Coronavirus, nessun nuovo contagio in Calabria

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 35.975 tamponi.

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 1.112 (+0 rispetto a ieri), quelle negative sono 34.863.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

- Catanzaro: 46 in reparto; 2 in rianimazione; 66 in isolamento domiciliare; 69 guariti; 32 deceduti.

- Cosenza: 25 in reparto; 298 in isolamento domiciliare; 104 guariti; 29 deceduti.

- Reggio Calabria: 21 in reparto; 2 in rianimazione; 131 in isolamento domiciliare; 83 guariti; 16 deceduti.

- Crotone: 8 in reparto; 58 in isolamento domiciliare; 41 guariti; 6 deceduti.

- Vibo Valentia: 56 in isolamento domiciliare; 14 guariti; 5 deceduti. Il totale dei casi di Catanzaro comprende soggetti provenienti da altre strutture e province che nel tempo sono stati dimessi.

I soggetti in quarantena volontaria sono 6.078 così distribuiti: - Cosenza: 1017 - Crotone: 1.684 - Catanzaro: 1.885 - Vibo Valentia: 238 - Reggio Calabria: 1.254.

Le persone giunte in Calabria che ad oggi si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 18.403, di cui rientri registrati per ritorno alla residenza dal 4 maggio 2020 1.289.

 

 

Fase 2 in Calabria, Tallini "Il governo rinunci alla prova di forza e alla tentazione totalitaria"

"Il governo rinunci alla prova di forza, all’esibizione muscolare, persegua la strada del dialogo e della leale collaborazione. Non vada oltre alla diffida, altrimenti aprirà un conflitto molto duro non tanto e non solo con la Regione Calabria, quanto con tutto il sistema delle autonomie regionali su cui si fonda la nostra Repubblica. Al ministro per gli affari regionali Boccia, che in queste ore sta parlando irresponsabilmente di un atteggiamento della Calabria 'ostile al Governo', debbo ricordare che in Italia non esiste la 'clausola di supremazia' che consente al potere centrale di sospendere l’autonomia delle Regioni. Se insisterà sulla linea dura, se cercherà di introdurre in maniera subdola una forma di 'clausola di supremazia' a colpi di ricorsi, sappia che non ci faremo piegare e risponderemo con altrettanta fermezza. La Calabria è stata in questi difficili mesi estremamente responsabile, anzi ha messo una pezza agli incredibili errori commessi dal Governo centrale, come l’assurda diffusione in anticipo della bozza del DPCM che chiudeva tutto il territorio nazionale, dando sfogo ad un esodo che avrebbe potuto essere devastante. Avremmo potuto ricorrere alla giustizia ordinaria, invocare il reato di procurata epidemia per il Consiglio dei Ministri, abbiamo invece scelto la leale collaborazione e il dialogo. Se oggi la nostra Regione è quella che ha la minore incidenza in rapporto alla popolazione, vuol dire che i calabresi hanno fatto buon uso della loro autonomia. L’ordinanza della presidente Santelli non si scosta dalla linea della responsabilità e si muove all’interno di una tendenza alla graduale riapertura del motore economico del Paese, dando anche un contributo al delicato passaggio alla fase 2. Anche il prof. Bassanini, che certo non appartiene all’area del centrodestra, ha ammesso che le Regioni non si sono distanziate più di tanto dalle indicazioni centrali. Rinuncino Conte e Boccia alla tentazione totalitaria e rispettino le scelte corrette e responsabili delle Regioni, intavolando un proficuo rapporto di collaborazione con i territori". 

"Fase 2" in Calabria, Santelli: "Non ritiro la mia ordinanza"

"Il ministro Boccia dice di diffidarmi, io ovviamente non ritiro la mia ordinanza".

E’ quanto ha sostenuto il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, durante la trasmissione di Rete4  "Diritto e Rovescio".

 "I ristoranti - ha commentato Santelli - non li ho aperti io ma il governo prevedendo la possibilità dell'asporto e l'apertura delle cucine e tutto ciò che ne consegue. Io ho aggiunto la possibilità di qualche tavolo fuori che non mi sembra uno scandalo. Ho interpretato estensivamente il provvedimento del governo? Forse. Il ministro Boccia dice di diffidarmi, io ovviamente non ritiro la mia ordinanza".

