabresi residenti all’estero, grazie alla presenza della Web TV Kalabria TV e dell’Associazione MedExperience, nate, entrambe, con l’obiettivo prioritario di valorizzare e diffondere la nostra cultura mediterranea, ultramillenaria, in ogni angolo del Pianeta”.

Nuovo regolamento per l’Arpacal, Mangialavori: "Penalizzato il vibonese"

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa di Giuseppe Mangialavori, coordinatore di Forza Italia per la provincia di Vibo, che attacca duramente l'Amministrazione Oliverio incapace, a suo dire, di dare un'efficace azione amministrativa ad un territorio, quello vibonese, che va via via morendo.

La bozza del nuovo Regolamento ArpaCal di organizzazione per il funzionamento dell’Agenzia propone alcuni sostanziali cambiamenti tutt’altro che positivi.

Preliminarmente va posta una questione di metodo che in democrazia non è un dettaglio. La proposta in esame, infatti, non è stata oggetto di alcuna discussione o confronto con i soggetti direttamente o indirettamente coinvolti col funzionamento dell’Agenzia. Nel merito, va sottolineato che con l’eliminazione solitaria su tutto il territorio regionale dei due soli Laboratori Bionaturalistico e Chimico, il Dipartimento di Vibo Valentia risulta, ancora una volta, fortemente depauperato invece di essere potenziato.

Considerate le moltissime attività in favore dell’Asp di Vibo, dell’Autorità Giudiziaria, la chiusura degli unici due Laboratori Bionaturalistico e Chimico presenti nella provincia di Vibo Valentia, determinerà l’ennesimo vulnus ad una provincia già ultima nelle classifiche nazionali di efficienza dei servizi. Tutto ciò si aggiunge alla vicenda della mancata realizzazione dell’ospedale, dell’incapacità di fronteggiare le difficoltà del sistema di collegamento stradale e così via. Insomma, un territorio che vive sempre di più ai margini dell’attuale politica regionale. Al danno, la beffa.

Tale regolamento, infatti, prevede, altresì, la creazione presso altri dipartimenti provinciali di nuovi laboratori chimici. Tutto ciò non implicherà alcuna riduzione dei costi; semplicemente, creerà un danno per il Vibonese a vantaggio di altre realtà. Naturalmente, non si tratta di alzare il vessillo del campanilismo. Ma la riduzione dei servizi per un’intera provincia e il potenziamento su altre, stride con quel percorso di equilibrio politico e amministrativo che è destinato ad avere un’incidenza diretta sulla qualità della vita dei cittadini.

L’Amministrazione Oliverio, ormai naviga senza bussola. Un’amministrazione, insomma, sempre più confusa che non sembra orientata da alcun disegno strategico efficace e capace di dare nuova linfa ai territori. Su tale vicenda, a breve, sarà depositata apposita interrogazione regionale.

Mancato passaggio ad Anas delle strade provinciali. Callipo: "Rappresentanti vibonesi inconcludenti"

«Nessuna strada della provincia vibonese passa all’Anas come abbiamo sperato e come ci avevano promesso. Questa è l’ennesima dimostrazione dell'inconcludenza dei rappresentanti politici vibonesi che dovrebbero tutelare il territorio a livello regionale e nazionale, ma invece non riescono a incidere neppure su questioni apparentemente secondarie».
 
Non usa mezzi termini il sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, nello stigmatizzare l’esito della recente Conferenza unificata, che ha sancito una massiccia revisione della rete stradale di Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Toscana, Umbria e, appunto, Calabria, per un totale di 3.523 chilometri. Nella nostra regione sono 302 i chilometri passati sotto l’ombrello della gestione Anas ma di questi nessuno nel Vibonese, nonostante il parere favorevole dell’Ente provincia, soprattutto con riferimento alla 522, che dall’uscita autostradale di Pizzo arriva sino a Tropea - Capo Vaticano, e alla 110, che sempre dallo svincolo dell’autostrada si dipana poi nei territori dell’Angitola e delle Serre, rappresentando un’importante arteria di collegamento per i Comuni montani.
 
