Nel bagagliaio 13 chili di marijuana: vibonese arrestato dai Carabinieri

La notte scorsa un uomo di 40 anni è stato arrestato dopo che i Carabinieri dell’Aliquota radiomobile della Compagnia di Cosenza hanno scoperto tredici chilogrammi di marijuana all'interno della Fiat Punto a bordo della quale viaggiava. Coinvolto in passato in altri procedimenti penali, C.N., nato a Rosarno e residente a Vibo Valentia, aveva sistemato la droga dentro diciassette scatoloni. I militari dell'Arma hanno intimato l'alt al veicolo nei pressi del casello Cosenza Sud dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Perquisendo l'autovettura, hanno rivenuto nel portabagagli la cospicua quantità di sostanza stupefacente. L'accusa nei suoi confronti è di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Sia la marijuana che la Fiat Punto sono stati sequestrati. Il quarantenne, giudicato stamane per rito direttissimo, è stato rinchiuso nel carcere del capoluogo bruzio. 

 

 

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Indagine "Qualità della vita" del Sole 24 Ore: Reggio e Vibo ultime in classifica

E' un appuntamento annuale atteso con ansia mista a preoccupazione quello rappresentato dall'esito della minuziosa ed accurata analisi sulla "Qualità della vita" condotta dal "Sole 24 Ore" e, come sempre, anche in questa occasione la Calabria ne esce con le ossa rotte. Il dossier, il ventiseiesimo da quando è stato concepito,  non lascia scampo, in particolare, a Reggio Calabria ed alla sua provincia relegate in fondo alla classifica. Le statistiche che misurano quanto sia vivibile ogni singola porzione del territorio nazionale, puniscono anche il Vibonese che occupa tristemente la penultima posizione. Come nelle edizioni precedenti, sono sei i parametri misurati: Affari e lavoro, Ordine pubblico, Popolazione, Servizi/Ambiente/Salute, Tempo libero, Tenore di vita, ulteriormente suddivisi in trentasei differenti criteri rilevatori. Reggio Calabria ottiene il poco invidiabile ultimo posto in ben tre classifiche: Affari e lavoro, Servizi/Ambiente/Salute, Tenore di vita. Nello specifico, sono ad infimi livelli gli indicatori che riguardano i dati ambientali, la ricchezza media delle famiglie, la capacità di esportazione, la sicurezza economica, la copertura garantita dalla presenza di asili nido. Per la cronaca, e tanto per cambiare, la vetta assoluta della graduatoria è occupata anche nel 2015 da Bolzano: è il quinto primato conquistato dalla provincia altoatesina da quando è nata l'indagine del Sole 24 Ore. 

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Caso Italcementi, Grillo (Ncd): "Risanare tenendo conto dell'occupazione dei lavoratori"

"La notizia secondo cui l'azienda Italcementi dichiara di voler smantellare il sito di Vibo Marina - afferma Alfonsino Grillo, Coordinatore provinciale del Nuovo Centrodestra - mi trova assolutamente d'accordo. È necessario infatti ripulire l'area dal materiale inquinante come l'amianto per risolvere l'impatto ambientale che deturpa il paesaggio turistico di Vibo Marina e tutelare l'incolumità pubblica dei cittadini residenti. Tuttavia l'allarme lanciato da Patania non deve essere trascurato, non è sufficiente infatti accontentarsi del solo risanamento ecologico, l'area deve essere sì ripulita, ma tenendo presente delle legittime aspettative occupazionali degli ex lavoratori, e, soprattutto,  pretendendo che ogni azione sia finalizzata al futuro rilancio di Vibo Marina e provincia. È giusto dunque, che la politica, che ha il potere d'indirizzo, si esprimi". Sono certo - prosegue l'esponente Ncd - che il sindaco Costa non tarderà ad aprire il confronto con i soggetti politici che costituiscono la maggioranza in Consiglio, la questione, unitamente al porto di Vibo Marina, merita una discussione approfondita e dettagliata, sulla quale la maggioranza di palazzo Luigi Razza si misurerà. Noi siamo pronti ad offrire il nostro contributo che veda le due strutture interessate al centro di un progetto organico funzionale alle esigenze e alle aspettative di un territorio a vocazione turistica. Mai più cattedrali nel deserto occasioni non di lavoro e di sviluppo, ma di sfruttamento delle risorse".

