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L'amministrazione comunale replica a 'Insieme per Serra': "Con noi un nuovo modo di operare"

Riceviamo e pubblichiamo

"Fanno solo ridere le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa da parte dei consiglieri del gruppo “Uniti per Serra" circa l’ultimo consiglio comunale.

Si potrebbe ridere di gusto, se non fosse che qualcuno dovrebbe invece piangere per ciò che avrebbe potuto fare e non ha fatto, o per i danni lasciati in eredità ai cittadini Serresi. 


Nonostante il consenso politico sempre più in picchiata, si continua con una strategia di mistificazione della realtà.

Così, mettendo in scena figure da “finto tonto” innanzi alle risposte dategli in merito alla Tari (i numeri e le voci dei capitoli di spesa sono stati chiariti più volte), qualcuno vorrebbe ignorare che l'aumento del costo di gestione del servizio rifiuti è da imputarsi proprio al “virtuoso ed innovativo sistema di gestione” annunciato dalla passata amministrazione.

Il culmine della “strategia politica” si tocca quando si esprime il voto contrario alle variazioni “positive” di bilancio apportate da quest’amministrazione in pochi mesi (risparmio luminarie, buoni spesa, buoni libri...): praticamente si è contrari al fatto che arrivino dei finanziamenti, perché sono “poco comprensibili” dei contributi inerenti alla scuola e al sociale.

Ma se qualcuno ha bisogno della calcolatrice per fare i conti, stia tranquillo perché ai Serresi i conti li spiegheremo noi.

E lo faremo sull’entità del disavanzo che abbiamo trovato, sui debiti fuori bilancio lasciati in eredità, sui finanziamenti mancati, sulle problematiche irrisolte, sui tempi sprecati e le occasioni perse per giochetti o beghe di carattere politico.

E se si vuole fare passare per “strana” l’affermazione sulla collaborazione col Gal Terre Vibonesi, si dovrebbe capire che non tutti si fanno trascinare, come purtroppo è accaduto negli anni, dalle logiche politiche per scegliere di aderire ad un Gal piuttosto che abbandonarlo quando l’amicizia politica si rompe.

Comprendiamo che tutto ciò è difficile da accettare perché si tratterebbe di bocciare un “sistema” di cui si è fatto e si fa parte; si tratterebbe di ammettere un fallimento al quale si è contribuito.

Risulta difficile perché si dovrebbe riconoscere un nuovo modo di operare che volge solo al bene della collettività. Ma questo è.

Questo è il cambiamento voluto da Serra".

Amministrazione comunale di Serra San Bruno

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Fabrizia, i progetti dell'amministrazione comunale per uscire dall'isolamento

“Un’amministrazione giovane, attenta e attiva che lavora incessantemente fino a tarda sera, tutti i giorni della settimana, per risollevare le sorti del paese e per superare gli atavici ritardi infrastrutturali, economici e sociali, che affliggono una popolazione da sempre ai margini”.

E’ quanto scrive in un nota, il sindaco di Fabrizia Francesco Fazio.

Il primo cittadino fa, poi, un elenco dei “progetti” già approvati “in 8 mesi di amministrazione”.

In particolare, si tratta “dei finanziamenti da 880 mila euro, per il completamento e l’adeguamento dell’impianto di depurazione e per la realizzazione di opere fognarie dell’intero centro abitato e da 219 mila euro per frenare il dissesto idrogeologico, consolidare e mettere in sicurezza l'area di via Molini attraverso il risanamento del costone che da decenni crea problemi, soprattutto dopo l’alluvione catastrofica del 1973”.

 “ Il Comune – prosegue il comunicato - ha fatto richiesta per:

  •  un secondo finanziamento da 216 mila euro, destinato alla messa in sicurezza del terzo lotto di via Molini;
  •  diversi progetti, come quelli per la video-sorveglianza e l’installazione di nuove plafoniere a led;
  • partecipare alle misure previste dal Psr-Calabria 2014/2020, per offrire possibilità occupazionali a molti cittadini disoccupati;
  • partecipare al bando della Regione Calabria per il potenziamento della raccolta differenziata”.

