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Serra, Procopio e Tassone contro il sindaco: “Arrogante e dittatoriale, smentisce anche le sue stesse parole e per la seconda volta aumenta la tassa sui rifiuti”

“Arroganza tanta, risultati zero. L’Amministrazione delle aspettative continua a deludere ed a smentire se stessa, senza avere una rotta precisa”.

I consiglieri del Pd Antonio Procopio e Luigi Tassone commentano negativamente lo svolgimento del Consiglio comunale e criticano la maggioranza che, a loro avviso, “non mantiene le promesse fatte dai palchi”.


“Dicevano - sostengono Procopio e Tassone - di essere capaci di abbassare la Tari, come se si trattasse di un’operazione immediatamente praticabile. Nel momento in cui si sono trovati ad occupare posizioni di responsabilità, hanno provveduto per due anni consecutivi ad imporre nuovi aumenti. In pratica, sono stati smentiti da loro stessi”.

I due esponenti di opposizione, usciti dall’aula per protesta, puntano l’indice contro “un sindaco che si crede dittatore” che, “contravvenendo a quanto aveva affermato nella precedente seduta, ha negato la possibilità alla minoranza di essere rappresentata nel Consiglio di Amministrazione dell’Asilo Chimirri. Nulla contro le due persone che ha indicato, ma non è possibile che Barillari pretenda pieni poteri imponendo la sua volontà anche a costo di rinnegare le proprie parole”. “Di questo biennio di Amministrazione targata Liberamente - concludono - non rimane nulla, se non una siderale distanza dai cittadini. Tutto il contrario di quanto gridavano predicatori populisti”.

Ernesta Zadra risponde a Scopacasa

Riceviamo e pubblichiamo una lettera della Signora Ernesta Zadra

Sento il dovere di rispondere Al Prof. Scopacasa nella sua qualità di ex Consigliere e Direttore Didattico nel c.d.a. dell'Asilo Chimirri di Serra San Bruno, in seguito ad una sua intervista al Vizzarro, in cui spiega le motivazioni delle sue dimissioni. Cercherò di rispondere punto per punto alle sue dichiarazioni che si sono incentrate in particolare sull'Amministrazione dell'Asilo a suo dire, poco chiara e dalla trasparenza assente e di un Registro protocollo carente; ed altro che andrò man mano analizzando.

Nell'Archivio della Scuola è conservato tra gli altri documenti amministrativi, il Protocollo che è stato forse il solo atto che il professore sembra abbia consultato ed in cui, tra l'altro sono registrate le richieste di assunzione delle maestre del territorio. A quanto pare, i soli fatti che interessavano il Professore. Almeno due fra queste sono state registrate prima di quella della maestra che è stata poi assunta. Mi meraviglio che il professore non le abbia notate.

Ha detto il vero che l'Archivio storico dell'Asilo , vecchio di cento anni e che narra la storia di questa gloriosa realtà scolastica di Serra san Bruno ed anche l'Archivio corrente, sono stati da me conservati, nella mia qualità di Responsabile Legale della Fondazione allorché l'edificio che accoglie l'Asilo si era trasformato in un cantiere. Ho l'orgoglio di averli salvati da una sicura dispersione. Il professore ha potuto riscontrarne la avvenuta restituzione quando , in uno dei primi Consigli d amministrazione che si sono tenuti nell'Asilo, è stato aperto il mobile che li contiene, affinchè potesse consultarli quando e come voleva. Così è scritto nel Verbale stilato nell'occasione. Ho anche aggiunto che parte dei documenti erano a disposizione nello studio del commercialista Salerno che tiene la nostra contabilità ed altri che si riferivano alla contablità dei lavori di ristrutturazione dell'edificio ed i rapporti con la Regione, erano stati curati da Gerardo Rachiele che era l'ex Consigliere tesoriere, uomo di grande rettitudine ed anche di esperienza perchè ex direttore della Carime, e che era pronto a fornirgli ogni spiegazione in merito. A quanto mi risulta, il professore ha consultato gli atti con la Regione, ma non altri incartamenti e mi meraviglio ancora una volta che egli abbia, senza gli opportuni approfondimenti, parlato poi di scarsa trasparenza amministrativa .Posso dire| a chi giova?

Il Professore Scopacasa si è dimesso dall'incarico di Direttore didattico, nomina ricevuta dal Consiglio di Amministrazione della Scuola, per le motivazioni di cui sopra ed ha consigliato, per la trasparenza di affiggere un bando in bacheca per reperire un candidato sul territorio. Mi corre a questo punto l`obbligo di chiedergli come mai non abbia sentito di seguire la stessa prassi in occasione della nomina della maestra, poi assunta per chiamata diretta?

