Attenzione
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 983

Serra, Reitano: “L’amministrazione Rosi deve assumersi la responsabilità dei suoi fallimenti”

“Siamo ormai alle battute finali dell’esperienza amministrativa Rosi/Salerno, già passata alla storia come la peggiore amministrazione che Serra abbia mai avuto. Considerazione che trova ulteriore conferma nelle gravi vicende di questi ultimi giorni, che hanno portato al sequestro di quella che doveva essere l’isola ecologica, ma che negli ultimi anni, è stata trasformata in una vera e propria discarica a cielo aperto. Un sito già soggetto in passato a simili provvedimenti e per il quale la compagine forzista, girandosi dall’altra parte, non ha assolutamente mosso un dito per cercare di risolverne le criticità, portando così la nostra comunità nel degrado assoluto. Cumuli di sacchetti sono sparsi per le vie della nostra cittadina e la situazione diventa ancora più critica nelle vie del centro storico”. Dopo il comunicato congiunto dei consiglieri di minoranza Mirko Tassone e Rosanna Federico, è il segretario locale del Pd Paolo Reitano ad attaccare gli inquilini del palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci. “Questo stato di cose – afferma l’esponente democratico - cristallizza il fallimento dei diversi progetti di raccolta differenziata che l’attuale amministrazione, con cadenza annuale, ha presentato nel corso del suo mandato. Diversi interventi, quindi, senza mai riuscire ad avviare un progetto serio e definitivo, solo per esclusiva responsabilità di una classe politica incapace di affrontare il problema e porre le opportune e decisive soluzioni.  Siamo passati, così, dagli annunci su sconti da riconoscere ai cittadini virtuosi agli aumenti degli importi relativi alla tassa sui rifiuti, dalla dichiarazione di voler raggiungere alte performance di differenzazione, al completo fallimento di ogni iniziativa intrapresa in quanto delineata, in una materia delicata che merita attente e specifiche riflessioni, con superficialità e incompletezza. Sul punto – specifica Reitano - penso che sia opportuno affrontare la questione dei rifiuti in modo sistemico, coinvolgendo direttamente i cittadini nella definizione di una progettazione virtuosa che parta dalle scuole primarie per sensibilizzare, attraverso progetti di educazione ambientale, le future generazioni sul tema. Inoltre la creazione di centri di raccolta specifici, dove far confluire il materiale da riciclo da vendere e la realizzazione di un impianto di compostaggio potrebbero rappresentare importanti interventi per risolvere le continue emergenze alle quali stiamo assistendo e per limitare i conferimenti in discarica e abbattere i costi relativi. In tutto questo un ruolo primario deve essere riconosciuto alle attività di formazione del personale e informazione alla cittadinanza, anche per far sviluppare una nuova coscienza ecologista”. Ad avviso di Reitano, “la cruda realtà di oggi, purtroppo, ci consegna un paese messo in ginocchio dall’incapacità politica e amministrativa di una maggioranza che sta collezionando un fallimento dietro l’altro; dalla gestione del ciclo dei rifiuti, al decoro urbano, alla totale assenza di iniziative culturali e di una programmazione volta al rilancio del patrimonio artistico, storico e ambientale, all’incapacità di coinvolgere la cittadinanza, di comunicare e ascoltare le esigenza di un popolo ormai stanco. Una maggioranza arrogante che ha prodotto solo incommensurabili danni alla quale si chiede, per il bene di Serra e dei serresi, un solo scatto d’orgoglio rappresentato dalle loro immediate e irrevocabili dimissioni. Non possiamo più accettare – rileva Reitano -  le risposte di un sindaco il quale continuamente dichiara di ‘lavorare nel silenzio e lontano dai riflettori’ in quanto la trasparenza nella gestione della cosa pubblica lo obbliga a illustrare i risultati di quello che è stato l’operato amministrativo di una giunta in carica da oltre quattro anni. Aspettiamo, comunque, la relazione di fine mandato per capire la reale situazione di un cittadina trascinata sull’orlo del precipizio”.

