I presidenti d'Italia e Albania a San Demetrio Corone per il 550° anniversario della morte di Skanderberg 

Si è svolto questa mattina, nella splendida cornice del Collegio Italo-Albanese “Sant’Adriano” di San Demetrio Corone, lo storico incontro tra il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e quello della Repubblica d'Albania Ilir Meta.

Giunto nel comune arbëreshë in mattinata, Mattarella è stato accolto del prefetto Paola Galeone, dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, dal presidente della Provincia, Franco Iacucci e dal sindaco di San Demetrio Corone, Salvatore Lamirata.

L’occasione della celebrazione del 550° anniversario della morte dell’eroe nazionale Giorgio "Castriota" Skanderberg è stata la circostanza che ha portato i due capi di Stato nel ridente paesino e che ha dato la possibilità a tutta la comunità arbëreshë, rappresentata anche dai sindaci dei comuni italiani dell’Arberia, di vivere con grande partecipazione la commemorazione della morte di Skandemberg, avvenuta nel 1468.

Presenti all’evento, tra le altre autorità ed i vertici delle forze dell’ ordine, anche 40 sindaci dei paesi arbëreshë di tutta Italia.

Il programma della manifestazione ha previsto, dopo l’incontro privato dei due presidenti, un saluto con le due delegazioni italiana ed albanese ed un breve colloquio con i sindaci dei 40 comuni arbëreshë presenti.

Nel chiostro del Collegio gli studenti hanno omaggito i due capi di Stato con un momento musicale, che ha fatto da cornice allo scoprimento della targa intitolata a Giorgio "Castriota" Skandemberg.

Successivamente, il cuore della cerimonia si è svolto nella Sala Teatro del Collegio Sant’Adriano.

Dopo l’esecuzione dei due inni nazionali il presidente della Regione Calabria, il presidente della Provincia di Cosenza ed i sindaco di San Demetrio Corone hanno salutato i due capi di Stato con un discorso.

Al termine dell’evento, la bellezza dei luoghi e dei monumenti hanno portato i due presidenti ad una visita guidata nella chiesa dedicata ai Santi Adriano e Natalia.

trentaseienne scomparso in Calabra, proseguono le ricerche

Ancora senza esito le ricerche di Marco Aidala, il trentaseienne di Aprigliano di cui non si hanno notizie dal 2 novembre scorso.

Le ricerche, avviate subito dopo la denuncia dei familiari, continuano a concentrarsi in prossimità del lago Ampollino, in Sila.

L’attività sta coinvolgendo le squadre Saf ed un elicottero dei vigili del fuoco, gli uomini del Soccorso alpino e speleologico della Calabria, del Soccorso alpino della guardia di finanza e dell’Arma dei carabinieri.

Proprio oggi, il Prefetto di Cosenza, Paola Galeone ha tenuto una riunione nel corso della quale è stato stabilito di protrarre ulteriormente le ricerche, cui prenderà parte anche personale della Protezione civile regionale.

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La Calabria senza cultura

In Calabria c’è, più o meno, la stessa densità di cultura del mondo civile, se si escludono alcune importanti città storiche.

Voglio dire che ci sono persone colte per mestiere o per diletto, e nella stessa misura della maggior parte degli altri luoghi del suddetto mondo civile. Il problema è che le persone colte stanno ognuna per conto suo, e, più esattamente, ognuna nel suo gruppetto, loggia, club, partitello, ambiente amicale. Si badi a certi megaconvegni galattici sull’uovo sodo, che la RAI Calabria riprende in campo cortissimo, la prima fila perché la seconda non c’è; e non mancano i casi di più relatori che pubblico.

