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Girifalco: mancato ripristino dell'Orto botanico Laura Ferrara (M5s) scrive alla Commissaria europea

Laura Ferrara, eurodeputata del Movimento 5 stelle, riaccende i riflettori sul mancato ripristino dell'orto botanico di Girifalco.

«Anche giugno è passato e nonostante le raccomandazioni della Commissione europea in seguito alla mia interrogazione, lo stato di abbandono e degrado dell'orto botanico di Girifalco permane. La Commissione europea aveva risposto alla mia interrogazione ad aprile scorso paventando la possibilità della revoca dei fondi se le autorità locali non avessero ripristinato la funzionalità dell'orto botanico entro la fine di giugno 2018. Gli attivisti della zona hanno monitorato costantemente la zona - continua la Ferrara – e non hanno registrato alcun miglioramento della situazione, che anzi, risulta ancora più abbandonata, così come testimoniano le foto che allego. Per questo motivo ho inviato una lettera alla Commissaria europea agli affari regionali, Corina Cretu, così da illustrarle come sia immutata la situazione e che dunque il progetto “Orto Botanico Centro di educazione ambientale e terapeutico” di Girifalco risulta tutt'ora non funzionante nonostante i termini fissati dalla stessa».

«Dopo la mia interrogazione la Commissione apprendeva dall'Autorità di gestione che, “in seguito alle forti piogge che hanno interessato l'area dal 22 al 25 gennaio 2017, l'orto botanico ha subito gravi danni e la sua funzionalità deve essere totalmente ripristinata”. Si attendevano pertanto i lavori di riqualificazione e la rimessa in funzione che doveva avvenire nei giorni scorsi. Nulla si è mosso, se non i soli attivisti della zona che da tempo monitorano questa incompiuta cercando di capire perché le istituzioni locali non abbiano mai avviato concretamente il progetto. Le denunce ed il richiamo formale della Commissione a nulla sono servite rispetto all'immobilismo dell'amministrazione comunale e dell'ente gestore dell'Orto.

La zona si presenta ancora come una selva di erbacce ed anche le piante pregiate lì ubicate, si sono perse – conclude l'europarlamentare-. Questo il triste destino di quello che doveva essere un bene comune ed una risorsa in termini di integrazione sociale per un'intera comunità».

 

Serra. Parte il progetto di riproporre un orto botanico presso Villa Bonitas

È stato un patrimonio naturale di straordinaria bellezza, una “riserva” unica di specie floreali in grado di aggradare la vista e rasserenare l’animo.

L’orto botanico “Rosarella”, con i suoi 6 ettari di “paradiso verde”, ha rappresentato un tesoro posto nel cuore della Calabria, un autentico esempio di ricostruzione degli equilibri degli ecosistemi. Eppure, la sua esistenza è stata quasi sconosciuta al grande pubblico, come se del suo splendore l’uomo non ne avesse avvertito il bisogno. E ora, dopo diversi interventi, sembra aver perso quel suo scopo originario, ovvero quello di concentrare la biodiversità in un ambiente “perfetto”, diventando qualcosa di diverso.

La sua suddivisione in reparti (dalle conifere alle caduche, dalle querce alle piante officinali, ecc.) riproponeva i tipi di flora dall’Angitola all’area di Bivongi presentando colori e odori che spesso sfuggono poiché offuscati dalla frenesia dei tempi moderni e dal grigiore cittadino. Nella riproposizione di alcuni ambienti, come la palude, era racchiuso il segreto delle evoluzioni della natura che si trasforma portando sempre con sé i germogli della vita.

L’esperto Maurizio Siviglia è riuscito a catalogare nelle Serre oltre 1.200 specie erbacee (alle quali va aggiunto un altro centinaio alberi d’alto fusto) e circa 800 funghi. Questi dati dimostrano la complessità di un “piccolo mondo” (in cui è centrale il ruolo dell’acqua, dato che il suo ciclo è la chiave del bilanciamento di una serie di regole naturali che regolano il prosperare e la decadenza delle specie) che va tutelato e che è addirittura colpevolmente ignorato da quanti si fanno travolgere dagli stili del sistema globalizzato.

La voglia di mantenere questa “ricchezza” non è mai svanita. È infatti in corso di concretizzazione un ambizioso progetto che mira alla realizzazione di un nuovo orto botanico nella zona di Santa Maria del Bosco – precisamente nei pressi di Villa Bonitas – sempre ad opera del professor Siviglia. Si tratta di un’idea da sostenere che valorizza l’unicità di un ambiente di cui le comunità delle Serre vanno fiere.

  • Published in Cultura
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