Calabria, vitalizi: Pietropaolo (FdI) e Minasi (Lega)"Pronti a presentare una proposta per abrogare la legge"

"Lunedì mattina depositeremo una proposta di Legge Regionale per ripristinare l’inammissibilità alla contribuzione volontaria del consigliere regionale la cui elezione sia stata annullata”.

A renderlo noto sono Filippo Pietropaolo e Tilde Minasi, capigruppo in Consiglio Regionale rispettivamente di Fratelli d’Italia e Lega.

“Siamo certi che sulla proposta ci sarà la più ampia convergenza da parte delle forze politiche presenti in Consiglio. La necessità di una tempestiva abrogazione - concludono Pietropaolo e Minasi - nasce da profili giuridici e finanziari che non è stato possibile vagliare preventivamente. La nostra decisione dimostra di avere agito in buona fede e di non avere avuto alcuna volontà di introdurre un privilegio ingiusto ed illegittimo”.

Il coronavirus, i medici e gli invertabrati in camice bianco

In molti, chi sa perché, si sono illusi che il coronavirus avrebbe restituito un’umanità migliore.

La verità, invece, è che l’emergenza ha amplificato vizi e virtù di ciascuno.

La cattività, l’angoscia, l’incertezza nel domani non ci hanno reso migliori né peggiori: piuttosto hanno restituito la fotografia di ciò che ognuno di noi realmente è.

Prova ne sono le profonde linee di demarcazione che hanno tratteggiato il confine tra due modi d’intendere ed esercitare le professioni sanitarie.

L’epidemia ha, infatti, contribuito a delineare due ambiti d’appartenenza, presenti da sempre, ma amplificati dal covid.

Da una parte (la stragrande maggioranza), medici, infermieri, operatori sanitari che si sono buttati a capofitto nel girone dantesco della pandemia e per settimane hanno lavorato pancia a terra, a volte, fino alle conseguenze più estreme.

Uomini e donne che, sprezzanti del pericolo, hanno portato cura, assistenza, talvolta, magari, solo una parola o un semplice gesto di conforto a chi lottava, tra  la vita e la morte, con il virus.

In loro alberga lo spirito di chi crede in ciò che fa e interpreta la professione, non come un semplice lavoro, ma come una missione.

La missione di chi, nel momento del pericolo, dona e si dona, di chi va dove c’è bisogno di lui, di chi, davanti a chi soffre, ha la forza di lasciarsi tutto alle spalle.

E’ a loro, agli eroi silenziosi di un tempo senza eroi, che il Paese deve tributare stima e gratitudine.

Così come deve manifestare disprezzo e sdegno, per quella minoranza che purtroppo esiste, di invertebrati in camice bianco che non hanno il diritto di essere posti sul medesimo piano dei professionisti con i quali, forse, hanno in comune il titolo accademico e nulla più.

Medici e paramedici che durante la fase più cruenta dell’emergenza hanno fatto affiorare il volto peggiore che un essere umano possa mostrare.

Un  volto meschino, protervo, egoista, pusillanime, emerso con disarmante evidenza durante alcune registrazioni mandate in onda ieri, nell’edizione calabrese del Tg3.

Nelle telefonate, che ricostruiscono alcuni momenti concitati della gestione dell’emergenza abbattutasi sulla Rsa di Chiaravalle Centrale - diventata tristemente nota per il focolaio di coronavirus costato la vita a 28 persone - si sente il direttore della centrale operativa del 118 di Catanzaro riferire al titolare della casa di cura che i medici ed i sanitari inviati “si sono messi in malattia”.

Il responsabile del 118 aggiunge: “che ci posso fare, se sono dei codardi, dei disertori”.

Come se non bastasse, si sente anche il medico del 118 che, arrivato davanti alla Rsa venti minuti prima di finire il turno, anziché visitare i pazienti, dice: “Non vale la pena che mi infetto pure io, vale la pena per dieci minuti?”, e se ne va.

Conversazioni che fanno il paio con altri episodi analoghi di cui le cronache si sono occupate nelle scorse settimane.

Episodi che restituiscono una scenario squallido, avvilente, popolato da figuri disposti a qualunque sotterfugio, pur di sottrarsi alle responsabilità, per le quali sono peraltro pagati.

Sono loro l’altra faccia (di sterco) della medaglia, i “codardi” che indossano il camice bianco, non per portare aiuto a chi soffre, ma forse per sentirsi parte di un circolo esclusivo, dal quale andrebbero espulsi per manifesta indegnità.

La sanzione nei loro confronti, dovrebbe essere esemplare.

