Calabria in quarantena, vietato entrare e uscire dalla regione

"Ho appena firmato una ordinanza che prevede, con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020, il divieto di ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio regionale.

Si potrà entrare o uscire dalla Calabria solo per spostamenti derivanti da comprovate esigenze lavorative legate all’offerta di servizi essenziali oppure per gravi motivi di salute.

Ai trasgressori, alla luce della potenziale esposizione al contagio, si applica la misura immediata della quarantena obbligatoria per 14 giorni".

Lo rende noto Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

Coronavirus: il plauso di Wanda Ferro (FdI) per la nuova struttura che ospiterà 80 posti di terapia intensiva 

«La realizzazione della nuova struttura modulare che ospiterà 80 ulteriori posti di terapia intensiva e sub-intensiva nell’area del policlinico di Catanzaro è la prova dello sforzo che il governo regionale guidato da Jole Santelli sta mettendo in campo per rafforzare la capacità del sistema sanitario regionale di affrontare un possibile aggravamento dell’emergenza coronavirus».

È quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro.

«Con l'attivazione di questa struttura – aggiunge Wanda Ferro – si prevede di riuscire a gestire un migliaio di casi di possibile contagio. Un grande risultato, che si aggiunge all'allestimento nei giorni scorsi di 141 nuovi posti letto in tutta la regione. Ora siamo fiduciosi che il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri e la struttura della Protezione civile recuperino i ritardi registrati fino ad oggi e rispettino gli impegni assunti rispetto all’invio in Calabria dei dispositivi di protezione individuale per il personale medico e sanitario e delle apparecchiature indispensabili per affrontare l’emergenza come i ventilatori e i respiratori».

«Rivolgo la mia gratitudine  – conclude Wanda Ferro -  ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, centro di riferimento regionale per l’emergenza Coronavirus, e a tutto il personale sanitario che negli ospedali calabresi sta lottando in prima linea per dare assistenza ai pazienti, senza tirarsi indietro davanti ai rischi e alla fatica, e a costo di grandi sacrifici personali e familiari. Sono un esempio di dedizione, coraggio e responsabilità, che non può essere offuscato dal comportamento di quei pochi che, se rimasti a casa senza reali motivazioni, dimostrano di non meritare l’onore di indossare il camice».

Coronavirus, Vibo: raccolta fondi del Rotary club per gli ospedali

Il Rotary club Vibo Valentia, presieduto da Sonia Lampasi, in questo momento di grande necessità, in ossequio ai principi di solidarietà fondamentali del sodalizio, sentita l'Asp locale, L'Ordine dei Medici e il personale sanitario impegnato in prima linea nella lotta alla pandemia di coronavirus, ha organizzato una raccolta fondi per acquistare materiale sanitario da donare ai presidi locali.

Servono: tute protettive, mascherine, guanti, dispenser, aspiratori. e tanto altro per attrezzare i nuovi reparti preposti in questa emergenza e il personale.

Chiunque può contribuire alla raccolta mediante versamento sul cc del Rotary club Vibo Valentia Iban IT42E0311142830000000008586 indicando come causale : emergenza coronavirus Asp Vibo Valentia.

Il Rotary, a richiesta, rilascerà ricevuta di versamento. Per iniziare, lo storico club vibonese già in questa settimana donerà del materiale sanitario all'ospedale di Vibo Valentia.

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Coronavirus, Vibo: raccolta fondi del Rotary club per gli ospedali

Il Rotary club Vibo Valentia, presieduto da Sonia Lampasi, in questo momento di grande necessità, in ossequio ai principi di solidarietà fondamentali del sodalizio, sentita l'Asp locale, L'Ordine dei Medici e il personale sanitario impegnato in prima linea nella lotta alla pandemia di coronavirus, ha organizzato una raccolta fondi per acquistare materiale sanitario da donare ai presidi locali.

Servono: tute protettive, mascherine, guanti, dispenser, aspiratori. e tanto altro per attrezzare i nuovi reparti preposti in questa emergenza e il personale.

Chiunque può contribuire alla raccolta mediante versamento sul cc del Rotary club Vibo Valentia Iban IT42E0311142830000000008586 indicando come causale : emergenza coronavirus Asp Vibo Valentia.

Il Rotary, a richiesta, rilascerà ricevuta di versamento. Per iniziare, lo storico club vibonese già in questa settimana donerà del materiale sanitario all'ospedale di Vibo Valentia.

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Ospedale di Serra, Tassone: “Stasera riapre il Pronto soccorso, domani mattina il Pre-Triage”

“Il Pronto soccorso dell’ospedale di Serra San Bruno riapre da stasera, mentre da domani mattina sarà operativo il Pre-Triage”.

Il consigliere regionale Luigi Tassone riferisce i risultati dell’interlocuzione con i vertici dell’Asp di Vibo Valentia e con il responsabile della gestione dell’emergenza e, in particolare, specifica quanto è stato disposto a seguito della missiva inviata anche al prefetto.