 

Vibo, Capodanno senza botti e petardi: multe per i trasgressori fino a 500 euro

La “consuetudine di celebrare le festività con lanci di petardi e botti di vario genere”, che spesso ha provocato seri danni alla persone ed alle cose, subisce uno stop nella città capoluogo di provincia per effetto dell’ordinanza emessa ieri dal sindaco Elio Costa, posta in essere per “garantire la sicurezza di ciascuno e migliorare le condizioni di vivibilità nel centro urbano, salvaguardando la civile convivenza e la coesione sociale”. Nello specifico, “è vietato far esplodere botti e/o petardi di qualsiasi tipo in luoghi, coperti o scoperti, pubblici o privati, all’interno di scuole, condomini, ospedali, case di cura, comunità varie, uffici pubblici e ricoveri animali, in tutte le vie, piazze e aree pubbliche, dove transitano o siano presenti delle persone, fatto salvo ove vi siano che i botti cosiddetti declassificati di libero commercio possono essere esplosi in zone isolate e comunque a debita distanza dalle persone e dagli animali, evitando tassativamente le aree che risultano affollate, per la presenza di feste, riunioni o per altri motivi”. La violazione dell’ordinanza comporta l’applicazione di sanzioni amministrative da 25 a 500 euro.

Carcere duro per il presunto boss vibonese Salvatore Tripodi

E' stata accolta la richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro: il presunto boss Salvatore Tripodi è stato spedito al 41 bis. Tre mesi fa il regime del carcere duro era stato applicato al fratello Nicola. Considerato tra i personaggi al vertice dell'omonima cosca attiva a Vibo Marina, il 44enne Salvatore Tripodi l'estate scorsa era finito in manette. Per diverso tempo si era dato alla latitanza: era destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dalla DDA di Catanzaro che gli imputa i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, detenzione abusiva di armi e omicidio.

Costringeva ragazzini a subire atti sessuali: 78enne arrestato a Pizzo

I Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a firma del giudice Gabriella Lupoli ei confronti di un uomo di settantotto anni di Vibo Valentia. L’arresto odierno è frutto di una complessa attività investigativa condotta dai militari della Stazione di Pizzo e coordinata dal Pubblico Ministero Barbara Buonanno che ha consentito di ricostruire numerosi episodi in cui l’uomo, già gravato da numerosi precedenti specifici in materia,  nell’arco temporale ricompreso tra agosto e novembre di quest’anno avrebbe commesso reiterati abusi sessuali su ragazzini, in taluni casi minori degli anni 14, costringendoli a subire atti sessuali. I dettagli dell’operazione saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 12.00 odierne presso la Procura della Repubblica di Vibo Valentia.

 

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Rifiuti, Russo (PD) si schiera con i lavoratori senza stipendio