Fatta questa premessa solo per cenni, comincio a chiedere alla cultura ufficiale, cioè Regione, Province, Comuni, Università eccetera:
- Tra meno di due mesi, Matera sarà capitale europea della cultura 2019: cosa fa la Calabria, cosa progetta di fare, per essere coinvolta in un evento che si svolgerà a 70 km dal confine? Che io sappia, nulla; e siccome lo vado chiedendo da mesi, e nessuno risponde, vuol dire che è veramente nulla.
- Che ci sta a fare un assessore regionale alla Cultura, cosa gli assessori provinciali, cosa i rettori delle Università, cosa gli intellettuali? Non mi do risposta per evitare il turpiloquio.
- Quest’estate un gruppo selezionatissimo di dotti si diede convegno ad Africo dove, a colpi di “prodotti tipici”, ha deciso di dare inizio a una nuova narrazione della Calabria. Sapete che questa nuova narrazione è iniziata? Ahahahahahah.
- Nel giugno del 2017, una manica di intellettualonissimi, in testa l’allora vicepresidente della Regione, Viscomi, proclamarono che, attraverso lo sbarco di Ulisse (ahahahahahahahah!), avrebbero attirato alcuni milioni di turisti ulissomani. Posso chiedere se ne sono venuti milioni, migliaia, centinaia, decine, uno? Che io sappia, zero!
- C’erano schierati diversi sindaci. Su quello di Squillace stendo un velo, perché lo hanno fiondato i suoi. Quello di Borgia, che si fa chiamare sindaca, stava lì con la bocca aperta ad ascoltare la fandonia; ma quando le ho rivolto una proposta culturale seria, si è rivelata troppo istruita e troppo intelligente per dare retta a me; e anche troppo educata per rispondermi. Quanti turisti ha attirato per Ulisse, la sindaca di Borgia? Ahahahahahahahahahahahah!
- L’ex presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, è riuscito in un’impresa rara in Calabria: una figura di pigro e culturalmente inetto, e fin qui siamo alle solite calabre, ma lui l’ha fatta livello internazionale, con Santa Eufemia di Spagna! Ho pubblicato la lettera dell’alcalde, che è stato fin troppo signore, con certa gente.
- Mario Caligiuri, per altro mio amico, mi chiede un lavoro teatrale per Soveria Mannelli; lo legge; dice che è bellissimo; se ne frega rotondamente, anzi fa la sedicente università d’estate, e manco m’invita.
- A Caraffa di Catanzaro sono in vena di strafare, e di lavori teatrali me ne chiedono due, uno per il Comune e l’altro per la Media, ambo per l’anniversario di Scanderbeg. Li faccio, ovviamente gratis. Dicono che sono ambo bellissimi, e se ne fregano. I colleghi della Media devono essere tutti litigati con monsignor Della Casa e il Galateo. Il 7 novembre celebrano l’eroe a S. Demetrio Corone che con il valoroso guerriero non ha niente a che spartire. Il bello è che li avevo avvertiti: o vi sbrigate, o l’idea ve la pigliano da Cosenza.
- Sapessi indovinare sei numeri, come indovino i vizietti del Calabresi!
- Chiudo con gli operatori turistici. Una certa agenzia di Soverato mi aveva chiesto di far da guida a Catanzaro, con data e orario. Meno male che sono zingaro, e ho fiutato l’inghippo, dirottandomi a S. Onofrio, dove, a parte un bel convegno, ho mangiato ottimi fileji. Un piccolo mistero, l’agenzia.
- Nessun mistero invece, ma una calabresata evidentissima, ieri. Mi avvicina un signore, mi riempie la testa di scarpe vecchie sulle sue ideone per salvare il turismo… e a chi poteva rivolgersi se non al famosissimo e bravissimo e coltissimo professore Ulderico Nisticò? Quando Ulderico Nisticò gli dice che sì, che vuole lavorare al progetto, però dev’essere pagato, ha cambiato discorso, e tanti saluti!
Contentatevi di questi esempi, che non mi paiono pochi. Ecco la Calabria ufficiale.
Per quanto riguarda quelli privati, nel 2018, alla faccia loro, ho già rappresentato sei lavori, e un altro paio sono in cantiere. Non vi dico articoli, convegni e conferenze. Non ho bisogno di nessuno dei suddetti signori: voglio solo farvi notare quanto hanno perduto loro, non io.

E come la Calabria, con questa Regione eccetera, non possa andare avanti mai, culturalmente parlando; e anche in tutto il resto.

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Dissesto idrogeologico, Ferro (FdI): "Il Governo avvii una seria politica di prevenzione"

“Il governo dia finalmente avvio ad una seria politica di prevenzione del dissesto idrogeologico. Oggi il nostro Paese è accomunato, dal Nord, al Centro, al Sud, dal verificarsi di gravi eventi calamitosi. In Calabria nelle ultime settimane si sono registrate sette vittime. Il ministro Toninelli, che non ci ha degnato della sua presenza ma si è limitato a inviare messaggi di cordoglio, ha affermato che nel terzo millennio non si può morire per colpa dell’esondazione di un fiume. Allora bisogna essere conseguenti”.

È quanto ha affermato il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, on. Wanda Ferro, intervenendo ieri sera in aula nella discussione sul “decreto Genova”.

