Verso la manifestazione "La Spallata", Alleanza Calabrese: "Reggio al culmine del degrado"

Giorno 10 ottobre, a piazza Italia, alle ore 17, si ritroveranno le forze della destra e del centrodestra che aderiranno alla manifestazione "La Spallata". "Alleanza Calabrese - è scritto in una nota trasmessa dal presidente Enzo Vacalebre - parteciperà per aiutare a raccontare il cammino di Falcomatà, dall’insediamento ad oggi.  Un percorso costellato di imperiosi proclami, di gaffes vergognose, di operazioni amministrative borderline, di sopralluoghi con autoscatto, di commissioni consiliari che alle spalle dei cittadini si sono auto gettonate, approvando  il testamento biologico, le unioni civili. Approvazioni inutili, di facciata e che non prendono in considerazione le vere esigenze della maggioranza dei cittadini.  Ed in attesa del voto sulla liberalizzazione delle canne Alleanza Calabrese scende in piazza a fianco dei Reggini per chiedere al sindaco di iniziare a lavorare veramente per la Città".  "Una Città - rimarca Alleanza Calabrese - che ha raggiunto il culmine del degrado seguendo la politica degli annunci che fa il paio con quella attuata dal governatore Oliverio. Nel frattempo Reggio continua a morire, giorno dopo giorno. Un esempio lampante sono le politiche sociali, le cui tematiche non appartengono a questa amministrazione che inseguendo percorsi onirici sembra non rendersi conto della gravità delle problematiche che quotidianamente affliggono i reggini. Ci giungono notizie che saranno con noi anche associazioni e comitati popolari che stanno nascendo in tutto il territorio. E’ quasi un anno che ci capita di  andare in giro per la città di Reggio Calabria e le sue periferie, tanto millantate e tirate in ballo, e scontrarci con situazioni di altissima criticità. Quest’anno trascorso sembra continuare ìin prorogatio' la permanenza biennale dei commissari.  Dalla manifestazione deriveranno anche progettualità di cui Falcomatà dovrà tenere conto, abbandonando la politica degli imbrogli e degli annunci su cui ha incardinato in questi mesi la conduzione della più grande città calabrese".  "La Spallata - rivendica Enzo Vacalebre - vedrà in campo la Reggio che vuole continuare a vivere". 

 

Aeroporto dello Stretto, interviene Castorina (PD): "Ragioniamo su nuova presidenza per Sogas"

"In questi anni enormi errori di strategia e di gestione rispetto all’enorme potenziale inespresso dell’aeroporto di Reggio Calabria - sostiene Antonino Castorina, capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio Comunale di Reggio Calabria - hanno creato una situazione estremamente delicata e complessa. Il Ministero dei Trasporti in questa legislatura ha decretato Reggio Calabria 'scalo di interesse nazionale', tuttavia, nonostante ciò, ad oggi esiste una questione concreta rispetto alla sopravvivenza del nostro scalo. Il tempo delle polemiche è finito, da più parti vi è la disponibilità annunciata a lavorare nella stessa direzione, nell’interesse del nostro territorio, difendendo la città di Reggio Calabria da un isolamento che va evitato, noi siamo in prima linea per difendere il nostro aeroporto, ma serve l’aiuto di tutti. Si deve passare dalle parole ai fatti, non devono esistere questioni personalistiche, ma ragionare su un cambio di rotta ad oggi urgente e necessario visto anche l’avvicendamento a breve tra gli interlocutori istituzionali che andranno a comporre l’azionariato della Sogas con la Città Metropolitana". "Risulta necessario - secondo l'esponente democrat - un tavolo istituzionale con i vari livelli interessati per capire, in modo responsabile, gli interventi da realizzare e gli impegni economici da assumere al fine di avviare una nuova fase, evitare il peggio e ragionare su una nuova presidenza per la SOGAS imprescindibile per  ridare un orizzonte di lavoro e di gestione al nostro scalo, rasserenare gli animi e offrire un messaggio importante e concreto avverso l’isolamento causato da un sistema dei trasporti farraginoso e troppo costoso che nei fatti penalizza la nostra città e l’intera regione Calabria".

