Graziano Di Natale presenta il libro "Disonorata sanità" e lancia il tour: "Dagli ospedali chiusi alla battaglia per le Terapie intensive"

Si è tenuta questa mattina, nel punto Mondadori in corso Mazzini, a Cosenza, la presentazione del libro "Disonorata Sanità", scritto dal Segretario-Questore dell'assemblea regionale della Calabria, Graziano Di Natale.

Il lancio del volume è coinciso con la presentazione del tour, che Di Natale inizierà il 2 agosto prossimo ad Amantea: "Dagli ospedali chiusi, ai pazienti sbarellati durante la prima ondata della pandemia, alla battaglia per le terapia intensive, alla legge regionale N.20/2021. Dalla prossima settimana inizierà un lungo tour dove, incontrando i cittadini nei vari comuni della Provincia di Cosenza, racconterò storie di Covid". È quanto afferma il Vicepresidente della commissione regionale contro la 'Ndrangheta, che così prosegue: "In Calabria la malasanità uccide più del Virus. Abbiamo un'idea diversa dell’impegno civico e politico rispetto a tanti altri. La cultura ha ceduto troppo spesso il passo all’approssimazione. Abbiamo il dovere di raccontare, denunciare e rimanere con la schiena dritta, costi quel che costi".

“Disonorata Sanità” è la storia degli ultimi, di chi ha vissuto nella solitudine e sulla propria pelle l’inefficienza del servizio sanitario calabrese".

Infine un invito: "Chiunque voglia ospitare il tour nella propria Città, nel proprio comune di residenza può contattarci. Saremo lieti -conclude- di raccontarvi la realtà dei fatti e di raccogliere le istanze del territorio".

Graziano Di Natale lancia il nuovo libro: "Disonorata sanità - Storie di Covid in Calabria"

"Disonorata Sanità è il titolo del mio nuovo libro andato in stampa grazie a Falco Editore.

La prefazione è a cura di Daniele Bonistalli, giornalista inviato di La7, che ringrazio. La presentazione porta la prestigiosa firma di Ivo Rossi, ex Sindaco di Padova già funzionario della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al quale va tutta la mia gratitudine. Con questo lavoro racconterò agli Italiani storie di Covid-19 in Calabria, con la schiettezza di sempre, e senza paura". È l'annuncio del Segretario-Questore dell'assemblea regionale della Calabria, On. Graziano Di Natale.

Il Consigliere regionale, dopo il successo di "Il palazzo", lancia la nuova opera, affermando: "Il nuovo libro, dal titolo emblematico, dalla prossima settimana sarà presente non solo nelle librerie e on-line ma anche nelle piazze calabresi.

In questo libro, scritto con passione, cuore e sacrificio, di concerto agli impegni istituzionali, ho raccontato -sottolinea- tutte le pecche del sistema sanitario messe in maggior risalto dalla Pandemia. Si tratta di storie vere, vissute in prima persona da chi è stato in trincea a combattere contro il virus, rivendicando con fervore e dignità il diritto alla salute". Il Vicepresidente della commissione regionale contro la 'ndrangheta lancia l'iniziativa rendendo noto inoltre: "Andrò in giro lanciando un lungo tour, per discutere, per confrontarmi e per far conoscere un nuovo modo di intendere la politica in Calabria. Dal Tirreno Cosentino passando per lo Ionio e il Savuto. Dai centri nevralgici ai piccoli borghi della provincia di Cosenza visiterò posti bellissimi per riportare tra la gente speranza e voglia di riscatto". Infine: "Resto fermamente convinto della bontà delle nostre battaglie. Avverto una grande empatia con i cittadini. Sentivo -conclude- il dovere di racchiudere in uno 'Scrigno cartaceo' le storie degli ultimi, di coloro i quali vengono continuamente bistrattati dalla politica dei potentati, con la consapevolezza di aver fornito un contributo per i calabresi. Raccontiamo, insieme, la Disonorata Sanità in Calabria".

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Verso le regionali, Di Natale scrive a Letta e Conte: "Mi ribello a questo modo di fare politica"

"Credo che i calabresi tutti siano davvero stanchi di assistere al ginepraio della politica includente, che risulta essere anni luce distante dai  problemi reali della gente.