Santelli ha poi ricordato l’ordinanza fatta all'inizio della “Fase 1”, quando in Calabria furono chiuse le scuole, “ venni minacciata – ha detto - di non presentarla perché sarebbe stata impugnata: quattro giorni dopo il governo chiuse le scuole. Quindi non ritiro l'ordinanza perché sono sicura che tra una settima il governo farà un Dpcm " che andrà nella stessa direzione  del “mio provvedimento”.

Coronavirus, Calabria: 17 guariti nelle ultime ore

Continua ad arretrare il contagio da covid in Calabria.

A testimoniarlo, i dati pubblicati nel portale regionale per l’emergenza coronavirus.

Ad oggi, infatti, i positivi sono 727, con  una riduzione di 13 unità rispetto a ieri.

Nelle ultime ventiquattr’ore sono state registrate 17 guarigioni che hanno portato il  totale a 299.

Contestualmente, sono stati  riscontrati quattro nuovi casi positivi.

Pertanto, dal’inizio dell’emergenza, i  contagiati dal virus – compresi morti e guariti – sono 1.112.

Infine, rimane fermo a 86 il dato relativo ai decessi.

Coronavirus, Calabria: il contagio sembra essere sotto controllo, solo 4 positivi nelle ultime 24 ore

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 35.101 tamponi.

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 1.112 (+4 rispetto a ieri), quelle negative sono 33.989.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

- Catanzaro: 47 in reparto; 2 in rianimazione; 66 in isolamento domiciliare; 69 guariti; 31 deceduti.

- Cosenza: 27 in reparto; 298 in isolamento domiciliare; 103 guariti; 28 deceduti.

- Reggio Calabria: 22 in reparto; 1 in rianimazione; 141 in isolamento domiciliare; 73 guariti; 16 deceduti.

- Crotone: 9 in reparto; 58 in isolamento domiciliare; 40 guariti; 6 deceduti.

- Vibo Valentia: 56 in isolamento domiciliare; 14 guariti; 5 deceduti.

I soggetti in quarantena volontaria sono 6.107 così distribuiti:

- Cosenza: 994 -

Crotone: 1.683

- Catanzaro: 1.884

- Vibo Valentia: 255

- Reggio Calabria: 1.291.

Le persone giunte in Calabria che ad oggi si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 16.968.

Sei milioni di euro per gli agricoltori calabresi

Altri 6 milioni di euro del Psr e della Domanda Unica sono stati liquidati in favore di circa 5.600 agricoltori calabresi.

La notizia arriva dalla Regione Calabria che, attraverso il Dipartimento Agricoltura e l’organismo pagatore Arcea, lavora incessantemente per garantire liquidità agli operatori del comparto in un momento di forte sofferenza economica, a causa della crisi scatenata dalla pandemia di Covid 19.

 In particolare, nelle ultime ore si è proceduto alla liquidazione del decreto 93 del Programma di Sviluppo Rurale, che riguarda le misure a superficie e del benessere degli animali. L’importo complessivamente erogato in favore di 1.041 imprenditori agricoli ammonta a 3.158.481,40 euro. Nel dettaglio, sono stati corrisposti 1.620.272 euro relativi a 641 domande di aiuto della misura 11 “Agricoltura biologica”; 1.397.905 euro a 380 beneficiari della misura 10 “Pagamenti agro-climatico-ambientali”; 121.619 euro a sedici beneficiari della misura 14 “Benessere degli animali” e 121.619 euro a 16 beneficiari della misura 14 “Benessere degli animali” e 18.684 euro a quattro beneficiari della misura 13 “Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici”.

 Su altro versante, inoltre, qualche giorno fa è stato posto in liquidazione il decimo decreto della Domanda Unica 2019, per un valore di 2,8 milioni di euro destinati a 4.579 agricoltori: si è così dato avvio al pagamento degli aiuti accoppiati, con l’erogazione del sostegno alle leguminose ed al grano duro.

