Per Serra Insieme ribalta lo scenario: “Barillari non sa di cosa parla, l’orto botanico di Rosarella è stato messo in vendita”

“Sono assolutamente inaccettabili e da rispedire con forza al mittente le parole del sindaco, pronunciate in Consiglio comunale, che ha accusato i consiglieri di ‘Per Serra insieme’ di non aver studiato gli atti. È, invece, evidente che chi non ha proprio studiato ed ha approvato atti pubblici disconoscendone il contenuto è proprio il Sindaco”.

Il Movimento Politico Per Serra Insieme ribalta quanto venuto fuori dal civico consesso e smentisce il primo cittadino sostenendo che “ci sono 4 atti specifici, tra cui una delibera di Giunta, in cui si parla a chiare lettere del vivaio Rosarella senza fare distinzioni. Anzi, viene indicato in maniera addirittura esplicita l’orto botanico come oggetto di vendita e questo conferma inequivocabilmente ciò che abbiamo sostenuto nella conferenza stampa”.

“Visto che, per come emerge dagli atti, - aggiungono - non vi è il minimo dubbio sul fatto che sia stato messo in vendita il vivaio Rosarella, per come tutti lo intendiamo, viene da porsi delle domande: chi deve essere consapevole di ciò che dice? Chi ha preso un clamoroso abbaglio? Chi è lo sprovveduto? Chi approva atti senza conoscerne il contenuto?”.

“L’Amministrazione comunale – proseguono – deve trovare delle soluzioni, evitando di muovere accuse ridicole sulla minoranza per confondere le acque, visto che è per questo che è stata eletta. La nostra idea chiara: il vivaio Rosarella non si tocca...il vivaio Rosarella è dei Serresi”.

Infine usano l'ironia per muovere ulteriori critiche: “dal Consiglio comunale di ieri abbiamo appreso che sono state istituite ‘le deleghe in prova’. Ora vorremmo sapere se chi aveva ‘la delega in prova’ a questo settore sarà sostituito con qualcuno più adatto al ruolo”.

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Serra, un altro caso di coronavirus

"Oggi è stato registrato un altro caso di positività al COVID. Ho sentito la persona risultata positiva ed è in buone condizioni. Le persone positive sono, quindi, cinque, e tutte in buone condizioni. Relativamente ai contatti stretti dei primi due casi positivi, sono arrivati altri dieci risultati dei tamponi effettuati: gli esiti sono tutti negativi".

È quanto comunica con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, il sindaco di Serra San Bruno Alfredo Barillari.

"Il consueto mercato del giovedì - aggiunge- in via precauzionale, continuerà ad essere sospeso (prodotti alimentari inclusi). Domani, come già annunciato, con i sindaci del vibonese scenderemo in piazza e ci recheremo in Prefettura per sollecitare risposte e azioni rapide nel fronteggiare la pandemia in atto. Verrà consegnato un documento in cui saranno presenti anche le richieste formulate da tutti noi sindaci delle Serre e relative alla creazione di unità mobili territoriali in grado di processare “test rapidi” naso faringei. L’iniziativa dei sindaci del vibonese ha spinto verso una ulteriore manifestazione unitaria, di tutti i sindaci calabresi, che si terrà a Roma il 19 novembre p. v. volta a tutelare la sanità pubblica in Calabria. È una fase - conclude Barillari - molto delicata in cui i nostri atteggiamenti possono fare la differenza. Insieme, con responsabilità, possiamo fare tanto".

Bando Wifi4Eu, Serra San Bruno tra i 3 Comuni del Vibonese ammessi: ottenuto un voucher di 15mila euro

Serra San Bruno è uno dei 3 Comuni del Vibonese (gli altri 2 sono Arena e Stefanaconi) vincitori del bando Wifi4Eu, tramite il quale l’Unione europea finanzia l’installazione di reti wi-fi gratuite negli spazi pubblici.

Il premio consiste in un voucher da 15 mila euro da utilizzare per creare gli hot-spot indispensabili per il funzionamento delle reti internet.

Il meccanismo di selezione prevedeva lo schema “primo arrivato, primo servito”: sono stati così ammessi i Comuni più veloci che hanno completato le operazioni nel primo minuto di apertura del bando.


“Questo nuovo finanziamento - ha commentato il sindaco Luigi Tassone - dimostra la nostra professionalità e la nostra attenzione. Utilizzeremo il voucher per servire le zone scoperte e per rendere più completo il nostro progetto volto ad offrire il servizio ai cittadini. Procederemo dunque ad individuare i nuovi punti sui quali intervenire. Il fatto di essere fra i 3 Comuni allo stato ammessi - ha concluso Tassone - rappresenta per noi un motivo d’orgoglio”.

