Assise nazionale di Fare con Tosi, a Roma una folta delegazione vibonese

“Un progetto che vuole raggruppare tutte le forze di centrodestra che attualmente non si riconoscono nei partiti tradizionali quali Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega Nord. Un’aggregazione in grado, quindi, di coagulare intorno a sé tutte le sensibilità politiche e della società civile italiana che si ispirano a ideali di natura liberale e popolare”. Queste le linee programmatiche sancite dal movimento nazionale “Fare”, fondato da Flavio Tosi, nel corso di un’assise nazionale, tenutasi a Roma, nei giorni scorsi.

Un momento d'incontro e confronto politico di ampio respiro - ha reso noto, il coordinatore vibonese di Fare,Costantino Massara - al quale abbiamo dato il nostro contributo tutti i responsabili provinciali del movimento.

Fare intende, dunque, perseguire l’obiettivo di divenire una colonna portante della coalizione di centrodestra. "Contaminando di passione, entusiasmo e fare concreto i partiti tradizionali, sempre più aggrovigliati in dinamiche interne che allontanano la gente dalla politica - hanno sottolineato, in un documento, i componenti del Coordinamento provinciale vibonese, a margine della trasferta romana. Il nostro movimento invece, come ha affermato lo stesso Tosi a Roma,  continua a crescere in tutto il Paese. Un’inversione di tendenza positiva - hanno aggiunto i dirigenti vibonesi di Fare - dovuta probabilmente alla nostra effettiva vicinanza e attenzione ai problemi reali che i cittadini vivono nel loro quotidiano".

Come riconosciuto in prima persona da Tosi: “Il capillare lavoro di radicamento sul territorio svolto, in poco più di un anno, dal gruppo dirigente provinciale, ha fatto divenire il Vibonese una delle roccaforti del movimento”. Le adesioni sono state tante e di notevole spessore umano, culturale e politico. 

Recentemente, poi, quel che più ci ha inorgoglito - hanno messo in evidenza i membri della Direzione provinciale di Fare - è stato l’abbandono di chi si era avvicinato al movimento per bassi interessi personali.

Abbiamo constatato, infatti, che la nostra organizzazione - in maniera del tutto naturale - ha generato anticorpi in grado di allontanare chi intende perseguire intenti poco nobili, abituato probabilmente a muoversi e a manovrare nell’ombra secondo logiche deviate che nulla hanno a che fare con i principi cardine sui quali Tosi ha fondato il movimento e ai quali tutti noi ispiriamo la nostra condotta in maniera trasparente, nell’esclusivo interesse dei cittadini". 

 

Controlli dei carabinieri, 4 arresti nel vibonese

Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia, nel corso degli ultimi due giorni.

In particolare, i militari della Stazione di Briatico, insieme ai colleghi di Cessaniti e dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria” hanno arrestato un allevatore pregiudicato, di 25 anni, domiciliato a Briatico. Durante una perquisizione, nel fienile della masseria usata dal giovane, gli uomini dell'Arma hanno rinvenuto, nascosta sotto alcune balle di fieno, una busta di plastica trasparente contenente 38 grammi circa di marijuana. L’arresto è stato convalidato e il ragazzo rimesso in libertà.

I carabinieri della Stazione di Pizzo hanno, invece, arrestato tre persone incensurate, ritenute responsabili di furto aggravato e danneggiamento. I tre sono stati sorpresi a disboscare una porzione della pineta demaniale di località “Colamaio” adiacente alla loro proprietà, al fine di appropriarsene mediante la costruzione di una recinzione.

La successiva perquisizione domiciliare ha portato al rinvenimento di parte della legna già tagliata.

Gli arrestati sono posti ai domiciliari, in attesa del giudizio per direttissima.

 

Disabile costretto a vivere tra gli escrementi nel vibonese, in manette il fratello

Un 56enne è stato arrestato dai carabinieri a Nicotera, perchè accusato di aver costretto il fratello disabile di 59 anni a vivere in un locale sporco ed angusto.

La scoperta è stata fatta dalla polizia municipale, intervenuta in seguito ad una segnalazione.

