Fabrizia: l’Istituto comprensivo in prima fila contro la violenza sulle donne. Iniziative anche a Mongiana e Nardodipace

L’Istituto comprensivo di Fabrizia sarà in prima fila in occasione della “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”, in programma per il prossimo 25 novembre.

Al fianco dell’Istituto scolastico guidato dalla dirigente Maria Carmen Aloi, anche i Comuni di Fabrizia, Mongiana e Nardodipace.

Per celebrare nel migliore dei modi la “Giornata” istituita nel 1999 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, gli organizzatori hanno predisposto un ricco programma articolato in diverse iniziative.

Si inizierà alle 14 di domani (martedì 23) al museo delle Reali Ferriere di Mongiana, dove si discuterà di “Violenza di genere: un fenomeno da conoscere per contrastare”. Ci  sarà poi spazio per le attività laboratoriali degli alunni della scuola secondaria di primo grado di Mongiana, a cura dell’assistente sociale Maria Rosa Moscato, della pedagogista Luana Fabrizio e delle volontarie dell’associazione “Le foglie di Dafne”.

Giovedì 25, l’iniziativa farà tappa nella sala consiliare del Comune di Nardodipace dove, a partire dalle 11, sarà presentato il romanzo di Sharo Gambino “Sole nero a Malifà” .  A parlare del volume, ambientato proprio nel borgo dei Megaliti, sarà il responsabile della comunicazione esterna della casa editrice Rubbettino, Antonio Cavallaro. Nel corso della manifestazione, moderata dal il sindaco Antonio Demasi, gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Nardodipace e Cassari riceveranno in dono una copia del libro.

Infine,  alle 10.30 di venerdì 26 novembre, presso il museo delle Reali  Ferriere di Mongiana, gli alunni della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo di Fabrizia incontreranno la giornalista Maria Chiara Caruso che dialogherà di “Verità, legalità e libertà per il risveglio della coscienza e lotta alla criminalità” con il pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Maria Frustaci. Al magistrato sarà poi conferito il premio “Uomini  e donne di Calabria” realizzato dagli studenti della classe terza A della scuola secondaria di  primo grado di Fabrizia. Nel corso dell’incontro moderato dal sacerdote don Ferdinando Fodaro, la dirigente Maria Carme Aloi si soffermerà sul tema: “La donna e il suo contributo al bene comune, al progresso e alla transizione ecologica”.

Al termine delle iniziative, curate dalla professoressa Monica La Malfa, da don Ferdinando Fodaro e dalla dirigente Maria Carmen Aloi, i sindaci di Fabrizia, Mongiana e Nardodipace inaugureranno le “Panchine rosse” realizzate dagli alunni dell’Istituto comprensivo per ricordare le donne vittime di violenza.

L’installazione delle “Panchine rosse”- ovvero un simbolo tracciato lungo il percorso di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne – rappresenta un momento centrale della manifestazione. Non a caso è previsto il coinvolgimento degli alunni della scuola primaria di tutti i plessi che, con la loro presenza, testimonieranno l’impegno delle nuove generazione a debellare i crimini contro le donne.  

Serra, sportello Agenzia delle entrate: i sindaci del comprensorio chiedono la riapertura

Su impulso del sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari, i rappresentanti dei Comuni dell’area delle Serre (Nardodipace, Fabrizia, Mongiana, Brognaturo, Spadola e Simbario), hanno sottoscritto ed inviato un documento alle direzioni regionale e provinciale dell’Agenzia delle entrate, oltre che per conoscenza alla Prefettura di Vibo Valentia, per chiedere la riapertura dello Sportello della città della Certosa.

Preliminarmente i sindaci hanno proposto una dettagliata analisi socio-economica dell’area, che ospita una popolazione di circa 15 mila abitanti e che trova il suo “punto di riferimento in termini di offerta di uffici amministrativi e servizi” nella Città di Serra San Bruno, che è “posizionata geograficamente nel cuore del comprensorio”.

“La zona – hanno specificato - presenta un significativo ritardo di crescita socio-economica dovuta anche alla carenza infrastrutturale e alla mancanza di un adeguato sistema di collegamento con i principali centri regionali e, più in generale, con i mercati di sbocco. Alcuni Comuni sono costituiti da frazioni distanti dal centro storico e ciò è motivo di emarginazione degli abitanti.

