Attenzione
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 983

Coronavirus, Rosi: "Si potenzia l'ospedale di Vibo e si chiude quello di Serra"

"Ho appena finito di leggere l'articolo riguardante le decisioni assunte dal commissario straordinario e dal direttore sanitario dell'Asp di Vibo Valentia in merito all'organizzazione dell'intero servizio di Anestesia e Rianimazione del presidio ospedaliero di Vibo Valentia e sinceramente mi è venuta la pelle d'oca. Come al solito per potenziare altrove si inveisce contro il più debole, la solita tiritera si potenzia Vibo e si chiude Serra San Bruno. Si perchè la nuova riorganizzazione prevede che gli unici due anestesisti attualmente operanti a Serra debbano trasferirsi, con effetto immediato, presso il presidio ospedaliero di Vibo. Nell'articolo si legge anche che, seppure temporaneamente, è prevista la rimodulazione dell'offerta assistenziale della rete dell'emergenza trasformando il Pronto Soccorso dell'ospedale di Serra San Bruno a Punto di Primo Intervento con la presenza H24 di una postazione medicalizzata del 118 che garantirà la presenza ed il trasporto in sicurezza dei pazienti urgenti nella rete dell'emergenza.

In poche parole con la scusa del trasferimento a Vibo degli unici due anestesisti hanno chiuso il Pronto Soccorso di Serra San Bruno. E' vero che in un momento come quello che stiamo vivendo non bisogna fare polemiche, ma non possiamo e non dobbiamo stare zitti o girarci dall'altra e far passare inosservati atti e decisioni che, se dovessero corrispondere a verità e magari concordati con qualcuno, non ci sarebbero aggettivi adeguati per definirli senza scendere nello scurrile. Tanto per intenderci, ognuno di noi può stare male e, magari, avere bisogno di essere intubato al pronto soccorso; bene se dovesse essere dato corso a questa, quantomeno bizzarra, idea di rimodulazione all'ospedale di  Serra San Bruno tutto ciò non si potrà fare, bisognerà che il paziente venga trasportato a Vibo. Tutti sappiamo che in medicina ogni minuto è fondamentale per salvare una vita, questi signori invece si inventano delibere e rimodulazioni che invece di recuperare tempo ti fanno perdere ore di viaggio prima di poter avere le cure adeguate.

Pertanto mi rivolgo ai Commissari del Comune di Serra San Bruno, alle forze politiche presenti sul territorio ed ai sindaci della zona delle Serre, affinchè abbandonino il bon ton ed facciano sentire la loro voce in difesa di quel poco che resta dell'Ospedale di Serra San Bruno e, sopratutto, del Pronto Soccorso trasformato in punto di primo intervento".

E' quanto si legge in una nota dell'ex sindaco di Serra San Bruno, Bruno Rosi

Serra, la maggioranza replica a FdI: “Con Rosi la città era devastata, finalmente vediamo ordine e risultati”

“Leggiamo strane accuse, formulate in forma più o meno vaga, quasi anonima, da chi ha pesanti responsabilità sulla gestione della cosa pubblica del recente passato e che evidentemente ha ancora vergogna a mettere la faccia su ciò che dice”.
 
L’amministrazione comunale replica a Fratelli d’Italia e spiega gli interventi posti in essere “nell’interesse della collettività”.
 
“Supponiamo – sostengono gli esponenti della maggioranza – che l’autore della strampalata nota stampa sia quel Bruno Rosi che ha amministrato, diciamo in maniera alquanto originale, per quasi 5 anni, prima di essere defenestrato dai suoi stessi consiglieri. Ricordiamo allo smemorato Rosi che si arrivò a quel punto a seguito dello stato di abbandono in cui versava un paese che da orgoglio regionale per il suo patrimonio storico e naturale era passato a simbolo del caos, del disordine, dell’invasione dei rifiuti che venivano rimossi con le ruspe. Ora l’autore di quel fallimento epocale viene a giudicare la nostra gestione della raccolta differenziata che, dopo aver raggiunto il 40% partendo da zero, vivrà un ulteriore step migliorativo con un progetto innovativo che si dispiegherà nei tempi e con le modalità previste dalla legge”.
 
La maggioranza risponde punto su punto e precisa che “il mutuo di 250.000 euro per il completamento della Casa del Pellegrino – voluta da Rosi - è stato necessario per evitare la revoca del finanziamento di un 1.800.000 euro e perché comunque riteniamo che le opere incompiute vadano restituite alla collettività indipendentemente da chi le ha pensate”.
 
Quanto al distacco da Sorical, gli amministratori ribadiscono che “è un dovere portare avanti un progetto che è utile e necessario per la collettività e i cui tempi di realizzazione, purtroppo, si sono allungati a causa delle persistenti distrazioni dell’ex sindaco”.
 
