Responsabilità ambientale, Ferrara (M5): "Il 'Chi inquina paga' diventi realtà"

"Il principio del 'Chi inquina paga' è una meta che dobbiamo raggiungere pienamente ed oggi abbiamo dato il nostro contributo affinché ciò avvenga".

Con queste parole, l'eurodeputata Laura Ferrara (M5s) ha spiegato il perché delle sue proposte di modifica alla direttiva europea in materia di responsabilità ambientale presentate in commissione Affari Legali del Parlamento Europeo, a Bruxelles.

"Davanti alla lunga lista di danni ambientali, che provocano la contaminazione tossica dei territori e l'aumento di malattie e morti fra la popolazione - ha spiegato Ferrara - le norme europee attuali vanno ampliate. Come? Tanti sono gli strumenti possibili. Estendere il concetto di danno ambientale così da includere anche aria e paesaggio; rendere uniforme negli Stati membri il concetto di soglia di rilevanza; costituire un registro obbligatorio degli operatori che svolgono attività pericolose. Non solo. Ritengo importante – ha aggiunto – che si istituiscano autorità indipendenti per il controllo e il sanzionameto e che si garantiscano più strumenti per la prevenzione, dalle campagne di informazione agli sgravi fiscali, o altre forme di premialità, per le aziende virtuose".

 "La lista dei casi di danni ambientali è lunga. "Soprattutto in Calabria, la mia regione – ha sottolineato l'europarlamentare – basti ricordare che solo l'11% dei depuratori calabresi è stato controllato nel biennio 2015/2016 e che, nella provincia di Catanzaro, 17 depuratori su 22 sono malfunzionanti. Senza contare la disastrosa gestione dei rifiuti, le discariche illegali e le navi dei veleni. A pagarne il prezzo più alto sono i cittadini. Ma non si pensi – ha concluso - che il fenomeno colpisca solo l'Italia o il sud. E' un problema di tutta l'Unione e, per questo, la risposta deve essere uniforme in ogni Stato membro. Con queste richieste, oggi, facciamo un passo in avanti nella migliore direzione".   

Fondi europei, Ferrara (M5s): "Non è più accettabile che i calabresi paghino per le negligenze della politica"

"Dalla stampa apprendo dell’ennesimo ritardo, ormai strutturale, della Regione Calabria che interessa la fase della rendicontazione dei fondi FESR 2007/2013. Non bastavano i ritardi nell’emanazione dei bandi e le superficialità nella gestione concreta delle risorse ora vi è anche il rischio che la mancata rendicontazione possa produrre perdite fino al 25% dei fondi erogati nella passata programmazione, in cui le numerose criticità si sono concentrate soprattutto nell’utilizzo delle risorse a valere sul Fondo Sociale Europeo".

E' quanto scrive in una nota Laura Ferrara, vicepresidente della commissione giuridica al parlamento Europeo.

"La corsa affannosa - prosegue l'esponente M5s - a cui abbiamo assistito dapprima nella spesa dei fondi europei ed oggi nella rendicontazione degli stessi, sono lo specchio fedele della politica di questa amministrazione regionale distaccata dalla realtà, ma sempre alla ricerca di nuovi artifici contabili che possano giustificare le palesi carenze gestionali.

Ma oltre al danno anche la beffa: anche questa volta a pagare potrebbero essere i cittadini calabresi.

Invito caldamente il presidente Oliverio a far sì che la Regione si impegni per risolvere nel più breve tempo possibile questa incresciosa situazione.
Non è più accettabile -conclude Laura Ferrara- che siano i cittadini calabresi a pagare per le negligenze e gli errori di un’amministrazione regionale incapace di fare correttamente e nei tempi previsti il proprio lavoro ordinario"

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