Io mi ribello perché giornalmente ascolto le esigenze di un territorio che ha sete di giustizia e di riscatto". Lo afferma il Segretario-questore dell'assemblea regionale della Calabria, Graziano Di Natale, che così prosegue:

"Il centrosinistra va riorganizzato dalle fondamenta con coraggio. Il coraggio di cambiare realmente.

Nei mesi scorsi ho affrontato battaglie interminabili sulla sanità e sulle emergenza della nostra terra.

Ho lottato con ragazzi e ragazze che hanno  messo anima e cuore per un ideale, per un diritto, e per difendere i più deboli.

A queste battaglie, a questi valori noi non rinunceremo mai".

Il Vicepresidente della commissione regionale contro la 'ndrangheta, proseguendo nella propria disamina in vista delle prossime elezioni regionali, afferma inoltre:

"Oggi per risultare credibili bisogna innovare non rinnovare.

È doveroso tracciare un nuovo perimetro dove tutti possono liberamente esprimere il loro pensiero.

Sviluppo, difesa dei diritti e legalità, questi sono i punti per la ripartenza.

Come sempre sono disponibile a fare il soldato ma non sono disponibile ad assistere passivamente perché c’è in gioco il futuro della nostra terra.

La rinuncia di Nicola Irto è una occasione persa, ora -conclude- si trovi la forza ed il coraggio per ripartire in fretta. La Calabria, quella bella, non può più aspettare, e noi non staremo a guardare".

Vaccino Covid nelle farmacie, Di Natale (IriC): "Ritardo inaccettabile"

"Mediante interrogazione a risposta immediata ho inteso chiedere al Presidente f.f. e alla Giunta della Regione Calabria di conoscere motivi e dinamiche alla base del mancato seguito al protocollo sottoscritto dalla Regione con Federfarma Calabria secondo cui si sarebbe dovuto provvedere all'inoculazione del vaccino anti-Covid anche nelle farmacie".

Lo dichiara il Consigliere regionale, Graziano Di Natale, a seguito della mancata attivazione di un servizio ritenuto fondamentale nella lotta alla pandemia.

"A seguito dell'accordo -spiega il vicepresidente della commissione regionale contro la 'ndrangheta- fra il Governo, Federfarma e Assofarm, per la somministrazione delle fiale anti Sars CoV-2 da parte di farmacisti, in data 19.04.2021, la Regione Calabria, recependo l'imput governativo, ha sottoscritto, a sua volta, i protocolli d'intesa che definiscono le modalità di coinvolgimento di farmacisti, pediatri e odontoiatri nella campagna regionale di vaccinazione anti-Covid. Stando a quanto siglato con Federfarma Calabria, le farmacie avrebbero dovuto provvedere all'organizzazione logistica di veri e propri punti di vaccinazione".

Di Natale, continua: "Purtroppo, ad oggi, molte farmacie aderenti all'iniziativa non sono ancora operative per la somministrazione dei vaccini, sebbene la maggior parte dei farmacisti siano stati già opportunamente formati al fine di predisporre le attività necessarie per la somministrazione delle dosi, come stabilito nel protocollo stesso".


Il consigliere regionale conclude, quindi : "Si tratta di un ritardo inaccettabile per il quale chiedo alla giunta di attivarsi immediatamente fornendo risposte concrete ai Calabresi. Non resterò in silenzio. Vaccinare più persone, nel minor tempo possibile, è l' unica fonte di speranza per la nostra regione, unitamente al rispetto delle norme anti-covid in vigore. La campagna vaccinale ha bisogno di una spinta propulsiva che risulti decisiva. Auspico che i calabresi possano
vaccinarsi anche nelle farmacie, e resto vigile in attesa di risposte chiare da chi è deputato al governo di un territorio sferzato dall'emergenza sanitaria".

Calabria in zona rossa fino al 21 aprile, Di Natale: "Sistema sanitario a pezzi e caos sui vaccini" 

"La Calabria 'zona rossa' fino al 21 aprile 2021 sancisce, ancora una volta, il fallimento di una giunta regionale incapace di amministrare e di risollevare un sistema sanitario ancora al collasso, vero emblema di una classe politica inappropriata e confusionaria".