Confermato che “il Psc sarà approvato nei prossimi mesi” e che “gli altri punti dell’accordo programmatico saranno portati a compimento”, gli esponenti di maggioranza sottolineano di essere “impegnati nelle attività amministrative in maniera lucida e costante, diversamente da chi ha avuto come filo conduttore della sua gestione la ricerca di un bandolo della matassa mai ritrovato”.
 
La maggioranza chiafisce, inoltre, di aver “dovuto fare i conti con una mole impressionante di debiti fuori bilancio, sorta per effetto della mancata conoscenza del funzionamento amministrativo e della disinvoltura del già sindaco Rosi, i cui risultati, anche dal punto di vista finanziario, sono stati catastrofici”.
 
“Invitiamo – concludono – l’ex sindaco Rosi a fare un confronto fra la Serra San Bruno conosciuta sotto la sua gestione e la Serra San Bruno di oggi: scoprirà che finalmente la città è presentabile e competitiva e può proporsi come punto di riferimento e non come emblema da additare"

Crisi al Comune di Serra, Rosi (FdI): "Il sindaco faccia approvare il bilancio e si dimetta"

"Dopo circa venti giorni dall'apertura della crisi polito/amministrativa al Comune di Serra San Bruno pare che, anche se faticosamente, sia stata trovata la soluzione che dovrebbe consentire al sindaco ed a quel che rimane della sua maggioranza di portare a termine, forse, la legislatura".

È quanto scrive in una nota l'ex sindaco di Serra, Bruno Rosi.

"A prescindere da quelle che potrebbero essere le opinioni personali - prosegue l'esponente di Fratelli d'Italia - mi corre l'obbligo di lanciare un appello agli attori di questa vicenda per far sì che si soffermino un attimo per valutare attentamente tutto il malcontento che ha suscitato nella gran parte della cittadinanza la soluzione che pare essere stata trovata. Infatti, da quando circola la notizia dell'eventuale accordo, che alla fine unisce i due rivali storici della politica serrese, si vedono sempre più gruppi di persone che inevitabilmente discutono della questione e su ogni gruppo di cinque ce ne sono sei, e non si tratta di un errore di scrittura, contrari a questo accordo. Nel corso degli anni - aggiunge Rosi - ci sono state famiglie che si sono divise ed amicizie che si sono interrotte per parteggiare per Censore o per Salerno ed oggi, se dovesse andare in porto questo accordo, quelle stesse famiglie spaccate e quelle stesse amicizie interrotte sarebbero costrette a digerire il fatto che i due rivali storici, per i quali si sono tanto battuti, sarebbero alleati. Fa onore a Salerno la disponibilità a tendere la mano al sindaco in un momento di difficoltà, ma dopo quanto esternato da Censore dai microfono di Radio Serra ed anche alla luce di come è stato accolto dalla gran parte della cittadinanza questo ipotetico accordo, forse sarebbe il caso di ripensarci un attimo. Si vocifera che se dovesse cadere l'amministrazione comunale i commissari potrebbero dichiarare il dissesto, ma mi domando "se il Comune ha approvato debiti fuori bilancio per quasi un milione di euro e, quindi, ha trovato la copertura finanziaria spalmata in più esercizi, siamo sicuri che si trova in una situazione di dissesto o, pur non navigando nell'oro, attraversa solo un periodo di crisi di liquidità? Si parla tanto - continua Rosi - di piano strutturale comunale, ma siamo sicuri che una maggioranza di sette consiglieri possa essere in grado di approvarlo, possibile che nessuno abbia conflitto di interessi. Il piano, a mio avviso, dovrebbe essere approvato entro e non oltre tre mesi, parlo di tre mesi perchè si tratta di una vicenda che si trascina ormai da dieci anni, dall'insediamento della nuova amministrazione comunale. Se questo accordo dovesse andare in porto l'unico a trarne profitto dal punto di vista politico sarebbe Censore il quale, tra l'altro, per come è stata raccontata la vicenza, sarebbe anche il solo ed unico responsabile della crisi. Credo che se l'accordo dovesse andare in porto il sindaco ne uscirebbe danneggiato in maniera irreversibile perchè è vero che rimarrebbe in sella per altri due anni, ma sarebbe solo una lenta e lunga agonia politica, anche perchè tra le fila dell'opposizione ci sarebbero tre consiglieri che fino ad ieri erano con lui e che quindi sono a conoscenza delle più disparate vicende amministrative. Anche la compagine che fa capo a Salerno quasi certamente ne pagherebbe le conseguenze. Per tutto questo ed anche per tanti altri motivi suggerirei, il mio non vuole essere un consiglio ma una semplice riflessione, agli attori di questa vicenda di valutarla con molta più attenzione ed al sindaco di approvare il bilancio di previsione, e su questo credo che la responsabilità di tutte le forze di opposizione non dovrebbe venir meno, e subito dopo rassegnare le dimissioni. Così facendo - conclude l'ex primo cittadino -  ogni forza politica in campo e, quindi, anche il sindaco, avrebbe un anno di tempo per lavorare sulla costruzione di una squadra capace di redigere un programma serio e realizzabile ed il popolo sovrano di scegliere da chi vuole essere rappresentato".

