Parco delle Serre, domani l'insediamento del nuovo commissario Tonino Errigo

Tonino Errigo, nuovo commissario del Parco delle Serre, s'insedierà domani mattina. La nomina era arrivata nel corso della seduta dell'altro ieri della giunta regionale, anche se era già stata pubblicata la delibera dell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale relativa al procedimento di selezione del presidente. Errigo, che va a prendere il posto di Salvatore Carchidi (al quale al momento, non sarebbe stato notificato nulla) dovrà affrontare durante la sua gestione, sulla cui durata a questo punto è inutile fare previsioni, i problemi di un Ente che usufruisce di una dotazione finanziaria certamente insufficiente rispetto ai compiti che dovrebbe svolgere e che può contare su un ridotto numero di dipendenti. Fra le principali azioni della gestione precedente vi sono il progetto "Natura e turismo" e il passaggio al Parco di 50 operatori dell'ex Afor. Dunque, ancora un commissario per un Ente che ha avuto sin dalla sua nascita una vita travagliata.

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Il Parco delle Serre avvia altri 50 tirocini

"Il Parco Naturale Regionale delle Serre ha dato avvio, nei giorni scorsi, al progetto riguardante i “soggetti disoccupati percettori di ammortizzatori sociali in deroga in condizioni di svantaggio e di marginalità sociale anche per attività socialmente utile e di pubblica utilità”. E' quanto si legge in una nota dell'ente Parco, che evidenzia come il progetto in questione sia stato attivato in " esecuzione della Delibera del Commissario Straordinario n. 28 del 12/09/2014 ed in relazione al D.D.G. 13264 del 10.11.2014 della Regione Calabria, Dipartimento n. 10, Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato, con la quale è stato approvato l'elenco delle istanze ammissibili e non ammissibili, secondo i criteri previsti nell'Avviso Pubblico di cui al D.D.G. n. 10585 del 04/09/2014". Pertanto, "il Parco Naturale Regionale delle Serre ha proceduto al reclutamento e all’avvio al tirocinio di n. 50 unità lavorative nelle condizioni di 'disoccupati percettori di ammortizzatori sociali in deroga' da utilizzare nel percorso formativo/lavorativo in attività socialmente utili e pubblica utilità. Il progetto è finalizzato al sostegno delle attività istituzionali e più precisamente: pulizia e manutenzione edifici, strade, parchi e giardini presso tutti i comuni facenti parte del territorio dell’Area Protetta. L'attività di pubblica utilità avrà la durata di sei mesi con un impegno di venti ore settimanali con possibile proroga nei termini e nei modi previsti dalle normative vigenti in materia. Al lavoratore - conclude la nota - sarà corrisposta, dall’Ente promotore del tirocinio, un’indennità mensile lorda di € 400,00 dietro accertamento della partecipazione  effettiva al progetto. Con l’avvio di questo progetto, il Parco Naturale Regionale delle Serre, da un lato fornisce a ben 50 disoccupati una integrazione reddituale con contestuale formazione, e dall’altra arricchisce e migliora i servizi offerti al territorio, quali decoro e cura del verde, e ogni tipo di servizio offerto a cittadini e turisti in vista della prossima e stagione estiva".

 

