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Catanzaro, i punti all'ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale

Il presidente Ivan Cardamone, sentita la conferenza dei capigruppo, ha convocato in prima chiamata per venerdì prossimo 26 giugno alle ore 11, il Consiglio Comunale di Catanzaro. Nella stessa lettera di convocazione è previsto anche l’eventuale secondo appello fissato per martedì 30 giugno sempre alle ore 11. L’aula dovrà occuparsi, prioritariamente, della proroga, fino al 31 dicembre 2015, dei contratti riferiti ai contratti esternalizzabili con la Catanzaro servizi. Completano l’ordine del giorno dei lavori: l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti e le comunicazioni del Presidente.

Serra, lunedì in consiglio la rinegoziazione dei prestiti e la rettifica di due delibere

A seguito degli errori consistenti  nell’inserimento fra i presenti di Carmine Franzè e Raffaele Lo Iacono e fra gli assenti di Cosimo Polito e Rosanna Federico nella seduta del 6 maggio, il presidente del consiglio Giuseppe De Raffele ha convocato il civico consesso per lunedì alle ore 9.30 con 3 punti all’ordine del giorno: “Rettifica errore materiale nella redazione del frontespizio della delibera n. 6 del 6.5.2015, relativamente alla rilevazione delle presenze (errore battitura) e nella redazione del frontespizio della delibera n. 7 del 6.5.2015 relativamente alla rilevazione delle presenze (errore battitura) e nella parte dispositiva relativamente alla votazione sulla immediata esecutività – giuste comunicazioni del responsabile dell’Area amministrativa prot. n. 6354 e prot. n. 6355 del 22.5.2015”, “Lettura e approvazione verbali seduta precedente” e “Rinegoziazione dei prestiti concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti Società per Azioni, ai sensi dell’art. 1, coma 537, legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di Stabilità 2015)”.

Serra, ancora errori in delibera: richiamato il rendiconto 2012

Non sembra essere la precisione, in questa fase, il piatto forte degli atti che escono dalla sede municipale: è ancora vibrante la polemica sulle presenze e sulle assenze riportate nella delibera di elezione del presidente del consiglio che già si evidenziano nuove discrepanze. La delibera del consiglio comunale n. 10/2015 “Approvazione rendiconto anno 2014 e relativi allegati” contiene infatti una incongruenza laddove viene specificato che il civico consesso approva “il rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2012”. Un errore che richiederà una nuova errate corrige per rendere l’atto perfetto in tutte le sue parti.

È possibile scaricare la delibera n. 10/2015 che riportiamo in allegato.

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Caso De Raffele, la maggioranza: “Lo Iacono vuole prendersi la leadership del centrosinistra”

S’infiamma lo scontro sorto a seguito della contestazione da parte dell’opposizione della delibera di elezione di Giuseppe De Raffele a presidente del consiglio nella quale risultano scambiate le posizioni di Carmine Franzè e Raffale Lo Iacono (assenti alla seduta) con  quelle di Cosimo Polito e Rosanna Federico (effettivamente presenti). “Si tratta – sostiene l’amministrazione comunale – dell’ennesimo tentativo di mistificare la realtà poiché sarebbe bastato leggere il contenuto degli atti e ci si sarebbe subito accorti di quello che è solo un errore materiale”. Al riguardo è stata emessa dalla Responsabile dell’Area amministrativa Maria Censore una nota di rettifica nella quale viene evidenziato “il mero errore di battitura”. La squadra con a capo Bruno Rosi non ci sta quindi ad incassare gli attacchi della controparte e ribatte che “la minoranza, non avendo argomenti validi su cui basare una legittima battaglia democratica, si lascia guidare dalla frenesia e dalla fantasia del consigliere Lo Iacono che, dopo essere stato sfiduciato come sindaco e sonoramente bocciato alle recenti elezioni regionali, tenta di prendersi così la leadership del centrosinistra”. Quanto all’aspetto concernente la produzione degli atti, gli esponenti azzurri ribadiscono che “la nostra azione è impostata su criteri di trasparenza e legalità”, mentre dal punto di vista politico auspicano che “in futuro il confronto possa avvenire sui contenuti e sui progetti e non su questioni di lana caprina che tanto affascinano il tuttologo Lo Iacono. A dirla tutta – concludono gli inquilini del palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci – sorge il sospetto che questa tempesta in un bicchier d’acqua sia stata creata ad arte per cercare di confondere i cittadini, sviandoli dall’attualissimo problema che riguarda le previsioni di ridimensionamento dell’ospedale ‘San Bruno’ contenute nel decreto 9/2015”.

