La Juventus ora diverte, ma solo gli avversari

Doveva essere una rivoluzione, si è rivelata un’involuzione.

A maggio 2019 la dirigenza della Juventus decise, dopo due finali di Champions League ed una striscia di successi senza precedenti, di mettere alla porta Massimiliano Allegri.

La motivazione: dare alla squadra un gioco moderno, spumeggiante, che piacesse alla gente che piace.

Lo scettro del conte Max venne, quindi, messo in mano ad un signore dall’aspetto villico: Maurizio Sarri.

Nella sua breve parentesi sulla panca della Vecchia Signora, l’ex allenatore dell’Empoli riuscì, complice lo stop del campionato causato dal Covid, ad aggiudicarsi a fatica e senza mai brillare, lo scudetto. Pertanto, dopo l’inattesa sconfitta patita ad opera del Lione negli ottavi di Champions League, la dirigenza bianconera decise di affidare la nave ad un nuovo timoniere.

Quanto tutti parlavano di Pochettino, Zidane, Mancini o addirittura una riedizione di Allegri, Agnelli &Co tirarono fuori dal cilindro Andrea Pirlo.

Dirottato – senza esserci neppure arrivato - dall’Under 23 alla prima squadra, il “Maestro” ha provato ad introdurre il suo “calcio liquido”, inventando moduli che nessuno - forse neanche lui – ha mai capito.

Il risultato è stato un gioco stucchevole, caratterizzato dallo sterile possesso palla e da un pleonastico palleggio sviluppato per vie orizzontali, incapace sia di dare profondità alla manovra offensiva che di scardinare le retroguardie avversarie.   

Le partite dei bianconeri sono state quasi sempre noiose, soporifere, degne si una stagione fallimentare.

Un fallimento condensato tanto nell’assenza di risultati, quanto in un gioco catatonico molto più affine ad una tazza di tisana che ad una coppa di champagne.

Certo, se con il licenziamento di Allegri, i dirigenti juventini si proponevano di portare la squadra ad esprimere un gioco divertente, l’obiettivo è stato centrato.

Con Sarri e Pirlo la Juventus ha finalmente iniziato a fare un gioco che piace, sí ai tifosi delle avversarie, gli unici a divertirsi.

Cristiano Ronaldo positivo al coronavirus

Cristiano Ronaldo è positivo al coronavirus. L'attaccante della Juventus è risultato positivo al tampone effettuato nel ritiro della nazionale portoghese.

Lo annuncia la federcalcio lusitana, a poche ore dalla partita con la Svezia.

Il fuoriclasse della Juventus è in isolamento ed è asintomatico.

Un altro giocatore della Juventus positivo al coronavirus

"Il calciatore Paulo Dybala è stato sottoposto ad esami medici che hanno rivelato la sua positività al Coronavirus-COVID-19. Il calciatore, da mercoledì 11 marzo, in isolamento volontario domiciliare, continuerà ad essere monitorato e a seguire lo stesso regime. Sta bene ed è asintomatico".

È quanto si legge sul sito della società bianconera.

Coronavirus, positivo un altro giocatore della Juventus

"Il calciatore Blaise Matuidi è stato sottoposto ad esami medici che hanno rivelato la sua positività al Coronavirus-Covid-19. Il calciatore, da mercoledì 11 marzo, in isolamento volontario domiciliare, continuerà ad essere monitorato e a seguire lo stesso regime. Sta bene ed è asintomatico".

E' quanto si legge in un comunicato pubblicato sul sito ufficiale della Juventus.

Coronavirus, rinviate Juventus – Lione e Manchester City – Real Madrid

Per la quarantena imposta ai giocatori della Juventus e del Real Madrid, sono state rinviate, a data da destinarsi, le partite di Champions League Manchester City  – Real Madrid e Juventus – Lione.

La notizia è stata diffusa sul sito ufficiale della Uefa.

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Il difensore della Juventus Rugani positivo al coronavirus

C'è il primo calciatore di Serie A contagiato dal coronavirus. 

Si tratta del difensore della Juventus Daniele Rugani.

La notizia è stata data dal club bianconero, con "una comunicazione urgente", pubblicata sul sito ufficiale. 

"Rugani è attualmente asintomatico. - si legge nel comunicato - Juventus Football Club sta attivando in queste ore tutte le procedure di isolamento previste dalla normativa, compreso il censimento di quanti hanno avuto contatti con lui".

Inter e Juventus: un duello che si rinnova ancora una volta in campionato

 Se la classifica attuale ci dice che l’Inter capolista è a un solo punto di distanza dai campioni d’Italia in carica della Juventus di Maurizio Sarri, alla caccia di nuovi record, ci sono però alcune dinamiche che vanno analizzate per effettuare un pronostico attendibile e verosimile, su quello che andremo a vedere da qui alla fine del campionato.