«È una notizia pessima - continua Callipo -. Ci contavamo davvero, soprattutto con riguardo alla 522, la cosiddetta Strada del Mare, che segue il profilo della costa. Un’arteria che non ha soltanto un ruolo strategico nella mobilità locale, ma rappresenta anche il biglietto da visita per i turisti che giungono sulla costa vibonese, che rappresenta l’aera con maggiore afflusso turistico di tutta la Calabria. Strada che rientrerebbe nelle competenze della Provincia, la quale, però, da tempo non riesce ad assicurare una sufficiente manutenzione ordinaria e straordinaria, tanto che il Comune di Pizzo è ormai costretto da anni a intervenire direttamente con risorse e mezzi propri, almeno per ripristinare i minimi standard di sicurezza liberando la carreggiata dalla vegetazione infestante lungo il tratto napitino della 522. Ecco perché da tempo chiediamo che torni a essere una strada statale. Invece, anche questa volta, non se n’è fatto niente. Eppure, nel febbraio scorso, durante una riunione con i sindaci dei comuni costieri per fare il punto sugli interventi contro l’erosione, fu lo stesso presidente della Regione, Mario Oliverio, ad assicurarci che avrebbe lavorato affinché la 522 passasse all’Anas. A quella riunione era presente anche il consigliere regionale Michele Mirabello e anche da lui vennero rassicurazioni in questo senso. Mi auguro che chi ci rappresenta sappia porre rimedio a questo passo falso, che marginalizza ulteriormente il nostro territorio».
 
L’obiettivo della revisione della rete stradale, come ha sottolineato lo stesso ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, è ottimizzare la gestione, uniformare la qualità dei servizi e garantire maggiore sicurezza per i cittadini che percorrono queste arterie.
 
«Ed è proprio ciò a cui puntavano molti Comuni del Vibonese - conclude Callipo -. Una priorità a tutti gli effetti, che è stata clamorosamente mancata da chi doveva impegnarsi affinché l’obiettivo venisse raggiunto».

 

Vibo Valentia, continua la protesta del Sappe

Riceviamo e pubblichiamo

"Dopo la massiccia astensione del personale (con l’adesione di oltre il 98%) dalla mensa obbligatoria di servizio dello scorso 26 luglio, non si ferma l’iniziativa del Sappe e del suo segretario provinciale Francesco Ciccone, che oggi (9 agosto 2017), promuove la seconda giornata di astensione che conferma la quasi totalità di adesione, ciò a significare che la strada intrapresa dal Sappe è quella giusta.

Nei giorni scorsi il Sappe aveva chiesto l’intervento di S.E. il Prefetto di Vibo Valentia in quanto è innegabile come la carenza di personale influisca oltre che sulla gestione del carcere anche sul territorio. Il signor Prefetto che ha gentilmente convocato il segretario provinciale, ha promesso un suo fattivo interessamento per perorare la causa della polizia penitenziaria di Vibo Valentia.

Tuttavia nonostante l’impressionante astensione del personale dalla mensa di obbligatoria di servizio ed il gentile interessamento dell’ufficio territoriale del governo ad oggi non sono pervenute risposte da parte dei superiori uffici ed addirittura si continua a gravare sul personale di Vibo Valentia anche per servizi extra, disposti dal provveditorato regionale.  Addirittura il 26 luglio, giorno dell’astensione dalla mensa sono stati assegnati a Vibo Valentia altri 20 detenuti appartenente al circuito alta sicurezza! Forse non hanno capito che il Sappe richiede l’assegnazione di nuovi agenti e  non detenuti! Il vero problema è la carenza organica (con il D.M. del 2001 era di 202 unità, quella attuale, del D.M. 2013, ne prevede sole 140) ben 60 unità in meno, addirittura nell’Istituto, inaugurato nel 1997, svolgevano servizio ben 257 unità di Polizia Penitenziaria.