Precario e insicuro è lo stesso collegamento con il Capoluogo di Provincia, che è raggiungibile dai paesi più interni impiegando un arco temporale abbondantemente superiore all’ora. La situazione si complica ulteriormente nel periodo invernale quando le strade ghiacciate o innevate diventano spesso impercorribili rallentando ogni tipo di attività.

Si registra – hanno precisato - un notevole gap tra il Pil pro-capite dell’area e la media nazionale, dovuto alla fragilità del sistema produttivo locale. L’elevato livello di disoccupazione, soprattutto femminile e giovanile, è all’origine di un persistente flusso migratorio, aggravato dalla sfiducia nelle Istituzioni, spesso percepite come sorde o assenti.

In questo contesto sfavorevole, s’inseriscono tuttavia realtà produttive resilienti che, grazie alla determinazione, alla competenza e all’inventiva degli imprenditori locali, sono riuscite a radicarsi e a conquistare quote di mercato non secondarie proiettando le vendite anche al di fuori dei confini regionali. Vi è inoltre presente una rete di validi professionisti che opera in sinergia con le imprese e che deve necessariamente interfacciarsi con gli Uffici istituzionali”.

Dopo aver rilevato “la tendenza al depauperamento dei servizi che causa gravi disagi per i cittadini nella fruizione degli stessi e freni alla spinta imprenditoriale perpetuando e aggravando le condizioni esistenti”, i sindaci hanno rimarcato che “la riduzione o soppressione degli Uffici pubblici, formalmente giustificata con la logica della razionalizzazione, si traduce in un sostanziale abbandono che la popolazione, con in prima linea i suoi rappresentanti, non può accettare”.

In questo contesto, secondo i sindaci, “la sede dell’Agenzia delle Entrate di Serra San Bruno ha costituito un indispensabile centro informativo e per il disbrigo di pratiche per cittadini, imprese, professionisti, intermediari ed Enti pubblici che hanno così potuto avviare e portare avanti le rispettive iniziative e attività, oltre che adempiere ai propri doveri”. Tuttavia, “la graduale riduzione del personale ha rappresentato un momento di difficoltà che è andato amplificandosi con il passare del tempo” e “all’inizio della pandemia è stata posta in essere la disposizione di servizio n. 6/2020 del Direttore provinciale pro-tempore con la quale è stata sospesa l’erogazione dei servizi presso lo Sportello di Serra San Bruno fino a data da stabilire”. Il superamento della fase critica dell’emergenza non è, però, coinciso con il ripristino del servizio e “gli utenti hanno espresso lamentele e proteste in maniera sempre più insistente, anche perché l’azione è stata interpretata come l’esecuzione di un disegno precedentemente definito, che ha colto l’emergenza determinata dal Covid-19 come opportunità per chiudere definitivamente lo Sportello serrese”.

Considerati “i disagi sopportati da ogni tipo di utenza, gli effetti sulle attività sociali ed economiche del territorio ed il crescente disappunto della popolazione che rischia di trasformarsi in occasioni di disordine sociale e vista l’impellente necessità di riprendere l’erogazione dei servizi, i rappresentati degli Enti locali - supportati da titolari d’impresa, professionisti, intermediari e cittadini – hanno ribadito con fermezza “l’esigenza di far rispettare il diritto della comunità di usufruire dei servizi fondamentali che sono alla base del processo di sviluppo”.

Richiamando la collaborazione che “deve essere alla base dei rapporti tra Istituzioni”, i sindaci hanno concluso chiedendo “la pronta riapertura dello Sportello di Serra San Bruno ed il potenziamento dello stesso al fine di rispondere adeguatamente alle esigenze della comunità, che allo stato percepisce una privazione dei propri diritti, e di consentire un più agevole dispiegamento della crescita economica e sociale”.

 

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A Mongiana "Un albero per il futuro", piantati 16 faggi

La manifestazione “Un albero per il futuro”, nella mattinata di giovedì, 23 settembre, ha fatto tappa anche a Mongiana. Grazie ai Carabinieri forestali, promotori dell'evento, e all'Istituto comprensivo Fabrizia – Mongiana - Nardodipace, è stato possibile accogliere i bambini del plesso di Mongiana presso la casa comunale, dove hanno piantato 16 piccoli faggi.