“Senza prevenzione si spende di più e male. Bisogna dare ai comuni, che hanno la migliore conoscenza del territorio, la possibilità di intervenire. Vorrei che questo governo ripartisse riparando agli errori del passato, da una legge che ha mortificato le Province e che ha quindi impedito la manutenzione della viabilità interna che in molte realtà è ridotta ad un colabrodo. Poi ci sono regioni che non spendono le risorse stanziate per la mitigazione del rischio idrogeologico, come la Calabria che tiene fermi oltre 300 milioni di euro e spende solo per i compensi al soggetto attuatore. E’ quindi arrivato il momento di fare sentire i cittadini sicuri e protetti. Non possiamo ritrovarci dopo ogni tragedia a discuterne come se fosse la prima, invece è l’ennesima. L’ambiente non lo abbiamo ereditato dai nostri avi, ma preso in prestito dai nostri figli. A chi ha perso i propri cari nelle tragedie causate dal maltempo non possiamo mandare solo un ipocrita messaggio di cordoglio, ma assicurare una reale azione di coraggio e di cambiamento”.  

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Depurazione: Ferrara (M5s) scrive alla Commissione per le petizioni, sulle criticità calabresi

«Ho inteso aggiornare la Commissione per le petizioni dell’allarmante stato in cui versa il sistema depurativo calabrese anche alla luce della nuova procedura d’infrazione che coinvolge 48 agglomerati calabresi».
 
L’eurodeputata del MoVimento 5 stelle, Laura Ferrara, aggiorna il Parlamento europeo in merito alla Petizione 0398/2017, discussa ad aprile e diretta a sollecitare valide e urgenti misure dell’Ue per eliminare le criticità che riguardano il sistema depurativo in Calabria, al fine di garantire che le acque reflue urbane siano raccolte e sottoposte a trattamento appropriato in conformità alla Direttiva 91/271/Cee.
 
«L'allarmante stato in cui versa il sistema depurativo calabrese, ad oggi, non ha registrato alcun miglioramento, anzi, - continua Ferrara nella lettera indirizzata alla Commissione per le petizioni - paradossalmente, si è dovuto assistere addirittura ad un peggioramento del trattamento delle acque reflue urbane nella Regione Calabria».
 
«Infatti – scrive -, da pochi mesi, con una nuova procedura d'infrazione, la n.2017/2181, la Commissione europea si è costituita in mora nei confronti dell'Italia a causa di nuove violazioni della normativa europea (Direttiva 91/271/Cee) in materia di trattamento delle acque reflue urbane. Ebbene, dei 276 agglomerati coinvolti in questa nuova procedura, ben 48 sono calabresi. 
Per cui, sommando a questi ultimi i 13 agglomerati calabresi già condannati lo scorso 31 maggio 2018 dalla CGUE a seguito della causa C-251/17 e gli oltre cento agglomerati ancora coinvolti nella procedura d'infrazione 2015/2059, se ne ricava che il sistema depurativo calabrese stia attraversando una fase di piena emergenza che interessa oltre metà del territorio regionale con altissima probabilità di ricadute negative in termini di salute pubblica e tutela l'ambiente».
 
«La discussione di questa petizione e la volontà del Parlamento europeo di volerla lasciare aperta – spiega la portavoce del M5s - ha segnato un capitolo importante in materia di depurazione in Calabria. Sono state illustrate  tutte le carenze del comparto sottolineando a più riprese le gravi responsabilità politiche di chi, avendo a disposizione milioni di euro per sanare la situazione non lo ha fatto. La Regione Calabria è ora una sorvegliata speciale e dovrà dare soluzioni concrete per queste annose criticità non solo a noi cittadini, ma anche all’Europa. So bene che la Regione Calabria ha predisposto, come richiesto dalla Commissione europea, un cronoprogramma di interventi speciali, ma so altrettanto bene -conclude la Ferrara – che i primi risultati, se non ci saranno ulteriori ritardi, arriveranno alla fine del 2020».
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Lsu-lpu, l'Anci Calabria mobilità i sindaci e chiede "risposte urgenti"

«Non c’è più tempo. L’imminente scadenza dei contratti degli ex Lsu e Lpu rischia di mettere in gravissima difficoltà Comuni e lavoratori, se non interverranno le deroghe normative che abbiamo già chiesto con forza».
 
Con queste parole il presidente dell’Anci Calabria, Gianluca Callipo, mobilita i sindaci calabresi e convoca per lunedì 5 novembre (ore 15.30, Hotel Lamezia) un’assemblea per fare il punto della situazione e lanciare agli interlocutori istituzionali un appello non più eludibile.
 
Nella lettera inviata ai primi cittadini per invitarli all’incontro della prossima settimana, Callipo ricorda che «i Comuni calabresi, che impiegano complessivamente circa 4.500 ex Lsu e Lpu, sono in grande difficoltà perché, al momento, non c’è nessuna concreta risposta alle pressanti richieste di interventi normativi che possano consentire il rinnovo dei contratti a tempo determinato, in scadenza il 31 dicembre». «Situazione - continua la missiva - che non soltanto pregiudica i percorsi di stabilizzazione avviati, ma compromette anche la capacità amministrativa degli Enti locali che si ritroverebbero con enormi deficit di organico».
 
