Battaglia (Pd) scrive ad Oliverio ed al commissario Scura

Il consigliere regionale del Pd Domenico Battaglia chiede “che vengano accreditate alle Aziende sanitarie provinciali le somme necessarie a copertura del saldo per l’anno di competenza 2010 riguardo le provvidenze in favore di soggetti affetti da particolari patologie”. La richiesta è contenuta in una missiva indirizzata al presidente della Giunta Oliverio ed al Commissario di Governo alla Sanità Scura e riguarda i soggetti che non hanno ancora ricevuto il saldo di quanto dovuto sulla base della legge regionale 29 marzo 1999, modificata da quella del 26 giugno 2003, n.8. “Vorrei ricordare –spiega Battaglia- che la Regione Calabria aveva assunto a proprio carico oneri assistenziali connessi a patologie ed interventi di particolare importanza effettuabili esclusivamente in strutture sanitarie fuori Regione. La Giunta Regionale , con proprio atto deliberativo del 21 maggio 2002 n. 444, aveva disposto che l’erogazione delle provvidenze in questione avvenisse da parte delle Aziende sanitarie fino alla concorrenza della somma loro assegnata dalla Regione, senza utilizzare le risorse a disposizione delle Aziende medesime sul Fondo sanitario regionale. Con decreto dirigenziale n. 2119 del 15 febbraio 2013 del Dipartimento ‘Tutela della Salute e Politiche Sanitarie, è stata liquidata – aggiunge Battaglia- in favore delle 5 Aziende Sanitarie provinciali la somma complessiva di Euro 997 mila da ripartire agli aventi diritto nella misura del 55% di quanto per ciascuno rendicontato nell’anno 2010. Ma, a distanza di due anni, i soggetti interessati non hanno ancora ricevuto il saldo di quanto dovuto e, per tali motivi, l’invito è a voler predisporre tutti gli atti necessari affinchè l’importante partita possa arrivare a soluzione definitiva”.

Incendiate le auto del Consigliere regionale Bova

Due auto, una Fiat 500 ed una Fiat Grande Punto di proprietà del Consigliere Regionale del Pd Arturo Bova e della moglie sono state incendiate la notte scorsa ad Amaroni, il comune nel quel Bova è stato sindaco prima di entrare a palazzo Campanella. Le vetture sono state date alle fiamme mentre si trovavano parcheggiate nel cortile antistante l'abitazione dell'esponente Pd. I carabinieri della Compagnia di Girifalco hanno avviato le indagini per cercare di capire se il gesto sia da ricondurre all'attività politica o a quella professionale. Bova, infatti, oltre ad esser Consigliere regionale esercita la professione di avvocato penalista.

 

 

Pasqua (Oliverio Presidente) plaude al lavoro della Commissione bilancio

Con il parere favorevole della Commissione ‘Bilancio’ a due importanti deliberazioni della Giunta in materia di fondi comunitari, si eviterà il disimpegno automatico di cospicue risorse - in particolare nei settori lavori pubblici, mobilità e trasporti - che potranno così essere impegnate in progetti futuri”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Vincenzo Pasqua che “plaude al lavoro della Commissione consiliare guidata dal presidente Giuseppe Aieta. Commissione che riveste un ruolo delicato e strategico avendo competenza in materia di programmazione economica, attività produttive, fondi comunitari e relazioni con l’estero”. “Un altro dato incoraggiante - prosegue l’esponente politico - è il raggiungimento entro quest’anno del livello massimo di spesa sia per i progetti integrati di sviluppo urbano che per i progetti integrati di sviluppo locale. Risultati di indubbio valore che avranno un impatto positivo sull’economia e sulla qualità della vita dei cittadini”. “Ad accrescere la nostra soddisfazione - conclude Vincenzo Pasqua - anche lo sblocco dei 796 milioni di euro di fondi europei, comunicato ufficialmente ieri alle autorità italiane dalla Commissaria responsabile della politica regionale della Comunità Europea Corina Cretu. Un nuovo decisivo tassello della politica attenta e lungimirante e della gestione operativa ed efficace messe in campo dal Governo regionale guidato dal presidente Mario Oliverio”.

La Regione Calabria ha un nuovo statuto

Tutto fatto. E' andata come aveva previsto il Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, che, finalmente, con l'approvazione del nuovo statuto, potra' completare la Giunta ed iniziare ad affrontare i problemi che affliggono la Calabria. Il Consiglio regionale ha, infatti, licenziato in seconda lettura le modifiche allo Statuto proposte dal Governatore. La riforma, già approvata in prima lettura lo scorso 20 gennaio, prevede l’eliminazione delle limitazioni sul numero degli assessori esterni, l’introduzione della figura del Consigliere delegato e l’abrogazione della figura del consigliere supplente. Critiche sono arrivate da parte dei consiglieri di minoranza Tallini e Orsomarso che hanno parlato di "riforma demagogica e negativa”, finalizzata ”a sistemare diatribe interne al Pd”. Con il nuovo statuto, ormai, in porto, nei prossimi giorni Oliverio potrebbe procedere alla nomina dei nuovi assessori.