“Come sindaco e a nome dell'Amministrazione che rappresento - ha dichiarato Francesco Angilletta - ho espresso ai bambini l'immensa gioia nel vedereli “impossessarsi” di questa area del municipio dove sono state messe a dimora le piante. E' stata una bellissima occasione per ricordare ai piccoli mongianesi che questi luoghi sono i luoghi di tutta la collettività e che quindi gli appartengono. Immaginare oggi di vederli periodicamente in Comune a prendersi cura di quest'area è un pensiero meraviglioso”.

La giornata è stata resa possibile grazie all'impegno dei Carabinieri forestali di Mongiana, rappresentati dall'appuntato Maria Pia Rullo, che ha spiegato ai presenti le particolarità del progetto, che avrà una durata di tre anni, e ricordando come questa iniziativa si inserisca perfettamente in una cornice straordinaria, avendo di fronte una vista favolosa direttamente sui boschi che circondano Mongiana. Si è poi confrontata con gli studenti sulle funzioni delle piante e l'importanza della biodiversità presente su tutto il territorio.

La dirigente scolastica Maria Carmen Aloi ha salutato gli alunni ponendo l'attenzione sull'importanza di questa iniziativa e su come debba stimolare riflessioni sulla necessità di avere la presenza di un'ambiente sano.


“Esprimo a nome mio e a nome dell'amministrazione che rappresento un enorme ringraziamento ai Carabinieri Forestali di Mongiana e agli operai di Villa Vittoria che hanno eseguito tutti i lavori preparatori all'evento. Ringrazio tanto anche la Preside dell'Istituto comprensivo e tutto il corpo docenti per il lavoro eccellente che fanno con i nostri bambini. Ci auguriamo che il seme piantato in questa giornata possa germogliare serenamente e crescere forte e sano.”  

 

La tappa dell’Appennino bike tour occasione per valorizzare il Parco delle Serre

Ieri, nella splendida cornice del museo delle Reali ferriere di Mongiana, in occasione del passaggio della  34^ tappa dell’Appennino bike tour, si è svolto un incontro tra Enrico Della Torre, direttore generale di Vivi Appennino, ente promotore del progetto, Pietro Federico, amministratore delegato della Mangiatorella SpA sponsor partner dell’iniziativa, Francesco Pititto, direttore del Parco delle Serre ed Alessandra Bonfanti di Legambiente.

Durante l’incontro si è discusso della comune volontà di promuovere le bellezze del Parco delle Serre attraverso le tappe calabresi dell’Appennino bike tour, in quanto la Ciclovia dell’Appennino passa proprio dai luoghi più magici del parco.

Nel giorno in cui è giunta a Serra San Bruno la 34^ tappa, con arrivo a Fabrizia, del percorso denominato “Giro dell'Italia che non ti aspetti”- 2600 chilometri dalla Liguria alla Sicilia, più di 300 comuni attraversati, 44 comuni tappa e 26 parchi e aree protette -, Federico ha sottolineato l’impegno di Mangiatorella nella tutela ambientale e nella promozione del territorio per lo sviluppo delle aree interne, concetto ribadito Pititto, che ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento di Mangiatorella nella valorizzazione del Parco delle Serre e nella promozione della mobilità sostenibile al suo interno. Un progetto che s’innesta in un ventaglio di scelte e iniziative sostenute da un crescente interesse di pubblico, quello della nuova ciclovia darebbe modo di ammirare siti naturalistici, storici e culturali, di raggiungere la località “Mangiatorella”, dove si trova la storica fonte e lo stabilimento dell’omonima acqua minerale, la tenuta Ferdinandea, la Cattolica di Stilo e molto altro.

Alessandra Bonfanti ha rimarcato che, attraverso l’importanza di fare rete, le ciclovie rappresentano un volano turistico unico per il futuro e che la Calabria offre un mix di qualità uniche da questo punto di vista, come la purezza, la natura incontaminata e l’accoglienza, ed è quindi in grado di rispondere in modo completo alle aspettative del pubblico.

Proprio per queste ragioni, il della Torre ha ribadito l’importanza del progetto di revisione che porterà alla realizzazione completa della ciclovia, di cui l’Abt si è fatta promotrice, in seguito all’accettazione da parte del Ministero delle Infrastrutture, nel 2022.

Ha concluso l’incontro Federico, ringraziando tutti e omaggiando i presenti di una targa ricordo della giornata, a simbolo dell’impegno reciproco nel promuovere la Calabria come luogo di turismo sostenibile.