  • Published in Politica

Serra, dopo il sequestro dell’isola ecologica torna l’emergenza rifiuti

Il sequestro dell’isola ecologica, avvenuto nei giorni scorsi, si è immediatamente tradotto in seri disagi per la popolazione serrese. Il conseguente blocco del servizio di raccolta differenziata ha fatto sì che le strade della cittadina della Certosa siano tornate ad essere invase dai rifiuti: i residenti, che hanno compreso l’interruzione del servizio solo riscontrando il mancato passaggio degli addetti al settore, hanno continuato a posizionare i rifiuti nei pressi delle rispettive abitazioni e le buste si sono accumulate creando, in alcuni casi, delle vere e proprie montagnette di immondizia. Il girovagare di randagi in cerca di cibo ha poi ulteriormente complicato la situazione dal punto di vista igienico.

Rifiuti, l'impianto di Sambatello riparte dopo l'emergenza maltempo

"L’impianto di Sambatello è tornato in funzione. Nonostante i gravi danni del maltempo, dopo l’allerta livello rosso, siamo riusciti a riaprire in meno di 24 ore. E questo grazie al grande dinamismo dell’Amministrazione comunale e all’autorevolezza dimostrata dal sindaco nell’interlocuzione con la Regione Calabria". È quanto dichiara l’assessore all’Ambiente del Comune di Reggio Calabria Antonino Zimbalatti in merito alla riapertura dell’impianto di trattamento rifiuti cittadino dopo il periodo di interdizione dovuto all’emergenza maltempo. "Il sopralluogo con i tecnici della Regione, della Protezione Civile e con i vertici dell’azienda di gestione, ha dato esito positivo e già nel pomeriggio di ieri l’impianto è tornato a funzionare - ha aggiunto l’assessore - nel frattempo, tra sabato e martedì, la raccolta non si è fermata. Grazie all’ottima interlocuzione instaurata con la Regione, abbiamo proseguito i conferimenti all’impianto di Gioia Tauro, seppure ad una quantità ridotta. Circostanza, quest’ultima, che ha prodotto una giacenza in strada che sarà immediatamente smaltita in questi giorni". "In altri momenti storici - ha dichiarato l’assessore - gli eventi meteorologici straordinari che hanno colpito la nostra città e tutta l’area sud della Calabria avrebbero provocato uno stop dell’impianto chissà per quanto tempo. Con il nostro intervento, grazie al gran lavoro dei tecnici e alla prontezza del sindaco Falcomatà che si è immediatamente attivato nel confronto con la Regione, il problema è stato risolto in poche ore". "Inoltre - ha aggiunto Zimbalatti - la quota sempre crescente di raccolta differenziata che siamo riusciti ad ottenere, ci ha consentito di abbassare le quantità di scarico quotidiane, da una media di circa 230 tonnellate a circa 180 tonnellate al giorno. Una riduzione sensibile nella produzione e nel conferimento di rifiuti che ci consente una gestione più agevole dei momenti di criticità, una riduzione dei costi e conferimenti più veloci anche quando l'impianto si ferma per il maltempo". Nel frattempo - conclude l’assessore - stiamo lavorando, in sinergia con i Dipartimenti regionali, per la messa in sicurezza definitiva dell’area di Sambatello dal punto di vista idrogeologico e contemporaneamente abbiamo previsto l’ipotesi di disporre una seconda via d’accesso all’impianto dal lato ovest per evitare che il maltempo ne limiti la funzionalità".

 

Rifiuti, Guccione (PD) lancia l'allarme: "Regione rischia nuovo commissariamento"

"Aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti. La Regione Calabria è in gravissimo ritardo, rischia di essere presto esautorata dei suoi poteri ed ancora una volta commissariata dal Governo nazionale per reiterata inerzia nell'adottare i provvedimenti necessari e richiesti per uscire dalla crisi in cui versa da tempo l'intero ciclo. È urgente ed improcrastinabile che il Consiglio Regionale venga convocato ad hoc per confrontarsi sulle determinazioni da assumere per evitare che i calabresi debbano subire un'emergenza ancora maggiore in tema di smaltimento dei rifiuti". Carlo Guccione, consigliere regionale del Partito Democratico lancia l'allarme dopo che la Direzione Generale per i Rifiuti e l'Inquinamento ha sollecitato rapida una soluzione in merito al presidente della Regione Calabria Oliverio ed al Dipartimento Politiche per l'Ambiente. "Il rischio dietro l'angolo – spiega l'esponente PD - è quello di vedere ulteriormente commissariate le Istituzioni e la Politica calabresi per manifesta incapacità ed inadeguatezza rispetto ad una priorità che andava e che va invece governata con consapevolezza certo dell'emergenza ereditata ma con altrettanta consapevolezza delle soluzioni concrete ed alternative, tutte già disponibili e sul piatto, per far uscire questa terra da una vergognosa condizione di minorità su questo come, purtroppo, su altri capitoli. Serve quindi – conclude il consigliere regionale – un urgente confronto nella massima assemblea regionale perché ognuno possa assumersi le proprie responsabilità e contribuire ad indicare proposte alterative all'inaccettabile collasso definivo sulla questione rifiuti2.