 

Serra, Tassone attacca Rosi: “Inconcludente e pretestuoso, dà l’idea di una politica degradata”

“L’assenza di argomenti e l’atteggiamento pretestuoso hanno spinto l’ex sindaco Bruno Rosi ad abbassare ulteriormente il livello del dibattito sconfinando in una terminologia che, se estrapolata dal contesto di origine ed iniettata nella trattazione di argomenti di estrema importanza nell’attualità, rischia di dare un’immagine distorta e degradata della politica e di generare inutili tensioni”.

Il primo cittadino di Serra San Bruno, Luigi Tassone, risponde all’esponente di Fratelli d’Italia passando all’attacco e criticando chi “continua a mantenere comportamenti irresponsabili”.

“Preliminarmente – sostiene Tassone – mi preme ribadire, ancora una volta, che l’amministrazione comunale intende controllare ogni sviluppo delle questioni che interessano la collettività ed adoperarsi prontamente per adottare, nel rispetto della legge, tutte le azioni che rientrano nelle proprie competenze. Quanto all’Ufficio Inps, devo ricordare a Rosi che, sebbene avesse espresso l’iniziale volontà di fornire degli spazi, poi ha provveduto ad individuare dei locali inidonei. Come si evince dalla delibera del 18 maggio 2016, a mettere a disposizione i locali rispondenti ai requisiti è stato il commissario prefettizio e ciò la dice lunga sul modo di approcciarsi ai problemi di chi mi ha preceduto. Preciso infine – conclude Tassone - che, diversamente da altri che trovavano il tempo per fare di tutto, dovendo svolgere il ruolo di sindaco a tempo pieno e non a tempo perso, non risponderò ad ulteriori provocazioni e strumentalizzazioni: è mio dovere dedicare idee ed energie alla comunità e non sprecarle in discussioni inconcludenti”.

Serra. Inps e Agenzia delle entrate, Tassone replica a Rosi: “Attenzione alta, non seguiremo i cattivi esempi”

“Nell’apprendere della rinnovata attenzione del già sindaco Bruno Rosi sulla situazione dell’Ufficio Inps, confermo a lui come all’intera comunità serrese l’impegno concreto dell’Amministrazione comunale verso la tutela di tutti i servizi del territorio. Preciso che, pur ascoltando le critiche ed i contributi di chi mi ha preceduto, non seguiremo né lo stile né le modalità di azione, alla luce di quanto effettivamente prodotto e del livello di gradimento espresso, in maniera palese, dagli elettori”.

Il primo cittadino Luigi Tassone risponde alla lettera dell’esponente di Fratelli d’Italia ribadendo di “vigilare, monitorare e studiare le iniziative da mettere in campo” per scongiurare possibili rischi e ricordando che “comunque i tagli vengono disposti a livello centrale”.

Quanto all’Agenzia delle entrate, Tassone sottolinea che “in vista del pensionamento di alcuni impiegati, ho tempestivamente chiesto un incontro al dirigente regionale per meglio comprendere intenzioni e prospettive e per scongiurare eventuali pericoli di ridimensionamento”.

Oltre ai temi specifici, il sindaco tocca concetti generali ed afferma di “avere le idee chiare”.

“In ogni caso - aggiunge Tassone – l’Amministrazione comunale sarà presente e saprà intervenire con prontezza. Di certo, non ci sarà un atteggiamento temporeggiatore o passivo come quello del lustro precedente, quando i problemi anziché essere affrontati venivano ignorati o nascosti, salvo poi accorgersi della gravità quando ormai tutto era irrimediabile”.

Il capo dell’esecutivo non rinuncia, quindi, a segnalare “gli errori del passato” e sostiene: “noi sappiamo bene che le tematiche riguardanti la vita collettiva vanno seguite con serietà”.

“Abbiamo – insiste Tassone - esempi da non seguire sulla stipula di contratti e convenzioni: senza voler fare un elenco esaustivo, impresa peraltro non proprio agevole, rammento i casi del Giro d’Italia o dell’ospitalità ai ragazzi egiziani. Ecco questo è quello che non vogliamo fare: creare confusione o danni. Vogliamo invece continuare a lavorare assiduamente per raggiungere gli obiettivi e restituire a Serra il ruolo di punto di riferimento che le compete. Almeno sulle questioni importanti - conclude – auspichiamo un reale senso di responsabilità e, parafrasando De Andrè, non vorremmo che i ‘buoni consigli’ arrivino da chi ‘non può più dare il cattivo esempio’”.

