Caos Regione, l'accusa del Movimento 5 Stelle: "Violata la normativa anticorruzione"

“L’amministrazione regionale calabrese governata da Mario Oliverio deve cessare subito, è necessario che vadano a casa quanto prima perché ha compiuto danni enormi e irreparabili nominando dirigenti apicali al di fuori della specifica normativa anticorruzione”. I parlamentari del Movimento 5 Stelle Dalila Nesci, Nicola Morra e Paolo Parentela tornano all’attacco inviando  “una lettera urgentissima all’Autorità nazionale anticorruzione, trasmessa anche alla Procura ordinaria e generale di Catanzaro come alla Corte dei conti, perché i casi delle nomine di vertice di Gioffrè e Pingitore non erano affatto isolati”. “Nella nota – spiegano  abbiamo segnalato il gravissimo scandalo del dirigente generale dei dipartimenti regionali Lavori pubblici e Ambiente, Domenico Maria Pallaria, i cui incarichi erano manifestamente inconferibili per legge. Nelle sue mani – è il duro affondo - Pallaria ha una concentrazione di potere impressionante, del tutto abusiva. In palese condizione di inconferibilità, Pallaria è senza dubbio il dirigente italiano con maggiori incarichi. Egli risulta dirigente generale di 2 dipartimenti regionali, frutto di un accorpamento che nella precedente struttura organizzativa ne contava addirittura 4: Lavori Pubblici, Urbanistica, Ambiente e Trasporti. Pallaria è dunque il referente di ben 4 assessori: Rossi per l’Urbanistica; Russo per Trasporti-Logistica-Gioia Tauro; Musmanno per Infrastrutture; Rizzo per Ambiente. Un vero e proprio presidente ombra”. Per gli esponenti grillini non è finita qui, perché “Pallaria risulta Rup o responsabile di accordo di programma per i seguenti programmi: RUP Nuovi Ospedali (Sibaritide, Gioia Tauro-Palmi, Vibo Valentia, Catanzaro) per investimenti complessivi di oltre 700.000.000,00 euro; RUP Cittadella Regionale con investimento complessivo di oltre 160.500.000,00 euro; RUP Ingegnerizzazione delle Reti idriche regionali per oltre 100.000.000,00 euro; RUP Metropolitana Cosenza Rende Università per oltre 160.000.000,00 euro; Responsabile APQ (accordo di programma quadro) sistemi di depurazione per oltre 500 milioni di euro; Responsabile APQ del sistema portuale calabrese (Gioia Tauro, Crotone, Corigliano) per investimenti di oltre 450 milioni di euro; Responsabile APQ Infrastrutture di cui all’Intesa Generale Quadro con il MIT per oltre un miliardo di euro. Come se ciò non bastasse – aggiungono ancora Nesci, Morra e Parentela - Pallaria è perfino custode giudiziario dell’invaso dell’Alaco, dunque controllore e controllato nello stesso tempo. La delibera di nomina di Pallaria è per legge nulla e nullo è il contratto d’incarico, delle cui conseguenze economiche sono per legge responsabili i membri nominanti della giunta regionale. Oltre al caso plateale di Pallaria, abbiamo segnalato all’Anticorruzione delle posizioni di dirigenti sanitari. Questo è il sistema calabrese – è la conclusione - completamente inquinato, che il Movimento 5 stelle sta facendo saltare”.

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Rimborsopoli, #Mariodimettiti: mercoledì manifestazione Movimento 5 Stelle davanti Palazzo Campanella