Serra, Mirko Tassone: "Rosi dà i numeri... falsi"

Arriva a stretto giro di posta la replica di Mirko Tassone rispetto alle affermazioni di Bruno Rosi nel consiglio comunale odierno. Ad avviso dell’esponente della minoranza, “il sindaco parla della minoranza pensando a se stesso ed alla sua maggioranza” nel momento in cui sostiene che “la minoranza non sa quello che fa poiché l’amministrazione comunale opera con oculatezza, trasparenza, onestà e nell’interesse dei cittadini. La legge e i fatti smentiscono le loro affermazioni”, in quanto tali frasi “rappresentano  solo un goffo tentativo per cercare di nascondere la verità. Del resto, come al solito – aggiunge Tassone - le asserzioni del sindaco sono smentite dai fatti. Parla di trasparenza ed oculatezza, solo perché, con tutta probabilità, non ha letto la relazione redatta dal revisore dei conti, il quale a pagina 35 evidenzia una gravissima irregolarità, ovvero la ‘mancata trasmissione alla competente Procura della Sezione Regionale  della Corte dei Conti ai sensi dell’art. 23 Legge 289/2002, c. 5, dei debiti fuori bilancio per euro 105.540,80’. E’ forse per trasparenza che l’amministrazione ha omesso di adempiere ad un obbligo di Legge? La verità è un’altra, la minoranza non ha preso parte alla seduta di consiglio perché non voleva avallare l’ennesima farsa fatta di dati farlocchi e di numeri inattendibili”. Accuse di un certo peso quelle del rappresentante di “Al lavoro per il cambiamento” che chiarisce la sua posizione specificando che “in fase di approvazione del bilancio di previsione avevamo denunciato una serie di irregolarità, inviando una dettagliata relazione al prefetto ed al revisore dei Conti. In quell’occasione Rosi e la sua maggioranza si sottrassero alla discussione omettendo di rispondere ai quesiti avanzati dalla minoranza. Con fare sprezzante e irrispettoso delle più elementari regoli democratiche si limitarono a ripetere come un mantra sciocco: ‘il bilancio si commenta da solo’. Nella relazione inviata al prefetto ed al revisore dei conti, tra le altre cose, avevamo evidenziato – spiega Tassone - la presenza di debiti fuori bilancio non dichiarati e l’impossibilità d’incamerare i 340 mila euro derivanti dal taglio dei lotti boschivi. Fatti che con tutta evidenza rendevano il bilancio di previsione non attendibile ed evidentemente falsato. E’ forse per ‘onestà e trasparenza’ che dopo aver negato l’esistenza di debiti fuori bilancio – assesta ancora i colpi Tassone -  l’amministrazione del sindaco Rosi ha provveduto al riconoscimento di 105 mila di debito fuori bilancio, facendoli valere sul bilancio del 2015 con l’evidente risultato di falsare il consuntivo? Qualora fossero stati riconosciuti ed inseriti nel bilancio 2014, infatti, il conto consuntivo si sarebbe chiuso con un evidente disavanzo. Un maldestro tentativo con il quale si è pensato di rinviare il problema”. Ma l’elemento principale dell’attacco è quello relativo “all’impossibilità per il comune d’incamerare i 340 mila euro inseriti in bilancio come provento derivante dal taglio dei lotti boschivi” perchè “sul punto Rosi, invece, di avventurarsi in ridicole quanto sconclusionate dissertazioni dovrebbe chiedere scusa ai cittadini ed ai consiglieri di minoranza. Ma forse omette di affrontare il problema perché il taglio dei lotti boschivi non ha prodotto alcuna entrata così come era stato segnalato dal sottoscritto e dal consigliere Lo Iacono in fase di approvazione del bilancio di previsione. Pertanto, il risultato del consuntivo è falsato perché viziato ab origine da una bilancio di previsione del tutto inattendibile. Rosi – conclude Tassone - la smetta di mettere la polvere sotto al tappeto perché sa benissimo o dovrebbe sapere che i numeri veri sono altri, numeri drammatici che condurranno il comune al dissesto”.

