Anci, eletti i rappresentanti dei Comuni calabresi al congresso nazionale: ecco i nomi

«Anche se tutti gli adempimenti statutari sono importanti, non tutti sono uguali e hanno la stessa rilevanza in termini di rappresentatività della nostra associazione».

Così il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, ha commentato l’individuazione da parte dell’Assemblea dei Comuni calabresi dei 18 delegati e dei 2 consiglieri che rappresenteranno la Calabria al congresso nazionale di Anci che si terrà il 19, 20 e 21 novembre ad Arezzo.

La riunione, tenutasi ieri è stata aperta dal saluto di Callipo, che ha rimarcato l’importanza di trovare una sintesi per giungere all’individuazione dei nomi in modo unitario, «affinché la voce dei Comuni calabresi risuoni forte e decisa anche a livello nazionale». 

L’assemblea è stata presieduta dal sindaco di Crotone Ugo Pugliese, che dopo aver proceduto agli adempimenti di rito ha aperto il dibattito che ha visto l’intervento di numerosi sindaci e amministratori. Al termine, si è giunti alla presentazione di un’unica lista, votata all’unanimità, dei delegati di Anci Calabria al congresso nazionale.

Sono stati eletti Consiglieri nazionali di diretta rappresentanza della Calabria in Anci, il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, e il consigliere comunale di Gerace, Giuseppe Varacalli.

A loro due si aggiungono i 18 delegati che, insieme ai sindaci dei 5 Comuni capoluogo, interverranno al XIX Congresso nazionale Anci: 
Giuseppe Idà, Sindaco di Rosarno - RC;
Salvatore Valerioti, Sindaco di Melicucco - RC;
Stefano Calabrò, Sindaco S.Alessio d’Aspromonte - RC;
Michele Conia, Sindaco di Cinquefrondi - RC;
Sergio Rosano, Sindaco di San Pietro di Caridà - RC;
Michele Spadaro, sindaco di Laganadi - RC;
Sergio Esposito, Vicesindaco di San Giorgio Albanese - CS;
Porcaro Marco, Assessore di Castrolibero - CS;
Paolo Pappaterra, Vicesindaco di Mormanno - CS;
Aquilina Mileti, Assessore di San Marco Argentano - CS;
Francesco Mundo, Sindaco di Trebisacce - CS;
Gregorio Iannotta, Sindaco di San Vincenzo La Costa - CS;
Salvatore Solano, Sindaco di Stefanaconi- VV;
Alessandro Falvo, Sindaco di Cicala - CZ;
Vincenzo Marino, Sindaco di Pentone - CZ;
Vittorio Scerbo, Sindaco di Marcellinara - CZ;
Gennaro Le Rose, Assessore di Cutro - KR;
Simone Saporito, Consigliere Comunale di Petilia Policastro - KR.

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Trasporto scolastico, Callipo (Anci): " I Comuni potranno finanziare il servizio"

«Grazie all’impegno di Anci, siamo vicini alla soluzione di un problema molto sentito, che rischia di gravare pesantemente sulle famiglie con minori in età scolastica».

Non nasconde il proprio ottimismo il presidente di Anci Calabria, Gianluca Calipo, nell’annunciare l’imminente decisione della sezione Enti locali della Corte dei conti, che entro venerdì dovrebbe pubblicare la delibera in merito alla possibilità da parte dei Comuni di sostenere economicamente, in tutto o in parte, il servizio di trasporto scolastico. 

Il problema era sorto nel maggio scorso, a seguito della delibera 46/2019 della Corte dei conti del Piemonte, che aveva individuato come obbligatorio, per i Comuni, porre a totale carico dell’utenza il costo del servizio di trasporto scolastico. In altre parole, in base al parere espresso dai giudici contabili piemontesi, al momento le amministrazioni comunali non possono cofinanziare il servizio al fine di ridurre la spesa a carico delle famiglie, ma l’intero costo deve essere coperto con il prezzo degli abbonamenti.

«Ciò – spiega Callipo - comporta un notevole incremento dell’importo del biglietto e il rischio per molte famiglie di non riuscire a sostenere una tale spesa. Un problema sul quale l’Anci nazionale, supportata e sostenuta dalle ramificazioni regionali dell’associazione, compresa quella calabrese, si è impegnata allo spasimo per sollecitare una soluzione. Dopo un primo tentativo di modifica legislativa che sottraesse la materia ad arbitrarie interpretazioni, andato però a vuoto a causa della crisi di governo che ne ha pregiudicato l’iter, l’Anci ha richiesto un parere alla Sezione Autonomie locali della Corte dei Conti. I giudici contabili si sono espressi ieri, lunedì, e la pubblicazione della delibera è attesa per la fine della settimana. A quanto ci risulta, la sezione Autonomie locali della Corte dei Conti avrebbe accolto l’istanza dei Comuni italiani, prevedendo che la quota di partecipazione diretta dovuta dalle famiglie possa essere inferiore ai costi sostenuti dall’ente locale o anche nulla, perché finanziata dal Comune come servizio essenziale. In pratica, le amministrazioni comunali potranno continuare a sostenere in gran parte il costo del servizio, nei limiti degli equilibri di bilancio, fino ad annullare la spesa delle famiglie nei casi di maggiore disagio economico e sociale».

