Siria: Putin regala caviale rosso ai suoi soldati

Un ricco cestino con all'interno numerosi prodotti tipici, tra cui una confezione di caviale rosso. Questo il regalo preparato dal ministero della Difesa russo per i propri soldati dislocati nella base di Latakia, in Siria. Nel pacco dono, insieme ad una tezza termica, c'erano una maglietta raffigurante un bombardiere Su-30, con su scritto "Distruggiamo il terrorismo"  e diversi prodotti alimentari come caviale rosso, formaggio, salami e dolci.

Siria: l'esercito libera la citta` di Sheik Miskheen

Progressi sul fronte sud, al confine con la Giordania, per le forze armate siriane che oggi hanno espugnato la citta` di Sheik Miskheen. Secondo fonti governative, a liberare il centro urbano sarebbero stati gli uomini della 15a brigata della 5a divisione corazzata dell'Esercito ed i miliziani delle Forze di difesa Nazionale di Izra'a. L'operazione e` stata condotta con il supporto aereo russo. I bombardieri di Mosca avrebbero condotto ben 75 raid sulle postazioni dei terroristi che sarebbero scappati cercando rifugio lungo il confine con la Giordania.

Siria: morto in un raid russo Zahran Alloush, uno dei capi della ribellione

La guerra in Siria non si e` fermata neppure nel giorno di Natale. Nella giornata di ieri, infatti, l'aviazione russa ha condotto una serie di sortite contro le posizioni tenute dai ribelli. In una di queste e` stato ucciso Zahran Alloush, uno dei capi della rivolta anti Assad. L'uomo, che in passato aveva lodato Bin Laden, ha trovato la morte nel corso di un raid nel quale e` stato colpito un edificio dove era in corso una riunione di due fazioni che si oppongono al governo di Damasco. Con Alloush esce di scena uno dei capi più potenti della ribellione. Il suo gruppo, Jaysh al Islam e` stato finanziato dall'Arabia Saudita e controlla Ghouta, un quartiere nord orientale della capitale Siriana. 

"Putin è immortale o viaggia nel tempo, ecco le prove"

Vladimir Putin è immortale o viaggia nel tempo? Questo il quesito che da qualche giorno circola in rete. A far porre il bizzarro interrogativo, soprattutto, tra i fautori delle teorie cospirazioniste, le fotografie, la prima delle quali risalente a quasi cento anni fa, in cui compaiono tre persone praticamente identiche al presidente russo. Nel primo scatto, datato 1920, è ritratto un giovane soldato la cui somiglianza con Vladimir Putin è a dir poco sorprendente. Idem, con l'immagine di un altro militare immortalato nel 1941. Nella terza fotografia, scatta nel 2005, appare, invece, lo "Zar" in persona. Ovviamente, non c'è niente di soprannaturale e la realtà è molto più semplice. Per quanto accomunate da una straordinaria somiglianza si tratta di tre persone distinte. Il primo soldato è un sergente maggiore d'artiglieria non identificato, mentre il secondo è un eroe di guerra, tale Zinovii Kolobanov, che nel corso della Seconda guerra mondiale avrebbe distrutto ben 43 carri armati tedeschi, 22 dei quali nell'arco della prima ora di battaglia.

Nave da guerra Russa apre il fuoco contro un'imbarcazione turca

 Continua ad essere estremamente alta la tensione tra la Russia e la Turchia dopo l'abbattimento, il 24 novembre scorso, di un aereo militare di Mosca da parte degli F 16 di Ankara. A confermare il clima incandescente nei rapporti tra i due Paesi, quanto accaduto nel mar Egeo, dove una nave da guerra russa ha sparato alcuni colpi d'avvertimento all'indirizzo di un peschereccio turco. A riferirlo il ministero della Difesa di Mosca che ha affermato che l'imbarcazione turca si era avvicinata ad una distanza di 600 metri, prima di allontanarsi a seguito dei colpi di avvertimento. Dopo l'episodio, l'addetto militare turco a Mosca è stato convocato al ministero degli Esteri. L'incidente, secondo quanto riportato dall'agenzia Tass, è avvenuto a circa 22 chilometri dall'isola greca di Lemnos. L'unità russa, ha riferito ancora il ministero della Difesa, è stata costretta ad esplodere alcuni colpi di "armi leggere" perché l'imbarcazione turca, che ha poi cambiato rotta senza darne comunicazione, non rispondeva ai contatti radio o visivi.

Siria: l'esercito di Assad conquista la citta` di Yrian

Dopo quello conseguito ad Homs, l'esercito siriano mette a segno un altro successo e conquista la strategica citta` di Yrian, a nord di Latakia. Fulcro dell'avanzata lealista in direzione nord, verso il confine turco, e`la 103a Brigata della Guardia Repubblicana. L'Esercito siriano, supportato dai bombardieri russi, dalle milizie di Hezbollah, dalle Forze di Difesa Nazionale del Qardaha, dalle Milizie del Partito Nazionalista Sociale Siriano (SSNP) e dalla Resistenza Siriana (Moqawama Suriya), in pochi giorni ha strappato agli insori oltre 100 kmq di territorio. 

Siria: i britannici dovrebbero fare la guerra all'Isis, ma bombardano i siriani

E' una guerra strana quella che si sta combattendo in Siria. Lo è per tante ragioni. In teoria, tutti si definiscono nemici dello Stato Islamico, ma in pratica gli unici a combatterlo realmente sono i russi, i siriani pro Assad, i curdi, gli iraniani ed i miliziani di hezbollah. Gli altri, quando non sono fiancheggiatori più o meno occulti (vedi Turchia, Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi) non si comprende bene con chi stiano. Ad alimentare, l'interrogativo due episodi accaduti negli ultimi giorni. Ieri, aerei americani hanno colpito con un bombardamento aereo l'esercito siriano impegnato a respingere i terroristi del Califfato nella zona di Deir Ez Zor. Un attacco che ha causato 4 morti e 12 feriti. Il secondo episodio, invece, si è verificato oggi, quando bombardieri britannici hanno bersagliato la cittadina di Al Hasakah tenuta dalle forze lealiste. L'attacco, da quanto riportato dal Fronte europeo per la Siria, avrebbe provocato 20 morti tra i civili. Viene, quindi, da chiedersi ma se la coalizione a guida Usa combatte l'Isis, perché ne bombarda i nemici?

 

Siria, truppe russe partecipano all'offensiva di terra

Si sta svolgendo in queste ore l'offensiva siriana nella zona orientale della provincia di Homs. Le operazioni militari, condotte dall'esercito e dai miliziani di Hezbollah, hanno l'obiettivo di riconquistare la stategica citta` di Palmira. Sul campo, e` stata segnalata anche la presenza di un contingente di 60 uomini appartenenti a un'unità speciale della Fanteria di Marina russa. Intanto, nella giornata di ieri, le forze della 67a Brigata della 18a Divisione corazzata siriana hanno ripreso il controllo della cittadina di Al Bayarat. 

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