Cassa integrazione in deroga, Molinaro (Lega): "Dall'Inps clamorosi ed inspiegabili ritardi"

“La Regione ha lavorato bene ma l’Inps è in clamoroso ritardo e penalizza i lavoratori”. 

È quanto sostiene il consigliere regionale Piero Molinaro della Lega in merito alla Cassa Integrazione in deroga.

“La Regione Calabria, con il Dipartimento Lavoro, ha completato, il 6 aprile u.s. , meno di due mesi, l’esame di tutte le domande (17.500) pervenute in relazione alla Cassa Integrazione Guadagni in deroga. Ma l’Inps, che doveva gestire i flussi e procedere al pagamento, registra ancora clamorosi ed inspiegabili ritardi. Ad oggi- osserva Molinaro-, le domande non pagate dall’Ente Previdenziale sono oltre cinque mila e interessano circa 12mila lavoratori e per un totale di 26milioni di €uro che non sono arrivati alle famiglie di questi lavoratori calabresi. La Regione Calabria ha fatto il proprio dovere, collocandosi tra le prime ad aver concluso l’istruttoria ma lo scarto in negativo ha davvero dell’incredibile!”.

Aggiunge Molinaro: “Numeri eloquenti che parlano da soli con l’inevitabile conseguenza di un aumento del disagio sociale ed economico. Le continue rassicurazioni del Governo nazionale, per il quale tutto va bene, rimangono solo annunci e parole utilizzate come arma di distrazione di massa. La realtà- conclude il consigliere regionale della Lega-, come si vede, invece, drammaticamente è questa!”. 

Molinaro (Lega) propone "un Programma strategico per ristrutturare 50 mila case"

"Il nostro sistema di protezione sociale, in particolare per le categorie svantaggiate, non può avere una “prima linea” come quella della Casa sguarnita ma deve rafforzarla e potenziarla. Riprogrammare ed investire i fondi comunitari sul “Piano Casa a Consumo Suolo Zero”, utilizzare i Super Bonus al 110% per le ristrutturazioni può fare solo bene alla Calabria".

È quanto scrive in una nota stampa il consigliere regionale Pietro Molinaro (Lega Calabria).

"Un rilancio dell’edilizia sostenibile e dei comparti connessi è indispensabile per sostenere la ripartenza post-emergenza Covid-19, migliorare la qualità degli alloggi delle fasce più deboli è proprio questa la vocazione dell’edilizia sociale. Rilevare e riqualificare da parte dell’ATERP-Calabria, le case abbandonate nei Centri Storici in particolare dei piccoli comuni, permetterebbe di ripopolarli, così come una sana riqualificazione urbana delle periferie per non continuare a farle essere degradate. Altri sistemi per sviluppare l’edilizia sociale sono solo speculazioni che consumano suolo; in alcune Regioni che lo hanno sperimentato il “Social Housing” è miseramente fallito. Una grande intesa - conclude Molinaro - tra Comuni e Regione attraverso l’ATERP è utile e necessaria per dare casa a tante famiglie Calabresi".

Molinaro (Lega): "No al Mes come fondo salva Stati. Sì, come fondo salva salute"

“No alle risorse del Mes, come fondo salva Stati. Sì, come fondo salva Salute, per investire sui ‘deficit’ della Sanità pubblica calabrese”.

A dirlo, è il consigliere regionale della Lega, Pietro Molinaro che aggiunge: “Nella progettazione degli investimenti sul sistema sanitario del prossimo futuro, esigenza evidenziata, drammaticamente, dall’emergenza Covid-19, non ci può essere solo l’aumento dei posti di terapia intensiva ma vanno affrontati ed eliminati i problemi preesistenti misurati nel divario Sud e Nord del Paese.  I dati ufficiali – fa presente Molinaro-, ci danno la cifra delle disuguaglianze sui Livelli essenziali di assistenza (Lea), indicatore dell'efficienza dei singoli servizi sanitari regionali; la Calabria è al disotto della media nazionale e con circa 30 punti percentuali in meno rispetto ad alcune Regioni del Nord. Un divario da colmare!”

Per Molinaro, “la scarsa efficienza ci consegna il triste primato della mobilità sanitaria. I cittadini calabresi, se hanno le possibilità economiche, sono costretti ad andare fuori regione, da Roma in su, per sottoporsi a esami diagnostici, interventi chirurgici e terapie specialistiche e oltre al costo oneroso per la sanità in Calabria, un cittadino corre il rischio di vivere mediamente 18 anni in meno in buona salute rispetto ai coetanei di alcune Regioni del Nord. Colmare le disuguaglianze – osserva Molinaro-, significa costruire i nuovi ospedali già finanziati, ma rivendicare le risorse del Mes per ammodernare il sistema ospedaliero: poter sostituire le apparecchiature mediche, realizzare istituti pubblici di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), digitalizzare il Sistema sanitario regionale, integrare le attività sanitarie della Rete ospedaliera-Centri di ricerca e di eccellenza con la gestione dei servizi territoriali, in particolare la Rete di igiene pubblica, la telemedicina per l'assistenza domiciliare. Non per ultimo, investire nella formazione, incrementando la partecipazione nelle scuole di specializzazione e nell’integrazione degli organici per garantire copertura e continuità dei servizi sanitari”.

“Ritengo necessario uno straordinario impegno politico e di programmazione della Calabria –conclude il consigliere regionale- con le altre Regioni del Sud, investendo sinergicamente le risorse del Mes per colmare le diseguaglianze nel diritto alla salute di tutti i cittadini italiani”.

 

 

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