Il Movimento 5 Stelle alza il tiro contro Mario Oliverio e, in seguito allo scandalo legato alla gestione dei fondi destinati ai gruppi consiliari della Regione ed emerso con l'inchiesta "Erga omnes", si prepara ad una manifestazione pubblica che mette nel mirino il presidente e le forze politiche che lo sostengono. Lo farà dalle 9 alle 18 di mercoledì 1 luglio davanti a Palazzo Campanella. Forti del successo ottenuto dall'hashtag #MarioDimettiti, che negli ultimi giorni ha impazzato sui social network, i grillini calabresi sono decisi a "protestare contro questo governo regionale delle larghe intese, attaccato alla poltrona in stile Guccione". "Loro possono barricarsi dentro il palazzo, noi ci accamperemo fuori, per ricordargli che nella vita serve onestà per ricevere il rispetto". "Purtroppo – è scritto in un comunicato ci troviamo di fronte a una classe politica che non prova vergogna neanche davanti a uno scandalo come quello di “Rimborsopoli”. Capeggiata dell’attuale governatore della Calabria, Mario Oliverio, che già pensa a lavarsene le mani e progetta la nuova giunta senza assumersi le responsabilità politiche delle sue scelte personalissime. "Aveva promesso discontinuità con il passato, Mario Oliverio, e si è trovato con una giunta azzerata - rimarca il Meetup Calabria - proprio dalle spese pazze del passato oltreché con diversi compagni e sostenitori di partito mandati al confino per gli stessi identici motivi. Aveva promesso una marcia nuova per la nostra regione ma ad oggi ci ritroviamo a navigare a vista in pieno regime emergenziale. I cittadini calabresi meritano qualcosa di diverso vogliono un governo regionale nuovo, chiedono un passo indietro a tutti i politici che fino ad ora hanno tradito il mandato degli elettori. I cittadini calabresi si sentono presi in giro, defraudati dei loro diritti di giustizia, soverchiati dal potere, schiaffeggiati dalla violenza, anche verbale, delle ultime pezze giustificative che ancora Oliverio ha il coraggio di proferire. Si deve ripartire da zero, da nuovi concetti e nuovi programmi. Per questo - è la conclusione cui arrivano i pentastellati - il governatore Oliverio si deve dimettere e lo deve fare subito". 

Commissaria UE avverte la Calabria: "Fondi europei a rischio"

Non lasciano tranquilli i calabresi le parole che sono state pronunciate da Corina Cretu, Commissario UE agli Affari regionali. A denunciarlo è Laura Ferrara, parlamentare europea del Movimento 5 Stelle. La componente dell'Esecutivo europeo, infatti, in merito alla gestione dei programmi operativi di Campania e Calabria, ha avvertito che sarà indispensabile procedere ad una "revisione profonda". "Gli errori del passato e i milioni di euro tornati indietro - è il grido d'allarme della rappresentante M5S - non hanno insegnato niente a questa classe ‪‎politica‬. Se non presentano i programmi corretti in tempi rapidi, sarà impossibile avviare lo stanziamento delle risorse entro la fine dell’anno". La lenta programmazione da parte della Regione guidata da Mario Oliverio mette, dunque, a rischio, il felice esito delle procedure necessarie per stanziare le cifre disponibili. "Se non presentano adesso i programmi - ha avvertito Corina Cretu in occasione della risposta ad una interrogazione orale presentata da Rosa D'Amato, deputata europea del Movimento 5 Stelle - c'è il rischio che perdano i soldi a livello regionale fino alla fine dell'anno". L'auspicio è che il messaggio sia arrivato forte e chiaro alle orecchie dei vertici di Palazzo Alemanni che, in una situazione complicata e difficile come quella vissuta dalla popolazione calabrese, non possono certo permettersi di indugiare oltre. Il denaro direttamente proveniente da Bruxelles rappresenta, come noto, il principale strumento per dare sostanza alle sbandierate idee di rilancio e sviluppo della regione.

Nesci all'ospedale di Polistena: "La sanità della Piana sta scoppiando"

Dalila Nesci ha visitato l'ospedale di Polistena in compagnia degli attivisti iscritti al meetup della città. Terminato il giro della struttura sanitaria, la deputata del Movimento 5 Stelle ha manifestato il suo pensiero: "Tutta la politica deve difendere l'ospedale di Polistena, che per mancanza di personale ridurrà l'operatività dei principali reparti già dal prossimo primo luglio. La sanità della Piana di Gioia Tauro sta scoppiando. L'ospedale di Polistena non può essere abbandonato". "Apra bene le orecchie - ha avvertito la parlamentare - il Commissario alla sanità calabrese, Massimo Scura, che spero sia toccato dal caos al Pronto soccorso e dall'affaticamento di medici, infermieri e operatori, costretti a turni massacranti. Vanno mantenuti e potenziati i servizi esistenti perché il grande bisogno di sanità non si può ignorare, rinviando le risposte al lontano futuro. In tutta la provincia di Reggio Calabria c'è una gravissima carenza di posti letto, ben al di sotto della normativa e del fabbisogno. Qui vanno preservati soprattutto i bambini, anche, per esempio, con la presenza permanente di un'ambulanza attrezzata per il trasporto neonatale, specialista compreso". "Sto con i cittadini - ha garantito Daila Nesci - e assicuro la mia disponibilità a portare in Parlamento le istanze sanitarie dell'intero territorio di Polistena, che non può essere penalizzato".

