Pizzo, il presidente del Consiglio comunale replica al consigliere Borrello: "Disconosce la norma"

Il presidente del Consiglio comunale di Pizzo, Giacinto Maglia, replica al consigliere di minoranza Antonio Borrello, che ha denunciato la presunta violazione dei termini entro i quali l’Assemblea avrebbe dovuto discutere e approvare l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. 

«Borrello - spiega Maglia - dice che sarebbe stata violata la prescrizione dell’articolo 259 del Tuel, che impone l’approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato entro 90 giorni dalla nomina dei commissari straordinari di liquidazione, che a Pizzo si sono insediati il 15 settembre scorso. Secondo i suoi calcoli, dunque, il Consiglio avrebbe dovuto trattare e deliberare sull’argomento entro la metà di dicembre. È evidente, a questo punto, che Borrello disconosce completamente che il termine è diverso (come prevede l’articolo 246, comma 4 del Tuel) per i Comuni che hanno approvato il bilancio di previsione prima del dissesto e nel caso in cui lo stesso sia stato dichiarato durante il secondo semestre dell’anno, come avvenuto nel corso del 2017 per l’amministrazione napitina. In questo caso, i 90 giorni decorrono dal primo gennaio dell’anno successivo alla dichiarazione di dissesto. Ciò vuol dire che il termine ultimo, nel caso di Pizzo, è quello del 30 marzo. In ogni caso, se la cosa lo può tranquillizzare, l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato sarà portata all’attenzione dell’Assemblea già entro febbraio, in anticipo dunque sul termine previsto dalla normativa in vigore».

 

 

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Pizzo, Callipo replica a Borrello: "Ha confermato tutte le sue scomode verità"

"La cosa che più colpisce nella replica affannosa di Borrello è la sua impotenza: non può niente contro le scomode verità che lo perseguitano e non smentisce nulla di ciò che abbiamo detto".

Gianluca Callipo, sindaco uscente e candidato alle elezioni di domenica prossima per la lista Futura, controbatte a stretto giro alle dichiarazioni del suo avversario, l’ex consigliere regionale Antonio Borrello.

"Incontrando i giornalisti ieri e diffondendo una nuova nota stampa oggi - spiega Callipo - Borrello di fatto conferma in toto quanto abbiamo sostenuto. Conferma di avere un debito di 90mila euro con il Comune di Pizzo, così come deciso nel 2015 dalla Corte dei Conti che lo ha condannato con sentenza definitiva per danno erariale, situazione che al momento lo rende incompatibile con la carica di sindaco o di consigliere, almeno sino a quando non pagherà quanto deve alla Città. Conferma che nel 1993, quando era sindaco di Pizzo, il Comune fu sciolto dal Presidente della Repubblica per 'un clima diffuso di illegalità'. Conferma di percepire un vitalizio d’oro, intascando ogni mese 7.700 euro pagati dai calabresi. E fa un certo effetto sentirgli dire, come ha fatto, 'finché me lo danno, il vitalizio me lo tengo', perché è vero che il privilegio di cui gode è previsto dalla legge, per quanto assurda sia questa ingiustizia sociale nel 2017, ma non si può sbattere in faccia ai cittadini la propria condizione di vantaggio in maniera così arrogante, soprattutto in momenti così difficili per migliaia di famiglie".

Callipo rimarca, quindi, con convinzione quanto affermato all’indirizzo del candidato della lista Unico interesse Pizzo e aggiunge: "Borrello appartiene al passato, ad un passato che la Città vuole lasciarsi definitivamente alle spalle - conclude -. In trent’anni di ininterrotta attività politica e istituzionale, nulla ha fatto per la sua Città, eppure avrebbe potuto e dovuto farlo, grazie alle postazioni che occupava. Anche nel periodo in cui abbiamo guidato il Comune è completamente scomparso dalla scena cittadina, restando nell’ombra e in silenzio per anni, senza presentare uno straccio di proposta, di idea, di progetto, ma neppure una critica al nostro operato, uscendo allo scoperto soltanto nelle ultime settimane di campagna elettorale, con un approccio da Prima Repubblica, quando i voti si cercavano casa per casa promettendo favori e “amicizia”, non sulla base dei programmi. Questo tempo fortunatamente è passato e Pizzo non tornerà indietro per assecondare la voglia di potere di un signore che era in auge quando ancora c’erano Craxi e Andreotti a dominare la scena nazionale. Quindi lo lasciamo ai suoi vani tentativi di screditare il nostro lavoro, unica arma spuntata che gli rimane per far parlare di sé. Dal canto nostro, siamo profondamente gratificati dall’affetto e dalla partecipazione di migliaia di cittadini che ci stanno sostenendo in questa campagna elettorale, come dimostra anche l’entusiasmo registrato nei comizi che stiamo tenendo in ogni quartiere, l’ultimo ieri sera a Zuppone Strani, con la nuova piazza realizzata dall’Amministrazione uscente stracolma di gente. Continueremo così fino all’appuntamento con le urne, illustrando i tanti risultati già raggiunti e concentrandoci sui nuovi progetti che vogliamo realizzare per completare la rinascita della Città".

 

 

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