 “Recentemente – aggiunge Fazio - sono state acquistate le lanterne destinate a piazza Moro, Villa comunale e largo Sant’Antonio.

In appena 8 mesi di amministrazione si è fatto tanto: dalla nuova convenzione con la scuola per la manutenzione dei locali, la cancelleria ed il gasolio per i riscaldamenti, all'apertura,  ogni venerdì, del servizio analisi per i cittadini, all'ipotesidi far arrivare il metano.

Si tratta di azioni concrete e non di fumo. Fabrizia – conclude la nota - ha svoltato con il passato, ha cambiato direzione per diventare un polo d’eccellenza nel territorio montano delle Serre”.

Serra, caso rifiuti: "Liberamente" punta il dito contro il sindaco Tassone

“Ci saremmo aspettati da parte del Sindaco una comunicazione meno politica e più istituzionale (visto il ruolo ricoperto) ma, lasciando da parte la forma, non possiamo non commentare nella sostanza la lettera che sta arrivando ai nostri concittadini assieme alla richiesta di saldo della tassa sui rifiuti”.

E’ quanto dichiarano in una nota i consiglieri comunali del gruppo “Liberamente”, Alfredo Barillari, Rosanna Federico e Cosimo Polito.

I tre rappresentanti dell’opposizione evidenziano, inoltre, come ai cittadini “Serresi non interessa di chi sia la colpa”, tanto più che “dovrebbe essere terminata la fase di emergenza che aveva indotto l’Amministrazione ad esternalizzare il servizio raccolta rifiuti ed a cedere la nostra differenziata a ditte esterne",  pertanto, sarebbe stato “più utile che, al posto dei soliti scaricabarile (cui ormai siamo abituati all’insediamento di ogni nuova amministrazione), fosse stato presentato alla cittadinanza un piano dettagliato per la futura gestione ed organizzazione del servizio anche perché l’attuale contratto di affidamento è prossimo alla scadenza”.

“Atti di fede a parte – continuano i consiglieri - ci vediamo costretti a riproporre le domande che abbiamo a suo tempo formulato con l’interrogazione al Sindaco ed a cui non abbiamo ricevuto risposta in Consiglio Comunale:  proseguirà anche per il 2017 l’attuale esternalizzazione e la cessione del materiale differenziato a terzi o si intenderà optare per una soluzione più virtuosa nella quale i cittadini serresi potranno beneficiare direttamente degli sforzi fatti per differenziare?”.

Barillari, Polito e Federico rinnovano, quindi, “la considerazione a suo tempo avanzata sul fatto che, la scelta fatta dall’attuale Amministrazione di unire differenziata ed umido nello stesso sacchetto determinerà, anche per il secondo semestre dell’anno in corso, un inutile aggravio in capo ai cittadini in quanto, effettuando un’unica pesata in discarica, si va a sostenere anche per l’umido un costo di smaltimento di € 169,00 a fronte di € 92,00 applicabili”.

Secondo gli estensori della nota, al danno economico si aggiunte “il serio e concreto pericolo per la salute dei cittadini e per la salvaguardia ambientale derivante dalla scelta fatta di collocare i rifiuti nel sito adiacente il campo sportivo e, pertanto, in prossimità del fiume Ancinale, atteso che, un’eventuale perdita di liquido (che pare si verifichi soprattutto in occasione di piogge e che invitiamo a verificare) potrebbe determinare infiltrazioni di percolato nel terreno e contaminazione delle acque del fiume”.

