Tropea: 21enne arrestato per droga

Un 21enne, F.G, residente a Tropea è stato arrestato con l'accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. L'arresto è stato eseguito, nella mattinata odierna, da personale della Squadra mobile e del posto fisso di Polizia di Trope al termine di una perquisizione domiciliare. La prima perquisizione, effettuata presso l'abitazione del giovane, ha dato esito negativo. Gli agenti hanno, infatti, trovato un bilancino di precisione e 18,2 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi, nel garage. Espletate le formalita di rito il 21enne  è stato riaccompagnato presso la sua abitazione dove dovrà rimanere a disposizione dell'Autorità giudiziaria.

 

 

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Sciolto per mafia il comune di Tropea

Su proposta del ministro dell'Interno Angelino Alfano, il Consiglio dei ministri ha sciolto per infiltrazioni mafiose il comune di Tropea. L'accesso agli atti, da cui è scaturito lo scioglimento degli organismi di gestione dell'ente, era stato disposto il 22 ottobre del 2015, su proposta dell'allora prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno. Conclusa il 22 aprile scorso, l'attività ispettiva era stata avviata a causa del sospetto che ci potessero essere possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione dell'ente guidato dal sindaco Giuseppe Rodolico, eletto con una lista civica.

 

Pasqua lancia l'allarme: "Insufficienti i presidi sanitari nelle località turistiche del Vibonese"

"Il connubio ambiente-turismo per dimostrarsi vincente deve essere accompagnato, soprattutto durante il periodo estivo dal rafforzamento dei presidi sanitari di primo soccorso". E’ quanto afferma il consigliere regionale Vincenzo Pasqua secondo il quale "è necessario, implementare presidi sanitari di primo soccorso soprattutto nelle località turistiche in cui si registra un aumento esponenziale delle presenze durante la stagione estiva".  "A Tropea, 'Perla del Tirreno', fra i centri di maggiore attrattiva della nostra regione, ma non solo, - sostiene Vincenzo Pasqua - va implementato e rafforzato il Pronto Soccorso per garantire ai cittadini ed ai turisti provenienti da ogni parte del mondo la massima tranquillità durante il loro soggiorno. Del pari, bisogna immediatamente dotare Nicotera di un presidio di primo soccorso, come ad esempio una postazione di 118 con un’autoambulanza dedicata ed apposito personale sanitario". "Ritengo, pertanto, siano queste le priorità non più rinviabili che devono essere affrontate e risolte senza ulteriori indugi o tentennamenti vari, da parte di tutti i soggetti istituzionali preposti, sui diversi livelli, alla gestione ed organizzazione della tutela della salute nella nostra regione" - conclude Vincenzo Pasqua. 

 

Incendiato all'alba un chiosco nel Vibonese

Nelle prime ore di domenica un rogo, probabilmente doloso, ha distrutto un chiosco allestito per vendere bevande. Il luogo dell'incendio è stato raggiunto dai Vigili del Fuoco e dai Carabinieri ai quali è affidata l'attività investigativa sul caso. L'episodio è avvenuto a Tropea, nel Vibonese, sulla piccola piazza davanti alla spiaggia. Gli inquirenti stanno al momento battendo tutte le piste, privilegiando quelle che conducono ad una ritorsione o al racket delle estorsioni. Titolare dell'attività un piccolo imprenditore da lungo tempo impegnato nella gestione dell'esercizio commerciale. 

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Incendio distrugge un bar rosticceria nel Vibonese

La notte scorsa, Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Vibo Valentia sono intervenuti in seguito ad un incendio che ha interessato un locale di circa 350 metri quadri adibito a bar rosticceria  e negozio di vendita di alimentari e diversi, in Via Marina Vescovado, a Tropea. I Vigili del Fuoco, diretti dal Capo Squadra Antonio Gaglioti e coordinati dal Funzionario di Servizio Domenico Ferito, hanno estinto l’incendio impedendo che lo stesso si propagasse all’abitazione ed al deposito ubicato in adiacenza. Sono andati completamente distrutti i locali realizzati sotto alcune tettoie, giudicate inagibili. Sul posto sono intervenute due  squadre provenienti da Vibo e Vibo Marina, due mezzi di supporto (autobotte e piattaforma elevatrice) per complessive 15 unità.

