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Serra, Tassone invita Giancotti e Albano a scuse pubbliche: “Mai raggiunto un livello così basso”

“Ci sono dei casi in cui occorrerebbe privilegiare il silenzio, se non altro per il rispetto verso chi si è trovato coinvolto in una situazione difficile. Così, dopo l’incidente verificatosi lunedì sera, sarebbe stato necessario evitare polemiche e strumentalizzazioni. Invece si sono verificati comportamenti incoscienti da parte di chi prova ad utilizzare ogni evento per fini elettorali che mi costringono ad una ferma risposta, per dignità del ruolo che rivesto e per esigenze di chiarezza rispetto ai serresi”.

Il sindaco Luigi Tassone replica duramente alle accuse rivolte dai consiglieri di minoranza Valeria Giancotti e Brunella Albano e sostiene che “mai, a Serra San Bruno, si era caduti ad un livello così scadente, in cui confusione, incompetenza e falsità di fondo del messaggio trasmesso alla gente si mischiano creando un odio insensato di cui la nostra città non ha certo bisogno”.

“Le sguaiate calunnie mosse nei miei confronti – afferma il primo cittadino – rispetto alle quali non sono più disposto a transigere, necessitano di scuse pubbliche. Qualora, invece, dovessero continuare questi atteggiamenti mi vedrò costretto a ricorrere alle vie legali a tutela della mia immagine e della mia reputazione. Alle due componenti dell’opposizione Giancotti e Albano chiarisco che il sindaco di Serra San Bruno, anche se presidente della Conferenza dei sindaci, non può svolgere ruoli di gestione diretta in campo sanitario e, dunque, non può rendersi colpevole di quelle che vengono definite, con chiaro intento diffamatorio, condotte omissive. Dovrebbe essere scontato, eppure non lo è per chi peraltro ha svolto il ruolo di vicesindaco ed assessore e, oggi, perse queste cariche ricerca in ogni modo spazi e visibilità anche a costo di superare i limiti della decenza. E spiace notare che non ci sia consapevolezza alcuna del ruolo istituzionale di consigliere comunale, tuttora rivestito, e del senso di responsabilità che esso dovrebbe comportare”.

Non manca una considerazione politica: “io e la mia maggioranza ci sentiamo diversi da questo modo di pensare e di agire. Non posso accettare che questa barbarie politica prenda il sopravvento, ma continuerò a lottare solo e soltanto con metodo democratico e con quella coscienza costruita grazie alla mia formazione politica e culturale. Le insinuazioni, i veleni, le costruzioni artefatte non appartengono alla mia storia ed alla mia cultura".

Trovato con nove ghiri, 73enne denunciato

Un 73enne di Molochio (Rc) è stato denunciato in stato di libertà, perché trovato in possesso di nove ghiri.

In particolare, durante un servizio di controllo effettuato in località “Salice” di Oppido Mamertina, i carabinieri della locale Stazione hanno rinvenuto i piccoli roditori congelati in una legnaia di proprietà del pensionato.

Chiaravalle, Chi.Ce a palle incatenate contro "l'estate dei morti viventi"

Riceviamo e pubblichiamo

"Non è per il gusto di fare i dissacranti, i contestatori, i bastian contrari, o più semplicemente opposizione. No, è tutto sotto gli occhi di tutti: Chiaravalle non c’è. Non c’è più, demolita sotto i pallettoni a finanziamenti millantati dall’amministrazione e coperta da comunicati stampa che ricordano la propaganda d’altri tempi, tanto sono lontani dalla realtà.

L’amministrazione continua a produrre annunci di strutture e finanziamenti come se fossero cose straordinarie e non ordinarie (in tutto ciò, ad oggi, manca tanto l’ordinario quanto lo straordinario), ma in tre anni, in mille giorni e più, non hanno mai, mai tirato fuori un’idea, una proposta, un minimo sussulto che facesse pensare “ma si, forse in fondo qualcosa gli importa di Chiaravalle”.

Ed escono fuori poi con la loro meravigliosa estate dei morti viventi, quella del 2019: inaugurata con una manifestazione non meglio chiarita e ambientata forse un migliaio di anni fa (ma su questo lasciamo polemizzare altri più in gamba di noi) e poi, da lì, il vuoto assoluto. Nessun segno di vita e vitalità, nessuna neanche abbozzata idea che possa far pensare che anche a Chiaravalle è 2019. Le strade vuote, le piazze vuote salvo qualche eroica gelateria che nonostante tutto lotta e reagisce (a proposito, c’è chi nella maggioranza arriva a prendersi il merito di aver ravvivato il commercio a Chiaravalle: di grazia, con quali iniziative?)

C’è stata la presentazione di qualche libro, in verità tutti lavori notevoli e meritevoli, ma che potevano essere un giusto corollario alle classiche iniziative estive, non le uniche manifestazioni presenti. E, ancora, la scomparsa totale dello sport, l’abbandono del centro sportivo di località Foresta, l’organizzazione di una qualsiasi iniziativa per i più giovani. Ma come si può programmare in maniera così catastrofica un’estate di paese?

Non che le altre tre stagioni abbiano avuto fortune migliori, ma vedersi surclassati così da tutti i comuni limitrofi, i quali pur senza risorse e finanziamenti (visto che alla fine sempre di questo si va a parlare) hanno avuto tutti le loro belle estati con tanta gente e tante iniziative, a costo zero, è clamoroso. Perché le idee belle non hanno costo, ma serve impegno, dedizione, capacità di collaborazione, creatività, inclusività. Serve voglia di fare qualcosa per gli altri, serve abnegazione vera per la comunità senza secondi fini. Serve tutto questo: ma a Chiaravalle non c’è. Per niente.
Amministrare un comune morente che perde ogni anno, ogni settembre, centinaia di residenti,  per il solo gusto di indossare fasce e curare interessi personali è inqualificabile".

Il direttivo "CHI.CE" (Alessia Squillace, Salvatore Iozzo, Domenico Basile, Nicola Corrado,Nadia Maida, Giuseppe Antonio Rauti, Fabio Tino)

 

Rapina nel Vibonese, avviso orale a due persone

Gli uomini della Divisione anticrimine della questura di Vibo Valentia hanno notificato la misura di prevenzione dell’avviso orale del questore, a due persone ritenute responsabili della rapina consumata ai danni della titolare di un supermercato di Zambrone.

Nella circostanza, tre persone, tutte pluripregiudicate per reati contro la persona ed il patrimonio, avevano sottratto con violenza, alla vittima che stava facendo rientro a casa, una borsa contenente denaro contante per alcune migliaia di euro, assegni ed un telefono cellulare.

In seguito alla commissione di tale reato e in considerazione della loro ritenuta pericolosità, nei confronti di due dei tre malviventi, il questore ha emesso il provvedimento dell’avviso orale in misura aggravata, che prevede, tra l’altro, il divieto di detenere o utilizzare apparecchi rice-trasmittenti (tra cui il telefono cellulare), mezzi di protezione balistica, veicoli modificati o blindati, etc.

Sono in corso di valutazione gli elementi previsti dalla legge per l’emissione di analogo provvedimento a carico del terzo rapinatore, attualmente ristretto in carcere.

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