Caos sanità in Calabria, Guccione:" Il governo chiuda definitivamente questa brutta pagina"

“Ci si vuole rendere conto che da oltre una settimana la Calabria ha un vuoto di potere nella gestione della sanità? E che tutto questo sta accadendo in piena pandemia? Ci si rende conto che la Regione Calabria è commissariata e che in questo momento non c’è alcun commissario? Uno si è dimesso, il nuovo non riesce ad essere nominato. È una situazione paradossale che si sta giocando sulla salute dei calabresi”.

È quanto ha affermato il consigliere regionale del Partito democratico, Carlo Guccione.

“Il governo nazionale non può perdere altro tempo e non assumersi questa responsabilità. Il nostro sistema sanitario – ha dichiarato Guccione - sotto la pressione del Covid-19 rischia di collassare e al posto di chi dovrebbe prendere le decisioni, al momento, ci sono una scrivania e una poltrona vuota. Non bisogna perdere neanche un minuto. Il Governo nomini chi voglia ma nomini subito un commissario competente e in grado di essere subito operativo.  

Si chiuda definitivamente questa brutta pagina che rischia di mettere in cattiva luce non solo la Calabria ma anche chi è alla guida del Paese”. 

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Sanità in Calabria, si dimette anche Gaudio

Il neo commissario alla sanità in Calabria, Eugenio Gaudio, ha rinunciato al suo incarico.

Lo ha detto a Repubblica lo stesso ex rettore de La Sapienza, spiegando che alla base di questa decisione ci sono "motivi personali".

"Mia moglie - ha detto- non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare".

Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare".

Allerta meteo in Calabria, Arpacal corregge Alexa di Amazon

Il Centro multirischi dell’Arpacal ha contattato questa mattina – attraverso l’ufficio comunicazione - la multinazionale Amazon per allertarla, è il caso di dire, del fatto che le informazioni meteo trasmesse sui propri applicativi, tra cui quelli comandati vocalmente come Alexa, stanno diffondendo informazioni sull’allertamento meteo non corrispondenti a quelli ufficialmente trasmessi in Calabria dalla struttura specialistica dell’Arpacal che, come noto, è Centro funzionale decentrato per l’allertamento meteo-idrogeologico e, per ciò, riferimento regionale della Protezione civile nazionale.

I bollettini del Multirischi, diffusi ogni giorno sul sito cfd.calabria.it nonché sui social dell’Agenzia (Facebook e Twitter), sono gli unici a poter ufficialmente dichiarare i livelli di colorazione dell’allerta meteo idro-geologica (verde – giallo – arancio – rossa) sul territorio di competenza.

Le informazioni trasmesse da Alexa questa mattina su Catanzaro, ad esempio, riferiscono di una allerta arancione in corso che non è stata dichiarata nel bollettino diffuso ieri a tutti gli enti competenti. Ecco l’intervento di Arpacal per correggere le informazioni di pubblico servizio rese da Alexa.

Lo staff di Amazon, in una prima risposta interlocutoria ma ufficiale, si è impegnata a condividere questo feedback, fornito da parte dell’istituzione preposta all’allertamento meteo, con il team di sviluppo di Alexa per correggere le informazioni trasmesse.

Calabria, passi in avanti per ospedali da campo e Covid hotel

Procedono le operazioni per l’installazione dei quattro ospedali da campo dedicati all’emergenza coronavirus – richiesti dal presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì – e per la contrattualizzazione delle strutture convenzionate in cui sorgeranno i “Covid hotel”.

È quanto emerso nel corso dell’ultima riunione in videoconferenza del Comitato operativo della Protezione civile, coordinata dal capo dipartimento Angelo Borrelli.

Al vertice, per la Regione Calabria, hanno preso parte il dirigente di settore della Prociv, Fortunato Varone, il delegato del soggetto attuatore per l’emergenza covid, Antonio Belcastro, e il sub-commissario alla Sanità, Maria Crocco.

Nel corso della riunione, Varone ha comunicato che per la Calabria «sono disponibili due ospedali da campo da 40 posti ciascuno – che saranno installati a Cosenza e Locri – e altri due da 20 posti, da destinare a Vibo Valentia e Crotone».