Rifiuti, sabato a Lamezia convegno organizzato da Forza Nuova

Forza Nuova Lamezia  organizza per sabato 17 ottobre alle ore 18:00 presso la sede della federazione provinciale sita in via Dante Alighieri 16 (sopra mercato Botticelli) un convegno sulla tematica dei rifiuti dal titolo "Rifiuti come risorsa". Relatore di questo importante evento sarà il professor Nicola Rotundo esperto in appalti, servizi,ambiente e di tutte le relative normative, "un appuntamento - si legge in una nota firmata da Francesco Vescio, Coordinatore cittadino di Forza Nuova -  interessante durante il quale si affronteranno tutte le problematiche relative a questo settore che tanti disagi crea nella nostra regione ed anche nella nostra stessa città. Si  proporranno soluzioni alternative che,se applicate, potrebbero rappresentare un deciso cambiamento e di visione di questo settore che in altre città italiane e soprattutto europee costituisce un investimento ed una risorsa economica e di salvaguardia dell’ambiente. Il convegno è aperto a tutti i cittadini ed anche a tutte le forze politiche sensibili su questo argomento". 

Nessun Comune del Vibonese fra i “ricicloni”: l’emblema di una terra che non cambia

Il problema principale non è la carenza di mezzi nè quella di risorse economiche: il vero nocciolo della questione è la ritrosia al cambiamento. L’abitudine a fare quello che viene più comodo per l’immediato è uno dei vizi peggiori della nostra regione, territorio in cui non si guarda in concreto alla prospettiva. Non si pensa seriamente al domani, nè agli interessi della comunità. E ciò accade soprattutto in quelle province, in special modo in quella di Vibo Valentia, che rimangono chiuse nel loro guscio, che sembrano temere il confronto e, in assenza di quest’ultimo, non riescono a trovare spunti per progredire. Solo che il raffronto gli altri lo fanno comunque e chi non si adegua ne esce con le ossa rotte. Esempio lampante è la raccolta differenziata: su 409 Comuni calabresi solo 10 sono stati inseriti fra i “ricicloni 2015”, cioè fra gli Enti locali premiati da Legambiente per “la buona gestione del servizio di raccolta ed avvio a riciclo dei rifiuti differenziati”. Non solo: fra questi 10 i primi 9 (il primo è Casole Bruzio con l’89,9% di raccolta differenziata) sono della provincia di Cosenza, il decimo di quella di Reggio Calabria (Roccella Jonica). L’aumento dei costi di conferimento in discarica dovrebbe essere uno stimolo importante, ma finora i risultati si sono fatti attendere. Certamente ci sono grossolani errori tecnici nel sistema predisposto per procedere alla raccolta porta a porta, ma c’è soprattutto l’ostinazione a mettere in secondo piano un aspetto che invece è centrale per il futuro. A parole, si sostiene che “i rifiuti sono un’opportunità”, nei fatti ci si comporta diversamente. L’ennesima estate condizionata dall’emergenza ha prodotto solo lamentele nei visitatori e nei residenti: in troppi casi, però, sono stati proprio loro, con un atteggiamento di disinteresse, a generare i disagi. Ecco allora che arriviamo ad un altro nodo: in Calabria c’è troppa gente che giudica e poca che si comporta in maniera coerente. Anche su questo molti concordano, purchè la considerazione valga per gli altri e non per se stessi.