 

Caso Enac-Sogas, Oreste Romeo ammonisce: "La Destra sia la Destra"

"Il C.d.A. dell’Ente Nazionale Aviazione Civile ha preannunciato l’avvio del procedimento di decadenza della gestione alla SOGAS se entro il 15 ottobre la società non avrà  trasmesso e documentato quanto lo stesso ENAC attende vanamente ormai da lungo tempo". A scriverlo in una nota è l'avvocato Oreste Romeo che commenta con preoccupazione le conseguenze di tale atto ripercorrendo le tappe della vicendae. "La situazione - scrive in una nota - è tale da non lasciar presagire nulla di buono e comunque appare evidente la responsabilità politica del Presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, la cui ostinazione si è spinta fino alla riconferma, lo scorso anno, dopo un primo inefficace triennio, di una governance alla SOGAS che nessuno potrà mai sognarsi di invidiarci a fronte di risultati così poco lusinghieri, anzi sconfortanti. E’ vivo nella mente dei reggini il ricordo dell’esilarante teatrino delle dimissioni irrevocabili del Presidente Carlo Alberto Porcino, autore di una clamorosa ed immediata marcia indietro dalla motivazione a dir poco atipica: le sue dimissioni irrevocabili 'non erano state protocollate'. Una boutade, appunto, consumatasi dopo che lo stesso Presidente Porcino ebbe puntato l'indice contro la 'pesante eredità' lasciatagli dalle 'precedenti gestioni': un ritornello, detto per inciso, che sarebbe poi diventato il grido di battaglia dei giovani di belle speranze che dopo aver promesso di cambiare il mondo nei fatti stanno solo provocando l’agonia di Reggio Calabria, disamministrandone il Comune. Omessa l'amenità presidenziale circa il presunto mancato versamento di pochissime centinaia di euro della quota di competenza della Camera di Commercio, ciò che brucia ancora sulla pelle dei lavoratori SOGAS è la politica 'lacrime e sangue' orientata dal management esclusivamente contro il personale, quasi che in quest’ultimo quadriennio, i manager voluti da Raffa & Co. che nessuno ci invidia, abbiano affrontato e risolto questioni come  il blocco dei lavori dell’aerostazione o le limitazioni di volo, lì dove è noto a tutti che queste ultime sono la causa prima del mancato decollo della charteristica che avrebbe consentito ricavi non trascurabili alla Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto e benefici sul versante turistico all’intero territorio cittadino a provinciale. Adesso è giunto il momento  che finalmente si sappia, al netto dei prevedibili tentativi di 'buttarla in politica', che la partita con l’ENAC non la si è giocata affatto e per lungo tempo proprio su questi punti cruciali; chi aveva il dovere di vigilare su quanto si andava profilando non lo ha fatto, divenendo corresponsabile in quanto dante causa del management della Società di Gestione dell'Aeroporto dello Stretto". "E dunque, chi dovesse oggi cedere alla facile tentazione di gridare contro lo scippo dell'Aeroporto, rischierebbe solo - secondo l'avvocato Romeo - di fare il gioco degli autori di un disastro ampiamente annunciato. La vicenda SOGAS è la fotografia impietosa ed al tempo stesso paradigmatica delle ragioni per le quali l’area distante dall’egocentrismo di un burlone che guida la Nazione privo di investitura popolare, pur essendo maggioritaria nel Paese, perde credibilità e si ritrova ad occupare posizioni marginali nello scenario politico a qualsiasi livello, a tutto beneficio di avversari politici che restano comunque dei fantasmi. Non si azzardino, dunque, i mestieranti della politica, a tirar fuori l’antimeridionalismo del governo o l’appello all’orgoglio reggino, ora che la frittata siamo stati noi a farla proprio qui a Reggio: l’uno e l’altro argomento, sono soltanto le classiche foglie di fico di quella "politica" improbabile che offensivamente tromboneggia nel menare vanto di un bilancio approvato con avanzo di 12 milioni di euro. Grida vendetta la mancata spesa di quelle risorse sul territorio provinciale reggino, se si pensa che quei milioni avrebbero certamente potuto essere impiegati per migliorare le condizioni delle nostre scuole, luogo in cui dovrebbero germogliare cultura e legalità, vocaboli di cui spesso e volentieri si abusa, anche per spostare altrove l'attenzione dell'opinione pubblica. E visto che al peggio non c’è mai fine, ecco che da Palazzo San Giorgio, non paghi del clamoroso svarione che ha annichilito le operazioni di salvataggio della Reggina Calcio, giunge la ciambella di salvataggio per il dirimpettaio Presidente della Provincia, ex componente della giunta Italo Falcomatà, sotto forma di invito ad esercitare una forte moral suasion in vista del passo indietro del Presidente SOGAS. Non desta sorpresa che certa politica, nei momenti di fibrillazione, si presti mutuo e cinico soccorso a discapito di chi non si è nutrito dalla nascita di pane e politica. Ma, visto che è ormai quasi un fatto compiuto l’ennesima spoliazione che si appresta a subire la nostra città, diventata metropolitana per un generoso atto d’amore di Uomini di Destra resistito in egual misura dalla  Sinistra e dai parassiti finti destrorsi, le sconcertanti vicende del nostro Aeroporto siano un monito per il cittadino che non si riconosce nella Sinistra e negli ibridi cui questa dá vita". Oggi, a Destra, è quanto mai doveroso aver chiaro che vivere sotto lo stesso cielo - ammonisce Romeo - non significa avere tutti lo stesso orizzonte". 

