Il Questore di Reggio revoca i 19 D.A.SPO. emessi nei confronti dei giocatorori della Nuova Gioiese

I giovani giocatori della squadra di calcio della “Nuova Gioiese”, alcuni dei quali minorenni, durante l’incontro disputatosi il 2 febbraio scorso presso lo Stadio comunale di Gioia Tauro, valido per il Campionato regionale juniores, si erano resi responsabili di una violenta aggressione nei confronti dei giocatori della squadra avversaria del “Calcio Cittanovese”.

I calciatori erano stati, pertanto, destinatari del provvedimento di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive per 2 anni, con l’ulteriore prescrizione dell’obbligo di presentazione presso gli uffici di Polizia.

I giovani, dopo circa 10 mesi di divieto, durante i quali hanno pienamente rispettato le prescrizioni imposte, hanno presentato attraverso don Gianni, il Parroco della Chiesa “Maria Santissima di Porto Salvo”, un’accorata e corale istanza al Questore, che li ha convocati nel proprio ufficio, dichiarandosi consapevoli dell’errore commesso, consci della gravità dell’accadimento e pentiti per quanto accaduto. Il Questore della Provincia reggina ha, pertanto, inteso revocare tali provvedimenti, volendo dare ai giovani l’opportunità di ritornare a praticare lo sport da loro tanto amato da calciatori e nei luoghi a ciò istituzionalmente deputati. I provvedimenti di D.A.SPO. a suo tempo emessi, infatti, avevano di fatto stroncato il loro sogno di avere un futuro da calciatori professionisti. Con le revoche il Questore Grassi ha inteso ridare fiducia ai 19 giovani interessati dalla triste vicenda, riattivando la loro legittima aspirazione ad un miglioramento della propria vita e alla pratica di uno sport dall’indubbio valore socio-educativo che fa sognare molti giovani che aspirano a divenire campioni.

Tale revoca è stata simbolicamente partecipata ai ragazzi nel corso di un incontro, tenutosi nel pomeriggio di ieri presso l’oratorio della chiesa “Maria Santissima di Porto Salvo”, nel cui campetto i giovani in questi mesi hanno continuare a giocare a calcio, alla presenza del Parroco Don Gianni, dei giovani calciatori e dei loro genitori, che hanno manifestato grande plauso all’iniziativa del Questore, commuovendosi per le parole espresse dell’Autorità provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. In taluni contesti, infatti, il “perdono” può assumere un’efficacia rieducativa maggiore rispetto alla punizione, restituendo, nella circostanza, ai giovani calciatori fiducia nella vita e nelle Istituzioni, portatrici di legalità e di valori sociali, che vanno ben oltre la mera repressione dei comportamenti illeciti.

Il provvedimento di revoca, infatti, è un chiaro segnale dell’attenzione riposta dalla Polizia di Stato nei confronti dei giovani che, in una provincia come quella reggina tristemente insidiata dalla criminalità e caratterizzata da contesti sociali degradati, spesso non hanno altra opportunità di trascorrere il proprio tempo libero se non praticando lo sport che insegna il rispetto delle regole, con finalità socio-educativa che va ben oltre il mero individualismo.

Campionato Regionale Juniores. Squadra ospite aggredita con violenza: pugno duro del questore

Prosegue, senza soluzione di continuità, l’attività della Polizia di Stato di contrasto e repressione dei reati commessi in occasione delle manifestazioni sportive svoltesi nella provincia reggina. il 12 febbraio il Questore Raffaele Grassi ha emesso diciannove provvedimenti di D.A.SPO. nei confronti dei componenti la squadra di calcio della "Nuova Gioiese", che, durante l’incontro disputatosi il 2 febbraio presso lo stadio comunale di Gioia Tauro valevole per il Campionato Regionale Juniores, si sarebbero resi responsabili di una violenta aggressione nei confronti dei giocatori della "Calcio Cittanovese" che ha visto coinvolto anche i tifosi della "Nuova Gioiese", i quali, alla vista dello spettacolo poco edificante offerto dai giocatori della predetta squadra, si sono infervorati a tal punto da scavalcare la rete di recinzione, entrare nel rettangolo di gioco e aggredire a loro volta tutti i componenti della squadra del "Calcio Cittanovese". Ai giocatori è stato prescritto l’obbligo di presentazione presso gli uffici di Polizia per due anni due, ad eccezione di uno di loro, per il quale l’obbligo è stato imposto per anni due e sei mesi, per aver dato avvio con la propria condotta violenta e sconsiderata alla rissa in campo. Tutti i provvedimenti di D.a.spo. sono stati convalidati dalle competenti Autorità Giudiziara. 

Calcio violento in Calabria: 3 tesserati e un tifoso colpiti da Daspo

Sono quattro i Daspo (Divieto di accesso alle manifestazioni sportive) inflitte per ragioni diverse su disposizione del Questore di Reggio Calabria. Nei giorni scorsi il Commissariato di Polizia di Siderno ha notificato all’allenatore della squadra di calcio A.S. Roccella" il provvedimento che per due anni non gli permetterà di accedere agli stadi o ad impianti sportivi nei quali sia impegnata a qualsiasi titolo la compagine del Roccella. L’allenatore, durante l’intervallo dell’incontro di calcio del 15 novembre scorso, tra il Roccella ed il Marsala, si è rifiutato di uscire dagli spogliatoi degli arbitri rivolgendosi in modo offensivo ed oltraggioso alle Forze dell’Ordine. Un altro provvedimento di Daspo per la durata di due anni è stato emesso nei confronti di un dirigente della squadra di calcio New San Pietro del Comune di San Pietro a Maida, in provincia di Catanzaro. Durante l’incontro disputatosi lo scorso 8 novembre tra la stessa squadra e quella del Vigor Serrata del Comune di Serrata, nel Reggino, ha aggredito prima verbalmente e poi fisicamente il direttore di gara il quale si è visto costretto ad interrompere l’incontro. Infine, sono stati emessi altri due provvedimenti di Daspo, rispettivamente di tre e cinque anni. Il primo nei confronti di un giocatore della Nuova Gioiese, per aggressione al giudice di gara durante l’incontro del 24 novembre scorso contro la squadra del Real Gioia Tauro ed il secondo nei confronti di un tifoso della squadra di calcio del Locri che, durante l’incontro casalingo con la squadra del Caulonia, disputatosi lo scorso 25 ottobre, ha aggredito e minacciato l’allenatore della squadra ospite.  

 

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