Aggredisce gli agenti, ma viene immobilizzato con il taser: denunciato

Un 24enne di Reggio Calabria è stato denunciato dalla polizia, con l’accusa di resistenza, violenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale.

In particolare, gli agenti sono intervenuti a casa del giovane, il quale aveva contattato il 113 per  segnalare  di aver ucciso la  sorella. Giunti sul posto,  gli agenti, nel constatare l’infondatezza della segnalazione, hanno dovuto fare i conti con il 24enne che avrebbe cercato di aggredirli con un oggetto in vetro.

A quel punto, i poliziotti hanno impugnato la pistola ad impulsi elettrici Taser, grazie alla quale sono riusciti a immobilizzarlo, per poi affidarlo alle cure dei  sanitari.

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Covid: al Gom di Reggio Calabria tutto pronto per la quarta dose di vaccino

Ravvisata la necessità di implementare la somministrazione della IV° dose di vaccino ai soggetti indicati nella circolare del Ministero della Salute recante “Indicazioni preliminari sulla somministrazione di dosi addizionali e di dosi “booster” nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19”, il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria comunica all’utenza che il Centro Vaccini del presidio “Riuniti” è attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle 14.

La IV° dose di vaccino è raccomandata per i soggetti immunodepressi e per i soggetti fragili, di età uguale o superiore ai 60 anni, che presentano le seguenti condizioni:

  • Attesa di trapianto d’organo;
  • Trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;
  • Trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro due anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica);
  • Immunodeficienze primitive (es. Sindrome di George, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.);
  • Immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.);
  • Sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei linfociti T CD4+<200 cellule/µl o sulla base di giudizio clinico;
  • Terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CART);
  • Patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di sei mesi dalla sospensione delle cure;
  • Pregressa splenectomia;
  • Dialisi e insufficienza renale cronica grave;
  • Malattie respiratorie: fibrosi polmonare idiopatica, malattie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia
  • Malattie cardiocircolatorie: scompenso cardiaco in classe avanzata (III – IV NYHA), pazienti post-shock cardiogeno;
  • Malattie neurologiche: sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone, sclerosi multipla, distrofia muscolare, paralisi cerebrali infantili, miastenia gravis, patologie neurologiche disimmuni;
  • Diabete/altre endocrinopatie severe: diabete di tipo 1, diabete di tipo 2 in terapia con almeno 2 farmaci per il diabete o con complicanze, morbo di Addison, panipopituitarismo;
  • Malattie epatiche: cirrosi epatica;
  • Malattie cerebrovascolari: evento ischemico-emorragico cerebrale con compromissione dell’autonomia neurologica e cognitiva, stroke nel 2020-21, stroke antecedente al 2020 con ranking maggiore o uguale a 3;
  • Emoglobinopatie: talassemia major, anemia a cellule falciformi, altre anemie gravi;
  • Altro: fibrosi cistica, sindrome di Down, grave obesità (Bmi maggiore di 35);
  • Disabilità(fisica, sensoriale, intellettiva e psichica): disabili gravi ai sensi della legge 104/1992 articolo 3 comma 3.

 

Porto di Reggio Calabria, Fiamma tricolore: "Ancora una volta in campo gli illusionisti dell’amministrazione comunale"

"I migliori venditori di fumo al mondo dovrebbero venire a prendere lezioni dall’amministrazione comunale di Reggio Calabria che oggi brinda al restyling, con i lavori di abbattimento dei silos, del porto della città.

Con la solita mossa di prestigio si tenta di dare a intendere ai cittadini che il merito dei lavori sia dell’amministrazione comunale che in questa vicenda ha poco o nulla a che fare.

Il terreno su cui sorge il porto di Reggio Calabria infatti è gestito e amministrato esclusivamente dall’ASPT, Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, che si occupa di tutti i porti siti nell'area dello stretto di Messina, Milazzo incluso, e che con il comune di Reggio Calabria non ha nulla a che spartire se non attraverso la partecipazione, marginale e nemmeno obbligatoria, di un proprio rappresentante al Comitato di Gestione solo in quelle occasioni in cui la materia in oggetto sia circoscritta al porto cittadino.

La concessione dei silos è scaduta al 31 dicembre ed è proprio la ASPT a non averla rinnovata, tutto qui, ed è la ASPT, con i suoi fondi, che ha deciso di eseguire una serie di lavori, finalizzati al loro abbattimento, al fine di poter rendere fruibile il porto cittadino a navi di maggiori dimensioni rispetto a quelle fino ad oggi ospitate in funzione turistica.

Ancora una volta quindi questa amministrazione tenta di accaparrarsi meriti non suoi andando in pubblico ad esibire il mantello da supereroe. Una uscita in fallo per il neo assessore Battaglia componente di una giunta che ad oggi non riesce a cambiare una lampadina o asfaltare una strada come si deve.

Per il covid forse un giorno si troverà una cura ma per i venditori di fumo nostrani sarà veramente difficile trovare una soluzione".

Così la segreteria reggina del Movimento sociale - Fiamma tricolore.