Vorrei anche che il Professore, Preside emerito, mi spiegasse il senso della sua affermazione quando ha parlato di missione che intendeva svolgere nell'Asilo Chimirrri, perchè egli non è entrato con gentilezza e umiltà nelle aule di questo vetusto edificio, bensì, come si suol dire, a gamba tesa e con velleità egemoniche. Ha subito accusato la precedente Amministrazione di assenza di ,trasparenza amministrativa minacciando Consiglieri e maestre riunuti, di far venire un ispezione dell'Ufficio scolastico ( che si è poi concretizzata), di far togliere la parità all'Asilo e di far chiudere la scuola. Ignorando che ciò avrebbe comportato il licenziamento del personale e delle maestre e la fine del glorioso Asilo Chimirri che tanti benefici aveva apportato in tanti anni di attività alla popolazione. Con le sue intemperanze e minacce continue, il Professore è riuscito a sconvolgere il tessuto psicologico dell'ambiente umano che operava nell'Asilo e che non aveva mai dovuto affrontare una situazione così devastante per la sua sopravvivenza. Mi domando infatti quanto questa fragilità abbia influito nella votazione all'unanimità per  l'assunzione della maestra sostenuta dal Professore Scopacasa. Almeno per quanto riguarda il mio voto.

Il professore Scopacasa è giunto persino ad aggredirmi verbalmente, con tale violenza da indignare i consiglieri , nonché i genitori presenti nell'Asilo. Ciò ha comportato che gli stessi genitori si recassero il giorno dopo dal Sindaco per denunziare l'acccaduto e chiedere la rimozione del professore dall'Asilo; esempio seguito anche dalle maestre , che hanno raccontato dei soprusi subiti. Il giorno seguente l`accaduto, anche io mi sono recata presso la locale stazione dei carabinieri per denunciare l'aggressione verbale a cui ero stata sottoposta, ma ho scoperto che il reato di calunnia è stato depennato dal Codice penale. Il prof. Scopacasa ha lamentato che il pagamento degli stipendi al personale dell'Asilo erano in ritardo( aggiungo di un mese e mezzo), ma come era possibile lavorare in queste condizioni?

 

A questo punto ci auguriamo che il Sindaco, che sappiamo ha nominato il Consiglio, con elementi che riteneva all'altezza del compito, non rinnovi il Professore Scopacasa nel Consiglio dell'Asilo Chimirri, poiché egli è ormai persona non gradita. Un grazie ai Consiglieri per quanto hanno potuto operare in tante difficoltà. Rimane alla fine l'amarezza di quello che si poteva fare e non è stato fatto e la constatazione che l'arroganza poteva essere sostituita con un poco di umana solidarietà

Serra: assunzione "sospetta" al Chimirri, LiberaMente vuole vederci chiaro

"Ci siamo impegnati, davanti ai nostri elettori ed  alla popolazione serrese tutta, ad essere garanti della trasparenza  e, in questo senso, avevamo preavvisato che particolare attenzione avremmo prestato all’Asilo Caterina Chimirri, soprattutto in seguito alla scelta del Sindaco, di nominare, senza l’approvazione del Consiglio Comunale, i componenti del Consiglio di Amministrazione".

E' quanto scrivono in una nota i consiglieri comunali del gruppo "LiberaMente", Rosanna Federico, Alfredo Barillari e Cosimo Polito

"Oggi - prosegue la nota - recepiamo con preoccupazione le voci che vedrebbero porre in essere, all’interno di una gloriosa 'istituzione' serrese, comportamenti che nulla avrebbero a che vedere con la correttezza, la trasparenza, la buona amministrazione che dovrebbero caratterizzare ogni azione amministrativa e, soprattutto, con la meritocrazia che dovrebbe guidare le scelte della buona politica, in particolare quando questa va ad incidere sull’educazione dei nostri bambini.

Vogliamo perciò chiedere conferma - continuano i consiglieri - sul fatto che il nuovo Consiglio di Amministrazione (pare tra dimissioni ora date, ora revocate!) abbia proceduto – durante una riunione alquanto turbolenta – all’assunzione di una nuova maestra vicina a qualche consigliere comunale di maggioranza (a sua volta espressione di ex amministratori della Giunta Censore/Loiacono), in sostituzione di altra che, sin da inizio anno aveva seguito ed accudito i bambini. Quale potrebbe essere per i bambini l’effetto di un cambio di maestra a fine anno? Quali i motivi di tale eventuale decisione? Visti i numerosi giovani del territorio idonei all’insegnamento cosa avrebbe impedito di pubblicare dei regolari bandi per dare spazio alla competenza ed al merito? Quali i criteri per la scelta?

Tale notizia - conclude il comunicato - che trova al momento riscontro nella versione fornitaci dall’attuale Presidente del C.d.A. – fortemente critica rispetto alla decisione assunta - ci induce a chiedere direttamente al Sindaco, come garante della legalità e fautore delle nomine dei consiglieri, di pretendere e fare massima chiarezza sulla vicenda sulla quale noi continueremo a prestare massima attenzione finché non saremo certi che l’asilo Chimirri non venga utilizzato come strumento per fare clientelismo politico".