Il Parco delle Serre impegnato in attività manutentive

"Il personale del Parco Naturale Regionale delle Serre unitamente a quello dei profili del progetto “Natura e turismo” nato dalla collaborazione con l’Azienda Calabria Lavoro in qualità di ente proponete, proseguono le attività di riqualificazione e rilancio del patrimonio naturalistico e storico culturale del Parco". E' quanto si legge in una nota del Parco Naturale delle Serre, nella quale si evidenzia come "in un contesto naturalistico straordinario vivono gli abitanti dei comuni che rientrano nel perimetro dell’Area protetta della Regione Calabria nella quale gli enti comunali, nel corso dell’anno, non mancano di organizzare coinvolgenti iniziative per cittadini e turisti, grazie anche all’ospitalità dei rifugi montani e ai numerosi agriturismi presenti".  "In questo quadro - prosegue il comunicato - la missione del Parco delle Serre, è quella di preservare e tutelare un patrimonio naturalistico e storico-architettonico dal valore inestimabile. Dalla regolarizzazione e decespugliamento del piano viabile, all’eliminazione dei materiali che possono intralciare il passaggio dei visitatori, proseguono la realizzazione di canalette per lo scolo delle acque, la manutenzione di muretti a secco e costruzione di gradinate in legno e pietra, che sono soltanto alcuni degli interventi di conservazione e recupero portati a termine dal personale del Parco Naturale Regionale delle Serre nell’ambito di un progetto di cura e miglioramento dei sentieri e percorsi naturalistici. I lavoratori si sono occupati, inoltre, della cura del vivaio “Rosarella” e delle strade adiacenti alla Certosa, millenario monastero voluto da Bruno di Colonia, fondatore dell’Ordine dei certosini, e del ripristino del regolare deflusso delle acque presso il Santuario mariano di Santa Maria del Bosco, luogo ameno nel quale si trova il laghetto nelle cui acque gelide, il Santo era solito inginocchiarsi per pregare in penitenza nella costante ricerca dell’incontro con Dio. Il Parco delle Serre, sta per mettere in campo delle azioni mirate dirette al miglioramento della fruizione dei sentieri, a cominciare da quello “Frassati”, grazie alla predisposizione di un piano ripristino e la messa in sicurezza di alcuni tratti del percorso. Un piano di recupero è volto poi alla riqualificazione dell’Oasi naturalistica del Lago Angitola, che pur essendo riconosciuta “zona umida di valenza internazionale” non risultava però area protetta nazionale ai sensi della legge 394/91 e pertanto è stata inglobata recentemente nel perimetro del Parco. Il lago - conclude la nota - presenta, infatti, un alto grado di vulnerabilità poiché è un ambiente artificiale in cui la gestione della variazione delle acque è fondamentale per il mantenimento delle caratteristiche delle catene trofiche acquatiche a della vegetazione di sponda, importante per la nidificazione degli uccelli.

ESCLUSIVO - Arriva la neve, ritornano i lupi

 SERRA SAN BRUNO - Con la neve ritornarono i lupi. Non erano più i padroni incontrastati del bosco e della montagna, allontanati dallo sviluppo antropico, scacciati ed uccisi per impedirne le scorrerie, i branchi di lupi erano, ormai, spariti da decenni. Erano diventati poco più di un lontano e sfuocato ricordo di cui, i più giovani, avevano solo sentito parlare. Ora, invece, complici gli interventi di ripopolamento e gli ampi spazi in cui possono scorrazzare liberamente, protetti dal Parco regionale, i lupi sono ritornati a farsi vedere nei boschi delle Serre. Era capitato altre volte che qualcuno avesse dichiarato di aver avvistato qualche esemplare, tuttavia, i riscontri, erano stati, sempre, piuttosto aleatori. Questa volta, invece, a seguito delle ultime nevicate, i lupi si sono fatti vedere e non solo. A comprovarlo, una straordinaria testimonianza fotografica, di cui “Il Redattore” è entrato in possesso, che ne conferma la presenza nelle montagne delle Serre. In particolare, lo scatto sarebbe stato effettuato nei boschi collocati a ridosso della vecchia ferriera borbonica di “Ferdinandea”. Si tratta di un documento eccezionale, offertoci da un nostro lettore, il quale ci ha spiegato che “ a causa della neve, la disponibilità di prede si riduce notevolmente, pertanto, i lupi sono costretti ad allontanarsi dalle loro usuali aree di caccia”. In una situazione del genere, quindi, è stato possibile avvistare lo sparuto ed affamato branco uscito dal bosco in omaggio al più elementare e naturale degli istinti, quello di sopravvivenza. Con la loro ricomparsa, si può, ora dire, senza tema di smentita, che quello di questo giorni è proprio un tempo da lupi!

 

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