Crisi Ucraina, Biden ignora Draghi e Di Maio

La guerra in Ucraina tiene in allerta la diplomazia internazionale. Non passa giorno senza che venga aperto un nuovo tavolo per cercare di dare soluzione alla crisi.

L’ultimo, in ordine di tempo, ha visto protagonista il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il quale ha convocato un summit in videoconferenza per coordinare le prossime mosse con gli alleati. Seduti attorno al tavolo, oltre al presidente Usa: il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il premier britannico Boris Johnson.

E  l’Italia? L’Italia di Draghi e Di Maio non è stata invitata.

Biden avrà pensato che non valesse la pena scomodare il Belpaese e il suo ritrovato prestigio internazionale, per discutere di bagattelle come la guerra in Ucraina.

Ucraina, De Nisi: “La Regione Calabria ha dimostrato di avere una marcia in più”

«Una dimostrazione di grande sensibilità e spiccato senso di solidarietà in un momento storico particolarmente complesso».

Così il consigliere regionale Francesco De Nisi sulle due delibere con cui la giunta regionale della Calabria, presieduta dal presidente Roberto Occhiuto, consente ai sindaci calabresi che ne faranno richiesta di destinare alcune abitazioni a quei cittadini dell’Ucraina in fuga dal conflitto e prevede lo stanziamento di fondi per la prima accoglienza.

«La nostra regione – aggiunge De Nisi -  non si tira indietro di fronte al dramma che in questi giorni è sotto gli occhi di tutti, nella consapevolezza di essere figli di uno stesso pianeta in cui  la mano tesa a favore di chi ha bisogno dovrebbe rappresentare la barra capace di guidare la pacifica e benevole convivenza tra i popoli».

De Nisi, inoltre, rivolge parole di encomio al presidente Occhiuto «interprete del sentimento che in questo triste momento alberga nell’animo dei calabresi, sempre pronti a slanci di altruismo senza se e senza ma, e, soprattutto, per avere dimostrato spiccata sensibilità istituzionale affrontando la questione in tempi rapidi»

De Nisi conclude: «Il presidente Occhiuto e la giunta regionale hanno dato dimostrazione di notevole concretezza che permette di dare certezze al mondo del volontariato e degli enti locali con risorse certe individuate in tempi celeri,  dimostrando una marcia in più e una spiccata capacità di risolvere i problemi».

Le due delibere sono finanziate dal Por Calabria.

Si tratta di 4 milioni per la rifunzionalizzazione delle abitazioni, e di 1,2 milioni per le spese di accoglienza per i cittadini ucraini.

Mongiana, gli studenti manifestano per la pace

"Ci sono cose da non fare mai, per esempio, la guerra". E’ questo il messaggio tanto semplice quanto potente contenuto all’interno di “Promemoria”, la poesia di Gianni Rodari che oggi riecheggiava nell’aria di  Mongiana, piccolo borgo siderurgico borbonico dell’ entroterra vibonese, per ribadire che la pace deve prevalere sulle armi. 
 
Ieri mattina gli alunni, il personale docente e i collaboratori scolastici della scuola di Mongiana (infanzia, primaria e secondaria di primo grado) alla presenza del sindaco Francesco Angilletta e della giunta comunale, si sono mobilitati organizzando un flashmob nel cortile esterno della scuola per manifestare la propria vicinanza ai popoli colpiti in questo momento dalla guerra in Ucraina, colorando e tappezzando muri e finestre di disegni, scritte e striscioni inneggianti alla pace. 
 
"Si è trattato di un momento carico di emozione che è servito anche in parte ad esorcizzare le paure che attraversano inevitabilmente le menti di tutti noi e soprattutto dei nostri bambini, colpiti dalle immagini del conflitto in corso in Ucraina", ha sottolineato la responsabile di plesso Maria Stella Tedeschi.

I giovanissimi del Real Montepaone rendono omaggio alla popolazione Ucraina

Una grande ripresa per i giovanissimi del Real Montepaone che dimostrano, dentro e fuori il campo di calcio, una estrema sensibilità e partecipazione al tema della cruenta guerra in Ucraina.

I ragazzi del presidente Ferruccio dimostrano la propria vicinanza personale e morale scendendo in campo con  i colori dell'Ucraina e portando sul quadrilatero di gioco la bandiera dello stato con capitale Kiev evidenziano un profondo impegno civico verso temi tanto profondamente sentiti dalla comunità internazionale.

Una semplice immagine, simbolo di vicinanza ed accoglienza, ma soprattutto segnale di vicinanza dei giovanissimi di Montepaone alla comunità Ucraina, oggi sconvolta da una guerra che dal cuore dell'Europa stravolge l'intero Occidente.

La società Giallo-Verde, oramai da tempo, evolve il proprio processo di crescita di gioco in tutte le categorie dimostrando coerenza, costanza e sopratutto consapevolezza del ruolo cardine svolto nel comprensorio e del profondo valore sociale dimostrato nel corso degli anni nei confronti delle varie generazioni di montepaonesi.

Innumerevoli i complimenti sinceri che quotidianamente vengono recapitati a questa giovane e meritevole compagine sociale.

Apprezzamenti che spingono gli addetti ai lavori a proseguire il percorso di crescita e miglioramento volto a soddisfare e rendere orgogliosa l'intera comunità Montepaonese.

Il Real Montepaone è, socialmente e fattivamente, una costante e dinamica realtà sociale che rappresenta, nel mondo sportivo e calcistico, Montepaone e la sua storia.