 

 

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Cipolla comune venduta come "Cipolla di Tropea", il Corpo Forestale denuncia due ambulanti

Due venditori ambulanti sono stati denunciati all'Autorità giudiziaria con l'accusa di frode nell'esercizio del commercio. La denuncia è scattata in seguito ad un controllo effettuato lungo la SS182, nel comune di Satriano e la SS 106 nel comune di Badolato, da una pattuglia degli uomini del Corpo forestale dello Stato in forze presso la stazione di Davoli. Secondo l'accusa, le due persone denunciate stavano promuovendo la commercializzazione di cipolle comuni con "un’insegna recante la scritta ' La Vera Cipolla di Tropea ', con la foto raffigurante il paese di Tropea". Entrambi i commercianti non avrebbero fornito la "documentazione idonea a dimostrare  la provenienza degli ortaggi dall’area di produzione delle cipolle rosse di Tropea che, come è noto, sono fornite di apposito  marchio  I.G.P  previsto e disciplinato alla normativa nazionale e  dai regolamenti dell’Unione Europea". Dagli accertamenti eseguiti dal personale del Corpo forestale, sarebbe emerso che i due venditori "non erano iscritti negli elenchi degli Operatori I.G.P. della “Cipolla Rossa di Tropea Calabria”  e quindi il prodotto commercializzato era un prodotto agroalimentare comune (cipolla rossa), per cui, lo stesso, con la cartellonistica pubblicitaria esposta, induceva in inganno i consumatori, certi di acquistare una determinata merce che di fatto però era completamente diversa da quella posta in commercio".

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Fucile e cartucce in casa: un arresto nel Vibonese

E' accusato di detenzione abusiva di armi e munizioni un 54enne che i Carabinieri hanno tratto in arresto dopo aver perquisito la sua abitazione. I militari dell'Arma di Tropea hanno scovato un fucile a canne mozze, sprovvisto di marca e matricola, e 41 proiettili. Nel corso dei controlli, G.S. ha provato inutilmente a liberarsi dell'arma. Le cartucce erano all'interno di una cantina utilizzata dall'uomo che alle forze dell'ordine ha riferito di aver ricevuto il fucile in dono dal suocero deceduto. Il giudice delle indagini preliminari ha stabilito che il 54enne sia sottoposto all'obbligo di firma alla polizia giudiziaria per tre volte a settimana.

Tropea, l'affondo di Macrì: "Si ponga fine a questa esperienza amministrativa"

In riferimento alla situazione politica di Tropea, il capogruppo in Consiglio comunale di “Forza Tropea” Giovanni Macrì dichiara quanto segue:

“Lo stato di salute della Città è sotto gli occhi di tutti i Cittadini, ragion per cui sarebbe offensivo della loro intelligenza e pleonastico soffermarsi sulle criticità (uso un eufemismo) irrisolte sottraendo, così, attenzione e spazio ad aspetti che, a mio avviso, sono meritevoli di approfondimento. Che la maggioranza sarebbe implosa nel giro di pochi anni lo si poteva percepire da tempo o, per meglio dire - certo di non esagerare - sin dai “simpatici” retroscena che hanno caratterizzato la formazione delle liste e, quindi, la campagna elettorale: improbabili candidati a sindaco col cappello in mano per elemosinare incondizionatamente un posto in lista, oscure alleanze di forze da sempre nemiche pur di impedire la vittoria di chi avrebbe voluto mettere, senza riserve, le proprie energie e il proprio tempo al servizio dell’amata città con una visione precisa e con obiettivi chiari e organicamente delineati in un programma di governo e in una serie di atti accessibili e aperti al contributo di tutti cittadini (soprattutto i Giovani) per renderli partecipi e protagonisti di quell’auspicato processo di rinnovamento totale e  crescita condivisa. Le cose, per una serie di fattori concorrenti, sono andate nel modo che tutti conosciamo e la Città, ancora una volta, si trova costretta a fare i conti con il tempo perso e (forse) con l’ennesima occasione sprecata. Di tutto questo i Tropeani sanno chi ringraziare per primo. Ma, fatto questa beve premessa, torniamo all’attualità. Non comprendo, da politico e da comune cittadino, l’utilità della posizione espressa dai consiglieri D’Agostino e Valeri di fronte alla chiara sfida lanciata dal Sindaco nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale: “Avete i numeri, quindi, mandatemi a casa se avete il coraggio non avendo io intenzione di dimettermi per senso di responsabilità e rispetto nei confronti di chi mi ha votato”. Tralasciando le beghe interne alla pseudo maggioranza, in questo ragionamento mi ritrovo dalla parte del Sindaco e ritengo, dunque, di stigmatizzare severamente l’atteggiamento pilatesco dei due dissidenti i quali, a mio avviso, o sfiduciano il Sindaco (i numeri dicono oggi che saremmo 5 a 8 per le opposizioni) o si rimboccano le maniche preoccupandosi di cosa fare per affrontare nel modo migliore la stagione estiva. Certo non possono pensare di passare il boccino al Consiglio dei Ministri assistendo da semplici spettatori al dramma della nobile Tropea allo sbando: una rappresentazione che potrebbe ancora procrastinarsi per diverso tempo. Al tempo stesso, mi trovo in totale disaccordo con la linea e l’azione del Sindaco poiché non scorgo nelle stesse né umiltà, né, tanto meno, soluzioni ai ben noti problemi. Vedo, anzi, un significativo peggioramento delle condizioni di salute del Comune (soprattutto dell’apparto amministrativo) dalle quali, in futuro, sarà per chiunque difficile ripartire e risollevare la città. La maggioranza – forse perché non confidava in un successo elettorale - non ha avuto sin dall’inizio una chiara progettualità per Tropea e, cosa gravissima, non ha saputo approfittare di un’opposizione responsabile e matura il cui obiettivo è stato quello di ristabilire un clima di serenità sociale tra i protagonisti della vita politica cittadina. Per quanto mi riguarda, a dispetto delle critiche ricevute per la pacatezza nei toni utilizzati in questi ultimi anni, ritengo di aver reso un ottimo servigio alla mia Città, un’ardua e sofferta prova di carattere che non è sfuggita alle tante persone per bene che ho avuto sempre al mio fianco, un’opera i cui frutti potranno essere raccolti da chi vorrà in futuro impegnarsi confidando nel rispetto reciproco con l’avversario, non più erto a nemico da stroncare in tutti i modi. Concludo il mio intervento rivolgendo un appello al Sindaco e ai dissidenti affinchè trovino il coraggio e la forza di togliere Tropea dal pantano in cui l’hanno cacciata. La situazione politica è più che evidente, i numeri non ci sono, la mancata approvazione del bilancio da pare dei dissidenti è stata un’azione di sfiducia ben più grave di quella rappresentata dalla costituzione di un nuovo gruppo consiliare, quindi, gioco forza, occorrerebbe essere conseguenziali dall’una e dall’altra parte. Purtroppo, la situazione amministrativa è drammaticamente difficile, in questi anni si è fatto ben poco e molto si è perso; non un solo atto è lineare e le conseguenze si vedranno e pagheranno nel tempo. Tuttavia, ne sono certo, Tropea, con l’impegno corale di tutti, riuscirà ancora una vola a risollevarsi, le sue capacità di rinascita più volte sono scese felicemente in campo, basa pensare a quel che avvenne nel 1993 quando trovammo gli anticorpi per mettere la parola fine e risollevarci dal medio evo, quello oscurantista, in cui ci aveva ficcato l’amico di tutti che, ancora oggi, approfittando delle amnesie di molti ovvero dell’inconsapevolezza dovuta alla giovane età di tanti altri, ha la faccia tosta di volersi riproporre come protagonista del nostro futuro”.

 

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