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Lsu-Lpu: "il Governo non stanzia i soldi" e l'Unione sindacale di base prepara lo sciopero

“Tutte le promesse fatte in questi mesi dalle massime autorità regionali, sembrano essere cadute nel vuoto”. E’ quanto si legge in una nota nella quale l’Unione sindacale di base preannuncia lo sciopero dei lavoratori afferenti al bacino Lsu-Lpu

“Nella legge di stabilità in discussione in questi giorni – continua il comunicato -sembrerebbe che il governo non abbia previsto alcuna somma per i lavoratori Lsu-Lpu, per cui, dopo due anni di contrattualizzazione, si riapre per gli oltre 5.000 lavoratori calabresi, lo spettro del precariato e del ritorno al lavoro nero di Stato”.

A suffragare l’ipotesi ventilata dall’USB la presentazione da parte dei “parlamentari calabresi” di “un disegno di legge per reperire i 50 milioni necessari alla nuova contrattualizzazione, oltre ad un emendamento che sarebbe stato presentato alla stessa legge di stabilità”.

“La confusione- conclude la nota - regna sovrana e l’unica certezza è l’estremo caos che aleggia attorno ai lavoratori che rischiano di ripiombare nell’incubo del bacino precari. Per questo motivo, la USB Calabria indice lo stato di agitazione del personale Lsu-Lpu e richiede un incontro con il Prefetto, per aprire le procedure propedeutiche a poter dichiarare lo sciopero".

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Precariato Azienda Calabria Lavoro, Nicoló: “Ci sono prospettive positive”

“La nostra iniziativa di sindacato ispettivo finalizzata ad assicurare stabili prospettive occupazionali ai lavoratori affidati all’Azienda ‘Calabria Lavoro’ ha ricevuto riscontro positivo. D’ora in poi, quindi, il nostro impegno sarà quello di vigilare attentamente finchè saranno pienamente e puntualmente rispettati gli obblighi assunti con la ‘road map’ tracciata dai vertici amministrativi della Regione”. È quanto dichiara Alessandro Nicolò, capogruppo dei Forza Italia alla Regione, rendendo noti gli sviluppi positivi derivanti da una sua interrogazione sul futuro dei servizi affidati all’Azienda Calabria Lavoro e sulle prospettive riguardanti il riassorbimento e la cessazione del precariato degli addetti. Il capogruppo di FI rende conto dei passaggi conseguenti alla sua azione: “La risposta scritta alla nostra iniziativa, fornita per conto della Giunta dal dottor Antonio De Marco, direttore generale reggente – spiega Nicolò – ripercorre l’iter della vicenda a partire dalla legge regionale n. 28/2008  e dalla delibera di Giunta n. 160/2013 che hanno avviato le procedure di selezione per l’inclusione nel cosiddetto bacino di precariato della Regione Calabria, dei lavoratori interessati a forme di trattamento di ammortizzatori sociali affidati all’Azienda Calabria Lavoro e  attualmente inquadrati con contratto a tempo determinato fino al dicembre prossimo”. “In sostanza – aggiunge Nicolò – gli addetti sono attualmente utilizzati in convenzione con Azienda Calabria Lavoro alcuni presso la Regione Calabria, i Comuni e le Amministrazioni giudiziarie, e c’è un accordo preciso per la loro progressiva ricollocazione entro il 2016 esclusivamente presso le strutture dell'Amministrazione regionale. Come è noto anche a loro si applicano le disposizioni nazionali integrate in materia di stabilizzazione del precariato nella Pubblica Amministrazione che però hanno rinviato l'avvio del processo di stabilizzazione del precariato dal 2017 al 2018. Nell’attesa, la Regione Calabria non può procedere ad alcuna forma di assunzione e/o stabilizzazione ma prorogherà il contratto a tempo determinato con Calabria Lavoro fino a tutto il 2017 in attesa delle disposizioni normative nazionali per la definitiva stabilizzazione”. “I riscontri avuti – conclude Nicolò – sembrano positivi e ne prendiamo atto con soddisfazione: il Dipartimento Lavoro si dichiara impegnato nella prospettiva della stabilizzazione a garantire la reinternalizzazione dell’utilizzo dei lavoratori della legge 28/2008 nell’ambito delle strutture della Amministrazione regionale per come deciso dal tavolo tecnico di concertazione. Per quanto ci riguarda, saremo rigorosamente vigili sull’intera vicenda, per garantire che gli impegni assunti vengano rispettati puntualmente”. 

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Regione. Riunione per riavviare le trattative sulla stabilizzazione dei precari storici

Dopo la riunione operativa che si è svolta questo pomeriggio nella sala riunioni dell'assessore al Lavoro della Regione Calabria alla presenza della stessa Federica Roccisano e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali della CGIL , CISL e UIL, delle rispettive categorie NIDIL -CGIL, FELSA CISL, FPCISL e UIL-TEMP nelle persone di Antonio Cimino, Carlo Barletta, Gianvincenzo Petrassi, Antonio Bevacqua e Giuseppe Lavia, è stata formalizzata un'istanza di incontro al Ministero del Lavoro per riavviare le trattative funzionali alla definitiva stabilizzazione dei lavoratori LSU ed LPU dando così continuità al percorso già avviato in Calabria negli anni precedenti. Questa richiesta nasce anche alla luce dello screening che si sta effettuando in sinergia tra la Regione e le parti sociali sugli enti utilizzatori per capire quali siano le reali possibilità di stabilizzazione dei lavoratori. Regione e parti sociali hanno altresì concordato che la discussione sul precariato storico calabrese richiede un impegno congiunto di tutti gli attori coinvolti nell'anno sa vertenza. Ulteriori e successivi incontri saranno convocati nell'immediato futuro per discutere di tutti "i pezzi" del precariato che attualmente costellano il mondo del lavoro calabrese.

 

Legge 28/2008, Ale-Ugl: “Bene la concertazione Regione-Sindacati”

“Facciamo gli auguri al nuovo Dirigente generale reggente del nuovo dipartimento ‘Sviluppo economico, Lavoro e politiche sociali’, Antonio Nicola De Marco” poiché “siamo certi di trovare un attento interlocutore, che saprà continuare il lavoro tracciato dal suo predecessore  Vincenzo Caserta, cui vanno i nostri ringraziamenti, per aver avviato e sostenuto un percorso di stabilizzazione di tutto il precariato regionale e non, in particolare, con l’istituzione del tavolo tecnico per definire il percorso di stabilizzazione dei lavoratori della legge regionale 28/2008”. È quanto scrive in una nota l’Ale-Ugl, sindacato da sempre impegnato nella difesa dei lavoratori precari. “Il nostro plauso – viene aggiunto - va anche al neo assessore al Lavoro Carlo Guccione per aver posto l’accento sulla necessità di una concertazione Istituzione Regione - OO.SS., per definire le misure di contrasto al precariato regionale e non, riconosciuta come piaga sociale e come freno all’efficacia del buon andamento della pubblica amministrazione. Nell’attesa di poter concludere le procedure di stabilizzazione del personale di cui alla legge regionale 28/2008, oggetto di esame del tavolo tecnico costituendo – sostiene l’Ale-Ugl - siamo certi sin d’ora di poter approdare entro la fine dell’anno, alla conclusione delle fasi di stabilizzazione di questi lavoratori e di poter guardare questi lavoratori non più come precari ma come lavoratori assunti a tempo indeterminato, per come voluto e manifestato dal governatore  della Calabria Mario Oliverio”.

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