Fermato con un ingente quantitativo di fuochi pirotecnici, arrestato

Durante un servizio finalizzato all'antibracconaggio e al controllo di furti di legname, militari del Coordinamento territoriale carabinieri per l’ambiente del Parco della Sila, hanno tratto in arresto L.P. di anni 37 di Crotone.

L'uomo è stato trovato in possesso di un ingente quantitativo di fuochi pirotecnici senza le dovute autorizzazioni previste per il trasporto e la detenzione.

Il 37enne è stato fermato, durante un controllo nel comune di Longobucco in località “Fossiata”, mentre viaggiava a bordo di un  autocarro.

Su disposizione della Procura di Castrovillari, i militari hanno proceduto al sequestro di 19 scatoloni contenenti fuochi pirotecnici, tra cui batterie e bombe sferiche di varie dimensioni, per un totale di 437 chilogrammi di cui 97 chilometri di polvere pirotecnica. L’operazione ha visto impegnate le Stazioni carabinieri Parco di Cava Di Melis, Lorica, Spezzano Sila, Camigliatello Silano, Mezzocampo e Cotronei.

Dopo l’arresto il pm di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari, ha disposto la liberazione del 37enne.

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A Mongiana l’assemblea generale dei lavoratori agro-florovivaisti e forestali della Cgil

Riceviamo e pubblichiamo

"In una sala gremita in ogni posto a sedere, si è svolta ieri mattina l’assemblea generale dei lavoratori agro-florovivaisti e forestali, organizzata dal sindacato della Flai-Cgil di Vibo Valentia: “Dal Decreto alla Legge. La nostra #SfidaXiDiritti continua per conquistare la Carta dei Diritti Universali del Lavoro. Contrattazione, diritti e tutele”. Oltre duecento le lavoratrici ed i lavoratori presenti ai lavori dell’assemblea, che ha visto anche la partecipazione di Ivana Galli, segretaria generale della Flai-Cgil nazionale. «Dalla raccolta di oltre tre milioni di firme – ha affermato nella sua relazione introduttiva Battista Platì, segretario provinciale della Flai-Cgil di Vibo Valentia - fino alla campagna referendaria per l’abrogazione dei voucher e il ripristino della responsabilità solidale negli appalti, abbiamo compiuto un lungo viaggio. Un viaggio fatto di assemblee, incontri nei luoghi di lavoro, nelle piazze, con volantinaggi e presidi, sempre a stretto contatto con i cittadini ed i lavoratori. Oggi, però, con l’impegno del Governo e del Parlamento di intervenire per evitare il voto referendario, il nostro viaggio non si arresta. Questo, per noi, è sì un risultato positivo ma la nostra mobilitazione continua per sostenere la Carta dei Diritti Universali del Lavoro: una proposta di legge di iniziativa popolare, di rango costituzionale, che si pone lo scopo di normare e tutelare qualsivoglia tipologia di lavoro, sia esso subordinato, parasubordinato o autonomo, definendo un nuovo, moderno diritto del lavoro attraverso una forte e coerente semplificazione dell’attuale legislazione. Questo Paese ha bisogno di lavoro, così come di diritti e di tutele collettive e non solo. Abbiamo avuto il merito di far tornare il lavoro quale tema principale della politica di questo Paese, e continueremo a batterci sul terreno delle conquiste sociali». All’assemblea, erano presenti anche Luigi Denardo, segretario generale della Cgil di Vibo Valentia, Bruno Costa, segretario regionale della Flai-Cgil Calabria, e Angelo Sposato, segretario generale della Cgil Calabria, oltre al sindaco di Mongiana, Bruno Iorfida, intervenuto per un saluto istituzionale all’assemblea. Diritti, tutele, contrattazione, questione di genere, lavoro migrante, solidarietà e integrazione i temi dei diversi interventi delle lavoratrici e dei lavoratori che si sono susseguiti nel corso dell’assemblea, a che sono entrati più nel dettaglio circa la condizione di lavoro nel settore agricolo e forestale della provincia di Vibo Valentia. A concludere i lavori, la segretaria Ivana Galli, la quale ha anche affrontato questioni legate al salario, allo sfruttamento, al lavoro nero ed alla legge sul caporalato, al rinnovo dei contratti provinciali di lavoro in agricoltura, alle impasse su consorzi di bonifica e forestali, fino alla difesa dei diritti, quali punti fondamentali dell’attività espressa dal sindacato di categoria. «Vedervi qui ed in tanti – ha esordito -  ci dà la forza di andare avanti nella nostra azione. Tante sono le sfide che ci attendono, a partire dalla Carta dei Diritti universali del Lavoro. Vogliamo innalzare la qualità del lavoro, ma soprattutto consegnare un futuro migliore ai nostri giovani»".

