Calciomercato: Crotone, arriva Tripaldelli

"Il Football Club Crotone comunica di aver acquisito il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Alessandro Tripaldelli. Il giocatore arriva a titolo temporaneo dall’Unione Sportiva Sassuolo Calcio.  Nato a Napoli il 9 Febbraio 1999, Alessandro può essere impiegato come terzino sinistro o esterno, è abile in entrambe le fasi di gioco ed è dotato di ottime capacità di resistenza, forza e abilità nel crossare. Cresciuto nel settore giovanile della Juventus, il neo calciatore pitagorico è stato acquistato lo scorso anno dal Sassuolo e nella prima parte di questa stagione ha giocato in Olanda, nell’Eredivise, con lo Zwolle. Tripaldelli, dopo la trafila nelle varie selezioni giovanili dell’Italia, è attualmente uno dei punti di forza dell’Under 20".

È quanto si legge in una nota della società pitagorica. 

Calciomercato: l'ex interista Davide Faraoni approda a Crotone

Il Football Club Crotone comunica di aver acquisito il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Davide Faraoni.

Si tratta del terzo rinforzo in questa sessione di mercato, un acquisto firmato dal presidente Gianni Vrenna e dal dg Raffaele Vrenna che, dopo essersi assicurati il centrocampista Kragl e l'attaccante Budimir, questa volta hanno messo a disposizione di mister Nicola un giocatore esperto e duttile.

Faraoni può ricoprire, infatti, tutti i ruoli della fascia destra e può, dunque, agire da terzino, centrocampista e ala.

Nato a Bracciano, in provincia di Roma, il 25 Ottobre del 1991, Faraoni è cresciuto calcisticamente nella Lazio per poi passare, nel 2010 all’Inter dove ha esordito in prima squadra il 6 Agosto 2011, nella gara di Supercoppa Italiana contro il Milan a Pechino. La prima in Serie A risale, invece, al 19 novembre 2011 durante la partita Inter-Cagliari. 

Undici giorni dopo arriva anche il debutto in Champions League , in occasione del match Trabzonspor-Inter. Il primo gol nella massima serie giunge invece contro il Parma.

Un curriculum di tutto rispetto per Faraoni, una promessa del calcio che ha vestito la maglia di tutte le Nazionali giovanili dell’Italia, e vanta anche 7 presenze con l’Under 21.

Ha giocato, inoltre, con l’Udinese con cui ha disputato anche l’Europa League, con il Watford, in Inghilterra, con i Perugia e con il Novara, dove è stato tra i migliori della categoria.

Lo scorso anno ha indossato di nuovo la maglia bianconera friulana ed ora per lui inizia una nuova avventura, quella con la casacca rossoblù.

Faraoni ha sottoscritto un contratto triennale con il Crotone, con scadenza al 30 giugno 2020.

 

Crotone, il riccio di Gerardo Sacco per celebrare la pemanenza in Serie A

Un gesto che si ripete, per celebrare un'impresa sportiva. Così com'era accaduto lo scorso anno, quando Gerardo Sacco aveva creato appositamente per lo staff societario e per i giocatori neopromossi in Serie A una serie unica e personalizzata richiamata al riccio portafortuna, anche quest'anno, il maestro orafo ha voluto celebrare la conquista della permanenza nella massima serie da parte del Crotone calcio.

Nel corso della manifestazione, organizzata dal Comune per ringraziare la società rossoblu e per consegnare una menzione al tecnico Davide Nicola, il giovane direttore generale Raffaele Venna ha ricevuto in dono il nuovo riccio.

Nell'occasione, Sacco ha ribadito i suoi complimenti ai pitagorici.

"Ci sono gioiell - ha detto- che restano nel cuore di tutti per sempre, che rendono speciale la vita e valorizzano un territorio e le sue genti. Tra questi ci sono le gesta del Crotone che stanno dando lustro e onore alla città, celabrando al contempo il senso più puro dello sport".

Il riccio è ispirato alla tradizione ceramica di Seminara, per la quale rappresenta un portafortuna.

Il gioiello che lo riproprone è, inolte, ispirato agli aryballos, i piccoli vasi contenti oli profumati e unguenti che gli ateti dell'antica Grecia usavano legare al polso. Gli oli erano destinati a conferire bellezza  e lucentezza alla muscolatura, nonchè a rendere il corpo scivoso al fine di aumentare la difficoltà nella lotta corpo a corpo.

La salvezza del Crotone, la disperazione dei complottisti e l'esempio per la Calabria

Il Crotone calcio rimane in A: alleluia! Questa è la notizia, del resto conosciuta da tutti. La fantanotizia è che un mucchio di gente sta piangendo in segreto; e non sono quelli dell’Empoli, sono tutti Calabresi. Eccoli:

  • i complottisti a tutti i conti, che da giorni andavano prevedendo un piano oscuro, e sempre e solo per soldi; e invece il Palermo, pur senza speranze, ha molto lealmente giocato e vinto;
  • i meridionalisti aprilati della domenica, che già grondavano sangue contro i “toscopadani” oppressori del Sud a favore dell’Empoli; e invece il Crotone, squadra del Sud, è in A, e l’Empoli, “tosca”, se ne scende in B;
  • gli antimafia segue cena, che magari avevano organizzato una fiaccolata volta a dimostrare che la mafia non vuole il progresso e tiene la Calabria nell’arretratezza, eccetera; e invece c’è un pezzettino di Calabria che sta andando benissimo, e non glielo sta impedendo nessuno;
  • i piagnoni generici, i quali campano delle disgrazie calabresi, e ora che una cosa va benissimo, sono persino costretti a sorridere: quando mai?