 

Il presidente del Consiglio regionale Scalzo visita la "Bottega della legalita'"

“Il tema della legalità è uno dei punti centrali dell’impegno della Regione, convinti come siamo che il rispetto delle regole sia il presupposto per il riscatto della Calabria”. E’ quanto ha detto il presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo nel visitare, assieme al presidente dell’Assemblea siciliana Giovanni Ardizzone, la “Bottega della Legalità” di Palazzo Campanella gestita dalla cooperativa “Ichora”.  Ad accogliere i due presidenti, Dimitri Praticò, presidente della cooperativa, Lucia Lipari, componente ufficio nazionale legale di “Libera” e socia della cooperativa e Mimmo Nasone, referente regionale di Libera. “La Bottega della Legalità vuole essere la casa di tutti i cittadini calabresi e meta di turismo responsabile e luogo di memoria per tutte le vittime cadute per mano criminale. Non a caso porta il nome di Dodò Gabriele, finito accidentalmente nel mirino della criminalità mentre giocava a calcetto”, ha spiegato Lucia Lipari. Il presidente Scalzo ha posto l’accento sull’importanza di sostenere iniziative a tutela dei più alti valori del vivere civile. “Di questi valori, la Bottega della legalità rappresenta una sintesi significativa, che lega la promozione e la commercializzazione dei prodotti biologici provenienti dai campi confiscati alle mafie con l’esperienza sociale del consumo critico e responsabile da parte dei sempre più numerosi visitatori”, ha detto Scalzo, richiamando anche “la pregevole attività didattica e di testimonianza che, quotidianamente, viene offerta a tantissimi studenti calabresi in occasione delle loro visite a Palazzo Campanella con tappa proprio alla Bottega di Libera”. Da parte sua, il presidente Ardizzone ha parlato di “messaggio positivo che, attraverso la Bottega della Legalità, viene da una terra difficile quale la Calabria.  E’ ancor più significativo che questo messaggio arrivi dall’interno di un Palazzo, quello del Consiglio regionale, che è l’istituzione per eccellenza”, ha detto Ardizzone, ricordando che anche a Palazzo Normanni esiste un corner con i prodotti dal marchio “Liberaterra”. Erano presenti all’incontro: il vicepresidente Francesco D’Agostino, il segretario questore Giuseppe Neri, il consigliere regionale Domenico Battaglia e l’ex consigliere regionale Giuseppe Giordano.   

Nicolò (Fi): "L'azienda sanitaria unica non risponde ai bisogni dei calabresi"

“La proposta del presidente della Giunta Mario Oliverio, di dare vita ad un’unica azienda sanitaria regionale non è una risposta efficace ai bisogni della sanità calabrese”. Lo afferma in una dichiarazione il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia a Palazzo Campanella, Alessandro Nicolò.“Il convulso dibattito politico all’interno del Partito Democratico, sfociato nella nomina del Commissario Scura e nell’immediata replica di Oliverio con la designazione dei commissari nelle aziende ospedaliere e sul territorio, ripropone nella sua interezza la drammaticità di uno scontro partitico sulle spalle della sanità e dei cittadini. Non è accettabile – sottolinea Alessandro Nicolò – far pensare che un’unica sede regionale possa essere in grado di gestire tutto il complesso delle necessità delle aziende ospedaliere e della prevenzione sul territorio, soltanto adducendo – tutto da verificare – questioni di risparmio della spesa e velocizzazione delle decisioni. A dire la verità – prosegue l’esponente di Forza Italia – per raggiungere gli obiettivi imposti dalla spending review è già operativa  la Stazione unica appaltante, anche se si tratta di uno strumento finora non efficacemente messo nelle condizioni di operare compiutamente. Sovrapporre, quindi,  l’azienda sanitaria unica regionale con gli obiettivi della Sua – prosegue Nicolò – produrrebbe, semmai, aggravio di costi e di procedure, altro che risparmio e semplificazione. Per tali ragioni permangono forti dubbi e, quindi, dissentiamo, dalla maggioranza di centrosinistra rispetto all’utilità della proposta di un’unica struttura centralizzata regionale per il governo della sanità che potrebbe aggravare, in una sorta di ‘centralismo democratico’,  i processi decisionali che abbisognano alla sanità calabrese. Certamente non ci si può fasciare la testa prima di rompersela – sottolinea ancora Alessandro Nicolò – ma la pervicacia del presidente Oliverio, al quale riconosco che il Governo Renzi abbia mutilato le funzioni, di dare corso ad un progetto insostenibile  nonostante si sia ancora in piena fase di rientro dal debito della sanità,  appare come l’ennesimo ‘guanto di sfida’ lanciato al neo Commissario Scura, e quindi a Renzi che lo ha nominato, finalizzato esclusivamente ad alimentare ulteriormente la polemica interna al Partito Democratico, mentre la sanità calabrese muore giorno dopo giorno dentro gli sprechi, le inefficienze, la depauperazione di importanti risorse umane e scientifiche di valore, come la Fondazione Campanella. Non è mia intenzione addossare a Mario Oliverio tutte le responsabilità di trentennali politiche della sanità in Calabria, ma l’inversione di tendenza da tutti auspicata, anche nell’avio di questa legislatura si sta appalesando più come una speranza che come un obiettivo da perseguire. Ma conclude Alessandro Nicolò come diceva Sant’Agostino, coltivare speranze irrealizzabili non è solo illusorio ma persino peccaminoso”.

