Classifica sulla qualità della vita del “Sole 24 ore”, Mancuso: “Accelerare nell’utilizzo delle risorse del Pnrr”

 “Ventiquattro province del Mezzogiorno ultime nella classifica sulla qualità della vita stilata dal ‘Sole 24 Ore’ con Trieste in vetta e Crotone in coda, è un dato allarmante  che deve far riflettere. La fragilità del welfare - commenta il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso -, dei servizi pubblici e dei livelli di prestazione essenziali, l’esiguità dell’offerta culturale, la percentuale da capogiro di disoccupazione e la drammatica fuga dei giovani dal Mezzogiorno che incide sul Pil e sull’andamento demografico, chiedono alle Istituzioni e alle classi dirigenti del Paese un supplemento di responsabilità”.

Conclude il presidente Mancuso: “La mole dei dati forniti dal ‘Sole 24 Ore’, passati al setaccio di strumenti ben sperimentati per la misurazione del benessere, suggeriscono di accelerare nell’utilizzo degli 82 miliardi del Pnrr e delle altre risorse comunitarie destinate al Sud, se vogliamo ricostruire l’economia nazionale e abbattere il divario territoriale, di genere e generazionale Nord-Sud”.

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Per il presidente del Consiglio regionale Mancuso: “Il ponte sullo Stretto è un’infrastruttura strategica”

“Il Ponte sullo Stretto è un’infrastruttura strategica che va realizzata. Sarebbe stato preferibile che l’Europa con il Recovery Plan o l’Italia con il Pnrr ne contemplasse il finanziamento. In attesa del cronoprogramma annunciato dal ministro Giovannini per decidere come e se realizzarlo, è positiva la risposta che Bruxelles ha dato all’interrogazione dell’europarlamentare Annalisa Tardino: può essere finanziato  anche con fondi europei, perché il collegamento tra la Sicilia e l’Italia continentale fa già parte della rete TEN-T e del corridoio Scandinavia-Mediterraneo”. L’ha detto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, intervenendo al convegno dell’Ordine degli Architetti della provincia di Catanzaro intitolato “Ponte di Messina…Sì…No…Forse”.

Ha aggiunto il presidente Mancuso: “E’ un’infrastruttura che, per impiego di saperi e tecnologia, innalzerebbe la reputazione dell’Italia nello scenario internazionale e consentirebbe alla Calabria e alla Sicilia di aprirsi al futuro, valorizzando fra l’altro la loro posizione baricentrica nel Mediterraneo. L’attraversamento stabile dello Stretto assieme all’Alta Velocità eliminerebbe il grave divario di mobilità Nord-Sud che arreca disagi e diseconomie. Il Ponte potrebbe diventare una delle grandi meraviglia del mondo con una capacità attrattiva smisurata”.

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Calabria, Sanità: Occhiuto e Mancuso incontrano Sarro, Pujia e Caputo

“E stato un primo, utile e proficuo confronto sulle problematiche della sanità in generale, nella prospettiva del  superamento delle criticità del Sistema sanitario a cui il presidente Occhiuto - in virtù delle prerogative di commissario per il Piano di rientro riconosciutegli dal Governo - sta intensamente  lavorando, perché sia finalmente garantito il diritto alla salute dei calabresi”.

Lo dice il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, in riferimento all’incontro, nel tardo pomeriggio di venerdì, al decimo piano della “Cittadella” e al quale, oltre al presidente Mancuso e al presidente della Giunta on. Roberto Occhiuto, hanno preso parte il rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro Giovambattista De Sarro, il prof. Arturo Pujia del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche della stessa Università e il vicepresidente del Consiglio regionale Pierluigi Caputo.

“Si è anche iniziato a discutere - aggiunge il presidente Mancuso - con l’impegno di successivi approfondimenti, delle modalità legislative e amministrative più opportune, per portare a conclusione con successo il processo di integrazione  dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio con il Policlinico universitario Mater Domini di Catanzaro. L’obiettivo, inseguito da decenni, è la nascita di un Polo sanitario-universitario d’eccellenza tra i più ragguardevoli del Mezzogiorno”.

Il presidente Mancuso ha già segnalato l’urgenza di pervenire “a questa sinergia di  competenze e professionalità ospedaliere e universitarie che avrà effetti positivi per il capoluogo di regione e per la Calabria intera”, nel suo intervento d’insediamento in Consiglio regionale il 15 novembre scorso.