Una notizia molto attesa dai Comuni calabresi, molti dei quali non hanno ancora avviato il servizio di trasporto scolastico proprio perché, sulla base del parere espresso dalla sezione piemontese della Corte dei Conti, avrebbero dovuto imporre tariffe salatissime.

«In attesa della pubblicazione della delibera con il nuovo parere – conclude Callipo - voglio rassicurare i colleghi sindaci sull’esito atteso di questa diatriba interpretativa. Il ricorso dell’Anci nazionale è stato molto puntuale ed ha evidenziato i limiti costituzionali del presunto obbligo di imporre alle famiglie la copertura totale dei costi, perché in questo modo si comprometterebbe il diritto allo studio. Sono quindi molto fiducioso sulla imminente risoluzione positiva del problema, con la possibilità di garantire nell’immediato futuro alle famiglie della nostra Regione il servizio di trasporto scolastico con i finanziamenti comunali».

Lsu-Lpu, Callipo: "Emendamento in discussione meglio di niente, ma ora si approvi"

«Quelli che vengono da governo e maggioranza parlamentare sono segnali ancora poco chiari. Come Anci ci auguriamo che si sia presa pienamente coscienza delle conseguenze umane, sociali e amministrative della vertenza Lsu e Lpu. Intanto ci stiamo recando a Roma per seguire i lavori parlamentari, slittati ad oggi».
 
Il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, insieme ad alcuni sindaci si è recato a Roma al fine di sostenere le ragioni a favore del rinnovo dei contratti dei circa 4.500 precari che lavorano negli enti locali calabresi.
 
«In questi ultimi mesi - afferma Callipo -, innumerevoli volte abbiamo sollecitato attenzione per questa problematica, evidenziando tutte le incognite e tutte le priorità da affrontare per risolvere la vertenza. Nelle ultime ore, rappresentanti della maggioranza parlamentare ci hanno rassicurato sulla copertura finanziaria e sulla possibilità di rinnovare i contratti fino al 31 ottobre del 2019. Non è molto rispetto alle richieste che avevamo avanzato nei mesi scorsi, con particolare riferimento alle deroghe ai limiti del turnover e alla storicizzazione delle risorse, condizioni necessarie per stabilizzare tutti gli ex Lsu e Lpu, ma è comunque un passo in avanti rispetto a quanto si stava delineando. Ora però vogliamo la certezza che quanto promesso sia mantenuto. Ecco perché riteniamo necessario mantenere alta la guardia ed essere fisicamente presenti a Roma, anche per continuare a sollecitare risposte definitive ai rappresentanti istituzionali del Senato, affiancando le rappresentanze sindacali che da tempo e con determinazione stanno seguendo la vertenza. Oggi saremo in aula al Senato per seguire i lavori. Soltanto alla fine, se l’emendamento sarà approvato così come ci è stato prospettato, sarà possibile tirare un sospiro di sollievo, fermo restando la necessità che da gennaio si lavori concretamente per ottenere le deroghe necessarie per continuare il percorso di stabilizzazione, che al momento non sono previste».
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Lsu-Lpu, Anci Calabria pronta a manifestare a Roma con i lavoratori

«Al fianco dei lavoratori e pronti ad andare con loro a manifestare a Roma».
Il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, ribadisce la condivisione d’intenti dei Comuni con gli ex Lsu e Lpu calabresi e con le organizzazioni sindacali, alla luce della mancata approvazione in Commissione bilancio della Camera degli emendamenti alla manovra economica che avrebbero potuto risolvere la vertenza che vede a rischio il futuro di 4.500 famiglie, ma anche la stessa capacità degli Enti il corretto funzionamento degli uffici.
 
«Più passa il tempo, maggiori sono le preoccupazioni che si accumulano - ha affermato Callipo -. Da mesi ormai i Comuni calabresi sollecitano una piena assunzione di responsabilità da parte di Governo e Parlamento su un problema che rischia di mettere in ginocchio gli Enti locali e gettare nello sconforto 4.500 famiglie. Finora ci sono state soltanto promesse e anche oggi il ministro Barbara Lezzi ha rassicurato sulla volontà di Palazzo Chigi di risolvere la questione. Ci auguriamo che sia davvero così, ma occorrono al più presto impegni formali. Ma qualora le risposte concrete che attendiamo non dovessero arrivare entro l’inizio della prossima settimana, saremo a Roma a protestare con lavoratori e sindacati».
 