Flai Cgil- Vibo Valentia

Taglio abusivo di alberi secolari in area protetta, deferite 6 persone

I carabinieri forestali della Stazione di Oppido Mamertina (RC) hanno deferito all’Autorità giudiziaria sei persone accusate di deturpamento di bellezze naturali e violazione della normativa relativa alle aree protette.

Nel corso di un controllo, i militari hanno trovato, in località “Piani di Zomaro” del comune di Cittanova, cinque persone intente a tagliare alberi di faggio.

Da una prima verifica effettuata sulle piante abbattute, i carabinieri forestali hanno notato  che alcune ceppaie non erano state contrassegnate con martello forestale né numerate, mentre altre risultavano contrassegnate con un martello forestale di un tecnico privato e numerate con vernice di colore rosso. Constatate le evidenti anomalie sul modo di condurre la lavorazione, i militari hanno intimato al titolare che stava eseguendo i lavori di sospendere le attività e di esibire  la documentazione progettuale relativa al taglio. I controlli, hanno fatto emergere l’assenza di qualunque autorizzazione.

Al termine di un'accurata attività ispettiva, i militari hanno constatato l’abbattimento abusivo di 689 piante di alto fusto, di cui 646 di faggio, 16 di pino e  27 di abete rosso, piante secolari di particolare pregio.

Oltre al titolare della ditta committente del taglio abusivo, sono stati deferiti, l’agronomo forestale (titolare del martello forestale rilevato sulla specchiatura di alcune piante di alto fusto di faggio già abbattute) e quattro operai alle dipendenze della ditta. Per tutti l’accusa è deturpamento di bellezze naturali e violazione della normativa relativa alle aree protette.

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Fermati mentre smontano guard rail, due giovani accusati di furto aggravato

I militari della Stazione carabinieri forestale di Sant’Eufemia d’Aspromonte hanno deferito, in stato di libertà, due giovani, C.R. di 23 anni e L.V. di  20 anni, sorpresi in flagranza di reato lungo la strada provinciale P.2, nel comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte, mentre smontavano e caricavano su un automezzo elementi metallici del guard rail che delimita la carreggiata.

I militari sono entrati in azione dopo aver notato un fuoristrada fermo sul bordo della strada, con il portellone posteriore aperto e due giovani intenti ad armeggiare.

I carabinieri forestali hanno trovato, quindi, alcuni elementi metallici smontati e adagiati sul terreno, mentre altri erano già stati caricati sull’automezzo.

Nessuna autorizzazione o giustificazione i due giovani hanno saputo dare per il loro operato, che, inevitabilmente, li porterà a rispondere del proprio gesto davanti all’Autorità giudiziaria con l’accusa di furto aggravato.

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Movimento terra non autorizzato e discarica abusiva, deferito un uomo nel cosentino

Durante un’attività di controllo del territorio i militari delle Stazioni carabinieri forestali di Cetraro e Scalea hanno posto sotto sequestro una discarica abusiva.

Contestualmente è stato deferito all’Autorità giudiziaria un uomo di Belvedere accusato di aver effettuato, senza alcuna autorizzazione, lavori di movimento terra con la realizzazione di alcuni gradoni e un piazzale nella località “Piano della Donna” nel comune di Belvedere.

Durante il controllo i militari hanno constatato che, nel corso dei lavori abusivi, eseguiti con un mezzo meccanico, erano state tagliate alcune grosse piante di quercia.

Inoltre, in un terreno limitrofo sono stati rinvenuti rifiuti speciali provenienti da demolizioni edili che l’uomo stava utilizzando al fine di effettuare un riempimento per un avvallamento del terreno.

I carabinieri forestali hanno, quindi, proceduto al sequestro dell’area oggetto della discarica e al deferimento dell’uomo per “discarica abusiva e violazione alla normativa ambientale e paesaggistica”.

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Furto di materiale inerte dal letto del fiume, 2 arresti e 1 denuncia

I carabinieri forestali delle Stazioni di Melito di Porto Salvo e Bagaladi, nel corso di un’operazione congiunta, hanno arrestato due persone, colte in flagranza di reato, mentre, servendosi di una motopala, prelevavano e caricavano su degli autocarri materiale inerte dal greto della Fiumara Amendolea, nel comune di Condofuri, in piena area demaniale.

I due arrestati, S.T. di anni 38 residente a Condofuri e P.L. di anni 26 residente a Melito di Porto Salvo, entrambi operai incensurati, erano all’opera per conto di un imprenditore della zona, M.A. di anni 49,  che opera nel settore della lavorazione e vendita di materiale inerte. Il 49enne è stato, quindi, denunciato a piede libero sia come mandante sia come ricettatore del materiale.

Nel corso dell'operazione è stata, inoltre, sottoposta a sequestro la motopala usata durante i lavori abusivi, il cui valore è stato quantificato in circa 70 mila euro.