 

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Leonia, Miramare e brogli elettorali: la Fiamma tricolore si chiede se a Reggio Calabria c'è un problema giustizia

"C’è un problema giustizia a Reggio Calabria? E’ questa la domanda che sempre più spesso siamo costretti a farci noi esponenti del Movimento Sociale Fiamma Tricolore che da sempre abbiamo riposto negli organi inquirenti e nella magistratura la massima fiducia.

Gli accadimenti degli ultimi anni hanno però aperto una falla nella nostra “granitica” certezza nella giustizia e fanno sorgere più di un interrogativo quando le inchieste affossano una parte politica a discapito di un’altra la cui condotta è ben nota e alla luce del sole. Tutto ciò, come sempre da osservatori esterni, senza volerci ergere a difensori di alcuna parte in causa.

Oggi, notizia del giorno, è arrivata la parola fine sul caso Leonia con l’assoluzione degli imputati dopo ben 9 anni: inchiesta, lo ricordiamo, che diede il via allo scioglimento del comune di Reggio Calabria aprendo l’infausta stagione commissariale prima e quella del disastro falcomatiano poi.

Non vogliamo entrare nel merito di quanto accaduto e delle carte processuali ma è ben evidente che c’è qualcosa che non va: la disparita di trattamento di due amministrazioni di colore opposto con una città che allora si presentava con molti problemi, come oggi, ma era certamente più vivibile, civile e pulita.

Oggi ci ritroviamo invece con un’amministrazione gravata da procedimenti giudiziari, eletta con accertati brogli elettorali, un’azienda dei rifiuti commissariata e due esponenti di spicco della maggioranza tra gli imputati, una nostra denuncia in procura per i famosi “murales” affidati non si sa bene a chi e pagati non si sa bene come: su tutto ciò, su una città invasa dai rifiuti e dai ratti, sull’emergenza sanitaria causata dall’incompetenza di chi amministra vige un assoluto silenzio.

Non sono servite nemmeno le firme di 400 cittadini, come previsto dal regolamento comunale approvato proprio dalla prima giunta Falcomatà, che chiedevano a gran voce la convocazione di un consiglio comunale aperto sulla questione dei brogli elettorali.

Nell’ultimo anno più volte sono stati interpellati l’assessore alla legalità ed il presidente del consiglio comunale ma nessuno di loro ha avuto un minimo di rispetto per l’istituzione che rappresentano negando qualsiasi risposta.

Arriverà dunque giustizia per Reggio? Probabilmente il 19 novembre, giorno dell’attesa sentenza per il processo Miramare, avremo una prima risposta a questo nostro dubbio: talmente palesi sono i fatti, la spregiudicatezza dei comportamenti, la violazione della legge che non si potrà ancora una volta fare finta di nulla.

I cittadini attendono vigili alla finestra quel giorno in cui sperano di potersi liberare di colui che ha affossato Reggio e che grazie a brogli elettorali conclamati, anche con la complicità di alcune istituzioni, oggi ancora governa la città".

 E' quanto si legge in una nota della segreteria provinciale di Reggio Calabria del Movimento sociale - Fiamma tricolore.

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"Non chiamateli eroi", il nuovo libro di Gratteri e Nicaso presentato a Reggio Calabria

"Non chiamateli eroi. Falcone, Borsellino e altre storie di lotta alle mafie”. E’ l’ultimo libro firmato da Nicola Gratteri insieme al giornalista Antonio Nicaso.

Fresco di stampa, il volume è in libreria da pochi giorni, sarà presentato dallo stesso procuratore questa sera alle ore 19 al Mondadori Bookstore sul Corso Garibaldi di Reggio Calabria nel corso di una chiacchierata con il giornalista Filippo Diano.

A 30 anni dalla morte di Falcone e Borsellino, una raccolta di storie e personaggi per raccontare ai ragazzi il loro coraggio e per continuare a lottare contro le mafie nel loro nome. Nicola Gratteri e Antonio Nicaso ricordano le vite di chi, guardando la mafia negli occhi, ha deciso di difendere le proprie idee, la propria dignità.

«Le parole sono pietre. Usiamole per costruire ponti, per unire le coscienze di chi non sopporta più la tirannide delle mafie, l'ipocrisia di chi dovrebbe combatterle e le menzogne di chi continua a girarsi dall'altra parte.»

Il 23 maggio del 1992 Giovanni Falcone, la scorta e sua moglie vengono uccisi nella Strage di Capaci. Pochi mesi dopo, il 19 luglio, Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta perdono la vita nella Strage di via D'Amelio. A 30 anni dalla loro morte, una raccolta di storie e personaggi per raccontare ai ragazzi il loro coraggio e per continuare a lottare contro le mafie nel loro nome. Nicola Gratteri e Antonio Nicaso ricordano le vite di chi, guardando la mafia negli occhi, ha deciso di difendere le proprie idee, la propria dignità: gli occhi di Giuseppe Letizia che, nel buio, assistono spaventati allo svolgersi di un feroce assassinio; le parole "pericolose" di Peppino Impastato che ridicolizzano quegli uomini considerati intoccabili; i saldi principi di Giorgio Ambrosoli; la lotta solitaria del generale dalla Chiesa; la missione contro la mafia di Rosario Livatino, il "giudice ragazzino"; la determinazione di Libero Grassi a non cedere ai tentativi di estorsione; l'alternativa alla mafia e la possibilità di una vita diversa offerta ai giovani da don Pino Puglisi; il diritto a vivere libera rivendicato da Lea Garofalo. I loro sogni, la loro speranza, il loro coraggio sono un modo per non dimenticare: «Si può fare qualcosa, e se ognuno lo fa, allora si può fare molto».

