Coronavirus: l'epidemia non si ferma, 1.326 nuovi casi in un giorno. I contagiati sono 6.387

Continua a crescere, inesorabilmente, il numero degli italiani contagiati dal coronavirus. 

I nuovi dati diffusi dal commissario Angelo Borrelli, durante la conferenza stampa alla Protezione civile, parlano di 6.387 malati, con un incremento di 1.326 persone rispetto a ieri.

Con i 133 morti registrati nelle ultime ventiquattr'ore, il bilancio complessivo sale a 366.

Aumenta di 33 unità il numero delle persone guarite, che ora si attesta a quota 622.

Situazione critica negli ospedali lombardi, dove ci sono ben 399 dei 650 pazienti attualmente ricoverati in terapia intensiva.

Per far fronte all'eccezionale numero di emergenze " tredici persone - ha detto Borrelli - sono state trasferite dalla Lombardia alle regioni limitrofe".

Complessivamente, il numero dei ricoverati in terapia intensiva è aumentato, in un giorno, di ben 291 unità. 

Sono invece 3.557 i malati con sintomi ricoverati e 2.180 quelli in isolamento domiciliare.

Coronavirus: in Calabria quarantena obbligatoria per chi arriva dalle zone a rischio

“Ho appena firmato l’ordinanza che introduce misure straordinarie a seguito dell’evoluzione che ha avuto l’emergenza Coronavirus nelle regioni settentrionali. Un’evoluzione che ha spinto tante persone residenti al Nord a far ritorno in Calabria.

Come già annunciato il documento prevede, per chiunque arrivi in Calabria o vi abbia fatto ingresso negli ultimi quattordici giorni, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, la misura della quarantena obbligatoria con sorveglianza attiva.

È necessario comunicare questa misura al proprio medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta oppure telefonare al numero verde regionale 800-767676 o al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale territorialmente competente, che adotterà le misure necessarie.

I Dipartimenti di Prevenzione dovranno fornire giornalmente al Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie e al Prefetto territorialmente competente, le informazioni relative ai soggetti posti in quarantena o isolamento domiciliare con sorveglianza attiva, secondo il format appositamente definito.

Le società di autolinee e Trenitalia sono tenute a comunicare l’elenco dei passeggeri provenienti dalle zone indicate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ai Dipartimenti di Prevenzione territorialmente competenti, anche tramite i sindaci. 

I Prefetti delle Province regionali, invece, dispongono verifiche presso le stazioni ferroviarie, aeroportuali, le stazioni delle autolinee interregionali.

I sindaci, in qualità di autorità locale di protezione civile, dovranno valutare l'apertura del Centro Operativo Comunale con l'attivazione di attività di 'Assistenza alla popolazione' e 'Volontariato', dedicate alle categorie fragili e ai cittadini sottoposti a quarantena o isolamento domiciliare.

Sul sito istituzionale della Regione Calabria sarà a breve pubblicata una scheda censimento per il monitoraggio dei rischi da Covid-19. Dovrà essere compilata da chiunque arrivi in Calabria, o vi abbia fatto ingresso negli ultimi quattordici giorni, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico”.

Lo rende noto Jole Santelli, presidente Regione Calabria.

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Coronavirus, nella notte treni presi d'assalto a Milano

Assalto ai treni, la notte scorsa, alle stazione Garibaldi e Centrale di Milano.

La notizia del decreto che istituisce la "zona rossa" in Lombardia, ha spinto oltre 500 persone a cercare di salire su un convoglio ferroviario diretto verso le regioni del Sud.

Dopo il picco di ieri sera, questa mattina la situazione è ritornata alla normalità, con le stazioni milanesi presidiate da pattuglie di Polfer ed Esercito.

Viaggiatori in attesa, invece, al terminal dei pullman di Lampugnano, dove questa mattina, in attesa di un autobus, c'erano circa 150 persone, soprattutto studenti e stranieri preoccupati di non poter tornare nei Paesi d'origine.

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Coronavirus, esodo verso la Calabria. Santelli: "Fermatevi. Ritornare dal Nord mette in pericolo la nostra terra"

“Cari calabresi, è una follia. La diffusione della bozza di decreto sulla nuova zona rossa sta portando ad un vero esodo verso il sud, ed in particolare verso la Calabria. 