La Ciclovia dell’Appennino passa dai luoghi magici del Parco delle Serre e punta su un nuovo anello che coinvolgerà la storica fonte di “Acqua Mangiatorella”

Domani giungerà a Serra San Bruno, nel cuore del meraviglioso scenario del Parco delle Serre, la 34^ tappa dell’Appennino Bike Tour – il Giro dell'Italia che non ti aspetti: un’importante progetto, duemilaseicento chilometri dalla Liguria alla Sicilia, più di trecento comuni attraversati e 44 comuni tappa, 26 parchi e aree protette. Sono questi i numeri di Appennino Bike Tour, la ciclovia dell’Appennino che ha preso il via in forma itinerante lo scorso 16 luglio da Altare (Savona) e si concluderà l’8 agosto ad Alia (Palermo). Si tratta della più lunga ciclovia d’Italia: il più importante progetto di turismo sostenibile mai realizzato nel nostro Paese, nato da cittadini e cittadine e dalle associazioni, finanziato dalle istituzioni. Un sostegno concreto alla promozione della mobilità sostenibile e al turismo nelle aree interne del Paese, che punta alla valorizzazione di un nuovo modello di turismo che rispetta l’ambiente, migliorando la qualità della vita e promuovendo la riscoperta dei meravigliosi borghi d’Italia attraverso l’utilizzo della bici, mezzo green per eccellenza.

Durante il percorso della 34^ tappa i ciclisti sosteranno in prossimità della sede del “Museo delle Reali Ferriere di Mongiana” per incontrare alcuni dei partners del progetto, il “Parco Naturale Regionale delle Serre” e “Mangiatorella SpA” che ha sponsorizzato il percorso inaugurale dell’intera ciclovia nazionale.

L’incontro, previsto attorno alle 10,30, nasce per promuovere la purezza del territorio del Parco delle Serre, ricco di bellezze naturalistiche, storiche e culturali, attraverso la modalità della mobilità sostenibile e degli itinerari naturalistici percorribili in bici o a piedi attraverso delle “passeggiate ecologiche” che vedono protagonisti i boschi delle Serre, coi loro giganteschi abeti bianchi.

Gli itinerari offrono delle opportunità di visita uniche per turisti e popolazione locale che potranno ammirare le tante opere naturalistiche e culturali accompagnate da guide esperte, lungo i sentieri del parco. Tra questi, anche quelli che permettono di raggiungere la località “Mangiatorella” ove insiste lo Stabilimento di imbottigliamento dell’omonima Acqua Minerale, la Tenuta Ferdinandea, la Cattolica di Stilo e molto altro.

“Mangiatorella”, che deve la sua purezza e le caratteristiche salutari della sua acqua proprio all’ambiente incontaminato in cui nasce, con l’adesione a questo grande progetto è orgogliosa di confermare la sua costante attenzione per la tutela dell’ambiente e del territorio.

Mongiana: scarichi anomali nel depuratore, Angilletta presenta una denuncia

“Nella giornata di ieri, 30 luglio u.s., abbiamo presentato denuncia contro ignoti in seguito alla segnalazione di scarichi anomali nell'impianto di depurazione. Ci siamo recati presso gli uffici dei Carabinieri forestali di Mongiana per chiedere sostegno nel porre fine a questa situazione che si ripresenta periodicamente e che crea gravi disagi sia al funzionamento dell'impianto depurativo, sia alla cittadinanza che abita nelle vicinanze, in quanto il malfunzionamento ha come prima conseguenza il propagarsi di odori cattivi. L'avaria dei macchinari rende necessario inoltre spese di manutenzione che vanno a ripercuotersi per intero sulle bollette del ruolo idrico. Chiediamo alla cittadinanza massima attenzione. E' assolutamente vietato immettere nelle fognature materiale nocivo come ad esempio scarti di edilizia, solventi, oli, pitture, calce, detersivi aggressivi ecc. Abbiamo avuto segnalazione che questa situazione possa avere persino influito sulla salute delle api, provocando una significativa moria delle stesse. Quindi facciamo appello al senso di responsabilità di tutti per evitare questi danni e per garantire il benessere e la salute di tutti”.

E’ quanto scrive in una nota il sindaco di Mongiana, Francesco Angilletta.