Serra. CdA Fondazione Chimirri, Jlenia Tucci scrive alla Regione: “Ripristinare la legittimità”

Si sposta su altri livelli la questione relativa alla legittimità del CdA della Fondazione Chimirri. Il consigliere comunale di “In alto volare” Jlenia Tucci intende infatti andare fino in fondo per sgombrare il campo da ogni dubbio. Nella mattinata di oggi ha inviato una missiva alla famiglia Chimirri (nella persona di Amalia Vivaldi), alla presidente del CdA Ernesta Zadra, al presidente della Giunta regionale Mario Oliverio e, per conoscenza al sindaco di Serra San Bruno Luigi Tassone e alla presidente del Consiglio comunale Maria Rosaria Franzè.

“L’importanza del ruolo che alcuni Enti/associazioni svolgono nella società – premette Tucci - impone che tutti gli atti ad essi connessi abbiano luogo nella massima trasparenza in modo da consentire il mantenimento di quell’indispensabile credibilità che è alla base della loro lodevole attività. In una comunità come quella di Serra San Bruno, l’asilo infantile ‘Caterina Chimirri’ ha svolto fin dalla sua fondazione, avvenuta l’8 maggio 1914 ad opera dell’On. Bruno Chimirri, uno straordinario compito educativo e sociale, riconosciuto dall’intera popolazione. La sua trasformazione in Fondazione, concretizzata con atto notarile redatto in data 29 febbraio 2012 (Rep. n. 6895) ed alla quale ha fatto seguito il riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato con decreto del PdGR n. 27 del 5 marzo 2012, non ha mutato il suo nobile scopo che è quello della ‘gestione di una scuola e di un asilo nido di infanzia, dedicate prioritariamente ai bambini residenti nel Comune di Serra San Bruno’. La Fondazione, secondo quanto previso dallo Statuto, “assume come propri i principi di uguaglianza, imparzialità, regolarità ed accoglienza dettati dalla Costituzione della Repubblica italiana e pertanto accoglie bambini senza discriminazione ideologica, sociale e religiosa alcuna”. La Fondazione provvede ai suoi scopi con le rette scolastiche, con le contribuzioni del Comune, delle locali Regie Confraternite, del Ministero della Pubblica Istruzione in quanto Scuola Paritaria, con l’affitto di un magazzino e la rendita dei Titoli e degli altri possibili proventi privati e pubblici. Il suo patrimonio, del valore di 296.000 euro, può essere incrementato con donazioni, elargizioni, lasciti e con i contributi erogati dallo Stato italiano, dalla Regione Calabria e da altri Enti pubblici o privati e da persone fisiche”.

Dopo questa illustrazione delle attività Tucci arriva al punto della discussione e spiega che “la sua gestione viene effettuata da un Consiglio di Amministrazione che adotta le scelte che guidano e condizionano l’attività e che pertanto, con le sue scelte, risulta decisivo per il futuro stesso della Fondazione. In particolare, l’articolo 10 dello Statuto recita testualmente che ‘La Fondazione è retta da un Consiglio di Amministrazione composto di sei membri, oltre il Presidente che durano in carica tre anni. I consiglieri sono nominati dal Consiglio comunale… Il Presidente può essere rinominato, ma i consiglieri non possono essere immediatamente rieletti’ ”.

Il problema è che “il sindaco di Serra San Bruno ha nominato con decreto (D.S.n.07/16) l’intero CdA richiamando, a giustificazione, l’articolo n. 50 del D.lgs n. 267/2000 (Testo Unico Enti Locali) che recita ‘sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio, il Sindaco … provvede alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del Comune e della Provincia presso Enti, aziende ed istituzioni…’ ”.

Agli occhi dell’esponente dell’opposizione “appare dunque evidente il mancato rispetto del dettato dello Statuto, il cui obiettivo era quello di ispirare scelte condivise, frutto di un’intesa delle diverse forze rappresentative della comunità serrese, e capaci di generare e far resistere un clima di fiducia e responsabilità intorno alla Fondazione. Al contrario – precisa - il decreto del sindaco contribuisce ad alimentare la tensione proiettando, per effetto dell’esclusione da ogni confronto del Consiglio comunale, ombre sulla gestione”.

“In questo contesto – aggiunge Tucci - non va dimenticato che ai sensi dell’articolo 25 del Codice civile le funzioni  di controllo sulle amministrazioni delle Fondazioni sono demandate alle Regioni che hanno attribuito  la personalità giuridica di diritto privato. Ciò detto, si ritiene che tali nomine, seppur effettuate nei confronti di spettabilissime persone, siano state attuate in violazione dello Statuto della Fondazione e della normativa che regolamenta il settore afferente gli Enti di diritto privato”.

 

Pertanto, Tucci chiede agli interlocutori “di porre in essere le misure opportune, secondo le proprie competenze, al fine di ripristinare la legittimità della composizione del CdA”.

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