 

 

 

  • Published in Cronaca

Venerdì Mirabello presenterà progetto di legge sui rifiuti

"Disposizioni a sostegno della riduzione della produzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata domiciliare con tariffa puntuale, e dell'impiantistica funzionale al riuso e al riciclaggio. Competenze dei Comuni per le operazioni di gestione del servizio di igiene urbana prive di rilevanza economica" è il  progetto di legge che verrà illustrato venerdì prossimo, 18 settembre, nel corso di una conferenza stampa, dal consigliere regionale del Pd Michelangelo Mirabello, primo firmatario.  L’incontro con gli organi di informazione è programmato alle ore 11.00 nella sala Giuditta Levato di Palazzo Campanella. Saranno presenti i consiglieri Giudiceandrea e Romeo, che hanno sottoscritto il progetto di legge.   

 

La denuncia di Mirko Tassone: "Serra immersa nei rifiuti, situazione esplosiva all'isola ecologica"

Affermazioni pesanti, corredate di materiale fotografico per sottolineare la rilevanza di un problema che causa disagi e che potrebbe avere ripercussioni anche sulle tasche dei residenti. Il consigliere di minoranza Mirko Tassone rimarca che “siamo alle solite” poiché “Serra è immersa nei rifiuti” ribadendo che la situazione è “insostenibile” per come “stanno constatando i cittadini ed i pochi turisti rimasti”. “Le strade – afferma ancora l’esponente di “Al lavoro per il cambiamento” - sono invase dalla spazzatura, il servizio di raccolta funziona a singhiozzo e quella che doveva essere un’isola ecologica è ritornata ad essere una vergognosa discarica a cielo aperto”. Dalla descrizione Tassone passa all’atto d’accusa ed esplicita il suo pensiero: “l’ennesima emergenza – denuncia - come al solito, non ha responsabili indigeni. Esperta nell’arte dello scaricabarile, l’amministrazione Rosi non ha perso tempo ad attribuire le cause all’impossibilità di conferire i rifiuti in discarica. Un’affermazione, che non regge alla prova dei fatti. Il problema nasce, piuttosto, dai pessimi risultati derivanti dalla raccolta differenziata e non solo. Qualora fossero stati raggiunti i numeri previsti dalla normativa, con tutta evidenza, la quota destinata in discarica sarebbe stata risibile, con il risultato che si sarebbe potuto fronteggiare facilmente qualunque tipo d’emergenza. Che la raccolta differenziata sia pressoché inesistente – puntualizza il rappresentante dell’opposizione - lo confermano, peraltro, gli uffici comunali preposti che, per il 2014, hanno attestato un misero 10%. Una percentuale non migliore sarebbe quella fatta registrare nei primi otto mesi dell’anno in corso, con il risultato che i cittadini saranno costretti a pagare per il conferimento in discarica la salatissima penalità applicata ai comuni che non raggiungeranno la soglia minima di raccolta differenziata prevista”. Bollata la vicenda come “paradossale” con dei “contorni incomprensibili”, Tassone opera un resoconto della sua visita sul campo: “constatata la quantità di sacchetti rimasta sulle strade – racconta - nella giornata odierna (ieri, ndr), ho effettuato un sopralluogo presso l’isola ecologia di località Leonà, dove ho avuto modo di registrare una situazione esplosiva. Rifiuti abbandonati ovunque, in spregio a qualunque normativa, i cumuli di spazzatura sono stati scaricati direttamente sul terreno ed i pochi cassoni presenti traboccano. Con tutta evidenza, il sito è al collasso. Ma, a ben guardare, qualcosa non quadra. Scontata la presenza degli indifferenziati, non ci si spiega la ragione dei cumuli di differenziata. Per quale ragione, plastica, carta ed alluminio, non vengano tempestivamente conferiti, in maniera tale da liberare spazio da destinare all’indifferenziata, è un vero mistero. L’assurdo, poi, lo raggiunge la montagna di carta e cartone, ovvero materiali che avrebbero potuto essere venduti, con il duplice intento di ricavare un profitto e decongestionare la discarica. Al contrario, la catasta giace abbandonata alle intemperie, con il risultato che in caso di pioggia non solo non potrà essere venduta, ma dovrà essere smaltita in discarica. Il rischio, quindi, è che un ricavo possa trasformarsi in una spesa. Quali siano le ragioni di tanta dabbenaggine è difficile dirlo. L’approssimazione e l’inadeguatezza – conclude - possono, infatti, spiegare qualcosa, ma non possono spiegare tutto”.

 

 

 

Subscribe to this RSS feed