Analisi del girone d’andata per la vetta della classifica parziale

Un avvio di stagione speculare e caratterizzato per entrambe le formazioni da risultati positivi, dove se vogliamo l’Inter di Conte è stata facilitata da un calendario, almeno sulla carta, meno insidioso. La Juventus infatti ha dovuto confrontarsi prima col Napoli e poi con la Fiorentina, ma anche l’Inter durante le prime quattro gare ha avuto impegni non facili come il Cagliari di Maran in trasferta e soprattutto il derby nella quarta giornata. In seguito ha battuto la Lazio di Simone Inzaghi, poi confermata come la terza forza del campionato, e si è dovuta piegare di fronte a una Juventus al momento più potente e intensa, durante il settimo turno. Successivamente la Juventus è stata fermata per la seconda volta, sempre in trasferta, contro il neo-promosso Lecce di Fabio Liverani, mentre l’Inter pareggiava in casa contro il Parma. Tuttavia resta da dire che se la Juventus in modo dimesso non è andata contro il pareggio, ottenuto tra l’altro in rimonta contro uno sfrontato Sassuolo di De Zerbi, l’Inter deve ancora affrontare partite potenzialmente difficili come quella in casa contro la Roma, in trasferta contro la Fiorentina di Vincenzo Montella e poi ancora in trasferta contro il Napoli di Carlo Ancelotti.

Come potrebbe chiudersi il girone d’andata 2019-2020 per il campionato di serie A

A concludere questo girone d’andata ci saranno gare piuttosto interessanti in termini di quote Serie A come Inter-Atalanta e Roma-Juventus, che andranno a costituire l’ennesimo potenziale sliding doors in quanto proprio in questa fase i sorpassi e controsorpassi sono molto più frequenti rispetto all’inizio del campionato di serie A. In mezzo c’è anche un altro aspetto, non indifferente che riguarda la Champions League con la Juventus già qualificata per gli ottavi di finale, mentre l’Inter dovrà superare l’ostacolo più impegnativo rappresentato dal Barcellona di Lionel Messi. Come si dice in certi contesti, questa è un’altra storia. La rivalità tra l’Inter e la Juventus e tra Antonio Conte e Maurizio Sarri, prosegue, con i protagonisti che saranno certamente i campioni più blasonati del campionato di serie A, da Lautaro Martinez a Paulo Dybala, da Romelu Lukaku a Gonzalo Higuain e ovviamente Cristiano Ronaldo. Resta da capire quale sarà il ruolo di Lazio, Cagliari, Roma e Atalanta, se e come riusciranno a insidiare Inter e Juventus, dato che al momento, nessuna di queste formazioni è riuscita a fare risultato contro le due big del campionato 2019-2020. Sarà da vedere anche come e se Napoli, Milan, Torino e Fiorentina, riusciranno a uscire da questa crisi di gioco e di risultato. Tra le quattro forse è proprio il Torino di Mazzarri ad avere le carte in regola per compattarsi e fare meglio durante il girone di ritorno, cosa che era già avvenuta durante la scorsa stagione.

Calciomercato, Crotone: dalla Juventus arriva Mandragora

Rolando Mandragora approda a Crotone. Il neo giocatore rossoblù, che arriva in prestito dalla Juventus, è nato a Napoli nel 1997.

Mandragora è un centrocampista sinistro che, all'occorrenza, può coprire anche il ruolo di difensore.

Dopo aver mosso i primi passi nell’A.C. Ponticelli e alla Mariano Keller, nel 2011/12 è passato nel settore giovanile del Genoa.

L'esordio in Serie A è arrivato quando Mandragora non aveva ancora compiuto la maggiore età, il 29 ottobre 2014 in occasione di Genoa-Juventus.

Alla fine della stagione ha collezionato 5 presenze in prima squadra, per poi passare in prestito al Pescara in Serie B nel 2015/16 dove si è messo in mostra come uno dei migliori giocatori del campionato e grazie alle sue ottime prestazioni, i biancazzurri hanno raggiunto la promozione nella massima serie. Prestazioni che hanno attirato l'attenzione della Juventus che lo ha acquistato dal Genoa e lo ha lasciato in prestito in Abruzzo fino a giugno 2016.

Nel finale di stagione ha rimediato un infortunio al quinto metatarso del piede destro e dopo due interventi chirurgici è ritornato a giocare il 23 marzo 2017 con l'Italia Under 21. In campionato ha esordito con la Juventus contro il Genoa.

Mandragora vanta, anche, 10 presenze con la maglia dell'Under 21 con la quale ha esordito a soli 18 anni, nella partita amichevole Ungheria-Italia. Lo scorso 9 aprile ha ricevuto la sua prima convocazione con la Nazionale A, in occasione del raduno per i calciatori emergenti a Coverciano.

A Giugno ha preso parte, indossando la fascia di capitano, ai Mondiali Under 20 in Corea del Sud.

Mandragora ha scelto la maglia numero 38.

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