Chiaravalle, in arrivo 400mila euro per la valorizzazione del Convento

In arrivo a Chiaravalle Centrale 400mila euro per il recupero e la valorizzazione del Convento dei padri Cappuccini.

Un finanziamento regionale ottenuto dall'amministrazione comunale, finalizzato alla realizzazione di un polo culturale museale.

Proprio oggi il sindaco, Mimmo Donato, ha firmato il verbale d'intesa presso gli uffici competenti di Germaneto. Un progetto evidentemente considerato di straordinaria rilevanza strategica dalla Regione Calabria, nell'ambito più generale delle politiche di intervento sui beni culturali.

Tant'è che sono solo nove i comuni della provincia di Catanzaro destinatari di finanziamento. Tra questi, appunto, Chiaravalle Centrale, che va a ricadere nella mappa delle aree di attrazione naturale e culturale di rilevanza strategica, catalogate e individuate dalla giunta regionale, con il supporto del Mibact. Aree ricomprese nell'obiettivo 6.7 del Por Calabria Fesr/Fse. “Finalmente c'è una catalogazione a monte che consente una programmazione, una strategia.

Al di là dei soldi, il punto centrale è che finalmente c'è un meccanismo permanente che rimarrà per il futuro per la valorizzazione di beni fruibili, accessibili, con operazioni dirette di marketing territoriale. E questo grazie al governatore Oliverio” il commento che ha accompagnato la stipula delle convenzioni.

“L'ennesimo finanziamento ottenuto da questa amministrazione comunale” ha sottolineato con evidente soddisfazione il sindaco di Chiaravalle, Mimmo Donato. Soldi che si vanno ad aggiungere alle altre risorse captate attraverso progettazioni mirate sui bandi regionali ed europei, per svariati milioni di euro.

Particolarmente significativa l'attenzione per il Convento, la cui data di fondazione viene fatta risalire tra il 1576 e il 1594. Il Convento di Chiaravalle Centrale era e rimane uno dei più importanti della provincia monastica cappuccina. Vittima di due soppressioni, quella napoleonica e quella ordinata dal governo italiano, è sempre rinato grazie alla tenacia dei frati. Ciò avvenne sotto Bonaparte e Murat (1806-1815), con ripristino datato 1846. E avvenne ancora nel 1860, con la seconda soppressione ad opera dello Stato unitario.

Ma nel 1879 i frati lo ripresero all'asta, avviando anche importanti lavori di restauro. La chiesa odierna del Santissimo Cuore di Gesù fu ricostruita tra il 1900 e il 1904 da padre Bernardo da Petrizzi, sostituendo la precedente, dedicata a San Francesco d'Assisi (1572).

Di particolare pregio è la biblioteca, già esistente nel 1683. Custodiva oltre 15mila tra volumi e opuscoli e migliaia di manoscritti. Patrimonio che oggi si è notevolmente ridotto. L'idea di un polo museale risale agli anni 2000 con le prime, importanti, iniziative in tal senso dell'allora guardiano Padre Giuseppe Sinopoli.

Serra, migliaia di articoli sequestrati in tre negozi cinesi

I carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno ed i finanzieri del Gruppo di Vibo Valentia, hanno sottoposto a controllo tre negozi gestiti da cittadini di nazionalità cinese.

Le ispezioni, effettuate nel paese della Certosa, avevano il fine di prevenire l’illecita vendita di prodotti non conformi alle normative europee.

In tutti e tre gli esercizi sono stati individuati complessivamente 38 mila articoli non commercializzabili, alcuni dei quali privi del marchio Ce, delle informazioni basilari sul prodotto e delle informazioni in lingua italiana.

Il valore della merce sottoposta a sequestro, si attesta sui 16 mila euro.

Le sanzioni per tale tipologia di illecito amministrativo possono addirittura arrivare a 25 mila euro per esercizio commerciale, qualora i responsabili delle ditte oggetto del controllo non dovessero  effettuare il pagamento in misura ridotta entro i canonici 5 giorni.

Serra, Pro loco: "Dall'amministrazione comunale solo ostacoli al nostro operato"