"Ormai a Vibo Valentia - secondo Giovanni Russo, consigliere comunale del Partito Democratico - non si parla più di raccolta differenziata o di raccolta porta a porta bensì della capacità di garantire lo stipendio ai lavoratori della nuova azienda e un servizio di raccolta dei rifiuti che nella nostra città proprio non riesce ad essere garantito. Questa mattina insieme ad altri consiglieri del PD ho seguito la sacrosanta protesta dei lavoratori in Comune. Lamentano semplicemente quanto da loro dovuto: lo stipendio della mensilità. Mensilità che la nuova ditta non è in grado di garantire se non avviene il mandato in banca da parte del Comune. Ho potuto apprezzare da parte di molti di loro la volontà a svolgere al meglio il loro lavoro ed ascoltare le difficoltà dovute alla esiguità dei mezzi e degli strumenti a disposizione". Tale condizione - argomenta l'esponente PD - mi fa pensare che ogni mese avremo lo stesso problema, poiché leggendo il contratto che ho reperito presso gli uffici competenti, qualora l’azienda non riuscisse ad espletare in maniera puntuale quanto riportato nel contratto e nell’allegato capitolato, sarebbe oggetto di penali da parte del Comune. Dunque anche nel futuro prossimo si potrebbe verificare nuovamente il blocco del servizio  e conseguentemente la città  sommersa dai rifiuti. Mi appello dunque al sindaco Costa e all’assessore De Filippis, affinché gli uffici competenti del Comune di Vibo Valentia  effettuino tutti i controlli necessari sulla reale disponibilità di mezzi e strumenti della nuova azienda e se la stessa sia realmente in grado di garantire al meglio l’espletamento del servizio della raccolta dei rifiuti con continuità, regolarità e completezza. Questo appello lo rivolgo perché fortemente preoccupato per i lavoratori che potrebbero anche in futuro avere gli stessi problemi verificatosi in questi giorni riguardo al pagamento dello stipendio e per la nostra città che potrebbe ritrovarsi anche sotto le imminenti ferie natalizie sommersa dai rifiuti. Purtroppo, ma spero in questo caso di essere smentito al più presto, la differenziata, anche come obiettivo minimo per come riportato all’art.10 del contratto del 25%, continuerà a rimanere per molto tempo ancora un miraggio, con il conseguente aggravio di costi per i cittadini vibonesi". "A tal riguardo sin d’ora - è l'annuncio conclusivo di Giovanni Russo - offro come consigliere del  PD e come Partito Democratico nel suo insieme la disponibilità ad aprire un tavolo di confronto su tale problematica a cui sono certo, potremo dare un fattivo contributo alla risoluzione di questo che ormai è diventato un annoso problema. Per il bene della nostra città".

 

Scuole a rischio: Lo Schiavo ha avviato una serie di sopralluoghi negli istituti vibonesi

"Lo stato dell’edilizia scolastica cittadina reclama la massima attenzione da parte dell'amministrazione comunale, presentando carenze di natura non solo ordinaria ma, in taluni casi, anche strutturale. Io stesso ho avuto modo di verificare alcune situazioni al limite del decoro e della sicurezza di studenti e operatori scolastici, recandomi come mia prima visita nella Scuola dell’infanzia di Vibo Marina, in uno dei quartieri in cui la scuola è sempre più l'unico baluardo alla disgregazione del tessuto sociale". "È quanto ha dichiarato il consigliere comunale di opposizione e già candidato a sindaco al Comune di Vibo Valentia, Antonio Lo Schiavo, all’esito di una visita sollecitata da diversi genitori preoccupati delle condizioni della Scuola dell’infanzia di viale delle Industrie a Vibo Marina. Sopralluogo che si è svolto questa mattina alla presenza di rappresentanti degli stessi genitori. L’iniziativa rappresenta la prima di una serie di visite che Lo Schiavo intende effettuare nelle scuole cittadine allo scopo di evidenziare e portare all’attenzione della politica le condizioni di degrado in cui versano gli istituti cittadini.  "La situazione è a dir poco desolante - ha riferito ancora Lo Schiavo -. La scuola in questione versa in un grave stato di degrado (che rappresenta una fonte di estremo pericolo) principalmente causato da soffitti con caduta d‘intonaco e travi a vista, stanze inutilizzate per presenza di muffa e umidità, spigoli vivi in alluminio e vari altri elementi di evidente incuria e abbandono. Ritengo che per la gravità dei problemi riscontrati e per la natura dei luoghi, deputati alla formazione e alla crescita delle nuove generazioni, il problema non possa più essere sottovalutato ma debba, anzi, essere affrontato in via prioritaria. Pertanto, nel rispetto del mio ruolo, chiederò al sindaco d’intervenire tempestivamente, sollecitando l'avvio della messa in sicurezza della scuola dell'infanzia di Vibo Marina, e nello stesso tempo presenterò all'assessore competente un’interrogazione per conoscere tempi e modi di tali interventi. Nei prossimi giorni continuerò il mio sopralluogo nelle scuole vibonesi al fine di evidenziare e portare all'attenzione dell'amministrazione analoghi casi di pericolo e degrado".

 

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