Callipo sottolinea che l’Anci, così come fatto anche dai sindacati, ha già lanciato l’allarme nelle scorse settimane «affinché, a tutti i livelli, si prenda piena coscienza della situazione».
«Senza la previsione legislativa di precise deroghe alle normative in vigore, come il limite del turnover - sottolinea -, i Comuni non hanno la possibilità di procedere al rinnovo dei contratti senza violare la legge. Problematica di pari peso è rappresentata dall’insufficienza delle risorse a disposizione, nonché dal fatto che le stesse sono state garantite solo per 4 anni».
 
Da qui la necessità di convocare l’assemblea, alla quale saranno invitati anche il presidente della Regione e i parlamentari calabresi, «con l’auspicio che questa possa rappresentare l’occasione per l’assunzione di impegni precisi con tempistiche certe».
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Lieve scossa di terremoto in Calabria

Un terremoto di magnitudo ML 2.2 è stato rilevato a Celico, in provincia di Cosenza.

La scossa è stata localizzata dai sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, alle 5,26 di oggi, ad una profondidità di 16 chilometri.  

Tra i comuni più vicini al punto in cui è stato individuato l'epicentro, figurano: Spezzano Piccolo, Spezzano Sila, Serra Pedace e Rovito. 

Presentato il volume "Canti di donne nella Settimana Santa in Calabria. Teologia e Antropologia"

È stato presento lo scorso 27 ottobre, presso il Terrazzo Pellegrini, di Cosenza il volume "Canti di donne nella Settimana Santa in Calabria. Teologia e Antropologia", edito da Luigi Pellegrini.

Gli autori del volume, Anna Rotundo e Martino Michele Battaglia, si sono soffermati su alcuni canti religiosi eseguiti da gruppi di donne in diverse zone della Calabria durante la Settimana Santa.

La pubblicazione inaugura una nuova collana di scienze demoetnoantropologiche, “Nuances”, fondata e diretta da José Luis Alonso Ponga (Ordinario di Antropologia applicata all’università di Valladolid) e da Martino Michele Battaglia (Docente di Antropologia Culturale presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Reggio Calabria).

Del comitato scientifico della collana oltre ad Anna Rotundo fanno parte il noto antropologo calabrese Luigi Maria Lombardi Satriani, María Pilar Panero García (Università di Valladolid), Stefano Morabito (Università di Messina), Javier Marcos Arévalo (Università di Extremadura) e Salvador Rodríguez-Becerra (Università di Siviglia). Nella stupenda cornice del Terrazzo Pellegrini a Cosenza, oltre a Stefano Morabito, Francesco e Roberto M. Naccari Carlizzi, relatore d’eccezione è stato Giuseppe Rando, Ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università di Messina – Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne.

Dopo un canto suggestivo che ha immerso i presenti nel contesto commemorativo della Passione e il saluto dell’editore Walter Pellegrini, in una sala nutrita di persone attente e interessate provenienti per l’occasione da vari paesi della Calabria (Pentone, Polistena, Francavilla, Maierato, Taurianuova e Soriano Calabro) e a un gruppo di giovani dell’Unical guidati da Domenico Tulino, Presidente del Consiglio degli Studenti dell’Unical e da Francesco Chiera, sono inziati gli interventi dei relatori.

Nella sua relazione Morabito ha, tra l’altro, messo in luce come all’interno delle feste saltino le gerarchie e Naccari Carlizzi ha ricordato l’ispirazione del libro dovuta ad un incontro del Centro Theotokos con monsignor Marco Frisina.

Rando ha evidenziato come qualsiasi testo muoia se viene letto in maniera passiva: piuttosto, il lettore deve parlare col testo, in modo da farlo vivere e non lasciarlo depositato sterilmente dentro di sé.

Fra gli interventi della platea, Fortunato Silvaggio, presidente del Circolo Over ’50 di Maierato, ha ringraziato gli autori, perché in una fase temporale dove succedono cose assurde e la violenza e i soprusi negano i veri valori umani offendendo la dignità della donna e dell'uomo, fare cultura è un dono immenso e inestimabile.

Concludendo, Battaglia ha ringraziato coloro che hanno elaborato il progetto grafico della copertina, Stefania Chiesalotti, Ercole Palermo e in particolare Aurora Cosentino, autrice del disegno in quarta di copertina, giovane studente dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, le cui opere, nei giorni scorsi, sono state selezionate per una importantissima mostra in Cina.

 

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