 

L'amarezza di Destra per Reggio: "L'Amministrazione Falcomatà abbandona anche il Tempietto a mare"

"L’Amministrazione comunale abbandona il Tempietto a Mare". Una considerazione che è possibile leggere in una nota trasmessa dal Coordinamento territoriale di Destra per Reggio che descrive la situazione in cui versa la zona. "Che l’area del 'Tempietto a mare' non godesse di buona salute da tempo - si ricorda nel comunicato - è fatto notorio e più volte posto agli oneri della cronaca, ma che ultimamente concorresse all’opera demolitoria di questo sito anche la stessa Amministrazione comunale appare inverosimile. Infatti, dopo la perla di autorizzazione che ha concesso lo smantellamento del piazzale in ciottoli che insiste alla foce del Calopinace, il colpo di grazia in quella zona di lungomare lo ha dato l’autorizzazione che ha destinato il largo del Tempietto al montaggio della tendostruttura del Circo ospite in Città, allocandolo in quell’area con buona sorte del pavimento che risulta danneggiato ulteriormente ed irreparabilmente. Per un Sindaco ragionevole sarebbe già bastato il buon senso, elementare principio del buon padre di famiglia, per capire che quell’area sarebbe stata ulteriormente danneggiata vista la mole della struttura del Circo ma, oltretutto, norme elementari di sicurezza avrebbero sconsigliato, di per se, quella location considerato che in caso di incendio o calamità non risulterebbe agevole far defluire migliaia di persone da quel sito dotato di viabilità marginale". "Sarà stata proprio questa considerazione sulla sicurezza e sulla viabilità che storicamente - argomenta Destra per Reggio - ha fatto individuare nell’area di Pentimele/Porto il luogo dove ospitare tendostrutture. Ma, si sa, questo è il tempo politico della 'Svolta' e delle novità, peccato che siano tutte foriere di danni per la Città. Questo oggi l’amaro destino del Tempietto a mare, luogo simbolico del prestigio di Reggio deturpato ed abbandonato; eppure sarebbe bastato, anche per questo spazio urbano, continuare nel segno delle cose positive che il Centro Destra quando allocava a Palazzo san Giorgio aveva messo in campo; sarebbe stato utile dare seguito al progetto di ristrutturazione e riqualificazione dell’area, per oltre 200.000 euro deliberato il 26 giugno del 2012 dalla Giunta del Sindaco Arena, che il commissariamento del Comune non ha reso operativo.  Perché non si è dato il via a questo progetto del Centro Destra, già finanziato e destinato alla rinascita di quello spazio che, invece, è stato lasciato all’incuria contribuendo, anche con la localizzazione del circo, a deturparlo? Ancora una volta si prende atto, purtroppo, che nulla si è fatto e nulla fa questo governo municipale che, oltre ai proclami ed agli interessi di parte, risulta inadeguato ed incapace nel dare risposte e prospettive per la Comunità reggina". "I mancati lavori di riqualificazione del Tempietto a mare, dunque, rappresentano l’ennesimo di una lunga lista di danni che - termina il documento - Reggio Calabria deve annotare in questi ultimi tre anni, avendo subito un ingiusto commissariamento che ha bloccato, se non addirittura annullato, anni di progettualità urbana e di emancipazione sociale".

 

Battaglia (PD): "Passaggio dei lavoratori ex Omeca ad Hitachi è una boccata d’ossigeno"

