Bimba di 18 mesi chiusa in auto sotto il sole, messa in salvo dalla polizia

Accidentalmente rinchiusa dentro l'auto della madre, sotto il sole cocente.

È la bruttissima avventura capitata a Crotone, ad una bambina di appena diciotto mesi.

L'episodio si è verificato nel pomeriggio di ieri, quando al 113 è arrivata la chiamata di una madre, disperata per la sua bambina rimasta intrappolata in auto.

All'arrivo delle volanti, la donna ha spiegato in lacrime di essere scesa dal veicolo, lasciandovi accidentalmente le chiavi. A quel punto, la piccola, seduta sul seggiolone collocato sul sedie anteriore, aveva premuto il tasto di chiusura delle portiere, impedendo così l’apertura dall’esterno.

La presenza di vari passanti e curiosi aveva agitato la bambina, che aveva iniziato a piangere.

Gli agenti hanno quindi deciso di liberare la bambina, rompendo il lunotto posteriore dell’auto.

Constatato l'ottimo stato di salute, la piccola è stata restituita all'abbraccio della mamma.

Uno dei poliziottti, invece, è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari a causa di una ferita alla mano sinistra. 

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Rissa e minacce, tre cittadini extracomunitari denunciati a Crotone

Tre cittadini extracomunitari sono stati denunciati, a Crotone, per reati contro la persona.

In particolare, in seguito ad una chiamata al 113 con la quale era stata segnalata una rissa, gli uomini della locale questura sono intervenuti in una via del centro storico della città pitagorica.

Giunti sul posto, hanno sorpreso un uomo di origine gambiana che cercava di colpire, con un’asse di legno,  un afghano, che, a sua volta, aveva in mano tre sassi.

Dopo essere stati bloccati, entrambi i protagonisti della lite sono stati denunciati.

Stessa sorte è  toccata ad un  somalo che, in evidente stato d’ebbrezza, dopo aver minacciato i passanti con una bottiglia di vetro, ha cercato di resistere ai poliziotti.

Per tale ragione, una volta bloccato ed accompagnato in questura, l’uomo è stato denunciato per minaccia aggravata, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

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Sbarco di migranti in Calabria, fermati i presunti scafisti

Due cittadini ucraini, S. O. e Y. O., di 31 e 25 anni, sono stati fermati dagli uomini della polizia di Stato di Crotone, perché ritenuti gli scafisti dell’imbarcazione dalla quale, lunedì scorso, sono sbarcati 39 migranti di nazionalità irachena.

Le indagini condotte dai poliziotti della Squadra mobile e dai finanziari della Sezione operativa navale della città pitagorica si sono concentrate sui due ucraini, soprattutto per il fatto che erano gli unici di nazionalità diversa rispetto ai migranti.

Inoltre, il recupero dell’imbarcazione impiegata per lo sbarco, ha permesso agli investigatori di acquisire ulteriori elementi di colpevolezza a carico dei due cittadini ucraini ritenuti responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

 Pertanto, i due sono stati sottoposti a fermo d’ indiziato di delitto ed associati presso la casa circondariale di Crotone.

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Auto in fiamme sotto un portico, intervengono i vigili del fuoco

Tanta paura nel quartiere Fondo di Gesù di Crotone, dove, poco dopo le 14 di oggi, una Volkswagen Polo è andata a fuoco mentre era parcheggiata nel portico di una palazzina.
 
Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco del locale Comando provinciale, che hanno impedito alle fiamme di raggiungere le tubature del gas poste nelle vicinane
 
Allo stato non sono ancora chiare le origini del rogo.
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Trovato con un chilo d'eroina, 23enne finisce in manette

Un cittadino bulgaro, Dimitrov Tododov Dimitar, di 23 anni, è stato arrestato a Crotone dalla polizia di Stato, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

In particolate, durante una perquisizione a casa del giovane, i poliziotti hanno rinvenuto un chilo e 58 grammi d'eroina.

Una volta sequestrato lo stupefacente, gli agenti hanno tratto in arresto il 23enne.

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Agguato in Calabria, arrestato il presunto killer

È stato identificato e arrestato uno dei presunti responsabili dell’omicidio di Giovanni Tersigni, il 36enne freddato sabato scorso, in pieno centro storico, a Crotone (Per leggere la notizia clicca qui).

La polizia di Stato ha, infatti, arrestato Paolo Cusato, 30 anni, di Crotone.

Ad incastrare il presunto killer, sono state alcune immagini acquisite dagli investigatori che hanno immortalato il 30enne mentre si disfava di una busta di platica nella quale sono stati rinvenuti: la pistola semiautomatica calibro 7,65 usata per l'agguato, un berretto da baseball, una polo blu ed un paio di guanti in lattice.

Inoltre, nel corso della perquisizione effettuata a casa di Cusato, i poliziotti hanno trovato indumenti corrispondenti a quelli indossati dall’assassinio.

Il trentenne è stato pertanto arrestato e condotto in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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Agguato in Calabria, morto il 36enne ferito ieri

E’ morto la notte scorsa, Giovanni Tersigni, il 36enne che poco dopo le 19 di ieri era rimasto vittima di un agguato consumato nel centro storico di Crotone.

Dopo essere era stato raggiunto alle gambe da alcuni colpi di pistola esplosi da uno sconosciuto, Tersigni era stato portato in codice rosso all’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, dove è deceduto nella notte.

Sull'accaduto indagano gli uomini della Squadra Mobile pitagorica, che stanno cercando di mettere insieme gli elementi necessari per poter dare un volto al sicario. 

Sorpreso a rubare tubi in rame in un cantiere, arrestato

Un crotonese, M.G., di 51 anni è stato arrestato dai poliziotti della questura pitagorica, con l’accusa di furto aggravato.

L’uomo è stato sorpreso in un cantiere edile, mentre era intento a portar via tubi in rame per impianti termoidraulici.

Dopo le formalità di rito, il 51enne è stato posto ai domiciliari.

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