“Nelle ore diurne – spiega Tassone – la valutazione epidemiologica avverrà nell’apposita tenda. Nel caso in cui non vengano riscontrati sintomi da infezione da Covid-19, il medico in servizio in Pronto Soccorso farà accedere il paziente in Pronto Soccorso, dove un secondo infermiere eseguirà su disposizione dello stesso medico gli esami laboratoristici e strumentali idonei per il caso clinico con le consulenze pertinenti. Nelle ore notturne il paziente che farà ricorso alla struttura ospedaliera verrà sottoposto al Pre-Triage all'ingresso con misurazione della temperatura e indagine anamnestica epidemiologica con rilievo dei sintomi. In caso di paziente con sospetti criteri di infezione da Covid-19 verrà continuato il percorso diagnostico terapeutico in tenda”. Dopo aver fornito queste specifiche tecniche, Tassone conferma l’intenzione di “rimanere sempre vigile” e di “lottare affinché ogni cittadino calabrese possa usufruire di livelli di assistenza sanitaria di pari qualità”. “In questo momento difficile – conclude – dobbiamo continuare a resistere ed a rispettare puntualmente le misure fissate per arginare la diffusione del Coronavirus”.

Coronavirus, Wanda Ferro (FdI): "Evitare un nuovo esodo verso il Sud, il governo imponga subito blocco dei treni a lunga percorrenza e divieto di spostamento"

 «Evitare con ogni mezzo un nuovo possibile esodo dalla Lombardia verso le regioni del Sud».

È quanto chiede il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, dopo aver appreso la notizia che la Regione Lombardia ha emesso una nuova ordinanza che prevede il fermo dei cantieri edili e delle attività degli uffici pubblici, delle imprese artigianali e degli studi professionali. Analoga ordinanza è stata annunciata anche dalla Regione Piemonte.

«Il rischio – spiega Wanda Ferro - è che molti meridionali residenti nelle regioni del Nord decidano di rientrare nei loro paesi di origine, con il rischio di portare, con una nuova ondata di rientri, ulteriori contagi in regioni come la Calabria che, con fatica, stanno cercando di preparare il sistema sanitario ad affrontare in maniera adeguata l’emergenza e a dare assistenza ai malati. Non si può ripetere il grave errore commesso quando fu annunciato l’ampliamento della zona rossa a tutta la Lombardia: è necessario che il governo scongiuri i rientri imponendo da subito il blocco totale della circolazione dei treni a lunga percorrenza, il divieto di spostamento interregionale se non per giustificati motivi, controlli stringenti anche di carattere sanitario sull’intero sistema della mobilità. La Calabria si sta impegnando con grande sacrificio per contenere l’epidemia, ma non riuscirebbe a reggere l’ondata di contagi che inevitabilmente si verificherà se il governo non interverrà in tempo per bloccare i rientri. Chiedo ai calabresi che vivono e lavorano al Nord di avere senso di responsabilità, e di restare a casa per non mettere a rischio la salute dei propri cari e dei propri corregionali»

Coronavirus: si teme un nuovo esodo verso il Sud, Santelli si appella a Conte

"Apprendiamo in questi minuti di una nuova ordinanza emessa dalla Regione Lombardia che prevede, tra l’altro, il fermo delle attività dei cantieri edili e la sospensione delle attività degli uffici pubblici, delle attività artigianali e degli studi professionali.

Si tratta di misure che, se da un lato rappresentano un’ulteriore stretta al propagarsi dei contagi in Lombardia, possono determinare indirettamente pesanti conseguenze per la Calabria e per tutte le regioni meridionali.

Tanti corregionali che lavorano in questi settori, infatti, potrebbero decidere, così come è avvenuto per gli studenti fuori sede, di rientrare in massa con conseguenze pesantissime per le nostre comunità.

La maggioranza dei casi che oggi registriamo in Calabria è stata causata dai rientri dalle persone provenienti dalle zone rosse del Nord Italia che a loro volta hanno innescato il contagio sul nostro territorio. Rivolgo un appello al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese e al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Paola de Micheli affinché blocchino un altro esodo che avrebbe effetti devastanti.

L’invito ai Calabresi che lavorano fuori dalla nostra regione, è sempre lo stesso: fatelo per le vostre famiglie, per i vostri cari, fatelo per voi stessi, ma non tornate in Calabria. C’è a rischio la salute di un’intera comunità e un sistema sanitario come il nostro, per quanto siano tanti e grandi gli sforzi per renderlo adeguato, non potrebbe sopportare una nuova ondata di contagi".

Così Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

Serra, 3 nuovi casi di coronavirus

Diventa più pesante il bilancio dei contagiati da coronavirus a Serra San Bruno. 

All'uomo che l'altro ieri era stato trovato positivo al covid-19 (Per approfondire clicca qui), si aggiungono, infatti, altri tre casi.

Si tratterebbe di parenti del primo paziente.

Un altro tampone, invece, avrebbe avuto esito negativo.

Si tratta di persone che, allo stato sarebbero asintomatiche. 

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