 

 

Ad un secolo dalla morte, Serra San Bruno ricorda il ministro Bruno Chimirri

Il 28 ottobre del 1917, cento anni addietro, moriva ad Amato, in provincia di Catanzaro, Bruno Chimirri, serrese, deputato del Parlamento del Regno d’Italia, più volte Ministro, senatore, tra gli uomini politici meridionali di maggiore spicco negli anni a cavallo tra Otto e Novecento.

Un secolo dopo, tre istituzioni – il Comune di Serra San Bruno, l’Istituto di Istruzione Superiore “L. Einaudi”, la Fondazione “Caterina Chimirri” – mettono insieme le loro forze per ricordare degnamente la figura e l’opera dell’importante personaggio storico, con eventi e manifestazioni che si susseguiranno fino alla primavera-estate del 2018.

Il primo appuntamento della serie è previsto proprio per il 28 ottobre (anniversario della morte del grande politico) alle ore 11 presso la sala Chimirri di Serra San Bruno, con un incontro pubblico a cui parteciperanno il Sindaco di Serra Luigi Tassone, la Presidente della Fondazione “Caterina Chimirri” Ernesta Zadra e il Dirigente Scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore “L. Einaudi” Antonino Ceravolo.

Sarà questa l’occasione per una primo contatto con la personalità di questo serrese d’eccezione e per presentare alcune tra le iniziative di grande spessore programmate per il centenario. In particolare, i relatori avranno modo di soffermarsi sul Convegno nazionale di studi “Un’idea di Mezzogiorno. Bruno Chimirri, la Calabria, la questione meridionale”, sulla mostra iconografica e bibliografica “Bruno Chimirri e il suo tempo tra politica locale e poteri nazionali”, sul concorso rivolto alle scuole con il quale si chiederà agli alunni di illustrare, con immagini e parole, la loro idea di Meridione.

Tutti eventi che saranno ospitati a Serra San Bruno, volendo, con tale scelta, anche trasmettere un messaggio sulle potenzialità culturali di questo territorio, al di fuori di qualsiasi provincialismo e di qualsivoglia chiusura localistica. Basterebbe la semplice elencazione degli elementi caratterizzanti la poliedrica personalità di Chimirri per dare l’idea della sua notevole figura.

Undici volte deputato quale rappresentante dei collegi di Serra San Bruno e Catanzaro, nominato senatore del Regno il 16 ottobre 1913, segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera durante la XIV e XV legislatura, Vicepresidente della Camera durante la XIX legislatura, Chimirri fu anche più volte al Governo: nel primo Gabinetto Di Rudinì come titolare del Dicastero dell’Agricoltura, Industria e Commercio e, successivamente, come Ministro della Giustizia; nel Gabinetto Saracco come Ministro delle Finanze e, a interim, del Tesoro. Giurista, studioso di diritto e competente conferenziere, Chimirri fu anche dotato di una forte sensibilità culturale, come testimoniano, tra l’altro, gli interessi indirizzati verso l’opera pittorica di Mattia Preti e verso la Divina Commedia dantesca, nonché i due volumi, intitolati La Calabria e gl’interessi del Mezzogiorno, editi nel 1915 e nel 1917, che rappresentano tuttora una stimolante riflessione sui problemi del meridione italiano.

Serra, FdI attacca l'amministrazione Tassone: tredici mesi d' inerzia

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del coordinamento cittano di Fratelli d'Italia che attacca l'amministrazione Tassone e difende l'operato della vecchia amministrazione Rosi.

Sono passati 400 (quattrocento) giorni dalla data di insediamento dell'attuale amministrazione comunale ed ancora stiamo aspettando che la stessa ponga in essere il primo atto concreto del suo programma. Normalmente quando s'insedia una nuova amministrazione (comunale, regionale o governativa) la stessa nei fatidici primi 100 (cento) giorni mette in atto la propria strategia per la realizzazione del programma in base al quale è riuscita ad ottenere il voto e, quindi, la fiducia dei cittadini. Di tutto questo, nonostante siano trascorsi non 100 ma 400 giorni dal suo insediamento, con l'amministrazione monocolore del Partito Democratico guidata dal Sindaco Tassone non c'è stata la minima traccia. Hanno trascorso tredici mesi recitando, un giorno si e l'altro pure, il solito ritornello "Noi siamo belli, casti ed immacolati, non sbagliamo mai e ci prendiamo la paternità solo delle cose che ci possono portare consenso, se qualcosa non và per il verso giusto (piove o il cielo è nuvoloso, fa caldo o tira vento) la colpa è esclusivamente dell'amministrazione Rosi".

Tanto, avranno pensato fino ad oggi, nessuno ci risponderà, basta calcare la mano demonizzando l'operato della precedente amministrazione e raggiungeremo l'obiettivo di prendere per i fondelli la cittadinanza facendo si che nessuno possa rendersi conto che il programma in base al quale sono riusciti a vincere le elezioni era solo ed esclusivamente fumo negli occhi perchè, in realtà, l'obiettivo era solo ed esclusivamente quello di arrivare a vincere le elezioni e dare corso alla realizzazione (non tutto in una volta, ma diluito piano piano nel tempo) l'enorme patrimonio di finanziamenti e di progetti pronti per essere realizzati che la tanto vituperata precedente amministrazione ha lasciato.