È quanto afferma il Segretario-Questore dell'assemblea regionale della Calabria, Graziano Di Natale, appreso l'ordinanza N.21 del Presidente f.f. On. Spirlì, che recepisce quella del Ministro della Salute dello scorso 2 Aprile, con la quale è stata disposta l’applicazione, per altri 15 giorni e a partire dal 7 aprile, delle misure già in vigore valide per il contenimento dell'emergenza.

Il consigliere regionale di opposizione prosegue: "Prendo atto che l’analisi dei dati a livello regionale evidenzia oltremodo una costante crescita del numero assoluto dei casi, si evince chiaramente che, l’incremento del numero di posti letto occupati in area Medica e Terapia intensiva è direttamente riconducibile alla mancanza degli stessi in quanto chi avrebbe dovuto fare non ha fatto, e queste sono le conseguenze che paghiamo".

Il vicepresidente della commissione regionale contro la 'ndrangheta, lancia una dura stilettata: "In Calabria siamo ultimi in tutto. Da oltre dodici mesi sostengo, mozioni alla mano, che è necessaria la riapertura delle strutture ospedaliere chiuse, anche per sopperire alla mancanza di posti letto ma, mio malgrado, la maggioranza di Governo resta inerte. Basti pensare -prosegue Di Natale- che negli ospedali di Paola e Rogliano sono stati forniti servizi ai cittadini solo dopo le battaglie, le proteste e le denunce in Procura. Eppure il centrodestra calabrese promette sistematicamente nuovi posti letto ma si tratta soltanto di specchi per le allodole. Chi governa la sanità chiude reparti esistenti trasformandoli in centri Covid, come accaduto allo Iannelli di Cetraro con Medicina, invece di aumentare i servizi ed usufruire di strutture agibili allocate in tutta la provincia di Cosenza, e di fare assunzioni pubbliche".

Sulle vaccinazioni, l'esponente politico aggiunge: "La campagna vaccinale ci pone nelle ultime posizioni della classifica nazionale per percentuale di immunizzati ma siamo già finiti alla ribalta dell'opinione pubblica Italiana, come al solito. Ci sono infatti misteriosamente migliaia di dosi somministrate ad 'Altri' delle quali, ad oggi, non è lecito avere riposte dalla maggioranza, che addirittura, per mano di qualche suo esponente, vorrebbe farci credere di non sapere nulla".

Di Natale lancia un appello per i Calabresi fortemente penalizzati dal prolungamento delle misure restrittive in vigore: "I cittadini sono stanchi. Non c'è più lavoro. Le aziende, le attività, le partite Iva, sono in ginocchio. La zona rossa penalizza soprattutto i ristoratori, le palestre, i parrucchieri, e quelle categorie che, da un lato soffrono le chiusure generate da un sistema sanitario vergognoso, e dall'altro non ricevono risposte concrete ed immediate dal governo centrale, non esente da grosse responsabilità. Un calabrese, quindi, come deve arrivare a fine mese? Io mi ribello, perché mi sto battendo da mesi e nessuno mi ha ascoltato. A pagare le spese sono sempre i cittadini ai quali va la mia solidarietà e vicinanza incondizionata. È imbarazzante - conclude - dover assistere, quotidianamente, a questo sfracello politico-amministrativo più totale mentre la gente, fuori dal palazzo, fa i salti mortali per dare un futuro ai propri figli. Adesso basta. È una vergogna".

Vaccino Covid, Di Natale (IriC): "In Calabria regna l'approssimazione"

"Se la Calabria è l'ultima regione d'Italia per percentuale di dosi somministrate, con una misera percentuale del 76,3%, un motivo ci sarà e, sebbene qualcuno prosegua nell'asserire che va tutto bene, la campagna di vaccinazione nella nostra regione presenta troppe zone d'ombra motivo per cui, con interrogazione a risposta scritta, ho chiesto ufficialmente alla Giunta Regionale di avere dei chiarimenti sulle modalità di condotta della gestione delle dosi di vaccino, e di conoscere quali siano i reali criteri di distribuzione".

Lo afferma il Segretario-Questore dell'assemblea regionale, Graziano Di Natale, facendo sue le perplessità di sindaci, addetti ai lavori e cittadini, disorientati dalla gestione delle vaccinazioni nella Provincia di Cosenza, ed in particolar modo nel distretto del Tirreno Cosentino.