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Il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso: “Agiamo insieme per difendere l’olio calabrese”

“Quando si dice che la Calabria ha radici millenarie di cui andare fieri, s’intende anche riferirsi all’origine e alla cultura di uno dei pilastri della nostra economia che è l’olivicoltura, oggi rappresentata da eccellenti produttori (grandi e piccoli) che però, nonostante sacrifici, impegni finanziari e la tenacia con cui affrontano le ostilità di un mercato che (per più cause) registra il crollo del prezzo dell’olio, rischiano il default o di uscire da questa fase critica fortemente penalizzati”.

Il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso “condivide appieno le ansie e le legittime preoccupazioni del mondo olivicolo calabrese e il loro appello affinché si intervenga per sostenerli con misure specifiche e  per evitare la ‘svendita’ del nostro oro verde”.

Mancuso assicura “massima attenzione da parte del Consiglio regionale che non mancherà di fare la propria parte. Sono certo - sottolinea - che unendo le forze e agendo nella stessa direzione, si possano indurre, anche intervenendo nella Conferenza Stato-Regioni, il Governo e l’Europa a fare di più, presto e meglio. Con un prezzo all’origine di 4 euro al chilogrammo che è il più basso degli ultimi vent’anni, le escursioni termiche e le recenti piogge che hanno fatto crollare le rese soprattutto in alcune aree della regione, il pericolo - sostiene Mancuso -, senza tralasciare l’intoppo nel reperimento di manodopera a causa del reddito di cittadinanza, è che la crisi, per la difficoltà del conferimento del prodotto da parte degli imprenditori nella percentuale richiesta, non risparmi neppure le  Organizzazioni dei Produttori. Le ‘OP’, infatti,  rischiano di perdere i requisiti di riconoscimento per via del mancato conferimento da parte dei produttori associati nelle percentuali stabilite dalle norme”.

Ad avviso del Presidente del Consiglio regionale, “il Governo può fare tanto (per esempio: sgravi contribuitivi e dilazione dei mutui accesi dalle imprese per la modernizzazione degli apparati di produzione). Mentre all’Europa - aggiunge - è richiesta la tutela di un settore fondamentale per lo sviluppo del Mezzogiorno e della Calabria, minacciato com’è dalle contraffazioni,  dalle incursioni dell’olio straniero a dazio zero e da una serie di accordi internazionali che colpiscono l’olio italiano di elevata qualità e tracciabile in ogni punto della filiera”. Conclude Mancuso: “A  fronte di una produzione di grande qualità ma in calo rispetto alle previsioni di inizio stagione e già sofferente per le criticità degli scorsi anni anche per il fermo da pandemia, non dubito che sapremo dotarci di una strategia lungimirante che assicuri certezze e prospettive ad un settore che in Calabria, per bontà del prodotto e processi di innovazione delle imprese, non ha niente da invidiare a nessuno”.

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Calabria, Filippo Mancuso è il nuovo presidente del Consiglio regionale

“La Calabria ci chiede cuore e coraggio! Sarò il Presidente di tutti, garante della dialettica democratica nel rispetto dello Statuto e del Regolamento. La congiuntura, complessa per via della  pandemia che ha cambiato le nostre abitudini di vita e inciso sul modello di sviluppo del Paese, ci chiede di essere protagonisti dei cambiamenti, all’insegna  del buongoverno e dei principi della programmazione e della partecipazione popolare”.