Sanità, gestione Asp: Nesci (M5S) si rivolge alla magistratura

"Sono costretta per l'ennesima volta a informare la Procura, poiché, in relazione ai conti sballati dell'Azieda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, il suo commissario abusivo, Santo Gioffrè, ha deliberato di attuare due recenti decreti del commissario alla Sanità regionale, Massimo Scura". A scriverlo in un comunicato diffuso in giornata è Dalila Nesci, deputata del Movimento 5 Stelle. "Avevo diffidato Gioffrè - ricorda Nesci - dal dare corso ai due decreti di Scura, sui quali ho da poco presentato un esposto alla magistratura ordinaria e contabile, visto che con tali provvedimenti il commissario alla Sanità, abusando del suo ufficio, ha reclutato un contabile a 600 euro al giorno e autorizzato l'Asp reggina ad assumere due esperti per il buco da 500 milioni, nonostante l'esistenza di un revisore, Kpmg, cui la Regione Calabria corrisponde circa 3 milioni all'anno. La deliberazione con cui Gioffrè ha dato seguito ai due decreti di Scura è oltretutto caratterizzata dalla mancanza totale di un impegno di spesa e da una formulazione indecente. Nell'atto, infatti, non è precisato quanto verranno pagati e come verranno assunti e utilizzati i due legali esterni che si aggiungeranno al consulente già individuato da Scura senza forme di pubblicità. Data la totale assenza e complicità della politica – termina la parlamenare calabrese – mi trovo obbligata a rivolgermi alla magistratura, per contrastare l'allegra gestione della sanità calabrese che procede ignorando le norme, i limiti posti dai ministeri vigilanti e l'esigenza di assoluta trasparenza derivante dalla situazione catastrofica già segnalata, prima del Piano di rientro, dalla commissione Serra-Riccio".

Domani Dalila Nesci (M5S) incontrera' il Commissario Scura

"Nella sanità calabrese bisogna imporre legalità e buon senso, per liberarla dalle logiche affaristiche e clientelari che l’hanno affossata a danno dei pazienti e cittadini. Questo sarà il principio che bisognerà seguire, d’ora in avanti. E questo sarà ciò che domani dirò al commissario Massimo Scura.". E' quanto afferma la deputata del M5S, Dalila Nesci alla vigilia dell'incontro, previsto per domani alle 12, con il Commissario del governo per l'attuazione del piano di rientro dal debito sanitario della Calabria. La parlamentare pentastellata, oltre a cercare di "fare il punto sulle gravi anomalie di gestione, dovute al mancato rispetto delle norme e all’assenza, nel tempo, di rilievi specifici"' parlera' "della nuova rete dell’assistenza, dei benefici della modificazione dei rapporti tra la Regione Calabria e l’Università di Catanzaro, della necessità di chiudere con il revisore Kpmg e di valutare la concreta utilità delle tante assunzioni sanitarie già disposte, dell’urgenza di attivare la Cardiochirurgia di Reggio Calabria e dell’obbligo di ricevere dai nuovi vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere una dichiarazione sull’assenza di cause d’inconferibilità".

 

Intervista a Dalila Nesci (M5s): "L'ospedale di Serra è stato smantellato"

Pubblichiamo di seguito l'intervista rilascita al Redattore, dalla deputata del M5S, Dalila Nesci che in mattinata ha visitato l'ospedale di Serra San Bruno.

On. Nesci, Come ha trovato l’ospedale di Serra San Bruno, fortemente penalizzato dal piano di rientro?

E’ un ospedale che, come tanti altri in Calabria, è stato smantellato nel tempo. Oggi sono evidenti le difficoltà. Bisogna esprime un plauso al personale che riesce ad erogare servizi nonostante i turni massacranti cui è sottoposto in seguito al blocco del turn over che ha impedito rimpiazzare chi è andato in pensione e chi è stato trasferito.

Cosa pensa dei piccoli ospedali come quello serrese?