Ormai è evidente a tutti che l'attuale amministrazione comunale vive solo ed esclusivamente di rendita. Non c'è un atto concreto che possa essere classificato come farina del proprio sacco, persino l'organizzazione del personale si è trovata servita su un piatto d'argento dal Commissario Prefettizio.

Hanno trascorso tredici mesi per scartare l'involucro del primo regalo ereditato dalla precedente amministrazione. Infatti è proprio di qualche giorno fa il trionfale annuncio che, finalmente, sono stati consegnati i lavori per il potenziamento del sistema idrico comunale. Notizia certamente positiva, ma è evidente a tutti che si tratta di un maldestro tentativo di allontanare l'attenzione dell'opinione pubblica dalla realtà inconfutabile che è stato letteralmente perso un anno di tempo in quanto tutto l'iter procedurale (gara d'appalto con aggiudicazione lavori, soldi in cassa con mutuo di euro 246.124 stipulato con cassa deposito e prestiti il 22/10/2015) era già stato concluso nel mese di febbraio 2016 e che, quindi, la consegna dei lavori sarebbe pututa e dovuta  avvenire al momento dell'insediamento dell'amministrazione comunale (giugno 2016). Quindi il sindaco e la sua amministrazione comunale, con i soldi del mutuo in cassa (la prima rata è scaduta il 30/6/2016), anzichè adoperarsi immediatamente per la consegna dei lavori hanno perso, forse volutamente, un anno di tempo nel goffo tentativo di dimostrare che il finanziamento era merito loro, salvo poi smentirsi clamorosamente da soli quando nel Documento Unico di Programmazione (DUP) approvato nel 2017 è stata indicata (non a caratteri cubitali per evitare che fosse di facile lettura, ma, purtroppo per loro, carta canta), e non poteva essere altrimenti,  la data di emissione risalente all'anno 2012 del decreto di concessione del finanziamento il quale, piaccia o non piaccia, ha un solo padre, Nazzareno Salerno. Durante questo anno trascorso, ultimati i lavori ed espletate le analisi previste dalla legge, si sarebbero potuti immettere nella rete idrica i litri di acqua previsti dal progetto, che corrispondono a quasi il 50% dell'acqua che il comune acquista da SORICAL, si sarebbero risparmiati circa 150.000 (centocinquantamila) euro che magari si sarebbero potuti anche reinvestire per implementare il progetto stesso con nuove captazioni.

Sono trascorsi tredici mesi nel corso dei quali non solo non riusciti a dare inizio all'utilizzazione dell'ex carcere (lavori ultimati nella primavera del 2016), ma non si sono nemmeno degnati di far aprire le finestre per evitare che l'umidità rovini una struttura che da oltre 50 anni versava in condizioni fatiscenti e che oggi dovrebbe rappresentare il biglietto da visita per Serra San Bruno. Speriamo che, nelle more che venga tagliato il nastro, qualcuno quantomeno provveda ad aprire gli infissi per far si che i raggi del sole evitino che la muffa e l'umidità denneggino una struttura per la quale sono stati spesi fondi europei per oltre 800.000 euro.

Sono trascorsi tredici mesi ed ancora stiamo aspettando il famoso progetto per la raccolta differenziata (visto il periodo di gestazione, che ancora pare non intravedere la luce in fondo al tunnel) si tratterà di un qualcosa di straordinario che molto probabilmente il mondo intero ci invidierà e ci copierà; speriamo che almeno vengano posti in essere tutti gli atti necessari per depositare il brevetto così con i diritti di autore verranno risanate le casse comunali. L'unica cosa che è stata immediatamente fatta (perchè per il resto il problema lo aveva risolto il commissario prefettizio) è stata quella di cedere gratuitamente (se uno fosse maligno verrebbe da pensare che magari è stato fatto un regalo a qualcuno??) le deleghe per i rifiuti differenziati di cui il comune è titolare. Certo se lo avesse fatto l'amministrazione precedente a quest'ora forse gli autori sarebbero stati costretti a salire più di una volta i gradini del palazzo della Prefettura e, magari, del Tribunale.

Sarebbe interessante conoscere i dati della raccolta differenziata per l'anno 2016, naturalmente al netto del conferimento straordinario della massa di rifiuti differenziati risalenti all'anno 2015 e smaltiti nel mese di maggio 2016.

Intanto si pagano bollette salate anche se sarebbe bastato avviare dal mese di giugno 2016 una raccolta differenziata spinta per riportare le tariffe a quelle dell'anno 2015; ma tanto a novembre faranno recapitare ai cittadini un'altra letterina dove spiegheranno loro non c'entrano nulla e che la colpa è dell'amministrazione precedente.