Il dirigente della Protezione civile regionale ha inoltre riferito in merito al sopralluogo di sabato scorso nella zona di Cosenza in cui verrà installato l’ospedale da campo. Oggi un altro vertice con la Croce rossa italiana dedicato alle due strutture destinate a Vibo Valentia e Crotone. Nei prossimi giorni si discuterà invece dell’ospedale di Locri.

Varone, durante il vertice, ha anche riportato l’esito delle prime due manifestazioni di interesse per l’individuazione di strutture convenzionate da trasformare in “Covid hotel”.

«Non sono andate a buon fine – ha chiarito – perché dalle verifiche è emerso che nessuno dei partecipanti possedeva i requisiti minimi previsti». Ragione per cui – ha specificato Varone – a breve verrà pubblicata una short list per la creazione «di 1000 posti, eventualmente estendibili, seguendo l’ordine cronologico su base provinciale». La procedura per la selezione dei primi “Covid hotel” si concluderà «entro la fine della settimana», ha affermato ancora il capo della Prociv regionale.

Novità anche in merito al personale da utilizzare per il contact tracing dei casi da Covid-19. Nel corso della riunione, è stata comunicata l’assegnazione definitiva alle cinque Aziende provinciali delle 64 unità sanitarie e amministrative reclutate in seguito all’ordinanza 709 (24 ottobre 2020) del capo della Protezione civile. Le operazioni per la firma dei contratti dovrebbero terminare entro due giorni.

Il presidente Spirlì segue personalmente tutte le fasi di lavoro e mantiene un confronto quotidiano con il Governo centrale al fine non solo di ottimizzare gli interventi dedicati alla Calabria, ma anche per essere in grado di avanzare richieste precise in merito all’acquisto delle strumentazioni necessarie e al reclutamento di nuovo personale sanitario.

In queste ultime ore, inoltre, il massimo rappresentante della Giunta è impegnato in un confronto costante con i ministri interessati, ai quali ha già chiesto un aumento del personale sanitario da distribuire su tutto il territorio regionale.

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Sanità in Calabria, Gino Strada smentisce: "Nessun tandem con Gaudio"

Gino Strada si affida ad un post pubblicato sulla sua pagina Facebook per smentire un suo coinvolgimento nella gestione della sanità in Calabria.

"Apprendo dai media - si legge nel post - che ci sarebbe un tandem Gaudio-Strada a guidare la sanità in Calabria. Questo tandem semplicemente non esiste. Ribadisco di aver dato al Presidente del Consiglio la mia disponibilità a dare una mano in Calabria, ma dobbiamo ancora definire per che cosa e in quali termini. Sono abituato a comunicare quando faccio le cose - a volte anche dopo averle fatte - quindi mi trovo a disagio in una situazione in cui si parla di qualcosa ancora da definire. Ringrazio il Governo per la fiducia - conclude Strada - e rinnovo la disponibilità a discutere di un possibile coinvolgimento mio e di Emegency su progetti concreti per l’emergenza sanitaria che siano di aiuto ai cittadini calabresi". 

Eugenio Gaudio è il nuovo commissario alla sanità in Calabria. Delega speciale per Gino Strada

Eugenio Gaudio, rettore uscente dell’Università La Sapienza di Roma, è il nuovo commissario alla sanità in Calabria. La decisione è stata assunta dal Consiglio dei ministri svoltosi questo pomeriggio.

 “Gino Strada - fanno sapere  fonti di Palazzo Chigi - ha confermato la disponibilità a far parte della squadra, anche con una delega speciale, che in Calabria sta fronteggiando le criticità dell’attuale emergenza sanitaria”.

L’investitura di Gaudio è arrivata dopo le dimissioni di Giuseppe Zuccatelli.

A Roma si perde tempo e in Calabria si muore

Non ci fosse di mezzo una pandemia, con il suo corollario di morte e dolore, la vicenda del commissario della sanità calabrese avrebbe tutti i tratti della farsa.

Non fosse bastato un decennio di gestioni commissariali, durante il quale sono stati tagliati solo i servizi - mai i debiti o le situazioni opache - a spingere la vicenda oltre il paradosso è stata l’ormai famigerata intervista  rilasciata a “Titolo V” da Saverio Cotticelli.

Dalle parole dell’ex commissario sono emersi gravi ed incomprensibili ritardi nella realizzazione delle attività necessarie a contrastare la seconda ondata dell’emergenza coronavirus.

Ritardi che hanno portato all’istituzione della “zona rossa”, con conseguente grave pregiudizio per il fragile tessuto economico regionale.