L’unica punizione plausibile dovrebbe essere l’espulsione dai rispettivi ordini professionali. Non solo e non tanto per le palesi dimostrazioni d’infingardaggine, quanto per rispetto di coloro i quali sono sempre rimasti in prima linea, sacrificando amori, affetti, tempo libero e talvolta financo la vita.

E per la stima che il Paese deve  nutrire nei confronti di questi ultimi, che i vigliacchi vanno radiati, perché chi ha dato tutto, non può sentirsi chiamare collega da chi non ha donato nulla, neppure ciò per cui era pagato.

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Calabria, 700 mila euro per i comuni costieri

Nuovo stanziamento per 700 mila euro ai Comuni costieri per la pulizia e la gestione delle spiagge, che si aggiunge ai 600 mia già erogati.

A favore dei 14 Comuni destinatari della Bandiera Blu 2020 300 mila euro per l'anno in corso, da destinare all’acquisto di attrezzature e dispositivi per la prevenzione dell'epidemia da covid-19.

“Un atto concreto di dialogo con la rete dei comuni – affermano il presidente della Giunta regionale Jole Santelli e l'assessore all'ambiente Sergio De Caprio. Solo ieri abbiamo ricevuto i sindaci, ascoltato le loro esigenze e presentato il nuovo brand Blu Calabria. Oggi rispondiamo con i fatti, con un finanziamento ad hoc teso a rendere più fruibili le spiagge quest'anno insignite di questo prestigioso riconoscimento, per assicurare tutela del territorio e maggiore sostenibilità ambientale. Contemporaneamente si risponde anche alle esigenze manifestate in merito alla gestione delle spiagge libere Covid-19 e alla strategia Calabria Covid free, sostanzialmente raddoppiando i fondi in materia”.

Coronavirus, Calabria: secondo giorno consecutivo senza nuovi positivi

Secondo giorno consecutivo senza nuovi casi di coronavirus in Calabra, dove, fino a questo momento, sono stati effettuati 65.872 tamponi.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati riscontrati 1.158 tamponi positivi.

Territorialmente i positivi al virus sono così distribuiti:

- Catanzaro: 22 in reparto; 1 in rianimazione; 4 in isolamento domiciliare; 157 guariti; 33 deceduti.

- Cosenza: 2 in reparto; 94 in isolamento domiciliare; 338 guariti; 34 deceduti.

- Reggio Calabria: 1 in reparto; 25 in isolamento domiciliare; 230 guariti; 19 deceduti.

- Crotone: 5 in isolamento domiciliare; 106 guariti; 6 deceduti.

- Vibo Valentia: 5 in isolamento domiciliare; 71 guariti; 5 deceduti.

I soggetti in quarantena volontaria sono 9.392 così distribuiti: - Cosenza: 1.473 - Crotone: 2.923 - Catanzaro: 2.870 - Vibo Valentia: 242 - Reggio Calabria: 1.884.

 

Vitalizi, Di Natale cambia idea "Propongo di abrogare la legge appena approvata"

“L’approvazione delle modifiche alla Legge regionale 31 maggio 2019, n. 13 ‘Rideterminazione della misura degli assegni vitalizi diretti, indiretti e di reversibilità e adeguamento al d.l. n. 174/2012’ è stata frutto di in un chiaro errore a cui bisogna rimediare correndo ai ripari nella prossima seduta consiliare”. E’ quanto afferma in una dichiarazione pubblica il consigliere Graziano Di Natale (IRIC), Segretario-Questore dell’Assemblea regionale, aggiungendo: “La mia storia politica, sempre dedita all’impegno, al sacrificio e alla passione, parla da sé come la mia vita, orientata da sempre al lavoro e puntata verso esempi di onestà e correttezza e  non sono certo intenzionato a discostarmene neanche di un millimetro”.

“Chi mi conosce – aggiunge l’esponente politico – sa che ho ricoperto gli incarichi assegnatemi dagli elettori con grande senso di responsabilità. Dal 2017 ricopro l’incarico di Presidente del Consiglio Comunale di Paola, la mia Città, e ho  devoluto la relativa indennità in iniziative volte allo sviluppo del territorio. Sono alla mia prima esperienza in Consiglio Regionale e non voglio assolutamente che passi il messaggio del conformismo e del pressappochismo rispetto a uno spirito ‘di casta’ che è lontano anni luce dal mio pensiero e dal mio agire”.

