Conferenza Democratiche Calabria: si metta fine alla penosa storia della Domus Aurea di Chiaravalle C.le

 Riceviamo e pubblichiamo:

Solo proclami e bugie il tempo è scaduto. Si metta subito fine alla penosa storia della domus di Chiaravalle, la storia della umanità dimenticata, della danza delle responsabilità.Soprattutto la storia della inadeguatezza della politica che già da subito si era vista poco avvezza ad affrontare i problemi, più interessata invece alle tarantelle. Ma i balli non servono, serve la politica, quella seria, serve la competenza, serve l’umanità e la coscienza. Basta ai video su fb si dia seguito con azioni alle parole. I pazienti (dopo 10 giorni di disperazione dove 8 di loro hanno perso la vita) vanno subito ospedalizzati tutti nessuno escluso. Le persone che hanno avuto contatti con la struttura a vario titolo vanno sottoposti al tampone. Non c’è scelta bisogna raggiungere tutti e capire se positivi.Poi ci sarà tempo per parlare, ci sarà il tempo in cui i calabresi comprenderanno l’errore fatto votando una classe dirigente inqualificabile. Ci sarà il tempo... ma ora di tempo non ce più.La conferenza regionale delle democratiche ha sempre attenzionato in questi giorni con tutti i canali a disposizione questa orrenda vicenza, rimanendo sempre anche in linea diretta, per avere il quadro di quanto stava accadendo, con il componente della conferenza consigliere di minoranza di Chiaravalle C.le Emanuela Neri. Abbiamo provato a credere che in queste situazioni non servisse nessun intervento perché tutto dovesse essere portato a compimento senza se e senza ma. Ci siamo sbagliate abbiamo confidato nel buon senso ma nemmeno questo si è potuto riscontrare. Davanti a noi solo incapacità e freddezza difronte anche alla sofferenza di “persone” indifese. Non ci sono parole……solo la speranza che tutti gli appelli che stanno arrivando facciano risolvere la situazione prima che si perda un altro pezzo della nostra memoria.

Conferenza regionale democratiche Calabria

Coronavirus, un altro comune in quarantena in Calabria

Un altro comune in quarantena in Calabria. Si tratta di Oriolo, nel Cosentino.

L'ordinanza, firmata ieri dalla presidente della Regione, Jole Santelli, è stata emessa in seguito alla comunicazione con la quale l'Asp di Cosenza ha segnalato "un’impennata dei casi riferibili a Covid-19".

Nel borgo dell'Alto Ionio cosentino, da quanto si apprende nell'ordinanza, sono stati riscontrati due pazienti "positivi", attualmente "ricoverati presso l’ospedale di Cosenza".

Inoltre, per altri "dieci residenti, alcuni dei quali con sintomatologia altamente suggestiva, si è in attesa dell’esito del test sui tamponi effettuati"

Pertanto, alla luce della "situazione di particolare gravità"  che potrebbe causare "un ulteriore e progressivo incremento dei cittadini coinvolti e di ulteriori contagi", con conseguente "ampliamento dei focolai di infezione", la presidente della Regione ha disposto la chiusura del comune fino al prossimo 13 aprile.

Fabrizia chiusa per coronavirus

"Ho appena emanato l'ordinanza che dispone la 'chiusura' del Comune di Fabrizia (VV). Una misura che si è resa necessaria a seguito del numero di casi di positività al Coronavirus registrati negli ultimi giorni.

L’ordinanza prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti, riducendo drasticamente ogni possibilità di socializzazione, limitando al massimo ogni spostamento; il divieto di accesso nel territorio comunale; la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.

Possono entrare nel territorio comunale gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nei controlli e nell'assistenza alle attività riguardanti l’emergenza, nonché degli esercenti le attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali alle stesse, con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale e fermo restando la limitazione della presenza fisica del personale per quanto strettamente indispensabile".

Lo rende noto il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli.

Santelli:"I 4,3 miliardi del governo ai Comuni sono un'umiliante messa in scena"

"Una messa in scena umiliante per i cittadini. I 4,3 miliardi di trasferimenti annunciati dal governo non sono altro che un anticipo delle risorse ordinarie che ogni anno lo Stato trasferisce agli enti locali. Tali risorse non possono essere utilizzate per il sostegno alle persone in difficoltà bensì per le spese di funzionamento dell’Ente come il personale e servizi essenziali.

Rispetto all’annuncio roboante di 4,3 miliardi che rischia di ingenerare aspettative dei cittadini nei confronti degli amministratori locali, l’unico trasferimento destinato ai comuni per il sostegno alle fasce più deboli è rappresentato dai 400 milioni che la protezione civile suddividerà per gli 8100 comuni presenti sul territorio".

Così Jole Santelli, presidente della Regione Calabria

Villa San Giovanni, Santelli: "Vicenda conclusa. Da Falcomatà un'insulsa polemica"

"Sono sollevata: è importante che la vicenda di Villa San Giovanni si sia risolta con l’arrivo in Sicilia delle ultime persone che non erano riuscite a traghettare. È stata una situazione che poteva degenerare e che ha messo a dura prova la comunità e per questo ringrazio il sindaco ff di Villa San Giovanni e i cittadini per la pazienza e l’impegno".