“Lasciando quindi da parte ogni intento polemico – concludono i rappresentanti di “Liberamente” - auspichiamo che i nostri rilievi possano essere utili alla maggioranza alla quale, considerato il vertiginoso aumento delle bollette a carico sui cittadini, chiediamo anche di verificare la possibilità di una maggiore rateizzazione e di un’eventuale modifica del Regolamento Comunale che, consenta già dal 2017, di non procedere col sistema degli acconti (riducendo di fatto l’importo da corrispondere nel corso dell’anno prossimo)”.

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Comunali Serra, Rosi in bilico: “Disponibile a candidarmi, ma sono un uomo di partito”

Nessuna certezza, ma nemmeno nessuna tensione. Il sindaco Bruno Rosi, ospite della trasmissione “On the news” di Radio Serra, ha camminato sul filo dell’equilibrio affrontando l’argomento relativo alle prossime elezioni amministrative. “Io sono un uomo di partito – ha affermato il primo cittadino – ed ho dato la mia disponibilità a ricandidarmi, ma sono quello che non si tira indietro quando si potrebbero paventare delle difficoltà”. Il tutto condito da una precisazione (“dagli incontri svolti è emerso che il candidato sarò io, a meno che non faccia un passo indietro”) e da una controprecisazione (“se il partito deciderà di non puntare su di me, non ne farò un dramma e lavorerò per la lista che si andrà a costruire”). Nelle battute iniziali del programma Rosi ha ricordato i “5 anni intensi” di amministrazione caratterizzati dalla “visita del Santo Padre, dall’eccezionale nevicata del 2012, dall’alluvione del 2013, dalla tappa del Giro d’Italia e dalle verifiche della commissione d’accesso”, eventi che lo hanno “fortificato accrescendo il bagaglio di esperienze umane”. Il sindaco ha poi sottolineato, oltre ai problemi conseguenti alle mancate entrate derivanti dalla vendita dei lotti boschivi, di “non aver ereditato progetti dall’amministrazione precedente, tranne la prima annualità del Piar” e di aver avuto “un ottimo rapporto” con assessori, consiglieri e dipendenti. Soprattutto “il rapporto con Nazzareno Salerno è ottimo”. Bacchettate invece al centrosinistra che “deve spiegare agli elettori i reali motivi della caduta dell’amministrazione Lo Iacono” e che “fino ad un mese e mezzo fa pensava di aver vinto”. “La differenza tra noi e loro è semplice. Da questa parte – ha sostenuto Rosi utilizzando una metafora - non c’è nessuno che dice il pallone è mio e si gioca a quello che dico io, ma il pallone è di tutti e tutte le proposte vengono vagliate”. Annunciato infine “un rinnovamento radicale nella lista”.

Rifiuti, Serra si affida ad una cooperativa sociale: gli interrogativi sul fallimento del sistema