D'Agostino ( Oliverio Presidente): "Sui fondi europei ereditiamo una situazione complessa"

“La discussione di oggi sulla programmazione e l’utilizzo delle risorse comunitarie ha messo in evidenza le priorità che dovranno essere affrontate con urgenza per dare un destino diverso alla Calabria”. Lo sostiene il vice presidente del Consiglio regionale Francesco D’Agostino che esprime “ampio apprezzamento per le indicazioni giunte dal confronto in aula sul tema dei fondi  comunitari”. “Ereditiamo  - dichiara D’Agostino - una situazione complessa per quanto riguarda l’utilizzo di queste fondamentali e decisive risorse. Una situazione drammatica che deve indurre il nuovo governo della Calabria a non ripetere per nessun motivo gli errori fatti nel passato. La riflessione a riguardo – sottolinea il Vice Presidente del consiglio regionale - non poteva essere rimandata, e oggi diamo un segnale positivo ad una intera regione e ai suoi cittadini. Nell’immediato, sarà necessario avviare tutte quelle procedure necessarie all’avvio fattivo del programma di interventi 2014/2020. Un programma  - sottolinea ancora Francesco D’Agostino - che dovrà incardinarsi su politiche strategiche e di ampio respiro capaci di ridare linfa vitale ai territori, rimettendo la regione nella sua interezza al centro del progetto complessivo per il Paese. Se politica e burocrazia lavoreranno in sinergia, gli obiettivi diventeranno più facilmente raggiungibili. Ma oggi bisogna essere chiari. Assumiamo una responsabilità politica su questo tema. Una responsabilità che dovrà tradursi in impegno concreto in sede di indirizzo politico e, contestualmente, in sede di controllo”. Conclude D’Agostino: “Il lavoro del Presidente Mario Oliverio, in questa fase, si sta rivelando decisivo per salvare una fetta di risorse contenute nel programma comunitario 2007/2013. Allo stesso tempo, va avviato un percorso partecipato per definire le strategie e gli strumenti da utilizzare per la nuova programmazione”.

Solidarietà a Scalzo dal Presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno

“Le gravi minacce di morte rivolte al presidente del consiglio regionale Tonino Scalzo e ad alcuni suoi congiunti rappresentano un segnale inquietante al quale è doveroso dare una risposta ferma. Al presidente Scalzo e alla sua famiglia rivolgo la mia sincera vicinanza e la solidarietà dell’Ente che rappresento”. E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, nell’apprendere da indiscrezioni di stampa degli ‘avvertimenti’ contenuti in alcune lettere indirizzate a Scalzo, che in questi giorni si trovava fuori dalla Calabria per alcuni impegni istituzionali. “La Procura distrettuale di Reggio Calabria, che sta indagando saprà fare presto chiarezza sul preoccupante atto intimidatorio che arriva a soli due mesi dall’insediamento del consiglio regionale” ha detto ancora il presidente Bruno. Viene spontaneo pensare che le minacce possano essere collegate alle prime importanti decisioni assunte da Scalzo nella sua veste di presidente della massima assemblea legislativa calabrese. Anche per questo invitiamo il presidente a continuare con il coraggio che lo contraddistingue nel percorso amministrativo intrapreso: la denuncia e il rafforzamento dell’impegno politico per la legalità saranno la giusta risposta a questa subdola forma di offensiva criminale”.

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