È quanto di legge in una nota della presidente della Regione Calabria, Jole Santelli. 

"Si è arrivati - prosegue il comunicato - alla soluzione grazie all'interessamento del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e al lavoro silenzioso della Regione Calabria. Riteniamo che in questa circostanza la sobrietà e l’impegno senza clamore siano strumenti necessari.

Mi sorprende che il sindaco di Reggio Calabria che, viste le numerose dichiarazioni, mi era parso fosse a conoscenza della situazione, scopra che la Protezione Civile Nazionale ha offerto alloggio ai traghettanti. Nessuna autorizzazione, nessuna disponibilità è stata data dalla Regione Calabria affinché queste persone trascorressero la notte a Reggio. Mi spiace - conclude Santelli - l'insulsa polemica dal sindaco Falcomatà. Avrebbe potuto evitarla se solo si fosse premurato di tenersi in contatto costante con il prefetto di Reggio Calabria, come del resto ho fatto io negli scorsi giorni".

 

Coronavirus, Santelli: "Il blocco dell'esodo è una vittoria della Calabria"

"Sono felice che il governo abbia compreso le preoccupazioni del Sud ed abbia cercato di porvi rimedio varando un’ordinanza del ministero dell’Interno e della Salute che vieta a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi in un comune diverso da quello in cui si trovano, quindi di evitare “fughe verso Sud”. La Calabria aveva necessità di risposte concrete per evitare nuovi contagi".

È quanto scrive in una nota la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli.

"Ringrazio il Presidente Tajani -aggiunge - ed i colleghi parlamentari e consiglieri regionali che ieri ed oggi hanno fatto 'squadra Calabria' per raggiungere il risultato. Ringrazio il Ministro Lamorgese ed il Ministro Speranza che hanno subito compreso la gravità delle nostre preoccupazioni.

 Si tratta di una vittoria per la Calabria, ma anche per tutto il Sud Italia che rischiava di dover fronteggiare una nuova ondata di arrivi che avrebbe reso più critica la situazione attuale".

 

Coronavirus: si teme un nuovo esodo verso il Sud, Santelli si appella a Conte

"Apprendiamo in questi minuti di una nuova ordinanza emessa dalla Regione Lombardia che prevede, tra l’altro, il fermo delle attività dei cantieri edili e la sospensione delle attività degli uffici pubblici, delle attività artigianali e degli studi professionali.

Si tratta di misure che, se da un lato rappresentano un’ulteriore stretta al propagarsi dei contagi in Lombardia, possono determinare indirettamente pesanti conseguenze per la Calabria e per tutte le regioni meridionali.

Tanti corregionali che lavorano in questi settori, infatti, potrebbero decidere, così come è avvenuto per gli studenti fuori sede, di rientrare in massa con conseguenze pesantissime per le nostre comunità.

La maggioranza dei casi che oggi registriamo in Calabria è stata causata dai rientri dalle persone provenienti dalle zone rosse del Nord Italia che a loro volta hanno innescato il contagio sul nostro territorio. Rivolgo un appello al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese e al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Paola de Micheli affinché blocchino un altro esodo che avrebbe effetti devastanti.

L’invito ai Calabresi che lavorano fuori dalla nostra regione, è sempre lo stesso: fatelo per le vostre famiglie, per i vostri cari, fatelo per voi stessi, ma non tornate in Calabria. C’è a rischio la salute di un’intera comunità e un sistema sanitario come il nostro, per quanto siano tanti e grandi gli sforzi per renderlo adeguato, non potrebbe sopportare una nuova ondata di contagi".

Così Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

Coronavirus, Santelli: "Grazie a chi in questo momento è in prima linea"

"In queste settimane in cui il momento di crisi assorbe le nostre energie, ci impegna ininterrottamente per studiare strategie per prevenire e contrastare l’avanzare di questa preoccupante emergenza sanitaria, voglio ringraziare, anche a nome della Giunta regionale, chi è schierato in prima linea, senza se e senza ma.

Quindi grazie a tutto il personale medico, i biologi, gli infermieri, gli Oss che da settimane, ormai, sono in trincea a lavorare. Veri e propri bagliori di speranza laddove a volte il buio pare avere la meglio.

A loro va tutto il nostro rispetto e la nostra ammirazione. 

Un ringraziamento va anche ai dirigenti delle Asp e delle Aziende Ospedaliere, i capi dei Dipartimenti Prevenzione; ma anche ai Prefetti con cui collaboriamo per garantire il rispetto delle norme, mai come in questo momento fondamentale, e che dimostrano sempre grande attenzione verso le esigenze dei territori. 

Un ringraziamento ai sindaci, oggi più che mai, “pronto soccorso” della Democrazia che, anche in questa occasione, stanno dimostrando di essere veri e propri baluardi delle istituzioni".

Così Jole Santelli, presidente della Regione Calabria

 

 

 

 

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