Riceviamo e pubblichiamo

"Eravamo rimasti al giorno 24 gennaio quando con una missiva il primo cittadino di Serra San Bruno usando i gerghi e i modi che in politica usano per liquidare velocemente e dolcemente l’avversario (elogi e complimenti), ci intimava di fatto e senza appello di lasciare palazzo Chimirri in soli 6 giorni. Modi e tempi che di certo superano quelli dell’agente di riscossione più incallito, ma che di fatto, avendo noi una certa dose di responsabilità non ci hanno impedito di portare a termine lo sgombero per non intralciare l’avvio dei lavori della biblioteca. Nella stessa lettera il sig. Sindaco, conscio dell’importanza dell’operato della nostra associazione, si impegnava formalmente a individuare anche nel breve tempo una sede opportuna. Non solo questo non è avvenuto, ma addirittura nessuno della nostra associazione è mai stato contattato al riguardo. Gli unici contatti, e come si dice a pensar male spesso si indovina, solo per l’organizzazione del carnevale serrese. Così come il 31 marzo non è avvenuta l’inaugurazione della nuova biblioteca. Non a caso ci eravamo presentati con tutti i libri raccolti con l’iniziativa da noi organizzata “Dona un libro”, per consegnarli e per contribuire alla crescita culturale della nostra cittadina. Ma ci siamo trovati difronte una porta chiusa, un silenzio freddo, che permea ora e governa i rapporti tra chi si impegna volontariamente e incondizionatamente alla crescita di una comunità e chi dovrebbe agevolare, tutelare ed incentivare quest’impegno e non intralciare o cercare di sostituirsi per sentimento competitivo. Eppure, in campagna elettorale, la nostra associazione doveva essere un punto di riferimento per manifestazioni di valorizzazione del territorio nonché uno strumento valido per il rilancio turistico della nostra Serra. Evidentemente nei piani dell’amministrazione qualcosa è cambiato, o forse non è mai nato o peggio ancora si è promesso ciò che puntualmente non è avvenuto. A dimostrazione del cambio di rotta o meglio del “contrordine”, il repentino calo dei fondi messici a disposizione (sole 1.000 € per tutte le manifestazioni del 2018), ed il silenzio cupo anche sulle ottime riuscite delle nostre manifestazioni. Un silenzio che prova il fatto che l’importante non è aver raggiunto un ottimo risultato per la collettività ma, forse, il fatto che tale risultato l’ha raggiunto la nostra associazione. Basti pensare che la Festa del fungo ha creato un indotto economico per la popolazione e i commercianti serresi, che altre manifestazioni che hanno ricevuto il pubblico plauso dei nostri amministratori non hanno lontanamente raggiunto. In verità, sono molti gli interrogativi che ci siamo posti e le risposte che ci siamo date, in quanto dalle belle parole si è poi passato al silenzio e alla chiusura. Eppure quello che ci solleva e ci dà la forza di andare avanti è l’amore per la nostra terra, per i nostri concittadini, che si sono dimostrati vicini e che si sono fatti avanti per ospitarci. Ed è proprio questo, il messaggio che in verità la nostra associazione ha più bisogno, capire e sentire che la popolazione è dalla sua parte, capire che se si è coscienti del proprio operato non bisogna mai indugiare, capire che il dovere di contribuire alla crescita della nostra terra viene sempre ripagato. Certo salta all’occhio il fatto che in altre realtà, alle Pro loco, vengono consegnati in gestione palazzi importanti, mentre nella nostra, l’unica cosa che più importa è ostacolare il nostro operato. Il silenzio e la chiusura non hanno fatto altro che aprire altre porte, altri cuori".

Il Direttivo della Pro loco Serra San Bruno

Crisi al Comune di Serra, Tassone: “Subito un confronto programmatico in condizioni di pari dignità”

“Prendo atto della disponibilità del gruppo ‘In alto volare’ ad aprirsi ad un confronto programmatico finalizzato alla realizzazione degli interessi della comunità ed apprezzo il senso di responsabilità dimostrato che conferma che a Serra ci sono delle forze politiche che mettono al primo posto la collettività e non le aspirazioni personali”.

Il sindaco Luigi Tassone saluta con soddisfazione l’accoglimento dell’appello da parte del movimento civico guidato da Jlenia Tucci e spiega i passaggi che intende effettuare.

“Provvederò sin da subito – sostiene - ad avviare un dialogo franco e trasparente con lo scopo di discutere collegialmente sulle priorità in modo da trovare una chiara condivisione, necessaria per realizzare l’obiettivo della crescita della nostra città. Mi siederò dunque – conclude – allo stesso tavolo con chi preferisce lavorare concretamente per Serra e, in condizioni di pari dignità, cercheremo di trovare una sintesi sui punti programmatici da 

Ritrovati dai carabinieri i due cercatori di funghi dispersi nelle Serre. Buone le condizioni

Sono stati ritrovati in buoni condizioni, in contrada "Tre ponticelli", nel Comune di Brognaturo, i due uomini di 40 e 25 anni originari di Brancaleone e Palizzi, che nel pomeriggio di oggi, si erano persi mentre erano interni a cercare funghi nei boschi delle Serre. L'allarme è scattato intorno alle 19, quando i familiari hanno avvisato i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, guidati da tenente Marco Di Caprio.

Fin da subito, i militari dell'Arma hanno concentrato le ricerche nella fitta boscaglia.

Provvidenziale ai fini del ritrovamento, un messaggio con l'indicazione delle coordinate dove si trovanavo di due cercatori di funghi.

Una vicenda, dunque, che si conclude a lieto fine.

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