Sono trascorsi tredici mesi ed ancora non hanno finito di scartare gli involucri relativi alla realizzazione, la cui scadenza era fissata al 31 dicembre 2016, dei progetti (finanziati dalla Regione Calabria nel 2015) relativi al parco giochi di fronte alla caserma dei carabinieri (160.000 euro) ed alla nuova sede dei vigili urbani e dei servizi sociali (360.000 euro), per la realizzazione della tensostruttura (palestra) al servizio della scuola media (soldi in cassa sin dall'inizio dell'anno 2016 grazie al mutuo di 150.000 euro concesso dal credito sportivo il 16/11/2015), per la realizzazione del progetto di ristrutturazione della scuola elementare di terravecchia (finanziamento per l'anno 2017 di euro 700.000). A breve verrà finanziato il progetto di 6.500.000 euro relativo al dissesto idrogeologico. Ma bisogna andare piano, bisognerà inventarsi qualche scusa per addebitare colpe alla precedente amministrazione, perchè altrimenti non si potranno attribuire i meriti e prepararsi alle future varie campagne elettorali.

Per quanto riguarda i debiti nel corso della precedente legislatura sono stati riconosciuto e pagato debiti fuori bilancio delle precedenti amministrazioni per oltre duemilioni di euro senza che nessuno si piangesse addosso, sono state pagate somme per debiti alla Proserpina, all'Enel, alla Sorical, alla regione per il conferimento dei rifiuti, ad officine, a ditte per forniture di servizi vari, per espropi, per l'alluvione del 2006, sono state pagate persino somme per feste varie organizzate in occasione del concerto dei Nomadi e di Amedeo Minghi, sono stati pagati debiti per viaggi in Canada. La precedente amministrazione non si è mai persa d'animo, non ha mai attribuito colpe a nessuno ed è andata avanti con l'unico intento di mettere in sicurezza i conti del Comune; certo qualche rinuncia è stata fatta, nessuno è andato in Canada a spese della collettività oppure nessuno si è fatto rimborsare somme per qualche pranzo prelibato in ristoranti rinomati (nessuno della precedente amministrazione si è fatto rimborsare un centesimo). Per quanto riguarda le famose transazioni con Sorical, regione ecc., sarebbe bene che qualcuno si andasse a guardare tutte le transazioni fatte in precedenza o forse farebbe prima a chiedere magari a qualche parente che lo ha preceduto (c'è chi si può rivolgere al padre, chi al marito, chi al parente e che al rispettivo sponsor elettorale).

Per quanto riguarda il famigerato disavanzo tecnico, a qualcuno non farebbe male ad andare a leggersi i principi previsti dalle nuove norme e, magari, anche la delibera del 2015 relativa al riaccertamento straordinario di tutti i residui attivi di dubbia esigibilità per un importo complessivo di circa 4.500.000 (quattromilionicinquecentomila) di euro diliuito in 30 anni. Si tratta di residui che partivano dagli anni ottanta fino ai giorni nostri non imputabili certamente alla precedente amministrazione, la quale si è adoperata per mettere in ordine i conti del comune.

Ci troviamo di fronte ad un'amministrazione comunale che non è nemmeno riuscita ad avviare i parcheggi a Santa Maria, ma questo probabilmente sarà dovuto al fatto che molto probabilmente nel bando, forse, erano stati indovinati altezza e peso del gestore, ma era stato sbagliato l'indicazione del colore degli occhi ??

Quest'anno forse hanno studiato meglio e forse risolveranno il problema.

Ci troviamo di fronte ad un'amministrazione comunale che non è riuscita nemmeno ad avviare i vigili stagionali. A dire il vero c'era già una graduatoria alla quale attingere, ma forse non sarebbe stato corretto perchè l'aveva fatta la precedente amministrazione. Fortunatamente per quei ragazzi inseriti in quella graduatoria si sono aperte le porte del Comune di Reggio Calabria il quale ha attinto a piene mani assumendo per tre mesi tutti quelli risultati idonei che hanno risposto positivamente all'invito; ma anche questo è colpa dell'amministrazione precedente.

Tra non molto ci sarà una scadenza elettorale molto impegnativa ed importante e se le cose a Serra non andranno nel modo auspicato, probabilmente non per colpa del diretto interessato, ma per l'oramai evidente inerzia di un'amministrazione comunale la quale pensa di nascondere l'inefficienza del proprio operato ripetendo come un disco rotto "è colpa dell'amministrazione precedente" (cosa alla quale, peraltro, non credono più nemmeno i più agguerriti sostenitori), allora si che ne vedremo delle belle.

Il fatto di non aver risposto per oltre un anno a qualcuno avrà dato l'impressione di avere a che fare con degli sprovveduti privi di argomentazioni valide.