Ci deve essere un’attenzione speciale per gli ospedali di montagna. Il M5S è favorevole ad una sanità di prossimità capace di adattarsi alle esigenze del territorio, anche perché esiste un problema legato alla mobilità ed alla rete di trasporto che penalizza numerosi comuni calabresi. In tal senso, rileviamo l’irrazionalità della politica che, da un lato taglia i trasporti e dall’altro chiude gli ospedali. A breve incontrerò il commissario per il rientro dal debito sanitario Scura al quale chiederò notizie sulla rete d’assistenza ospedaliera. Bisogna mettere mano complessivamente alle strutture sanitarie su tutto il territorio calabrese, a partire dalla presenza di molti “imboscati” che non si capisce quale contributo diano.

Le sale operatorie dell’ospedale “San Bruno”, sono nuove ma sono state messe a "riposo". Come spiega questo paradosso?

Inspiegabilmente è stato speso quasi un milione di euro, ma oggi sono sottoutilizzate. Ne denunciamo lo spreco, perché non si capisce per quale motivo siano stati investiti soldi in un struttura, per poi smantellata ed andare a congestionare l’ospedale di Vibo Valentia. Non c’è alcuna logica nelle scelte della politica e di chi ha responsabilità in ambito sanitario.

Il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, ha dato parere favorevole affinché si possa sbloccare il turn over, qual è la posizione del M5s ?

Sono assunzioni spot. Bisogna procedere preliminarmente ad una ricognizione e successivamente procedere alle assunzioni. Si tratta di una una risposta, in ogni caso, parziale perché con il blocco del turn over tutto il personale andato in pensione o trasferito non è mai stato reintegrato, quindi, anche le poche assunzioni che si dovessero fare non saranno sufficienti a risollevare e migliorare i servizi erogati ai cittadini.

Dopo questa sua visita, il M5S cosa pensa di fare concretamente per l’ospedale di Serra?

Sto facendo il giro degli ospedali calabresi per tenera alta l’attenzione sulla sanità che è stata abbandonata da questo Governo e da quelli precedenti, i quali, evidentemente hanno pensato di risolve tutto con l’emigrazione. Visto che la gente va via, pensano non ci sia bisogno di sanità. C’è poi un problema più ampio perché, con il pareggio di bilancio inserito in Costituzione, il diritto alla salute non è più tutelato, se non nei limiti garantiti dal pareggio di bilancio, quindi se ci sono i soldi ci sono le cure, altrimenti no. Questo è inaccettabile in un paese che si dice civile. La battaglia del M5S consiste nel prendere in considerazione tutte le denunce che stanno arrivando dai medici e dagli operatori sanitari. A tal riguardo, recentemente, ho aperto un punto d’ascolto sul mio sito dalilanesci.it dove è possibile fare, anche, delle denunce anonime, questo perché chi lavora nelle aziende sanitarie è sottoposto a sanzione e addirittura a licenziamento. Riporterò le denunce e le situazioni rappresentate al Commissario Scura. Infine, credo che sia necessario ritornare a parlare di legalità ed etica, anche, all’interno della politica altrimenti le soluzioni giuste non si troveranno mai.

Nesci (M5S): " A Vibo, dominio 'ndranghetistico e cattiva amministrazione"

"Un fondo speciale per le Province in grave difficoltà strutturale, come Vibo Valentia, che ormai non è più in grado di pagare i dipendenti, da mesi senza stipendio". E' quanto propone la parlamentare del Movimento 5 Stelle, Dalila Nesci che, in attesa del decreto correttivo con il quale il Governo  dovrebbe emendare la "riforma delle Province targata Delrio", ha preparato " una proposta per sostenere le Province che non hanno più soldi per la gestione di strade, scuole e altre funzioni fondamentali". Un intervento legislativo reso quanto mai urgente dalle sempre più gravi difficoltà prodotte dalla "riforma del Governo", giudicata dagli esponenti M5S, "dannosa, incompleta e caotica". La riforma, inoltre, avrebbe "creato problemi enormi e bloccato le Province, senza abolirle e senza ottenere risparmi". "La situazione di Vibo Valentia - afferma Nesci - è ancora peggiore, perché ai tagli del governo si aggiungono decenni di cattiva amministrazione, in un contesto generale di dominio ‘ndranghetistico e di colletti bianchi".

 

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