L’Appennino bike tour attraverserà le Serre e farà tappa a Fabrizia

Attraverserà anche il territorio delle Serre, l’Appennino Bike Tour - “il Giro dell’Italia che non ti aspetti” finalizzato a parlare di turismo sostenibile, tutela dell’ambiente, promozione dell’Italia, valorizzazione dell’ Appennino, dei piccoli comuni, dei parchi, delle città d’arte e delle bellezze naturali e storiche.

Organizzato da Legambiente e ViviAppennino, il tour si sviluppa attraverso 44 tappe durante le quali saranno percorsi 2.600 chilometri, attraversate quattordici regioni, più di trecento comuni e 26 parchi e aree protette.

Partita lo scorso 16 luglio da Altare (Sv),  la manifestazione, che si concluderà  l’8 agosto ad Alia (Pa), arriverà a Fabrizia il prossimo 4 agosto.

Nel corso della 34^ tappa “Amaroni - Fabrizia”, i protagonisti dell’ Appennino bike tour attraverseranno Serra San Bruno e faranno una breve sosta davanti alle Ferriere di Mongiana, prima di tagliare il traguardo posto nel borgo dell’Allaro.

Appennino bike tour, la ciclovia dell’Appennino, la più lunga d’Italia - rappresenta il più importante progetto di turismo sostenibile mai realizzato nel nostro Paese, nato dai cittadini e dalle associazioni, finanziato dalle Istituzioni e sostenuto da una storica azienda italiana, il Gruppo Colussi con il marchio Misura. Grazie alla campagna itinerante, il tracciato della ciclovia si sta animando d'iniziative che coinvolgono piccoli borghi, aree protette, territori resilienti.

Nel corso delle varie tappe vengono premiati i cosiddetti “ambasciatori dell’Appennino”, ossia le persone - amministratori, piccoli imprenditori, associazioni e realtà territoriali - che si sono distinte per attività di presidio del territorio appenninico.

Una squadra di ciclisti, insieme a Legambiente e ViviAppennino, sta percorrendo la ciclovia, sostando in ognuna delle 44 tappe dove vengono organizzati convegni, degustazioni e molti altri eventi che coinvolgono le amministrazioni locali, gli enti parco attraversati dal tracciato e le realtà interessate. Durante le soste viene presentato anche il Patto per il clima per l’Appennino, un impegno che Legambiente e ViviAppennino chiedono ai sindaci di sottoscrivere per creare una rete di comuni della ciclovia attiva contro le emissioni di gas climalteranti.

Infine, durante la campagna, vengono inaugurate le postazioni di sosta e ciclo-officina con colonnine di ricarica per e-bike realizzate da Misura in ognuno dei 44 comuni tappa, rendendo così il percorso ciclabile il primo in Italia completamente attrezzato per i cicloturisti.

A Mongiana la “Notte bianca della biodiversità”

Nell’ambito della “Notte bianca della biodiversità”, il Reparto Carabinieri biodiversità di Mongiana (Vv), il 29 luglio prossimo, aprirà la Riserva naturale biogenetica “Marchesale”.

L’iniziativa partirà dal Centro visite “Villa Vittoria” di Mongiana, con i Carabinieri del Reparto e del Nucleo Biodiversità cha accompagneranno i visitatori in una tranquilla passeggiata, in ampi spazi aperti, dove i “contatti ravvicinati” saranno quelli benefici con la natura.

Si parlerà, poi, di Biodiversità da scoprire e preservare, con Carmen Gangale, del Museo di Storia naturale della Calabria e Orto botanico Unical.

Altro momento in programma, la “Biodiversità nascosta nell’oscurità”: non solo piante, accendiamo una luce sulle “Falene delle Serre” a cura di Stefano Scalercio – Associazione lepidotterologica italiana (ali).

Con Antonio Morabito di Legambiente, Responsabile nazionale Cites, Fauna e benessere animale, si scopriranno, invece, le voci della notte, durante l’avventuroso viaggio" nel fascinoso mondo di altre creature notturne, con emozionanti “bestiali” incontri  ravvicinati, tutti da scoprire".

Infine si andrà a “… a riveder le stelle”, con una passeggiata virtuale nel nostro sistema solare, con la guida di Marica Canonico e Rosario Borrello del Planetarium Pytagoras di Reggio Calabria.

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