 “I pagamenti delle misure a superficie e della Domanda Unica – commenta l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo – rappresentano lo strumento più veloce ed efficace della politica agricola comunitaria per assicurare liquidità al settore agroalimentare. Essi costituiscono un premio per la superficie coltivata, per le produzioni e per le migliori pratiche agricole delle nostre aziende ed in questo momento diventano, per come evidente, un indispensabile aiuto per gli operatori del settore agricolo, che stanno risentendo in maniera drammatica delle conseguenze della pandemia e del blocco dei mercati. Velocizzando le procedure, da Marzo ad oggi siamo riusciti a liquidare risorse per 37 milioni di euro del Psr, mentre Arcea dall’inizio dell’anno ha erogato più di 116 milioni. Proseguiremo su questa strada, per garantire un sostegno concreto all’agricoltura calabrese”.

Coronavirus, Calabria: altri 6 tamponi positivi, il totale sale a 1.108

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 33.950 tamponi.

Le persone risultate positive al coronavirus sono 1.108 (+6 rispetto a ieri), quelle negative sono 32.842.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

- Catanzaro: 47 in reparto; 2 in rianimazione; 68 in isolamento domiciliare; 67 guariti; 31 deceduti.

- Cosenza: 25 in reparto; 1 in rianimazione; 308 in isolamento domiciliare; 91 guariti; 28 deceduti.

- Reggio Calabria: 24 in reparto; 3 in rianimazione; 139 in isolamento domiciliare; 70 guariti; 16 deceduti.

- Crotone: 9 in reparto; 58 in isolamento domiciliare; 40 guariti; 6 deceduti.

- Vibo Valentia: 56 in isolamento domiciliare; 14 guariti; 5 deceduti. 

I soggetti in quarantena volontaria sono 6.675 così distribuiti: - Cosenza: 1.504 - Crotone: 1.680 - Catanzaro: 1.884 - Vibo Valentia: 267 - Reggio Calabria: 1.340.

Le persone giunte in Calabria che ad oggi si sono registrate al sito della Regione Calabria sono16.837.

Ordinanza Santelli, Tallini: "La spirale infettiva in Calabria è quasi o del tutto bloccata"

"Io non la definirei l’ordinanza della discordia, ma della responsabilità. E tutti siamo concordi sulla necessità, soprattutto in questo frangente, di mettere da parte polemiche e strumentalizzazioni per consentire al Paese e in questo caso alla Calabria una ripartenza ordinata nella cosiddetta fase due”.

È quanto afferma il presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini a proposito delle scelte assunte dalla Regione Calabria ieri sera.

“Rispetto - aggiunge il presidente Tallini - le valutazioni dei sindaci calabresi che, forse perché colti di sorpresa, hanno dovuto difendere posizioni che erano validissime fino all’altro giorno, ma occorre al contempo riconoscere che la presidente Santelli, sulla scorta dell’autonomia costituzionale propria delle Regioni, non ha fatto altro che anticipare di qualche giorno le determinazioni assunte dal Governo per riaprire l’Italia. Riaprire l’Italia - sottolinea Tallini - non può voler dire, come erroneamente a mio avviso lascia intendere il Governo, che decisioni centralizzate debbano valere nello stesso momento e per tutti i territori che, invece, presentando evidenze epidemiologiche molto differenti, pur dentro una cornice di riferimento nazionale, debbono potersi organizzare sulla base della peculiarità sanitaria di riferimento. L’ordinanza emessa dalla presidente Santelli - spiega Tallini - è supportata da indici epidemiologici forniti dal Dipartimento Salute secondo cui la spirale infettiva in Calabria è quasi o del tutto bloccata e mira, altresì, a consentire al sistema economico e sociale, nonché a tutti i soggetti che in forza del Covid-19 hanno subito l’interruzione delle attività con enormi danni economici, di potersi approcciare al nuovo contesto che ci si prospetta sia con la prudenza che tuttora è richiesta che con il coraggio che esige ogni inizio dopo un trauma inedito e drammatico. Con i sindaci io auspico che possa esserci presto un chiarimento e, insieme, la condivisione necessaria che tra la Regione e il sistema delle autonomia locali deve esserci, per indurre il Governo ad affrontare il ‘caso’ Calabria, fortemente critico prima della pandemia ed oggi ancor più acuito da nuove difficoltà, con un’attenzione non più sporadica e frammentaria, ma puntale e sistematica”. 

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