I dati oggettivi che esponiamo ci dicono che a Vibo Valentia su oltre 420 detenuti presenti, dei quali circa 230 appartenenti alla criminalità organizzata, operano solo 137 unità Polizia Penitenziaria.

Il rapporto è di 1 Agente per 3 detenuti con una percentuale di circa il 33%;

A livello regionale i detenuti presenti al 30 giugno scorso erano 2.713 mentre la pianta organica del citato D.M. prevede complessivamente per tutti i ruoli 1.478, con una percentuale dello 0,54;

 Infine il dato nazionale dice che rispetto ai 56.919 detenuti presenti al 30 giugno scorso, il rapporto è n.01 Agente per meno di due detenuti, con una percentuale   dello 0,75 circa.

Ne consegue, che l’Istituto Vibonese dovrebbe avere in pianta organica e disponibile con circa 250 unità quindi oggi mancano un centinaio di unità.

 Si tratta di numeri che non ammettono smentita! Ciò provoca un ripetersi di eventi critici anche a danno del personale di Polizia Penitenziaria ed in una situazione in cui la sicurezza  sembra un lontano miraggio certamente qualcuno dovrà risponderne!!

 Il Sappe chiederà una ispezione della Commissione Piante Organiche  al fine di verificare quanto in questi giorni denunciato, e comunque per il prossimo 23 settembre promuoverà un sit in fuori dall’Istituto alla presenza di testate giornalistiche, tv politici ecc…".

Francesco Ciccone - Segretario provinciale Sappe - Vibo Valenti

Mdp si radica a Vibo Valentia, Barbuto nuovo coordinatore cittadino

Continua la campagna di radicamento sul territorio vibonese di “Articolo 1 - Movimento democratico e progressista”.

Si è infatti tenuta nei giorni scorsi la prima riunione del coordinamento della città capoluogo, convocata dal coordinatore provinciale Antonio Lo Schiavo, per definire la struttura che andrà a formare il movimento nella città di Vibo Valentia.

Dopo un’articolata e vivace discussione si è proceduto alla nomina del segretario cittadino individuato nella persona di Sergio Barbuto, già segretario provinciale e componente nazionale dell’Italia dei valori.

La segreteria cittadina affidata a Sergio Barbuto sarà affiancata nei prossimi giorni da un coordinamento comunale, che avrà come primo compito quello di avviare un dialogo con le forze politiche di centrosinistra, le associazioni e tutte le forze sociali cittadine che hanno l'obiettivo comune di costruire un’alternativa al governo di centrodestra nella città di Vibo.

A margine dell’incontro, il neo segretario Barbuto ha voluto ringraziare per la fiducia accordatagli il coordinatore provinciale Antonio Lo Schiavo, e i consiglieri comunali Rosario Tomaino e Loredana  Pilegi, assicurando loro il massimo sostegno per la crescita del movimento progressista nella città di Vibo.

Lo stesso Lo Schiavo ha dichiarato: "Sono molto contento del radicamento che Art. 1 - Mdp sta riuscendo ad avere sul territorio provinciale. Nei prossimi giorni apriremo ulteriori circoli e daremo vita alla segreteria provinciale. Vi è molta attenzione anche dai vertici nazionali per quello che sta accadendo nella nostra provincia e stiamo pensando di organizzare per fine agosto un appuntamento vibonese con Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana. Anche nel Vibonese, infatti, si registra la volontà di costruire una nuova casa dei progressisti ancorata ai valori della sinistra e alternativa alle politiche sbagliate seguite in questi anni dal Partito democratico".

 

Il giovane polacco Damian Domagala completa la rosa giallorossa

E' Polacco l’ultimo arrivo in casa Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia. La società giallorossa ha ufficializzato l’arrivo del giovane opposto Damian Domagala, classe 1998. Con l’arrivo di Domagala è così al completo la rosa a disposizione del tecnico Lorenzo Tubertini con il diciannovenne posto due polacco che sarà il secondo di Benjamin Patch.