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Sequestrato impianto di raccolta reflui urbani nel cosentino

I militari della Stazione carabinieri forestale  di San Pietro in Guarano, in provincia di Cosenza, hanno sottoposto a sequestro un'area demaniale dove è ubicato un impianto di raccolta reflui urbani, composto da vasche di tipo "imhoff", ricadente in località Boccalupo nel territorio comunale di Luzzi.

A determinare il provvedimento, lo scarico direttamente al suolo dell’impianto.

Nel corso dell’attività ispettiva, i militari hanno constatato, infatti, che i reflui scaricavano direttamente al suolo creando un piccolo invaso formato da acque stagnanti e liquami. Per tale motivo hanno proceduto al sequestro dell’impianto e al  deferimento dell’ amministratore delegato della società di gestione, del sindaco e del responsabile dell’Ufficio tecnico per violazione alla normativa ambientale.

Esplosione ordigno a Fabrizia, i lavoratori forestali aderenti alla Cisal si riuniscono: “Condizioni assurde”

La segreteria provinciale della Cisal ha indetto per la terza decade del prossimo mese di gennaio 2017 un’assemblea dei lavoratori forestali di Fabrizia e dintorni. 

Al centro dell’incontro i problemi legati alla loro sicurezza sui cantieri di lavoro sulla scorta anche degli incidenti di cui sono rimasti vittime nei giorni scorsi alcuni di essi in seguito alla deflagrazione di un residuo bellico, apparentemente invisibile ma presente nel sottosuolo,   avvenuta mentre erano intenti a pulire gli alvei degli attigui corsi d’acqua. 

“Il preoccupante episodio dei giorni scorsi – ha detto il segretario Filippo Curtosi nel corso della riunione dell’esecutivo provinciale della Confederazione sindacale di via Luigi Razza – non può passare inosservato anzi è diventato una occasione propizia per ricordare quanto dalla Cisal più volte denunciato proprio sulla non adeguata condizione di sicurezza in cui prestano la propria opera centinaia di lavoratori forestali delle serre vibonesi. 

Le promesse dei tanti dirigenti che si sono susseguiti alla guida dell’Ente che disciplina l’attività dei lavoratori forestali – ha spiegato Curtosi – non hanno mai avuto risposta alcuna per la quasi totale indifferenza manifestata nei confronti di una categoria che è sempre stata relegata negli ultimi posti della classifica. I sacrifici e le rinunce messe in opera non hanno mai rappresentato una concreta attenzione per il vertice dell’Ente che ha sempre preteso il massimo impegno ma nelle condizioni più assurde e disperate. 

È, però, giunto il momento che Calabria Verde si assuma tutte le più piene responsabilità e avvii un più avanzato  sistema di tutela della condizione di sicurezza non solo ambientale dei lavoratori forestali.    

L’accaduto dei giorni scorsi dove alcuni dei lavoratori hanno rischiato di perdere la vita confermano quanto sia inderogabile la presa d’atto della precarietà in cui versano i cantieri di lavoro, sui quali occorre tornare a compiere una vera e propria iniziativa di ricognizione del territorio al fine di individuare gli eventuali pericoli e le difficoltà che potrebbero sorgere nell’espletamento del lavoro”.

Tra gli altri interventi quello di Francesco Fazio che coordina l’impegno dei tantissimi lavoratori serresi aderenti alla Cisal che quotidianamente affrontano mille insidie pur di mantenere il posto di lavoro. 

“L’incidente avvenuto qualche giorno  fa – ha avvertito Fazio - mette in guardia la Regione Calabria e sollecita chi è preposto al controllo dell’attività di settore a fornire ogni migliore garanzia di condizione di sicurezza a chi spende sacrifici in un lavoro così duro.

Da queste parti – ha aggiunto Fazio che è anche consigliere comunale di Fabrizia – la difesa di un tozzo di pane avviene a denti stretti e senza il conforto di un minimo di adeguata assistenza .

Pensiamo non vi sia più tempo da perdere se si è convinti che anche il pesante e non facile lavoro dei forestali merita la massima attenzione della Regione Calabria soprattutto in termini di continuità del lavoro ed assistenza ai vari livelli”.

La segreteria provinciale della Cisal, infine, su proposta dello stesso segretario provinciale Filippo Curtosi, ha approvato, all’unanimità un documento nel quale vengono riaffermate le denunce di sempre, rimaste, peraltro, puntualmente inevase, chiedendo una rivisitazione del sistema di approccio con il lavoro degli operai forestali del serrese ed una maggiore considerazione e rispetto sulla necessità di garantire una più adeguata fonte di lavoro per chi da decenni continua a mantenere decorosa e vivibile, al prezzo di alto impegno e dedizione, l’immagine della natura di un ambiente che spesso, tra l’altro,  esalta il mondo calabrese dell’accoglienza.

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