"Apprendo -spiega Di Natale, senza voler alimentare allarmismi- che in Provincia di Cosenza sono arrivate circa diecimila dosi Pfizer, e che soltanto 1800 sarebbero dilazionate da Amantea a Tortora dove la richiesta sarebbe, invece, di circa 2500 fiale per soggetti in attesa della seconda dose. Sebbene sembrerebbero in arrivo altre fiale 'Moderna', sono assolutamente convinto che non si possa gestire con approssimazione qualcosa di così delicato. Lo scetticismo dei cittadini è tanto. I sindaci non sanno più a che Santo appellarsi per avere i vaccini, e perdono tempo a stilare date e calendari per poi rinviare
perché non hanno certezze".

Come se quanto sopra elencato non bastasse, il Vicepresidente della commissione regionale contro la 'ndrangheta così prosegue: "Tantissime seconde dosi verranno somministrate oltre la soglia dei 21 giorni indicati, altri soggetti fragili, attendono ancora di ricevere la prima. Tutto ciò attesta una gestione fallimentare, al momento, da parte di chi dovrebbe fare e non fa".

Il consigliere regionale, eletto tra le fila dell'opposizione, denuncia, inoltre, clamorosamente: "Sembrerebbe che i vaccini, consegnati alle Aziende sanitarie provinciali, sarebbero di egual numero per tutti. Qualora venisse confermato questo modus operandi evincerebbe chiaramente che la Provincia di Cosenza, più popolosa delle altre, sarebbe clamorosamente penalizzata. Chiedo alla giunta regionale di chiarire questo aspetto fondamentale, e di farlo immediatamente".

Di Natale lancia l'ennesimo appello: "Tutto ciò è inammissibile. Siamo all'anno zero. La campagna di immunizzazione doveva essere gestita in maniera differente, con meticolosità e trasparenza invece, mio malgrado, non funziona nulla. Auspico che, per vaccinare i cittadini, non si concretizzi una pacchiana
e deleteria situazione dove chi arriva per ultimo alloggia male. I Calabresi, i territori  -conclude- pretendono risposte concrete, e chi deve darle, farebbe bene a farlo nel minor tempo possibile".

Vaccino Covid in Calabria, Di Natale (IriC) denuncia: “Non utilizzate 80 mila dosi”

"La Regione Calabria deve spiegarci i reali motivi legati all'eccessivo rallentamento nella campagna di somministrazione del vaccino anti Covid-19 per gli over ottanta e per le persone ritenute appartenenti alla categoria 'fragili', deve farlo subito al fine di fugare i dubbi di tantissimi calabresi preoccupati ed attoniti".

È quanto afferma in una nota il consigliere regionale Graziano Di Natale, che aggiunge: "Sebbene vi siano delle responsabilità politico-gestionali evidenti da parte della giunta regionale, quest'ultima, non ha mai smentito le tante denunce che quotidianamente investono la campagna di immunizzazione peggiore
d'Italia. Penso sia doveroso -continua il consigliere regionale- soffermarsi sui numeri in quanto non interpretabili. In Calabria sono state consegnate circa 256 mila dosi, di queste soltanto 176 mila, circa, sono state somministrate alle persone aventi diritto. Dati alla mano, vi è una discrepanza di circa ottantamila vaccini attualmente inutilizzati".

Il vicepresidente della commissione regionale anti 'ndrangheta interroga, quindi, la maggioranza di governo sull'inconfutabilità dei dati: "Delle ottantamila dosi in stand-by soltanto trentaseimila sono AstraZeneca, quindi sospesi dall'Aifa. Dunque le restanti Pfizer e Moderna perché non vengono usate per vaccinare? La Regione faccia immediatamente chiarezza perché è in ballo la salute pubblica dei cittadini".

L'esponente politico pungola ancora la giunta ritenuta, senza mezzi termini, ‘inadeguata’ nel gestire la pandemia in Calabria.