Con la pubblicazione dell’ “Avviso di manifestazione di interesse rivolta alle cooperative sociali di tipo B o dei loro consorzi per l’affidamento della gestione e del servizio rsu” sull’albo pretorio del Comune di Serra San Bruno viene sostanzialmente certificato il mancato funzionamento dell’organizzazione della raccolta dei rifiuti porta a porta servendosi di personale proprio. L’importo complessivo totale stimato del servizio (per 6 mesi) è di 195.000 euro oltre 5.000 euro per oneri di sicurezza ed oltre Iva. Le caratteristiche minime del servizio da espletarsi su tutto il territorio comunale sono le seguenti: “informazione e sensibilizzazione dell’utenza sulle modalità di raccolta dei rifiuti in forma differenziata; raccolta, trasporto e conferimento dei rifiuti solidi urbani (frazione secca residua; organica; carta e cartone compresi gli imballaggi; vetro compresi gli imballaggi; plastica, alluminio, acciaio compresi gli imballaggi; ingombranti e Raee, rifiuti provenienti da mercati, sagre, fiere e da qualsiasi altra manifestazione); svuotamento giornaliero dei cestini portarifiuti presenti lungo le strade del centro abitato e nelle piazze e trasporto/conferimento degli stessi e delle eventuali buste, che devono comunque essere raccolte, depositate all’esterno dei cestini; raccolta delle carogne di animali ritrovate sul suolo pubblico e relativo trasporto a destinazione autorizzata per il loro incenerimento; raccolta e trasporto in modo differenziato di rifiuti pericolosi quali pile esauste e medicinali scaduti; consegna all’utenza del materiale occorrente allo svolgimento della raccolta differenziata porta a porta”. Questa decisione corrisponde ad una bocciatura del precedente sistema che evidentemente presentava un rapporto costi/benefici non accettabile agli occhi degli inquilini del palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci. Soprattutto dopo il sequestro dell’isola ecologica, la cittadina della Certosa ha dato un’immagine poco edificante di sè con cumuli di rifiuti in ogni vicolo e precarie condizioni igienico-sanitarie. Ancora una volta si cambia sistema: nè l’amministrazione attualmente in carica nè quella precedente sono riuscite a sbrogliare la matassa e ora si rischia di compromettere lo sviluppo turistico di Serra. Il loro impegno non si è dimostrato sufficiente, ma se finora le amministrazioni (al di là del colore politico) non ce l’hanno fatta a rendere efficiente il sistema qualche domanda deve essere posta anche sulla produttività  del lavoro degli operatori. L’ennesimo tentativo di riorganizzazione servirà almeno a capire se il problema era all’interno delle mura municipali o fuori.

Alaco, Tassone: “Amministrazione opera senza logica e buon senso”

SERRA SAN BRUNO - “Come una lampadina mal funzionante; rimane spenta per mesi ed ogni tanto emette qualche bagliore. La questione Alaco sembra funzionare proprio così. Alle inchieste giudiziarie segue sempre un gran clamore mediatico, passa, poi, qualche giorno e tutto finisce nel dimenticatoio”. Paragone che bada poco all’estetica ma che è molto calzante quello utilizzato da Mirko Tassone per sottolineare una vicenda che si trascina da anni, che rimane tuttora irrisolta e che “disorienta soprattutto i cittadini”. In questo “marasma generale” a colpire l’esponente della minoranza è “l’assenza di alcune amministrazioni comunali” e, in particolare, di quella serrese che, a suo avviso, “ancora una volta, si caratterizza per la somma indifferenza”. A lasciare il segno “è l’intollerabile ignavia, tanto più, che, come andiamo ripetendo da tempo, la soluzione del problema sarebbe, parzialmente, a portata di mano. Una soluzione – precisa Tassone - per la quale non servono ricette miracolose o fantasmagoriche risorse finanziarie. Basterebbe usare il comune buon senso. Si tratta di una soluzione semplice, immediatamente cantierabile, che, stranamente, il sindaco e la sua maggioranza continuano ad ignorare. Per risolvere buona parte del problema, non bisognerebbe fare altro che riattivare l’acquedotto comunale di località ‘Sorgive’ situato nella zona della ‘Scorciatina’”. Il rappresentante di “Al lavoro per il cambiamento” entra nei dettagli tecnici e specifica che “con una capacità di 12/14 litri al secondo, lo storico acquedotto, potrebbe soddisfare per un terzo il fabbisogno cittadino, permettendo, al contempo, di limitare, in maniera considerevole, la dipendenza da Sorical”. I vantaggi sarebbero molteplici poiché “oltre a consentire al Comune di erogare acqua di qualità, la riattivazione assicurerebbe un considerevole risparmio per le casse comunali, quantificabile in una cifra che si aggira intorno ai 100 mila euro all’anno. Se a ciò si aggiunge che l’acquedotto in questione è inutilizzato dal 2011, si comprende il duplice danno arrecato alla cittadina”. I teorici benefici, in mancanza degli adeguati provvedimenti, si sarebbero trasformati in effetti nefasti e Tassone puntualizza che “da una parte sono stati dispersi milioni di metri cubi di vero e proprio oro blu, dall’altra si sono spesi non meno di 400 mila euro per acquistare acqua d’infima qualità. A ciò si aggiunga che, secondo le stime fatte dai tecnici comunali, per riattivare l’acquedotto basterebbero meno di 40 mila euro. Una spesa, quindi, che potrebbe essere ripagata in appena cinque mesi”. La nota di biasimo evidenzia inoltre che “se si fosse proceduto tempestivamente alla riattivazione, l’amministrazione comunale, avrebbe potuto mettere da parte un tesoretto da impiegare, a suo piacimento, nella soluzione definitiva del problema, per abbassare le tasse ai cittadini, per migliorare la qualità dei servizi. Visto il tempo sprecato, la logica ed il buon senso imporrebbero di procedere alla riattivazione immediata dell’acquedotto. Ma la logica ed il buon senso – ammonisce Tassone - come hanno imparato a proprie spese i cittadini, non albergano certo in casa della maggioranza azzurra”.

