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Il Movimento nazionale per la sovranità si struttura in Calabria

Riceviamo e pubblichiamo

"Il coordinatore regionale del Movimento Nazionale per la Sovranità, dott. Domenico Arena, ha riunito l’assemblea regionale del partito, alla quale hanno presenziato circa 40 dirigenti componenti l’assemblea regionale del MNS provenienti da tutta la regione, significato che il movimento si sta radicando sul territorio e secondo stime autorevoli viene quotato con una percentuale tra il 7% e 9% in Calabria, tanto che nell’ultima tornata elettorale MNS ha eletto 3 sindaci e numerosi consiglieri comunali.

Il Coordinatore Arena, nell’assemblea di ieri, ha provveduto ha strutturare e dare una fisionomia al MNS sul territorio regionale, nominando vice coordinatore vicario il dott. Giovanni Andricciola di Lamezia Terme uno dei primi ad aderire al movimento già con Azione Nazionale,  gli altri vice coordinatori sono per la Dott.ssa Alessandra  Bordini di Reggio Calabria, l’avv. Dario Gareri di Catanzaro, fanno parte del coordinamento regionale, l’ing. Giuseppe Muto di Crotone, e l’avv. Nicola Manfrida di Vibo Valentia. Il coordinatore Arena con queste nomine ha voluto rispettare la presenza ed il radicamento sul territorio dei suoi più stretti collaboratori, nonché la professionalità e l’esperienza politica.

Presenti inoltre, cinque coordinatori provinciali, tra i quali l’avv. Franco Blaiotta, già sindaco di Castrovillari e figura storica della destra calabrese, che guidava la folta rappresentanza della provincia di Cosenza.

L’assemblea regionale, ha redatto ed approvato un documento da presentare alla prossima assemblea nazionale, che si terrà il 1 luglio a Roma, contenente proposte politiche e programmatiche, focalizzando tre punti in modo particolare:

  • Sanità, con proposte per salvaguardare il Servizio Sanitario pubblico che nonostante tutto, secondo, l’organizzazione mondiale della sanità, resta uno dei migliori del mondo.
  • Tutela della famiglia, con incentivi alla natalità e quoziente familiare.
  • ZES, istituzioni di Zone Economiche Speciali, necessarie per lo sviluppo delle attività produttive locali, vedi porto di Gioia Tauro.

 

Hanno partecipato all’assemblea regionale, dando il loro fattivo contributo il Sen. Franco Bevilacqua e l’ex governatore Giuseppe Scopelliti.

Già nell’assemblea di ieri  il coordinatore regionale, con i suoi collaboratori, ha provveduto a dare un’impronta alla struttura del movimento attraverso la nomina dei responsabili di alcuni  dipartimenti,

  • Rapporti con le istituzioni l’on. Salvatore Bulzomì
  • Patrimonio e risorse finanziarie dott. Enrico Tramontana
  • Politiche europee dott.ssa Antonella Pastorino
  • Ambiente dott.ssa Antonella Politano
  • Infrastrutture ing. Giuseppe Muto
  • Giustizia e sicurezza avv. Giuseppe Putortì

 Nel frattempo il MNS  intensificherà la sua attività sul territorio per illustrare il proprio programma ai cittadini calabresi".

Domenico Arena Coordinatore regionale Mns

Intimidazione al coordinatore provinciale di Forza Italia, Mimmo Arena

VIBO VALENTIA - Sono in corso le indagini per scoprire ogni dettaglio circa l’intimidazione subita dal coordinatore provinciale di Forza Italia, Mimmo Arena. Una bottiglia incendiaria è stata ritrovata nelle immediate vicinanze della casa di Briatico dell’imprenditore vibonese e le forze dell’ordine stanno cercando di capire la matrice del gesto. Arena è stato candidato alle ultime elezioni europee.

La Craxi e quella telefonata di Minniti: il volto nascosto della storia

SERRA SAN BRUNO - Qualche lacrima al momento del video in cui il padre difende la sua voglia di libertà, poi la determinazione ed il carattere che inesorabilmente emergono quando si tratta di rivendicare un operato “nell’interesse della collettività”. Stefania Craxi, giunta nella cittadina della Certosa per presentare il libro “Io parlo, e continuerò a parlare”, mostra sincera commozione, ma anche l’orgoglio di essere la figlia di un uomo che “non avrebbe mai consentito di svendere le aziende di Stato agli amici degli amici” né “la speculazione” che rischia di affossare una nazione. Legge una lettera di Silvio Berlusconi, “unico leader politico ad aver risposto” ad un suo invito per le celebrazioni ad Hammamet, accenna ad un’Europa che sta diventando “un inferno” o, nella migliore delle ipotesi, “un limbo”, rivisita “il finanziamento illecito ai partiti”, ricorda l’esilio di Bettino che fu “una scelta volontaria di ribellarsi a chi lo voleva vinto ed umiliato”. Soprattutto affonda i colpi quando critica “una sinistra che non riesce a fare i conti con mio padre” e quando rinfaccia la telefonata di Marco Minniti per conto di Massimo D’Alema che il 19 gennaio 2000 offriva i funerali di Stato per Bettino Craxi. Offerta rigettata al mittente e da cui scaturisce una domanda che da allora attende di porre all’interlocutore: “se Craxi aveva diritto ai funerali di Stato perché non aveva diritto a curarsi nel suo Paese da uomo libero?”. Più pacato il ragionamento sulla necessità della centralità dei partiti, un tempo compagini dai molteplici ruoli in quanto “selettori della classe dirigente, mezzi che consentivano a tanti figli di nessuno di allearsi e diventare qualcuno, strumenti di partecipazione al processo decisionale e di formazione del senso di comunità”.

Durante la manifestazione moderata da Pietro Melia, il sindaco Bruno Rosi lascia intravedere l’intitolazione di una via a quello che il componente della Fondazione Craxi, Nicola Carnovale, definisce come “l’ultimo grande statista che ha avuto la Repubblica italiana” e che il coordinatore provinciale di Forza Italia Mimmo Arena apprezza come “politico lungimirante” che ha capito in anticipo “gli effetti della finanza sulla politica e sulla democrazia”. Legato all’attuale assetto politico ed istituzionale è l’intervento di Nazzareno Salerno che lega “l’assenza della politica” al sistema elettorale che produce “parlamentari nominati”, che in quanto tali si allontanano “dal territorio”, e si schiera contro ogni forma di “giustizialismo”. Nel volume di Craxi il consigliere regionale azzurro vede “una riflessione attenta di un uomo che ha amato il suo Paese ed ha guardato oltre” e che era diverso da tanti politici che oggi si trasformano in dei “muri” rispetto alle esigenze della gente.

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