Sanità, Bevilacqua: “Incomprensibile il mancato incarico al colonnello Bortoletti”

"Diventa sempre meno comprensibile la ritardata attribuzione dell’incarico, a sub commissario alla Sanità calabrese, del colonnello Maurizio Bortoletti".

E' quanto affermano Franco Bevilacqua e Domenico Campana, di Cambiamo - Coraggio Italia

"La nomina, da parte del Consiglio dei ministri, che gli attribuiva l’incarico di guidare il piano attuativo del rientro dai disavanzi del servizio sanitario della Regione Calabria - sottolineano – è, infatti, del 18 novembre del 2021 e nel frattempo il Comando generale dei carabinieri ha sollevato questioni di trattamento economico, peraltro stabilite da norme vigenti, nonché questioni afferenti l’ “istituto del comando’’ che non riguardano l’incarico che assumerà il colonnello Bartoletti.

La risposta del ragioniere generale dello Stato – aggiungono Bevilacqua e Campana – al quale il Comando generale dei carabinieri si è rivolto, nonostante abbia chiarito i ‘’dubbi economici’’ e quelli legati al ‘’comando’’, sembra non abbia, però, sortito alcun effetto, dal momento che il colonnello Bortoletti si trova  ancora a Milano e non già in Calabria al lavoro per quella salutare operazione di pulizia che attende da anni di essere compiuta nei conti della Sanità.

‘’Abbiamo interessato nostri i parlamentari – concludono Bevilacqua e Campana-  affinché in Parlamento chiedano chiarimenti al ministro della Difesa, nel mentre esprimiamo tutta la nostra solidarietà al presidente della Regione Roberto Occhiuto per la scelta che ha compiuto nell’indicare al governo la persona del colonnello Bortoletti come suo collaboratore per risollevare dalle macerie la disastrata situazione della sanità calabrese’’.

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Vicenda Bortoletti, Saccomanno: "Chi non lo vuole in Calabria?"

"Ad oggi, trascorsi 100 giorni dalla decisione-non decisione del Governo: l’Amministrazione interessata non ha ancora provveduto a dare attuazione alla nomina di Maurizio Bortoletti quale sub-commissario alla sanità calabrese, in un trascorrere del tempo che ha registrato l’originale -almeno, a quanto risulta ad una prima verifica, nei 152 anni trascorsi dall’Unità d’Italia- intervento del Ragioniere Generale dello Stato, che, nel rispondere al Comando Generale dei Carabinieri, dopo una lettura didascalica delle normative vigenti, ha, con motivazione incomprensibile, non risposto adeguatamente alla richiesta. Un fatto di una gravità inaudita se si pensa allo stato di degrado in cui versa la regione ed alla necessità di avere persone competenti e capaci sia per ricostruire il nebuloso passato che il difficile presente. Un danno enorme ai calabresi che il Governo deve mettere in conto, in quanto il deficit creato dai vari commissari, in oltre un decennio di disastrosa gestione straordinaria, non può passare sott’ordine e deve essere sopportato da chi lo ha causato a seguito della propria incapacità ed incompetenza. Sul punto la Lega attuerà le barricate: i danni creati dai commissari non possono essere subiti e pagati dai calabresi. E il ritardo incomprensibile nell’attuare concretamente la nomina del sub-commissario alla sanità è, veramente, un mistero che può far pensare tanto. Chi non vuole Bortoletti in Calabria? Chi ha interesse a non farlo venire? Le domande hanno una facile risposta: questa regione ha subito e subisce ruberie continue nel settore della sanità, tanto che non si riesce nemmeno a ricostruire un passato recente e non si riescono nemmeno ad approvare dei bilanci. È notorio che in alcune ASP vi sono presunti crediti pagati due-tre volte e nessuno è riuscito ad intervenire. Qualche persona di buona ed onesta volontà aveva tentato di mettere fine a questo ladrocinio, ma, stranamente, non è riuscita ad andare avanti: uno strano decesso che ancora è avvolto nel mistero. La Lega, però, non ci sta a far proseguire questo percorso di evidenti illeciti ed ha chiesto l’accesso agli atti presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero della Sanità, il Ministro delle Finanze. e chiede, a gran voce, anche alta, che la Magistratura faccia celermente il suo corso. Le indagini non possono durare anni e, nel frattempo, consentire la prosecuzione di azioni gravemente lesive del rispetto della legge e dei diritti dei calabresi".  

Lo scrive in una nota il Commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno.

 

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Sanità, Saccomanno (Lega): “Inquietante il silenzio dell’Arma sulla posizione di Bortoletti”

"Abbiamo, immediatamente, plaudito sulla nomina quale sub-commissario alla sanità di Maurizio Bortoletti, esperto della materia che ha dato risultati eccezionali in altre regioni e che avrebbe dovuto rappresentare il punto di riferimento per una riorganizzazione seria e competente, previa verifica delle certe e pacifiche illegalità compiute nel passato. Il non riuscire nemmeno a concretizzare i bilanci di tanti anni di gestione commissariale è gravissimo, ma è ancora più grave che questo sia accaduto durante tale periodo! Ora, però, il quadro stringe ancor più! Ad oltre trenta giorni dalla nomina del col. Bortoletti, non è stata emessa la necessaria autorizzazione da parte dell’Arma dei Carabinieri. Perché? Certo è che alcuni ambienti non hanno gradito la sua nomina, in quanto la sua attività avrebbe, sicuramente, portato alla eliminazione del malaffare e alla scoperta delle evidenti illiceità che hanno impedito, allo stato, la redazione dei bilanci. Chi non vuole Bortoletti in Calabria? Chi tenta di mantenere una situazione irreale di illegalità che ha danneggiato tutti i calabresi e distrutto la sanità? Chi impedisce di far scoprire il pentolone del malaffare? Certo non i calabresi onesti. Certo non il Presidente Occhiuto. Ed allora? Situazione, sicuramente, imbarazzante ed inquietante, che, però, deve essere affrontata da tutti e definita al più presto. La Calabria non può attendere oltre".

Lo scrive in una nota, il Commissario regionale della Lega Giacomo Francesco Saccomanno 

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