Certo che nei mesi a venire avremo parecchia carne al fuoco di cui disquisire, basta vedere le graduatorie relative ai bandi relativi all'adeguamento sismico degli edifici strategici ed a quello relativo all'annualità 2016 del PSR e pubblicate dalla Regione Calabria dove vengono indicati i comuni beneficiari di finanziamenti per milioni di euro e, purtroppo, il Comune di Serra San Bruno è inserito sempre nell'elenco di quelli esclusi perchè la progettazione non è ricevibile o non ammissibile. Forse qualcuno pensava che per l'approvazione di tali progetti era sufficiente il rapporto diretto magari con il presidente della Regione Calabria e, quindi, era sufficiente pubblicizzare con qualche conferenza stampa e con annunci trionfalistici sui social; cari amministratori cercate di stare con i piedi per terra e non gridate gatto se non c'è l'avete nel sacco perchè ogni errore marchiano come quelli che state commettendo, uno dietro l'altro, costa caro allo sviluppo di Serra San Bruno.

Rifiuti, Rosi al vetriolo su Tassone: “Sembra un clone, si assuma le sue responsabilità”

“Sin dal momento in cui era stata decretata la fine della consiliatura mi ero imposto di non rispondere agli svariati attacchi che riguardavano l'Amministrazione comunale che ho avuto l'onore di guidare per 59 mesi. Infatti, soprattutto durante tutta la campagna elettorale, ho assistito in religioso silenzio a tutto il fango che qualcuno ha cercato di buttarmi addosso pur di discreditare il mio operato e quello della mia Amministrazione; non ho risposto nemmeno quando c'è stato il goffo tentativo di mettere in cattiva luce l'operato della mia Amministrazione persino sul progetto relativo al sistema idrico (gara d'appalto ed aggiudicazione dei lavori espletati nel mese di febbraio 2016 a seguito di contratto di mutuo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti concesso solo grazie alla certificazione rilasciata dalla Regione Calabria con la quale confermava il finanziamento; senza tale certificazione il contratto di mutuo non si sarebbe potuto stipulare; evidentemente il sindaco e la sua Amministrazione non si erano adeguatamente documentati), ma a tutto c'è un limite e questo è stato superato quando l’attuale sindaco, pensando di nascondere la polvere sotto il tappeto, ha pensato bene di inviare una comunicazione ai cittadini con la quale si lava le mani e tenta di attribuire a me ed alla mia Amministrazione la colpa per l'aumento della tassa sui rifiuti”. È la lunga premessa della replica che l’ex primo cittadino Bruno Rosi rivolge al nuovo capo dell’Esecutivo Luigi Tassone. 

“Questa lettera – spiega Rosi -  da un lato evidenzia il fatto che l'allora candidato alla carica di sindaco, Luigi Tassone, non si era minimamente interessato del bilancio approvato dal commissario, e dall'altro lato mette in risalto l'assoluto disinteresse e la sottovalutazione (anche se a voler malignare potrebbe sembrare studiata a tavolino) da parte del sindaco e della sua Amministrazione, per un problema che oggi, purtroppo, si riflette sui cittadini. Infatti è vero che il bilancio è stato approvato dal commissario, ma è anche vero che un sindaco attento, anzichè crogiolarsi pensando di essere diventato il clone di qualcuno per il solo fatto di imitarne gesti e movenze, si sarebbe seduto con gli uffici competenti ed avrebbe avviato, da subito, una raccolta differenziata spinta che avrebbe avuto come risultato finale l'immediata e drastica diminuzione dei conferimenti in discarica con il dimezzamento dei costi e la conseguente variazione della previsione di spesa in diminuzione con l'abbassamento delle tariffe a carico dei cittadini.

Un sindaco attento – precisa - la lettera l'avrebbe inviata al momento del suo insediamento, avrebbe affrontato di petto il problema e l'avrebbe risolto ed oggi ne avrebbe potuto inviare un'altra mettendo in evidenza che, grazie al suo impegno, era riuscito ad ottenere una riduzione sostanziosa dei costi rispetto a quanto era stato preventivato in bilancio; tutto ciò però sarebbe stato lavoro per un sindaco che badasse alla sostanza e non all'apparenza. Allora sì che i cittadini gli sarebbero stati grati. Invece il sindaco e la sua Amministrazione hanno preferito nascondere tutto nei bustoni neri e, addirittura, regalare a terzi quel poco di differenziata che in ogni caso i cittadini continuano a fare”. La riflessione poi si allarga e investe una serie di settori, oltre che diverse situazioni politiche. 