Callipo ha poi ribadito le istanze ritenute prioritarie dai sindaci: «Occorrono innanzitutto le deroghe che consentano di superare i limiti imposti dalle normative in vigore in materia di assunzioni nella Pubblica amministrazione. Senza di queste i Comuni non possono procedere alle stabilizzazioni, che comunque richiedono maggiori stanziamenti di fondi Statali da destinare alle assunzioni. Ormai il tempo sta finendo, perché il 31 dicembre i contratti scadranno. Occorre fare presto e fare bene se si vuole davvero evitare che questo cruciale nodo sociale e amministrativo venga finalmente sciolto».
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Lsu e Lpu, una delegazione di Anci Calabria parteciperà alla manifestazione a Catanzaro

«Anci Calabria parteciperà con una propria delegazione alla manifestazione promossa dalle organizzazioni sindacali in favore del rinnovo dei contratti di Lsu e Lpu, condividendo in pieno motivazioni e obiettivi della mobilitazione».
 
Così il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, ha annunciato la partecipazione di una rappresentanza dei sindaci calabresi all’appuntamento in programma venerdì 16 novembre a Catanzaro, per sollecitare risposte urgenti ed esaustive alle istanze che riguardano il rinnovo dei contratti ai lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità. L’iniziativa, che prevede la consegna in Prefettura di un documento che sintetizza i motivi della protesta e le richieste avanzate dai sindacati, trova dunque il pieno appoggio dell’Associazione dei sindaci calabresi.
 
«In questa vicenda c’è una completa coincidenza di intenti con le organizzazioni sindacali – spiega Callipo -, perché condividiamo le stesse preoccupazioni non solo con riguardo al futuro di circa 4.500 famiglie, tante quanti sono gli Lsu e Lpu che lavorano nella Pa calabrese, ma anche con riferimento all’attività amministrativa degli enti che rappresentiamo, che in molti casi subirebbero una vera e propria paralisi qualora i contratti non potessero essere rinnovati».
 
Com’è noto, i nodi della questione sono sia economici che normativi. Per ora, non c’è traccia delle nuove risorse finanziarie (50 milioni di euro l’anno) che dovrebbero andare a integrare quelle regionali (circa 38 milioni di euro) per consentire il rinnovo dei contratti in scadenza il 31 dicembre 2018. Ma ciò che più preoccupa è la mancata previsione di deroghe normative alle leggi nazionali che possano consentire sia il rinnovo dei contratti che le stabilizzazioni, laddove già programmate.
 
«L’Anci è impegnata da molti mesi su questo fronte - continua Callipo -. Già nel gennaio scorso fu affrontata la questione con il prefetto di Catanzaro, in rappresentanza di tutte le Prefetture calabresi. Da subito abbiamo individuato nell’impossibilità di eludere i paletti normativi in materia di assunzione negli enti pubblici, il principale ostacolo alla stabilizzazione dei precari. In particolare, l’obbligo di rispettare il turnover con i dipendenti che vanno in pensione e la programmazione triennale del fabbisogno di personale, impediscono nei fatti il rinnovo dei rapporti di lavoro. Senza le deroghe a queste norme e senza ulteriori contributi legislativi regionali che possano incentivare i pensionamenti e favorire la mobilità tra enti, gli Lsu e Lpu resteranno senza contratto e i Comuni si troveranno in grandi difficoltà a causa dell’improvvisa mancanza di personale».
 
Problematiche sollevate con forza dall’Anci anche nell’assemblea organizzata sul tema a Lamezia, il 5 novembre scorso. In quell’occasione, all’incontro parteciparono anche il presidente della Regione e alcuni parlamentari, che accolsero l’appello dei sindaci a fare la propria parte, sollecitando ognuno per le proprie competenze l’accoglimento delle istanze di lavoratori, enti e sindacati.
«Ad oggi, però - conclude Callipo – non abbiamo ancora risposte concrete alle problematiche sollevate, e ormai manca solo un mese e mezzo alla scadenza dei contratti. Ecco perché anche Anci Calabria sarà alla manifestazione dei sindacati di venerdì, sostenendo con convinzione le motivazioni della protesta».
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Anci Calabria chiama a raccolta i sindaci per parlare del futuro dei lavoratori Lsu-lpu

Domani, lunedì 5 novembre, all’Hotel Lamezia (ore 15.30), si terrà l’assemblea dei sindaci convocata da Anci Calabria per fare il punto della situazione sul rinnovo dei contratti agli ex Lsu e Lpu e sollecitare risposte urgenti da parte degli interlocutori istituzionali in merito alle istanze già avanzate nelle scorse settimane.
 