La vittima, incapace di intendere e volere, sarebbe stata costretta a vivere in un minuscolo fabbricato tra sporcizia ed escrementi.

Il 56enne è stato sottoposto ai domiciliari.

 

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Prostituzione minorile nel vibonese condannato ex parroco

Due anni e quattro mesi di reclusione e 2 mila e 400 euro di multa. Questa la condanna inflitta a conclusione del processo con rito abbreviato, a don Felice La Rosa, ex parroco di Zungri, accusato di prostituzione minorile.

Insieme al prete sono state condannate altre due persone, il bulgaro Miroslav Iliev e Francesco Antonio Pugliese, rispettivamente a cinque anni ed otto mesi ed a due anni ed otto mesi di reclusione.

La vicenda da cui è scaturito il processo risale al novembre dello scorso anno quando venne scoperto un giro di prostituzione minorile in cui sarebbero rimaste coinvolte, a vario titolo, le tre persone condannate.

Secondo l'accusa, Iliev avrebbe reclutato minorenni da avviare alla prostituzione, mentre La Rosa e Pugliese avrebbero avuto rapporti sessuali a pagamento con i ragazzi.

In particolare, dalle intercettazione sarebbe emerso che tanto il pensionato, quanto il sacerdote, a fronte delle prestazioni sessuali offerte da un adolescente, avrebbero pagato la cifra di 50 euro che Miroslav Iliev e la vittima avrebbero diviso, rispettivamente, nella misura di 20 e 30 euro a testa.

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Maxi piantagione di droga scoperta nel vibonese, un arresto

Una maxi piantagione di marijuana è stata scoperta a Nicotera dai carabinieri della locale Stazione, con la collaborazione dei colleghi di Nicotera Marina e dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”.

Nell’ambito di un servizio finalizzato al contrasto alla produzione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, i militari hanno sorpreso un 35enne del luogo intento ad irrigare ed estirpare alcune piante dalla propria coltivazione di marijuana, allestita su un terreno ubicato nei pressi della contrada Casa Bianca.

Dopo aver bloccato il 35enne, gli uomini dell’Arma hanno sequestrato la piantagione composta da oltre ottomila piante, coltivate sia in aperta campagna che all’interno di serre.

Infine, in un casolare abbandonato situato sul medesimo terreno, i carabinieri hanno rinvenuto alcuni sacchi in plastica contenenti ulteriori 35 chilogrammi di marijuana già essiccata e pronta per essere l’immessa sul mercato.

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L' orda barbarica e l'assenza delle istituzioni

