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Fa esplodere le case di moglie e figli, 79enne finisce in manette

Gli agenti del Commissariato di Paola (Cs) hanno eseguito il fermo di C.G., di 79 anni, perché ritenuto responsabile dell’incendio e della conseguente esplosione delle abitazioni della moglie e dei figli.

L'arresto e scattato in seguito alle indagini avviate dopo che i poliziotti sono intervenuti nelle campagne di Paola, dove era stato segnalato un incendio.

Una volta venuti a conoscenza dei dissidi tra C.G. ed il suo nucleo familiare, gli agenti hanno avviato le ricerche del 79enne.

L'uomo è stato quindi rintracciato nascosto nelle immediate vicinanze dell’accaduto, mentre osservava l’evolversi della situazione.

Secondo gli investigatori, il pensionato era pronto a darsi alla fuga, dal momento che aveva prenotato un biglietto aereo per Rio de Janeiro, in Brasile.

L’esplosione, avvenuta mediante l’utilizzo di una bombola di gas, ha provocato ingenti danni agli immobili nei quali, casualmente, non c'era nessuno,.

Per C.G. è quindi scattato il fermo ed il conseguente trasferimento nella casa circondariale di Paola.

Tenerife, bloccati in hotel italiani positivi al coronavirus

Vacanza rovinata per diversi turisti a Tenerife, nelle isole Canarie.

Lunedì le autorità sanitarie spagnole hanno diagnosticato un nuovo caso di coronavirus. Un turista proveniente dall’Italia, un medico lombardo di 69 anni, è risultato positivo al test. Oggi è risultata contagiata anche sua moglie. Da questa mattina l’intero hotel dove alloggiava la coppia è stato messo in quarantena. Sono stati isolati almeno 1000 ospiti. L'hotel è stato chiuso e non è permesso lasciare le camere.

Tutti gli ospiti hanno anche ricevuto mascherine protettive.

Il Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae) svizzero è al corrente che all’Hotel Palace Adeje risultano positivi al virus diversi turisti tra cui anche una coppia svizzera.

Il giornale locale Diario de Avisos, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ha segnalato che i medici spagnoli hanno visitato gli ospiti dell’hotel.

Mafia, Consiglio comunale sciolto in Calabria

Su proposta del ministro dell'interno Luciana Lamorgese, il Consiglio dei ministri ha deliberato lo scioglimento del Comune di Pizzo.

In seguito al provvedimento, che avrà una durata di 18 mesi, l'ente sarà affidato ad una commissione nominata dal prefetto di Vibo Valentia.

Lo scioglimento giunge in seguito all'operazione "Rinascita Scott" della Dda di Catanzaro, che ha portato all'arresto di oltre 300 persone, tra le quali anche l'allora sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo.

Abbandono di rifiuti, una denuncia

I carabinieri forestale di Corigliano hanno posto sotto sequestro un'area di circa 300 metri quadri e denunciato l’amministratore di una ditta di manufatti di cemento per abbandono e deposito incontrollato di rifiuti.

Il provvedimento è stato eseguito in seguito ad un controllo effettuato nella zona industriale di Corigliano Rossano.

In particolare, i militari hanno notato, a ridosso della Ss 106, un cumulo di rifiuti composto da pezzi di manufatti in cemento, pannelli ad altre tipologie di rifiuti speciali non pericolosi, quali ingombranti, pneumatici, Raee, materiale plastico, calcinacci, blocchi di cemento, scaffali di legno, mattonelle ed altro.

Dopo aver predisposto un posto d'osservazione al fine di risalire all’autore dell’illecito, i carabinieri forestale hanno individuato il dipendente di una ditta del luogo il quale con l’ausilio di una pala meccanica, trasportava e scaricava rifiuti nella zona interessata.

Una volta bloccato il mezzo, gli uomini dell'Arma hanno identificato e denunciato l’amministratore della ditta che avrebbe commissionato al dipendente l’abbandono di rifiuti.

Al vaglio degli inquirenti c'è anche la posizione del dipendente.

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