Il neo Presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, intervenendo in Aula subito dopo la sua elezione, ha apprezzato “il dinamismo di cui sta dando prova il presidente Occhiuto, che - ha detto - è come se incarnasse fisicamente il cambio di passo a cui tutti siamo chiamati, se vogliamo mettere a valore, per promuovere sviluppo e nuova occupazione, il patrimonio ambientale, storico, culturale e architettonico che fa della Calabria una delle regioni più belle d’Europa”. Ha apprezzato (“un fatto inimmaginabile qualche mese addietro”) la fine “del tormentone dei commissari della sanità mandati in Calabria dai tanti Governi”. E auspicato che “col contributo di tutti,  la sfida di avere una sanità dignitosa sia finalmente  affrontata e vinta”. Tra le tante questioni di cui occuparsi, il Presidente del Consiglio regionale ha indicato “l’integrazione  dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio col Policlinico Mater Domini di Catanzaro, la  cui realizzazione consentirà alla Calabria  di avere un Polo sanitario-universitario d’eccellenza tra i più ragguardevoli del Mezzogiorno”. Un passaggio dell’intervento,  ha riguardato gli 80 miliardi che il Pnrr destina al Mezzogiorno: “Siamo dinanzi all’appuntamento della vita per la Calabria. Non dubito che la Regione sarà all’altezza del compito. Naturalmente, c’è bisogno di supporti tecnici per la progettazione e rendicontazione delle risorse senza cui si avrebbero difficoltà”. Ancora Mancuso: “Se le risorse del Pnrr,  per più cause, dovessero essere appannaggio solo delle aree forti del Paese, lobby e cordate di potere tecnicamente attrezzate, non mettendo la Calabria e il Sud nelle condizioni di utilizzarle, l’Italia perderebbe l’occasione di realizzare la coesione sociale che insegue da 160 anni. Tutto ciò va scongiurato, perciò attiviamoci al massimo!” Particolare attenzione, il presidente Mancuso ha riservato ai Comuni: “gli avamposti della democrazia che vivono un’insopportabile condizione di solitudine, aggravata dalla presenza della criminalità organizzata, per il cui contrasto è necessario affiancare all’attività della  Magistratura e delle  Forze dell’ordine -  a cui non finiremo mai di essere grati per l’impegno e gli importanti risultati che  stanno conseguendo - una più ampia e forte reazione della società civile. La criminalità organizzata - ha scandito  il presidente Mancuso nell’Aula dedicata a Francesco Fortugno -  è un disvalore assoluto ed è  uno dei principali ostacoli allo sviluppo”. Ha parlato di “normalità della Regione, che si consegue facendo funzionare bene e tempestivamente ogni suo organismo e articolazione”. Pertanto, ha auspicato “che l’insediamento della Conferenza dei capigruppo  e l’elezione degli Uffici di Presidenza delle Commissioni avvengano rapidamente”. Ha promesso, inoltre, approfondimenti  del Consiglio sulle grandi questioni del momento (fuga dei giovani,  modernizzazione del regionalismo, Università, relazioni con i calabresi fuori dalla regione, attuazione della riforma del welfare con uno sguardo alle persone affette da demenza e alle loro famiglie). Ha segnalato alcune criticità “su cui la Regione deve intervenire” (la crisi delle imprese piccole medie, le lacune infrastrutturali che isolano la Calabria, il dissesto idrogeologico e le tante criticità ambientali, la desolazione delle aree interne, il dramma dei giovani senza lavoro e le ragioni del mondo del precariato). Avvertendo, però, che “la Calabria non può essere lasciata sola! Troppe mancanze e gravi sottovalutazioni ci sono state, nei decenni scorsi, verso i bisogni di una regionale che vanta dallo Stato crediti enormi. Mancuso ha chiesto più attenzione per i porti (“a incominciare dal Porto di Gioia Tauro”) e alle sofferenze degli aeroporti, con un passaggio sulla vicenda Sacal: “Sulle strane procedure da parte dei privati, per avere la maggioranza delle quote, denunciate dal presidente Occhiuto, intervengano subito le autorità di controllo. Si apra una pagina nuova su queste tre infrastrutture fondamentali per la mobilità e per lo sviluppo”. Ha voluto, inoltre, rivolgere un saluto alla (sua) città di Catanzaro “le cui funzioni di capoluogo meritano di essere supportate da adeguate risorse” e chiesto interventi “per l’area centrale della regione, trascurata dai tanti governi regionali che si sono succeduti”. Nel volgere un saluto alla città di Reggio, che ospita il Consiglio regionale, ha affermato: “Sosterrò la Conferenza Interregionale Calabria-Sicilia per il coordinamento delle politiche dell’Area dello Stretto, perché l’alleanza organica tra le due Regioni è un incubatore di  processi virtuosi”. Anche i giornalisti  tra i soggetti cui ha inviato un saluto nel giorno del suo insediamento. In particolare, a quelli “cui  è impedito dalle intimidazioni mafiose l’esercizio della loro essenziale funzione di informare i cittadini. Il contributo, anche critico, della stampa che si occupa della politica regionale - ha concluso - ci aiuterà a non deragliare. A rimediare ai possibili errori. A migliorarci, a  spingerci a fare. E a fare bene!”

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