 Però, attenzione a quanto segue:

  • il Crotone è un’ottima squadra di calcio, e basta; anzi, è l’unica squadra di calcio di livello: fine; il Crotone non è la Calabria; ed è il Crotone calcio che va in A, non la Calabria, la quale nel suo complesso resta in serie meno che Zeta;
  • non “inizia finalmente il riscatto della Calabria”, che è l’ultima d’Europa;
  • la città di Crotone, purtroppo, gronda di problemi.

 Teniamo perciò distinte le notizie. Detto questo, sono felicissimo che il Crotone resti in A, e spero che faccia sempre meglio.

 Spero pure che la Calabria ne segua l’esempio. Una squadra di calcio, infatti, non è l’incontro casuale di undici bravi giocatori, ma un organismo, e funziona se tutto funziona: dirigenti, amministratori, allenatori, calciatori, medici, pubblico. Ecco, sarebbe ora di imparare, in Calabria, a fare gioco di squadra.

 Il gioco di squadra è che se uno è portiere non può fare il centravanti. Magari, in Calabria, ognuno stesse al suo posto e sapesse starci bene; in una Calabria in cui tutti sanno fare tutto e pretendono di giudicare tutto e tutto decidere: e il risultato è l’ultimo posto in Europa.

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Calcio: il Crotone non sarà confiscato

Il Crotone calcio non sarà confiscatto. Lo stesso dicasi per tutti gli altri beni di proprietà del gruppo imprenditoriale dei fratelli Raffaele e Giovanni Vrenna il cui valore stimato ammonta complessivamente ad 800 milioni di euro. La decisione è stata assunta nella giornata di oggi dalla Corte d'appello di Catanzaro che ha rigettato l'appello proposto dalla Procura distrettuale antimafia contro la decisione del Tribunale di Crotone che aveva dichiarato legittimo il patrimonio dei due imprenditori.

Secondo l'accusa, i fratelli Vrenna sarebbero stati " attigui al fenomeno mafioso per essersi, sin dalla genesi della loro attività, accordati con le consorterie criminali e segnatamente con quella denominata Vrenna-Corigliano-Bonaventura". Nella loro corposa motivazione, i giudici, accogliendo le tesi dei difensori degli imprenditori hanno sostenuto che tutte le fonti riconducibili ai Vrenna sono legittime, compresi il patrimonio mobiliare e le risorse utilizzate per la squadra di calcio del Crotone.

Arriva la prima storica vittoria del Crotone in serie A: Chievo battuto 2-0

Porta la firma di Trotta (rig., 48^) e Falcinelli (92^), entrambi presi in prestito dal Sassuolo, la prima vittoria del Crotone in serie A. Una partita sofferta, quella dei calabresi, fatta propria nei minuti di recupero di entrambi i tempi. Pur rimanendo in fondo alla classifica, i rossoblù possono affrontare le prossime gare con maggior convinzione nei propri mezzi: le recenti gare avevano già mostrato progressi della squadra di Nicola, ma finora non era mai stato conquistato il bottino pieno. Nota di merito, in questa prima parte di stagione, per il giovane difensore Ferrari, sempre puntuale nei recuperi e nelle chiusure. Per conquistare la salvezza, il Crotone, che ora ha 5 punti, dovrà superare le dirette concorrenti Palermo (6 punti, ma una gara in meno), Pescara ed Empoli (7 punti).

Crotone: tutto pronto per il debutto allo "Scida", domenica arriva il Napoli

Tutto pronto a Crotone per il debutto stagionale allo stadio “Scida” dove, dopo la conclusione dei lavori di ammodernamento, domenica prossima i pitagorici ospiteranno il Napoli. La squadra di casa è l'unica compagine della Serie A a non aver ancora centrato l'obiettivo dei tre punti. Per i Rossoblu, che sono la terza squadra calabrese a calcare i campi della massima serie, l'ultimo successo in una gara ufficiale risale al 20 maggio scorso quando s'imposero di misura sull'Entella. La formzione di Nicola è chiamata ad invertire il trend negativo che, in questo primo scorcio di stagione, l'ha vista vanificare il vantaggio acquisito. Tra le formazioni impegnati nel torneo di Serie A, i calabresi sono, infatti, la comapagine che meno di tutte è riuscita a capitalizzare il momentaneo vantaggio. A pesare negativamente sul cammino dei pitagorici sono, soprattutto, le prestazioni del pacchetto arretrato, il peggiore del torneo con ben 18 reti subite. Per quanto riguarda, invece, il Napoli, la formazione di Sarri arriva da tre sconfitte consecutive tra campionato e coppa. L'ultimo successo dei partenoipei risale alla gara di Champions league contro i turchi del Besiktas. Tra le curiosità, da segnalare che al debutto casalingo nessuna formazione calabrese è mai riuscita a conquistare l'intera posta in palio. Nel 1971, il Catanzaro venne battuto per 0-2 dall'Inter, mentre nel 1999 la Reggina paraggiò 2-2 con la Fiorentina.

 


Crotone. Ok del Coni allo stadio “Scida”: contro il Napoli fra le mura amiche

È arrivato il disco verde del Coni rispetto alle prescrizioni prefissate: il Crotone potrà giocare allo “Scida” il 23 ottobre contro il Napoli. L’ok è giunto dopo l’intesa con la società sulle questioni concernenti la goal line technology e l'illuminazione dello stadio, anche se la tribuna sarà coperta solo nella parte delle telecamere. Restano da mettere a posto l'area hospitality e gli spogliatoi. Gli squali sono dunque quasi pronti per far rientro a “casa” ed usufruire di tutto il calore del proprio pubblico.

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