‘Ndrangheta: favorirono la latitanza di due boss, manette per i rampolli di un’importante cosca

Altro duro colpo alla cosca “Facchineri” di Cittanova: dopo l’arresto di due latitanti, Giuseppe Facchineri nel 2017 e Girolamo Facchineri nel 2018 (quest’ultimo  individuato in un casolare nascosto nella fitta vegetazione dell’Aspromonte) e l’operazione “Altanum” del 2019 - a seguito della quale, nei giorni scorsi, la Procura di Reggio Calabria ha chiesto altissime pene, tra cui l’ergastolo per Giuseppe Facchinieri - oggi altri due esponenti della famiglia vengono condotti in carcere dai carabinieri della Compagnia di Taurianova.

Si tratta di Luigi e Domenico Facchineri, di 26 e 28 anni, figli dell’ex latitante Girolamo, anche lui già ristretto in carcere, ai quali i militari hanno notificato l’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dal Procuratore generale presso la Corte d’appello di Reggio Calabria, in quanto definitivamente condannati per i reati di favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena, aggravati dalle finalità mafiose, commessi fino al 2016 in favore di Giuseppe Crea e Giuseppe Ferraro, ritenuti gli allora capi e organizzatori delle temute cosche di ‘ndrangheta Crea e Ferraro-Mazzagati.

Secondo l’ipotesi accusatoria della Procura di Reggio Calabria, avallata dalla Procura generale e confermata in via definitiva in tutti e tre gradi di giudizio, i due giovani Facchineri, fino al 2016, si erano prodigati per fornire appoggio logistico alla latitanza dei due importi e anziani capi cosca.  

Una pluriennale latitanza, resa possibile dall’appoggio fornito da altre famiglie di ‘ndrangheta, tra cui i Facchineri e finita solo nel gennaio 2016, quando i due temuti boss vennero catturati in un bunker nell’entroterra di Maropati.

Domenico e Luigi Facchineri sono stati quindi condotti al carcere di Reggio Calabria, dove sconteranno la pena residua di 3 anni e 6 mesi.

'Ndrangheta: sequestrati beni per 250 mila euro

I militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato beni mobili ed immobili per un valore che ammonta complessivamente a 250 mila euro. Ad emettere il provvedimento eseguito dalle Fiamme Gialle di Pisa sono stati i magistrati della Corte d'Appello di Reggio Calabria. Destinatario dell'ordinanza è un soggetto affiliato alla cosca Facchineri, della 'ndrangheta, condannato con sentenza passata in giudicato ed attualmente recluso in galera. L'elenco dei beni oggetto della misura giudiziaria comprende un'autovettura, immobili che si trovano nelle campagne del Pisano e quote di un appezzamento di terreno.

Subscribe to this RSS feed