Riceviamo e pubblichiamo

"I cambiamenti repentini di una società portano indubbiamente a cambiamenti di usi ,costumi, comportamenti ed abitudini. Ogni secolo si è contraddistinto per alcune specificità e scoperte tecniche e scientifiche. Il secolo scorso è stato definito , non so bene per quale ragione, il secolo breve. La prima parte del secolo è stata contraddistinta dalle due guerre mondiali, da un nuovo assetto fra gli stati e da un vorticoso sviluppo economico. Ho vissuto la seconda metà di quel secolo, quella caratterizzata da grandi sommovimenti culturali e politici : la scolarizzazione di massa, il sessantotto , la contestazione giovanile, il femminismo, in campo sociale e culturale. Il grande sviluppo delle tecnologie informatiche, la seconda rivoluzione industriale secondo alcuni, il web, la velocità e la facilità di viaggiare e comunicare a distanza, nel campo scientifico. Ho studiato per passione e per profonda convinzione che lo studio ed il sapere rendano liberi. Storia, cultura, tradizioni e valori sono stati il mio pane quotidiano e la mia educazione familiare. Nel secolo attuale viviamo una fase di grande attenuazione e di crisi profonda di tutti i valori morali , politici e di costume. Insieme alla crisi dei valori c’è il conseguente svilimento dei simboli che li rappresentano. In questi giorni ha fatto notizia e scalpore il gesto di uno scalmanato che ha fatto pipi sul Monumento ai Caduti in Guerra. Quel gesto non è isolato. Episodi di teppismo da parte di scalmanati privi di ogni senso umano e civico avvengono ogni giorno ed in ogni parte d’Italia. Tempo addietro è toccato al Monumento dedicato a Garibaldi nel parco delle Rimembranze a Vibo Valentia. E’ stato divelto un marmo ed è stato completamente scarabocchiato il resto del Monumento. Lo scarabocchio non ha neanche una sua dignità di graffito o murales. Prima ancora è successo al Monumento ai Caduti a Filogaso. Anche a quel monumento sono stati divelti i marmi, il fucile del Fante , la corona d’alloro e le aiuole piene di sterpi. Oggi non c’è un altro simbolo che possa rappresentare meglio il valore dei soldati caduti per difendere la libertà ed i confini del proprio paese. Ogni paese sperduto d’Italia ha il suo monumento ai caduti e la commemorazione annuale del 4 Novembre dei caduti rappresenta un momento di grande unità del popolo. Ricordo la partecipazione intensa ed emotiva dei cittadini , soprattutto di quelli che hanno perso i loro cari, durante la cerimonia con il discorso del Sindaco e la deposizione della corona. Profanare quei simboli significa profanare la propria storia, la propria cultura , la propria terra. Un’orda barbarica sembra avanzare in ogni dove. Quel che colpisce in egual misura , tuttavia, è anche l’assenza delle Istituzioni. In altri tempi i sindaci avrebbero provveduto immediatamente a ripristinare lo stato dei luoghi, Invece si tergiversa, si sottovaluta la gravità del danno morale e materiale, ci si trincera dietro la mancanza o ristrettezza dei fondi che lo Stato ogni anno dovrebbe devolvere ai Comuni. La mia impressione è che in realtà si preferisca utilizzare i soldi per fare cose che danno un consenso politico più sicuro. E’ meglio finanziare la squadra locale, organizzare una festa o disperdere i soldi in mille altri rivoli che ripristinare un monumento. I morti tanto non votano, requiescant in pace".

Nicola Iozzo

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Controlli dei carabinieri nel vibonese, denunciate 5 persone

Cinque persone sono state denunciate nel corso dei controlli effettuati dai carabinieri di Tropea, con la collaborazione dei colleghi del 14° Battaglione Carabinieri “Calabria” di Vibo Valentia.

A Parghelia, i militari del Norm, hanno denunciato, in stato di libertà, per evasione L.F., 49enne pregiudicato del luogo. Nel corso di un controllo, l’uomo non è stato trovato a casa da dove si era allontanato, senza l'autorizzazione dell'Autorità giudiziaria, per sottoporsi ad una visita medica.

A Ricadi, i militari di Spilinga hanno denunciato in stato di libertà una 55enne, I.P.M.V., del luogo. La donna è accusata di ricettazione, perchè trovata in possesso di un telefono cellulare rubato.

I carabinieri di Nicotera hanno denunciato in stato di libertà un’altra donna, M.S., 43enne del luogo, responsabile del reato di molestia o disturbo alle persone, poichè avrebbe inviato numerosi messaggi dal contenuto ingiurioso e diffamatorio a un’altra donna.

A Tropea, infine, i militari hanno denunciato F.A., 32enne originario della provincia di Catania. Nel corso di una perquisizione personale, l'uomo è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico del tipo vietato, successivamente sequestrato.

Nel corso dello stesso servizio sono state effettuate, inoltre, numerose perquisizioni domiciliari, personali e su autovetture.

Contestualmente sono stati eseguiti controlli con l’etilometro lungo la fascia costiera ed elevate diverse sanzioni per violazioni al Codice della strada.

 

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Giovane centauro si schianta contro un muro nel vibonese, è grave

Grave incidente stradale a Paravati, dove, nella giornata di ieri, un centauro 28enne, V. G., di Jonadi, si è schiantato contro un muro.

Il giovane era in sella alla sua moto quando all'altezza di una curva, per cause ancora in corso d’accertamento, ha perso il controllo del mezzo andando a schiantarsi contro il muro un’abitazione.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco ed i sanitari del 118.

Constatata la gravità delle ferite riportate, il centauro è stato trasferito con l'elisoccorso all’ospedale Pugliese di Catanzaro. 

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