“Dal momento dell'insediamento dell'attuale Amministrazione – continua Rosi - abbiamo assistito sempre alla solita litania che recita ‘l’Amministrazione Rosi ha lasciato solo debiti, non ha programmato nulla, ecc.’. Bene è giunto il momento di chiarire al sindaco ed alla sua Amministrazione quello che io e la mia Amministrazione abbiamo lasciato in eredità ed è un'eredità molto sostanziosa che va dalla ZTL (zona a traffico limitato), alla palestra polivalente a servizio della scuola media (150.000 euro con mutuo a tasso zero stipulato alla fine del 2015), all'appalto per l'implementazione del sistema idrico (250.000 euro con mutuo, gara di appalto ed aggiudicazione fine 2015 inizio 2016), all'avvio del museo-pinacoteca (ex carcere, oltre 800.000 euro di finanziamento), al completamento dell'ex centro polifunzionale o centro anziani destinato a casa del pellegrino (1.800.000 euro di finanziamento), al C.L.S. contratti locali di sicurezza con finanziamento di 450.000 euro (di cui 150.000 euro per la realizzazione del parco giochi di fronte la caserma carabinieri e 300.000 euro per la ristrutturazione di un immobile confiscato), all'intervento straordinario sulla scuola elementare di Terravecchia (680.000 euro di finanziamento, da realizzare nel 2017), all'intervento di miglioramento sismico della sala consiliare (50.000 euro di finanziamento),  al progetto per l'eliminazione del rischio idraulico e messa in sicurezza del territorio (6.500.000 euro, progetto esecutivo, a suo tempo molto osteggiato dal PD, con il quale si potrà eliminare l'allagamento di viale Aldo Moro, via Alfonso Scrivo, piazza Nenni, viale della Libertà ecc, la canalizzazione a cielo aperto del torrente Scorciatina, la realizzazione del ponte in località ‘La Prisa’ e tante altre opere), al progetto per interventi di ripristino delle opere a difesa del suolo (590.000 euro), al progetto lavori di ristrutturazione ex pretura (720.000 euro, ammesso a finanziamento), al residuo del Patto territoriale (3.600.000 euro, quarantaseiesimi in graduatoria), ai progetti di taglio dei lotti boschivi (oltre 2.000.000 di euro, ma stranamente fermi, mi domando in questo caso le amicizie in Regione non valgono ??), al progetto per il fiume Ancinale (2.000.000 di euro, finanziato) e potrei continuare ad elencare un altro paio di milioni di euro.

Il ‘disastro’ che io e la mia Amministrazione abbiamo lasciato in eredità al sindaco ed alla sua Amministrazione, come si può constatare, ammonta a circa 20.000.000 di euro di progetti cantierabili è finanziati; scusate se è poco, qualcuno potrebbe tranquillamente dire alla faccia del disastro (per non dirla in dialetto ‘alla facci di lu ...’).

Io e la mia Amministrazione nel 2011 abbiamo preso in mano un Comune che, a detta dei responsabili, non aveva capacità di indebitamento e abbiamo fatto sì che al 31 dicembre 2015, salvo modifiche entrate in vigore nel 2016, aveva una capacità di indebitamento ben oltre i 2.000.000 di euro. Abbiamo pagato debiti pregressi per oltre 2.000.000 di euro, ma non abbiamo mai addossato colpe ad altri o ci siamo lamentati.

Se il sindaco si fosse reso conto che la sua elezione, avvenuta il 6 giugno 2016, aveva effetti immediati e non decorrenza dal 2017, avrebbe subito realizzato i lavori relativi al progetto per il sistema idrico ed avrebbe ottenuto il duplice risultato di fornire ai cittadini acqua delle nostre sorgenti ed ottenere un risparmio già per il 2016 di circa 70.000 euro di mancati versamenti a favore della Sorical.

Il sindaco – è la nuova sferzata - mi sembra affetto da sindrome acuta di ‘Renzismo’, molto presente sui social per raccontare la sua verità, spesso e volentieri diversa dalla realtà dei fatti, e molto propenso ad attribuirsi meriti che ancora non gli competono; a volte mi sembra di rivedere il grande attore Gigi Proietti nella parodia comica di quell'avvocato (il sindaco) che rivolgendosi al suo cliente (i cittadini), quando ritiene di vincere (realizzazione di progetti già fatti finanziare da altri e, quindi, tentativo di attribuirsene i meriti) gli dice ‘qua te li inculo’, quando invece ritiene di perdere (vedi tassa rifiuti) gli dice ‘qua ti inculano’ (la colpa non è mia che non sono riuscito a fare nulla, ma dell'amministrazione Rosi)”. 

Infine, alcune note di biasimo: “Sindaco, la luna di miele è finita, cerchi di rendersi conto che  Le deve piacere il dolce e l'amaro ed ha già bruciato 1/10 del tempo a Sua disposizione, poggi i piedi per terra e si assuma le Sue responsabilità, anche se sono convinto che quando incomincerà a notare il consumo della suola delle scarpe proverà ad attribuirne la colpa a qualcuno, magari all'Amministrazione Rosi”.

Subscribe to this RSS feed