"Siamo sempre tra le ultime regioni d'Italia per percentuale di immunizzati. È una vergona che ormai tutto il bel Paese conosce. Addirittura, in alcuni
comuni della Provincia di Cosenza e sul Tirreno Cosentino, non è stata completata la somministrazione della prima dose agli ultra ottantenni. È una vergogna senza fine. Un susseguirsi di errori gestionali da dilettanti allo sbaraglio della politica. Purtroppo -conclude - la catena di montaggio retta dai sindaci e dal personale sanitario, non può reggere l'urto da sola senza la guida autorevole della massima istituzione regionale. Per questo motivo chiedo alla giunta di
centrodestra di invertire rapidamente il trend e di fare chiarezza sui vaccini non somministrati che non sono AstraZeneca. Resterò vigile perché sulla salute dei calabresi non concedo sconti".

Infine, una considerazione, sulla manifestazione di protesta promossa dalle sigle sindacali Cgil-Cisl-Uil. "Faccio mie le loro rimostranze. Bene fanno a
scendere in piazza per manifestare contro una gestione miope che ha fatto diventare la campagna di vaccinazione emergenza nell'emergenza. Sarò al loro fianco per chiedere che vengano accertate le
responsabilità".

Covid in Calabria, Di Natale (IriC): “Sanità al collasso, ignorata la mia proposta di riaprire strutture ospedaliere chiuse”

"Ho avuto la contezza di constatare che all'ospedale Annunziata di Cosenza i posti letto destinati ai malati affetti da Covid-19 sono pressoché terminati e il sistema è nuovamente al collasso, retto stoicamente, soltanto dall'encomiabile sforzo del personale sanitario".

È quanto afferma il segretario-questore dell'assemblea regionale della Calabria, Graziano Di Natale, a conclusione di una visita istituzionale presso l'Hub Cosentino.

L'esponente politico, prosegue: "Non dovevamo farci trovare nuovamente impreparati, eppure è così. Purtroppo, i casi in Calabria segnano un leggero incremento nella curva dei contagi che non deve allarmare ma imporre massima attenzione. Desta preoccupazione che molti pazienti positivi necessitano
di ricoveri presso gli ospedali, nei centri Covid e i posti letto scarseggiano, come all'Annunziata. È una situazione da monitorare, tenendo in considerazione le varianti del patogeno, e lo scarso slancio della campagna vaccinale. Da Marzo 2020 ad oggi si è prodotto praticamente quasi nulla di utile. Se dodici mesi fa vi erano delle attenuanti, oggi, neanche quelle. Troppe le lacune gestionali e decisionali”.

Di Natale, considerata la necessità di reperire postazioni per i malati Covid-19 continua nella propria disamina ad ampio raggio: "Non si fanno scelte con approssimazione. Sarebbe bastato riaprire alcune strutture ospedaliere della provincia di Cosenza per sopperire alle esigenze. Purtroppo -prosegue Di Natale- a questa maggioranza di Governo è mancato il coraggio addirittura di emettere un atto di indirizzo per la riapertura degli ospedali arrivando a dichiarare di non avere competenza per farlo, nonostante la sanità rappresenti il 70% circa del bilancio regionale. Ancora una volta, chiedo loro, di pensare
seriamente alla mia proposta (con tanto di Mozione presentata) circa la riapertura di alcune strutture agibili ed utilizzabili per sopperire all'emergenza e per dotare il territorio di presidi smettendola con la politica dei tagli sulla sanità".

Il consigliere regionale, punta sugli investimenti, e sulla lungimiranza. "Non bisogna essere miopi. Non abbiamo certezza di quando realmente cesserà la pandemia in Calabria, complice la lentezza della somministrazione dei vaccini. È impensabile essere, dopo 12 mesi, nuovamente in emergenza perché non sono state attuate misure preventive da parte di chi avrebbe l'obbligo di tutelare i Calabresi. Ancora una volta -conclude Di Natale- chiedo alla giunta di compiere
quello scatto d'orgoglio ormai improrogabile. L'emergenza non attenderà i tempi della politica o della burocrazia. Speriamo di non doverci mai arrivare ma dobbiamo farci trovare pronti dinnanzi ad un'eventuale terza ondata. Dal canto mio resto vigile consapevole di suggerire al centrodestra misure attuabili e necessarie, a prescindere dal mio collocamento in minoranza, proprio perché sulla sanità non compio distinzioni di alcun genere. La Giunta, se c'è, batta un colpo".

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