Bando Piscina, l’amministrazione comunale: “Incentivata la riqualificazione delle strutture”

SERRA SAN BRUNO - “Questo bando nasce perché quello precedente, contenente condizioni molto stringenti, è andato deserto”.  L’amministrazione comunale presenta la nuova versione dell’avviso di gara della concessione della piscina, degli impianti polisportivi annessi e dei campi di calcetto siti in via Matteotti e in località Calvario e punta a riprendere un’attività di cui i cittadini sentono la mancanza. “Abbiamo cercato di proporre un bando più appetibile – spiegano gli esponenti azzurri – in modo da evitare il rischio di una chiusura prolungata delle strutture sportive. Ed è necessario sottolineare che è fortemente stimolata la concretizzazione di interventi di ristrutturazione e di riqualificazione da parte degli aspiranti assegnatari. In particolare, un punteggio significativo verrà attribuito a chi si impegnerà a realizzare impianti per la messa in acqua dei disabili e il rifacimento del manto di gioco dei campi di calcetto, a fornire la rete da tennis di tipo pesante, a provvedere alla recinzione esterna e a pavimentare le aree esterne attualmente in ghiaia”. Ci sarà, inoltre, la valutazione del progetto tecnico, sportivo e manutentivo. L’insieme di questi elementi induce la maggioranza ad avere una certa sicurezza sul fatto che “arriverà un ampio ventaglio di offerte di alto profilo”. Fin qui, gli aspetti squisitamente tecnici. Ma non manca la replica a quanti avevano sollevato dubbi sulla predisposizione dell’avviso di gara. “Notiamo una corsa all’articolo di giornale – affermano gli amministratori della cittadina della Certosa – per avere una visibilità da usare come trampolino di lancio per chissà quale ambizione politica. Siamo comunque contenti – è la chiosa finale – di poterci confrontare sui problemi del territorio e non su questioni di carattere demagogico, strumentale o volti ad alimentare il clima di antipolitica”.

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L’amministrazione comunale sposa la Pro loco: “Collaborazione proficua”

SERRA SAN BRUNO – “Viva soddisfazione per la buona riuscita delle manifestazioni carnevalesche organizzate dalla Pro loco”. Dal palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci parte un plauso verso tutte quelle attività che contribuiscono ad animare la vita sociale e culturale della comunità serrese. “Abbiamo intenzione di intensificare la collaborazione con la Pro loco – spiegano gli amministratori guidati dal sindaco Bruno Rosi – visti i brillanti risultati ottenuti dalla rassegna estiva, dalla ‘Festa del fungo’ (evento che si punta a far diventare un appuntamento fisso), dal concorso ‘Poesia dialettale’ dedicato a Mastro Bruno Pelaggi, dal ‘Presepe vivente’ predisposto nel cuore del paese. Abbiamo dato e daremo anche in futuro – concludono – tutto il supporto possibile, cercando di superare le consistenti difficoltà economiche del momento, alle iniziative che valorizzano l’immagine della nostra cittadina”.

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