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Sorpreso mentre cerca di rubare un'auto, arrestato

I poliziotti della Questura di Reggio Calabria hanno arrestato B.F., 28anni, del luogo, con l’accusa di tentato furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, in concorso.

L’arresto è scaturito dopo che gli agenti hanno notato due persone a bordo di uno scooter che, alla loro vista, hanno cercato di allontanarsi repentinamente.

Avviate le ricerche, la pattuglia della Volante ha rintracciato i due mentre erano intenti a rubare un’auto.

E’ iniziata quindi una precipitosa fuga che ha permesso al conducente dello scooter di dileguarsi con il mezzo.

B.F. ha invece cercato di scappare a piedi, ma è stato raggiunto e bloccato mentre scavalcava la recinzione di un cortile.

Il 28enne, prima di essere acciuffato, si sarebbe disfatto di una centralina per auto – recuperata dai poliziotti - molto probabilmente  usata per cercare  di rubare il veicolo attorno al quale i due erano stati visti ad armeggiare.

All’arrestato, in seguito all’udienza di convalida, è stato imposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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Bruno Bossio (Pd): "Orrore per quanto accaduto a Reggio Calabria"

"Provo disgusto e orrore per quanto successo a Reggio Calabria, dove un uomo, evaso dai domiciliari, ha raggiunto la ex moglie per vederla bruciare viva sotto i suoi occhi".

Lo afferma la deputata del Pd, Enza Bruno Bossio, in una nota.

  "Il Paese - aggiunge - è in balia di una recrudescenza di illegalità e odio insopportabile, condita da un allarmante incremento di violenza nei confronti delle donne. Il governo e in particolare il ministro dell'Interno Salvini devono assolutamente affrontare questa emergenza. Abbiamo approvato le leggi contro il femminicidio, lo stalking, avviato il codice rosa eppure troppe donne continuano a morire per mano non di clandestini ma di uomini che condividevano con loro un percorso. La stessa legittima difesa rischia di diventare un boomerang sempre contro le donne. È necessario intervenire in modo duro proteggendo le vittime che denunciano, rifinanziando il fondo antiviolenza. Dobbiamo fermare questa strage assurda. Subito".

Reggio Calabria, Mns: " Incapace di offrire risposte concrete, Falcomatá cerca di stupire con gli effetti speciali"

"Adesso siamo certi: l'Aeroporto a Reggio serve! Non tanto ai reggini, umiliati ed offesi senza ritegno dal Partito Democratico con costante solerzia. Serve al sindaco Giuseppe Falcomatá, da ieri principe, per spostarsi con l'elicottero da Reggio a Gioiosa o, per il futuro, verso qualunque centro del reggino".

E' quanto si legge in una nota del Cordinamento reggino del Movimento nazionale per la sovranità

"Ci chiediamo - prosegue il comunicato - era davvero necessaria questa spesa? Chi paga questo 'passaggio' e quanto è costato ai contribuenti? Qualcuno dice la Protezione Civile, ma non era il suo Dirigente Carlo Tansi ad aver denunciato gli sperperi e gli sprechi tanto in voga nel suo settore?

Non ce ne voglia Lord Falcomatá: non possiamo accettare il gesto da lui compiuto ieri. Non lo tolleriamo. E nessuna giustificazione risulta per noi valida. Irrispettoso e indegno nei confronti di quei pendolari di professione che ogni giorno affidano ad un viaggio della speranza della durata indefinita, il loro bisogno. È indecente per quei giovani studenti costretti agli straordinari per un proprio diritto. È vergognoso per quei centri interni montani inaccessibili, senza vie d'accesso e senza collegamenti dignitosi.

È la colpa di tutto questo è proprio di Falcomatá incapace di offrire risposte concrete ma pronto a stupire con gli effetti speciali, come quello messo in scena ieri quando è sbarcato a Gioiosa a bordo di un elicottero.

Pensasse ad amministrare, più che a giocare il Sindaco Metropolitano. Pensi ad ammainare quell'aurea di arroganza e prepotenza che sta caratterizzando il suo operato, degno del peggior Marchese del Grillo, tuffandosi nell'amara realtà reggina. La Città Metropolitana - conclude la nota - sta subendo a causa di questa Armata Brancaleone la vergogna di un Aeroporto ormai divenuto inutile, di un sistema di trasporti insufficiente, di una programmazione futura inesistente. Falcomatá si accorga che il tempo della fanciullezza è terminato: riponga i Lego nel cassetto, le scarpe da calcio nel borsone ed inizi a divenire adulto. O almeno superi la maturità".

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