“Nella scorsa seduta del Consiglio regionale – aggiunge Di Natale - la discussione-lampo del punto illustrato come atto dovuto, con per di più la sottolineatura che non comportasse costi aggiuntivi, giunta alla fine di lavori consiliari che hanno impegnato l’aula per molte ore, ha determinato sicuramente una sottovalutazione della portata e del reale contenuto del provvedimento. Perciò, personalmente dichiaro sin da subito di rinunciare ai benefici della legge in questione e ancora di più propongo che la stessa legge venga abrogata dal consiglio regionale nella prossima seduta utile”.

Nasce “Blu Calabria”, il marchio destinato alle più belle località rivierasche della regione

Nasce il marchio “Blu Calabria”, la nuova rete dei Comuni calabresi che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento internazionale, istituito nel 1987, assegnato ogni anno alle località turistiche balneari che rispettano precisi criteri sulla gestione sostenibile del territorio.

A presentare il nuovo marchio è stato il presidente della Regione Calabria Jole Santelli, che ieri mattina, alla presenza dell’assessore all’Ambiente Sergio De Caprio, ha incontrato alla Cittadella regionale i sindaci dei Comuni che hanno ottenuto la Bandiera Blu 2020.

"Il marchio 'Blu Calabria' – spiega il presidente Santelli – ha l’obiettivo di promuovere le più belle località rivierasche della regione e, allo stesso tempo, di favorire un rapporto sinergico tra i Comuni da cui derivi una maggiore e più consapevole tutela del territorio e un aumento della sostenibilità ambientale. Siamo sicuri che, lungo questa via, nel prossimo futuro la Calabria potrà veder crescere il numero di località premiate con la Bandiera Blu".

Forestazione e prevenzione rischio idrogeologico: oltre 11 milioni di euro per Parco delle Serre, Calabria verde e Consorzi di bonifica

Quasi 11 milioni e mezzo di euro. E' questa la somma che la Regione Calabria ha deciso di stanziare per l’esecuzione, nell’anno in corso, di interventi di forestazione e prevenzione del rischio idrogeologico.

L’iniziativa, assunta su proposta dell’assessorato all’agricoltura guidato da Gianluca Gallo, ha trovato concretizzazione attraverso un decreto del dirigente Salvatore Siviglia.

Le somme, complessivamente pari a 11.447.607 euro, saranno pertanto assegnate agli enti attuatori di forestazione: Calabria verde, Consorzi di bonifica, Parco naturale regionale delle Serre.

Già nei prossimi giorni la ragioneria generale della Regione provvederà al trasferimento dei fondi.

"L’intento – sottolinea l’assessore Gallo – è di consentire senza ritardo né problema alcuno lo svolgimento delle lavorazioni atte alla tutela del patrimonio boschivo a rischio incendio e per la prevenzione del rischio idrogeologico, svolte prevalentemente da operai idraulico-forestali. Rispondiamo con i fatti alle sollecitazioni pervenute dagli stessi soggetti attuatori, oltre che dai sindacati".

Resta tuttavia sullo sfondo, intatta e ben presente, la preoccupazione per il taglio di 40 milioni imposto dal Governo alle risorse per la forestazione.

"Si tratta – sottolinea Gallo – di una scelta dolorosa e per molti versi deleteria per una terra come la nostra. La Regione ha manifestato in più occasioni la sua contrarietà ed è impegnata in un difficile confronto col Governo perché si giunga al ripristino dell’originaria dotazione. Confidiamo che sul punto si possa manifestare una convergenza di tutte le forze politiche, nel supremo interesse della Calabria".

 

 

Coronavirus: nessun nuovo caso in Calabria

Non c'è nessun nuovo caso di coronavirus in Calabria.

E' quanto emerge dal bollettino quotidiano elaborato dalla Regione, dal quale si evince che, allo stato, sono stati effettuati 64.697 tamponi.

Le persone colpite dal covid-19 sono 1.158.

 Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

- Catanzaro: 25 in reparto; 1 in rianimazione; 4 in isolamento domiciliare; 154 guariti; 33 deceduti.

- Cosenza: 2 in reparto; 99 in isolamento domiciliare; 333 guariti; 34 deceduti.

 - Reggio Calabria: 3 in reparto; 25 in isolamento domiciliare; 229 guariti; 18 deceduti.

 - Crotone: 1 in reparto; 5 in isolamento domiciliare; 105 guariti; 6 deceduti.

- Vibo Valentia: 5 in isolamento domiciliare; 71 guariti; 5 deceduti.

 I soggetti in quarantena volontaria sono 9.469 così distribuiti:

- Cosenza: 1.544

- Crotone: 2.913

- Catanzaro: 2.847

 - Vibo Valentia: 281

- Reggio Calabria: 1.884. 

 

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