Archiviata la circostanza, già di per sé sufficientemente grave, che nessuno si fosse accorto dei limiti della macchina sanitaria calabrese, ci si sarebbe aspettati, dopo il siluramento di Cotticelli, un intervento finalizzato, quantomeno, a salvare il salvabile.

Data la situazione, in un Paese normale, il governo avrebbe fatto tutti i passi necessari per superare, in via prioritaria, i ritardi accumulati negli ultimi mesi.

Sembrava dovesse andare in tale direzione la tempestiva nomina di Giuseppe Zuccatelli arrivata a poche ore di distanza dall’estromissione di Cotticelli.

Una tempestività, seppur turbata dalle polemiche provocate dallo sciagurato video in cui il neocommissario negava l’utilità della mascherina per contrastare il covid, che sembrava foriera di misure rapide ed efficaci.

Invece, come se fossimo in una situazione ordinaria ed il coronavirus una  rituale esercitazione, Conte e Speranza hanno continuato a fare ciò che sembra venirgli meglio: perdere tempo.

E mentre parte dei 5 stelle invocava la nomina di Gino Strada, in Calabria, proprio come accade nelle disastrate regioni del Terzo mondo in cui opera Emergency, iniziavano ad arrivare gli ospedali da campo.

A rendere ancor più surreale l’intera vicenda l’immobilismo seguito alla nomina di Zuccatelli il quale, proprio questa mattina, ha rivelato ai microfoni di “Buongiorno Regione”, di non aver mai ricevuto il decreto di nomina - un atto indispensabile per poter assumere la funzioni commissariale – e di essere disposto a fare un passo indietro solo previa richiesta del ministro Speranza.

Un passo indietro, peraltro, arrivato ad una manciata di ore dall’intervista.

Una decisione, evidentemente sollecitata dal Ministro della Salute, che denota come sull’intera vicenda si stia recitando a soggetto, senza idee e senza prospettive.

Come se non bastasse, a gettare un’ulteriore ombra sinistra, le parole di Gino Strada che, seppur indicato pubblicamente da parte della maggiornaza di governo come il candidato ideale per gestire la disastrata sanità calabrese, ha rivelato di non aver mai ricevuto “alcuna proposta formale”.

In altre parole, dopo aver defenestrato Cotticelli - reo di ritardi nella realizzazione dei piani anticovid - il governo si è preso il lusso di perdere altro tempo prezioso, lasciando colpevolmente la sanità calabrese alla deriva, proprio mentre la tempesta del covid continua a colpire con implacabile durezza.

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Calabria, Coronavirus: lieve flessione del contagio, oggi 297 nuovi casi

Sei morti ( 3 a Reggio Calabria, 1 a Cosenza, 1 a Catanzaro e 1 a Vibo Valentia) e 297 nuovi contagiati.

Questi i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria.

Complessivamente, quindi, su 318.237 persone sottoposte a tampone dall'inizio della pandemia, 10.390 sono risultate positive.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

- Cosenza: casi attivi 2.207 (114 in reparto; 19 in terapia intensiva, 2.083 in isolamento domiciliare); casi chiusi 758 (688 guariti, 70 deceduti).

- Catanzaro: casi attivi 1.150 (74 in reparto; 17 in terapia intensiva; 1.059 in isolamento domiciliare); casi chiusi 488 (442 guariti, 46 deceduti).

- Crotone: casi attivi 464 (32 in reparto; 432 in isolamento domiciliare); casi chiusi 209 (203 guariti, 6 deceduti).

- Vibo Valentia: casi attivi 294 (15 ricoverati, 279 in isolamento domiciliare); casi chiusi 151 (141 guariti, 10 deceduti).

- Reggio Calabria: casi attivi 2.863 (123 in reparto; 9 in terapia intensiva; 2.745 in isolamento domiciliare); casi chiusi 1.388 (1.341 guariti, 47 deceduti).

- Altra Regione o stato Estero: casi attivi 267 (267 in isolamento domiciliare); casi chiusi 128 (127 guariti, 1 deceduto).

I casi segnalati nelle ultime 24 ore sono così distribuiti: 136 in provincia di Reggio Calabria, 72 in provincia di Cosenza, 38 in provincia di Catanzaro, 21 in provincia di Crotone e 30 in quella di Vibo Valentia.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza su territorio regionale sono in totale 141.

 

 

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