In particolare, come già più volte sottolineato dal presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, occorre prevedere precise deroghe normative che consentano ai Comuni di procedere ai rinnovi contrattuali e di continuare, laddove siano stati avviati, nei percorsi di stabilizzazione.
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Anci Calabria, Callipo: "Con i sindaci contro il blocco del bando per le periferie"

«Non è possibile cambiare continuamente le carte in tavola. Questo è uno dei limiti più grandi del nostro Paese, che fa e disfa senza preoccuparsi delle conseguenze che possono essere devastanti sul piano della crescita e dello sviluppo».

Così il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, commenta la decisione del Governo che si appresterebbe, nell’ambito del decreto Milleproroghe, a bloccare il bando per le periferie, un piano di investimenti da 2 miliardi di euro per la riqualificazione dei centri urbani che coinvolge 96 città in tutta Italia.

«In Calabria – continua Callipo – al bando hanno partecipato tutti i capoluoghi di provincia e la città metropolitana di Reggio. Bloccare i fondi e dirottare altrove gli investimenti già oggetto di convenzioni regolarmente sottoscritte significherebbe privare i maggiori centri urbani di un’opportunità unica di riqualificazione delle proprie periferie, che finalmente negli ultimi anni avevano ricevuto un’attenzione programmatica che è sempre mancata. Ma per certi versi è ancora più deleterio che nel 2018 materie così importanti siano ancora dominate dall’incertezza. Non si può avviare un lavoro di tale portata a livello progettuale e procedurale per poi, improvvisamente, cambiare rotta e dire abbiamo scherzato. Non è solo una questione di aspettative tradite, ma di capacità di programmare il futuro in maniera efficace e puntuale».

Anci Calabria, dunque, appoggia in pieno la protesta espressa dai sindaci calabresi, nel solco di quanto già dichiarato dal presidente nazionale dell’Associazione dei comuni italiani, Antonio De Caro, che si è detto pronto a diffidare il Governo a rispettare gli impegni, qualora la situazione non dovesse cambiare.

Infine, Callipo, ha fatto un appello a tutti i parlamentari calabresi, affinché sollecitino un ripensamento sul blocco del bando. «Chi siede in Parlamento è innanzitutto espressione di un territorio e dei suoi cittadini – ha concluso il presidente dell’Anci regionale -. Mi auguro che i deputati e i senatori calabresi comprendano quanto questa decisione sia dannosa per lo sviluppo della loro regione e intervengano per sostenere le ragioni delle città destinatarie dei fondi per gli interventi di riqualificazione».

 

Bando raccolta differenziata, prorogato di un mese il termine su richiesta di Anci Calabria

Ci sarà un mese di tempo in più per partecipare al bando regionale che finanzia interventi per miglioramento del servizio di raccolta differenziata in Calabria, nei Comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti. A darne notizia è il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, che aveva presentato all’assessore regionale all’Ambiente, Antonella Rizzo, una richiesta di proroga dei termini, in scadenza il 14 dicembre prossimo. A motivare la sua istanza, soprattutto la carenza di personale nei Comuni e l’imminenza del periodo natalizio.
 
«L’esigenza di posticipare di 30 giorni la scadenza del bando in questione è avvertita da molti sindaci – ha scritto Callipo nella sua richiesta -. Anche in considerazione del fatto che è molto improbabile una valutazione dei progetti nel periodo natalizio, sarebbe opportuno far slittare  la data ultima di presentazione delle richieste di finanziamento. La concessione di una proroga, infatti, consentirebbe a tutti i piccoli Comuni, che sono anche quelli che maggiormente avvertono il peso della carenza di organici, di poter partecipare a questa importante ed attesa opportunità di migliorare la raccolta differenziata nei propri territori». 
 
Istanza alla quale l’assessore ha tempestivamente risposto, accogliendo la proposta di proroga e dando così più tempo ai piccoli Comuni per aderire al bando, adesso in scadenza il 15 gennaio 2018, come ribadito in una comunicazione inviata in giornata dall’assessorato alla presidenza dell’Anci. 
 
«Ringrazio la Regione e, in particolare, l’assessore Rizzo - ha commentato Callipo -, che ha dimostrato nuovamente un approccio fortemente sinergico con Anci Calabria. La proroga non risponde solo alle esigenze organizzative delle piccole amministrazioni, ma va incontro agli obiettivi condivisi di implementazione e miglioramento della raccolta differenziata su scala regionale».

 

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