"Il passaggio di tutti i lavoratori delle ex Omeca ad Hitachi rappresenta una boccata d’ossigeno per la tranquillità di tante famiglie che, dopo un lungo ed estenuante periodo segnato da incertezze e preoccupazioni, finalmente oggi hanno la certezza del mantenimento del posto di lavoro. Tutto questo costituisce, ovviamente, anche un segnale importante e positivo per la città di Reggio Calabria che nelle ex Omeca ha sempre avuto uno dei suoi baluardi industriali più rilevanti dell’intera regione verso il quale sono stati indirizzati tutti gli sforzi possibili". E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pd Domenico Battaglia per il quale "la scelta del Governo Renzi di cedere questo ramo d’azienda di Ansaldo Breda al colosso giapponese si è rivelata quella giusta.  E ciò- aggiunge- sia sul fronte del mantenimento dei livelli occupazionali, che vengono salvaguardati, sia su quello dello sviluppo produttivo e del consolidamento del capitale umano e tecnologico, che certamente non potevano uscire di scena. Un patrimonio che la classe politica, a tutti i livelli, ha sempre sostenuto, nella consapevolezza del valore di una realtà che andava difesa nell’esclusivo interesse della comunità reggina. Pertanto- conclude Domenico Battaglia- in attesa che il prossimo novembre si perfezioni l’intero iter burocratico, sento di augurare a tutti i lavoratori i migliori auspici per il futuro e che questa nuova pagina possa aprire a nuove opportunità di sviluppo e di crescita professionale". 

 

Scoperta una truffa all'Inps per oltre 300 mila euro

Una meticolosa attività info-investigativa dei Finanzieri reggini a tutela della spesa pubblica ha portato alla luce una truffa ai danni dell'INPS che ha permesso di denunciare alla competente Procura della Repubblica 9 soggetti resisi responsabili dell'indebita percezione di assegni sociali ai danni dell’INPS per oltre trecentomila euro. I soggetti segnalati, all’Anagrafe tutti residenti in Italia, ma di fatto emigrati nei Paesi dell'America Latina, ove hanno la fissa dimora, rientravano in Italia al compimento del sessantacinquesimo anno di età per il tempo strettamente necessario per adempiere alle previste formalità per l’ottenimento del beneficio. Nel periodo di permanenza nello Stato italiano i soggetti indagati hanno acceso un conto corrente o libretto bancario/postale ove far confluire le somme indebitamente spettanti. In uno specifico caso, addirittura, è stato accertato che l'INPS aveva erogato il beneficio ad una persona deceduta all'estero, ma che risultava allo Stato Italiano ancora in vita non essendo mai pervenuto all'ufficio demografico competente il relativo certificato di morte. Per comprovare l'effettiva assenza dall'Italia, sono stati effettuati appositi riscontri agli indirizzi di residenza con acquisizioni di informazioni dal vicinato ed interessati i competenti Consolati italiani presenti nei paesi dell’America Latina. All’esito dell’attività dei Finanzieri, la sede territoriale competente dell’I.N.P.S. ha sospeso tali indebiti pagamenti ed è stato segnalato alla Corte dei Conti il danno erariale accertato. Prosegue il dispositivo di controllo disposto dal Comando Provinciale di Reggio Calabria a tutela della spesa pubblica nazionale, in linea con le direttive impartite a livello centrale, ove si persegue l'obiettivo di salvaguardare il corretto impiego di fondi pubblici e l'efficacia delle politiche di sviluppo sociale e di sostegno in una ottica di equità sociale. 

Cocaina in casa: in carcere un uomo che era ai domiciliari

I Carabinieri hanno tratto in arresto un quarantaquattrenne, che si trovava ristretto al regime dei domiciliari, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Perquisendo il suo domicilio a Reggio Calabria, i militari dell'Arma hanno scovato otto bustine contenenti cocaina ed altra droga in camera da letto. Al termine dell'udienza in cui il giudice ha convalidato il provvedimento restrittivo, l'uomo è stato trasferito in carcere.  

   

Parco Caserta restituito alla città, Castorina: "Altro passo verso la rinascita di Reggio"

"La restituzione alla città di Parco Caserta risulta oggi un segnale concreto di attenzione di questa Amministrazione per tutto lo sport cittadino  e per il quartiere di Tre Mulini in particolar modo". A dichiararlo è Antonino Castorina, capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio Comunale di Reggio Calabria e Responsabile regionale dell'Anci Giovani Calabria.  "La struttura, chiusa da diverso tempo per vicende giudiziarie - sottolinea l'esponente del PD a Palazzo San giorgio - oggi ritornerà a vivere di sport e aggregazione: saranno riproposte tariffe sociali, coinvolti i ragazzi con disabilità, ritornerà una nuova vitalità che nei fatti è mancata alla zona per diverso tempo. La nostra idea di sport è quella di aggregare e coinvolgere tutte le realtà positive e propositive di questa città, fornire un orizzonte di sviluppo e legalità per una vera e propria rinascita culturale, oltre che strutturale, di cui la città necessita. Saremo in prima linea, insieme all’assessore Zimbalatti e a tutto il settore per rilanciare in città una cultura dello sport, risolvendo le criticità esistenti e ponendo ai vari livelli istituzionali 'un'Agenda Sport per Reggio Calabria'".

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