Siamo preoccupati ed a lavoro senza sosta per preservare la nostra terra da chi non ha ben compreso la gravità del rientro senza controllo. 

Ritornare dal Nord in modo incontrollato mette in pericolo la nostra terra e gli affetti di tutti. 

Non fatelo. Fermatevi!

Seguite le regole, proteggetevi e proteggeteci come prescritto.

L’esodo incontrollato porterà all’aumento esponenziale del contagio anche da noi. 

È evidente che una sanità come quella calabrese, vessata da anni da tagli selvaggi, non è in grado di reggere una situazione di totale emergenza. 

Occorrono provvedimenti urgenti e seri di contenimento e sicurezza che non è nel potere della Regione emanare.

Chiedo con forza un’assunzione seria di responsabilità da parte del governo nella gestione delle partenze. 

È evidente che la situazione sta sfuggendo al controllo. 

Chiedo il blocco delle partenze verso la Calabria, per ordinanza regionale stiamo facendo i controlli negli aeroporti, ma non possiamo chiudere ingressi, treni e pullman. 

Il Governo blocchi l’esodo verso la Calabria che rischia di innescare una bomba emergenziale. Chiediamo immediati ed urgenti controlli sui treni e nelle stazioni dei pullman. 

Non è nei miei poteri bloccare gli arrivi dalla zona arancione. 

La Calabria non è in grado di reggere un’emergenza sanitaria grave.

Sto firmando un’ordinanza urgente che dispone la quarantena obbligatoria per chi arriva dalle 14 province, un provvedimento per cui chiedo la collaborazione attiva dei sindaci, subito".

Così Jole Santelli, presidente Regione Calabria

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Coronavirus, tre nuovi casi in Calabria

"Il laboratorio di Microbiologia dell'ospedale civile dell'Annunziata di Cosenza ci ha comunicato l'esito positivo di tre tamponi effettuati su altrettanti pazienti. Si tratta di due persone ricoverate nel reparto di Malattie infettive del nosocomio cosentino mentre il terzo tampone è stato effettuato su un paziente residente nella provincia di Cosenza.

Come previsto dal protocollo, i campioni per i test di conferma sono stati inviati all'Istituto superiore di sanità siamo in attesa degli esiti".

Così Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

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Emergenza coronavirus, zona rossa per Lombardia e 14 province

È scattata la quarantena per circa 16 milioni di italiani.

A stabilirlo, il decreto firmato la notte scorsa dal presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte. 

Il provvedimento, che sarà in vigore fino al 3 aprile, interessa Lombardia e 14 province sparse tra Piemonte, Emilia Romagna, Marche.

La macro zona rossa stabilita dal governo per cercare di contenere la diffusione del coronavirus, coinvolgerà infatti l'intero territorio lombardo e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola.

Il decreto punta ad "evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori".

Stop anche agli spostamenti "all'interno dei medesimi territori, salvo che per quelli motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza".

Coronavirus: in Italia 1145 nuovi casi, i contagiati sono 5061

È salito a 5.061 il numero dei contagiati dal coronavirus in Italia. Rispetto a ieri si è registrato quindi un incremento di 1.145 unità.
 
Il numero dei morti raggiunge quota 233, con 36 nuovi decessi nelle ultime ventiquattr'ore.
 
I malati ricoverati in terapia intensiva sono invece 567, ovvero 105 in più rispetto a ieri.
 
I dati aggiornati sono stati forniti dal commissario Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione civile. 
 

Coronavirus: il leader del Pd Zingaretti positivo al test

Nicola Zingaretti è risultato positivo al test del coronavirus.

A darne notizia è stato lo stesso leader del Pd, in un video pubblicato su Facebook.

"I medici - ha affermato l'esponente dem - mi hanno detto che sono positivo al Covid-19. Sto bene ma dovrò rimanere a casa per i prossimi giorni. Da qui continuerò a seguire il lavoro che c’è da fare. Coraggio a tutti e a presto!".

"È arrivato: anch'io ho il coronavirus", ha detto Zingaretti. "Ovviamente mi attengo e sarò seguito secondo i protocolli previsti per tutti in questo momento.Sto bene e quindi è stato scelto l'isolamento domiciliare".

Lo staff e gli esponenti del partito che sono stati a contatto con il leader in questi giorni, si stanno sottoponendo ai controlli del caso.

Intanto si starebbe valutando la chiusura della sede del Nazareno.

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