Franzè e la minoranza disertano il consiglio: rendiconto ok con i voti dei salerniani

Seduta rapida, ma non priva di spunti quella del consiglio comunale. Il primo dato immediatamente rilevabile è l’assenza di Carmine Franzè che si va a sommare a quella della minoranza, che ha deciso di disertare i lavori in segno di protesta dopo le polemiche circa la veridicità del bilancio, già sorte in sede di approvazione del preventivo. Chiara ormai la scelta dell’esponente politico vicino al consigliere regionale Giuseppe Mangialavori, che conferma, con la sua strategia, l’allontanamento dagli inquilini del palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci e l’approdo ad altri lidi. Dopo l’approvazione del verbale della seduta precedente, il sindaco Bruno Rosi ha spiegato che “abbiamo chiuso con un avanzo di 9.826 euro. La minoranza – ha sottolineato – non sa quello che fa poichè l’amministrazione comunale opera con oculatezza, trasparenza, onestà e nell’interesse dei cittadini. La legge e i fatti smentiscono le loro affermazioni”. Posizione ripresa dal capogruppo di Forza Italia Nazzareno Salerno che ha sostenuto di “non capire l’assenza dell’opposizione che rappresenta una parte dell’elettorato. In bilancio – ha rilevato – ci sono dati certi e non fittizi a differenza del passato e l’amministrazione agisce con alto senso del dovere nel gestire la cosa pubblica. La minoranza ha gettato la spugna e le armi democratiche e non so se potrà presentarsi davanti agli elettori dicendo di aver fatto fino in fondo il proprio dovere”. Salerno ha poi ricordato che all’atto dell’insediamento “il Comune si trovava in condizioni finanziarie difficili tanto che è stata valutata anche la possibilità di dichiarare il dissesto. Noi abbiamo avviato un’opera di risanamento e stiamo inviando dei segnali positivi sui tributi comunali che altrove sono alle stelle. Quella della minoranza – ha concluso – è una battaglia pretestuosa”. Il disco verde sul rendiconto 2014 è dunque arrivato con 8 voti favorevoli.

Serra, giovedì il consiglio comunale discute sul rendiconto 2014

È prevista per giovedì alle 9.30 la seduta di consiglio comunale convocata dal neo presidente Giuseppe De Raffele per discutere di due punti all’ordine del giorno: “Lettura e approvazione verbali seduta precedente” e “Approvazione rendiconto anno 2014 e relativi allegati”. Si tratta di uno dei passaggi chiave, dal punto di vista finanziario, per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Bruno Rosi. Sotto osservazione sarà la posizione che assumerà il consigliere Carmine Franzè dopo le vicende connesse al suo allontanamento dalla maggioranza.

Serra, Carmine Franzè si allontana dalla maggioranza

La notizia è l’assenza di Carmine Franzè. Perché, al di là delle motivazioni che saranno addotte, è difficile non cogliere il significato politico di quel posto rimasto vuoto e che doveva essere occupato dall’esponente di Forza Italia vicino al consigliere regionale Giuseppe Mangialavori. Al riguardo, la prova del nove si avrà a breve, all’atto dell’approvazione del conto consuntivo. Il consiglio comunale si è aperto con la comunicazione del sindaco Bruno Rosi della rimodulazione e della composizione della giunta, poi Rosanna Federico ha ribadito il suo pensiero sulla parità di genere auspicando che “a prescindere dall’interpretazione della legge che sarà operata dal Consiglio di Stato, ci sia una forma di sensibilizzazione poiché oggi le donne hanno un ruolo attivo nella società e possono dare un valido contributo nella politica e nelle Istituzioni”. Su questo il primo cittadino ha confermato l’intenzione di adeguarsi alle disposizioni dei vertici della giustizia amministrativa. Nessun problema per l’elezione di Giuseppe De Raffele alla presidenza del consiglio, su cui la Federico, come  per gli altri punti all’ordine del giorno, si è astenuta. Il capogruppo della maggioranza Nazzareno Salerno ha relazionato sulla costituzione della consulta tecnica per lo studio e la valorizzazione di progetti finalizzati allo sviluppo turistico, specificando che l’organo è “previsto dallo Statuto ma non è mai stato attivato”. L’obiettivo che si intende perseguire con l’avvio delle attività della consulta è la produzione di “uno studio che sarà sottoposto all’Unione Europea per ottenere dei fondi destinati direttamente agli Enti locali” per “valorizzare la nostra cittadina dal punto di vista turistico e culturale” come già avvenuto in occasione del IX Centenario della morte di San Bruno. Federico, unico consigliere della minoranza presente, ha rilevato i ritardi nella formazione della consulta (per la verità nemmeno le precedenti amministrazioni lo hanno fatto) visto che “ci sono state diverse chance, come la venuta del Papa, che non sono state state sfruttate” per “incrementare il turismo religioso, come invece prevedeva il programma dell’amministrazione comunale” e ha segnalato l’esigenza di “una regolamentazione”. Indicato infine dal civico consesso Marco Primerano come componente della consulta, mentre per la designazione degli altri due membri (anche questi a titolo non retribuito) è stato dato mandato al sindaco.

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