Curriculum importante per l’ultimo acquisto giallorosso con tantissimi trofei vinti a livello internazionale con le nazionali giovanili della Polonia. Partendo dall’ultimo trofeo conquistato, ecco il Mondiale Under 21 disputatosi recentemente in Repubblica Ceca dove la nazionale polacca ha battuto in finale Cuba. Mondiale che è stato l’ultimo di una serie di vittorie: nel 2015 Domagala ha vinto l’Europeo e il Mondiale Under 19 e anche il Festival Europeo della Gioventù. Nel 2016 è invece arrivata la vittoria al Campionato Europeo Under 20. Nell’ultima rassegna iridata del Mondiale Under 21, Domagala, da secondo opposto, ha realizzato 44 punti. Nativo di Lodz, è cresciuto nelle giovanili della squadra della sua città, la KS Wifama Lodz, prima di passare al club dell’SMS PZPS Spala (l’equivalente del Club Italia). Ai primi di luglio, Domagala aveva firmato per il club polacco del Lechia Tomaszow Mazowiecki prima di accettare l’offerta della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia. Domagala è il secondo atleta polacco nella storia della società giallorossa. Prima di lui, la brevissima parentesi di Bartosz Janeczek, schiacciatore classe 1987, che arrivò alla Tonno Callipo nella primavera del 2015 per disputare i Play-Off Promozione di Serie A2 UnipolSai.

Queste le primissime parole di Damian Domagala da giocatore della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia: "Sono veramente molto felice di arrivare in Italia e di giocare nella SuperLega. Sono fiero di far parte della squadra della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia. Per me il campionato italiano era il sogno da realizzare ed è davvero sorprendente iniziare questa nuova entusiasmante avventura". E sul Mondiale Under 21 vinto Domagala ha affermato: "E’ stato un momento indescrivibile, abbiamo giocato molti tie-break, abbiamo vinto tutte le partite e a livello personale ho giocato cinque partite. Ed è arrivata la medaglia d’oro. Sono felicissimo".

Libera: parte la campagna “La libertà non ha pizzo”

Secondo un rapporto dell'Eurispes del 2010, Vibo Valentia è la provincia con il più alto tasso di usura.

Il 2017 è stato e continua ad essere, un anno segnato da numerosi fatti di cronaca che riguardano piccole e medie imprese colpite più volte dalle organizzazioni criminali che rivendicano il potere e il controllo su di un territorio che ormai, senza distinzione alcuna, è sotto scacco di racket ed estorsioni.

Libera nel corso degli anni ha ricevuto numerose richieste di aiuto da parte di chi, vedendo calpestata la propria dignità, aveva abbandonato ogni forma di speranza e resistenza. Per poter dare una risposta organica, ma allo stesso tempo strutturale al territorio, nasce nel 2011 "S.O.S. Giustizia - Servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata". Lo sportello fornisce un aiuto concreto, psicologico e legale accompagnando non solo le vittime o le possibili vittime dell’usura e del racket, ma anche i testimoni di giustizia e i familiari delle vittime innocenti delle mafie su tutto il territorio nazionale, nel faticoso percorso della denuncia e della richiesta di verità e giustizia.

Così, come Libera Vibo, abbiamo deciso di avviare una campagna per diffondere e far conoscere, anche nel nostro territorio, le attività degli Sportelli SOS Giustizia. Una campagna che richiede l'aiuto ed il contributo di tutti affinché i contatti degli Sportelli SOS Giustizia possano essere maggiormente diffusi; da un lato, per premere sulle coscienze al fine di far nascere  una corale risposta di voglia di riscatto e di libertà e dall'altro, per offrire il nostro contributo a chi si sente solo perché vittima di ingiustizie.

A partire da sabato 29 luglio, inizieremo la nostra campagna da Vibo Valentia, distribuendo il materiale informativo ai commercianti, per poi proseguire nel resto del territorio provinciale. Territorio che desideriamo libero da ogni sopruso e da ogni forma di violenza.

La denuncia è libertà.

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