Chiaravalle, tra preghiera e solidarietà. E una ragazza ucraina si commuove: “Grazie Calabria”

“Potrei gridarlo dalla montagna più alta o dipingerlo sulla faccia della Luna… Ma per quanto possa proclamarvi la mia riconoscenza, non v’è modo in cui possa mostrarvi interamente quanto vi sono grata. Grazie!”.

Valentina Buzhynska, giovane originaria della città ucraina di Kropyvnyc'kyj (Kirovograd), ha voluto esprimere pubblicamente, con questo messaggio, la sua commozione. Vive e lavora da anni nelle Preserre catanzaresi, al sicuro, ma la sua anima è lacerata dalle immagini dei bombardamenti russi che stanno devastando il suo Paese, le sue radici. Tanti gli attestati di solidarietà e le azioni concrete di aiuto che sta ricevendo, in questi giorni, a Chiaravalle Centrale. Non solo l'abbraccio della preghiera, in chiesa, tra le bandiere della pace e dell'Ucraina.

Proprio dopo aver parlato con lei, il sindaco, Domenico Donato, ha attivato quella che è stata definita “una straordinaria macchina dell'accoglienza”, mettendo subito a disposizione, “grazie alla collaborazione generosa di tanti cittadini”, oltre novanta posti letto per dare ospitalità alle famiglie in fuga dalla guerra.

Da ieri la trasmissione “Le Iene”, di Italia 1, sul proprio sito cita l'esempio di Chiaravalle, indicando la città calabrese tra le possibili mete per i rifugiati dell'Est in cerca di asilo.

“Un ringraziamento particolare al sindaco Domenico Donato - ha scritto Valentina Buzhynska. -  Fare il sindaco non è un lavoro da grigi burocrati destinati a una carriera sicura. È un’esperienza che si nutre di passione e di commozione. E che incrocia la vita negli snodi più delicati. Grazie di vero cuore per la vicinanza espressa attraverso il gesto semplice ma importante per me, per la mia famiglia, per il mio popolo, per la terra dove sono nata”. Chiaravalle tutta si sta mobilitando, anche destinando fondi per viveri e medicinali. E nel frattempo ci si prepara all'accoglienza. “Un dovere morale, il dovere di ogni società civile” ha ribadito il sindaco nel sottolineare l'impegno umanitario della sua amministrazione comunale. 

L’Avis Vibonese partecipa alla raccolta fondi a favore dell’Ucraina

Non è rimasta indifferente al grido di dolore proveniente dall’emergenza ucraina l’Avis che, grazie alla sede provinciale di Vibo Valentia, diretta da Caterina Forelli, e in collaborazione con le diramazioni comunali (in particolare di Filadelfia, Tropea, Serra San Bruno,  Polia, Vazzano, Soriano - Gerocarne - Sorianello, Mileto, Capistrano, Rombiolo, Arena,  Nicotera,  Limbadi e  Vibo Valentia) e con i tanti volontari originari dalla martoriata terra dell’est, ha aderito alla raccolta fondi promossa dall’associazione ucraina “Vicroria” di Gioia Tauro.

Quello che era richiesto, in particolare, erano medicinali, materiale per medicazione e qualunque altra cosa utile alle prime necessità dell’emergenza e non solo. Una richiesta accorata in un momento particolarmente emergenziale e difficile, cui l’Avis non ha voluto dire no, come normalmente fa con tutte le emergenze per l’attività che la riguardano, tra cui quella di aderire con altre associazioni a ogni situazione che richiede l’aiuto spontaneo e disinteressato di chi fa volontariato.

Nel dettaglio i punti di raccolta sono stati allestiti a Tropea, Santa Domenica di Ricadi, Vibo e Arena, dove, oltre a materiali raccolti, ricorrendo ai fondi di cassa delle sedi provinciale e comunali si è messa insieme la cifra di 2400 euro, investita nel materiale sanitario richiesto, che sarà inviato a breve a destinazione.

«Un’associazione come la nostra - ha affermato il presidente Forelli - non poteva rimanere indifferente al grido di dolore proveniente da una terra amica e in evidente e drammatica difficoltà. Abbiamo risposto all’appello dell’associazione gioiese e a quello di tanti nostri volontari ucraini. Abbiamo fatto quel che abbiamo potuto. Abbiamo ancora una volta portato a termine il fine dei volontari: aiutare chi ha bisogno. Coerenti ai nostri obiettivi solidali. Coerenti alla nostra indole di volontari. Vicini ai nostri fratelli che adesso hanno bisogno».

A Chiaravalle pronti 90 posti letto per accogliere i profughi dall'Ucraina

A Chiaravalle Centrale (Cz) reperiti i primi novanta posti letto per accogliere i profughi di guerra in fuga dall'Ucraina. Al loro arrivo, le famiglie saranno ospitate sia in strutture pubbliche che in appartamenti ed edifici privati messi a disposizione dai cittadini. Tanti, infatti, i chiaravallesi che hanno aperto le porte delle proprie case alla solidarietà. Dalle parole ai fatti, dunque.

La macchina umanitaria messa in moto, in poche ore, dall'amministrazione comunale ha già raggiunto un immediato e importante risultato. Peraltro, il sindaco Domenico Donato, che sta coordinando tutte le fasi organizzative dalla sede municipale di via Castello, è convinto che i numeri dei locali da rendere disponibili siano ancora destinati a crescere. “Riceviamo quotidianamente - ha dichiarato - telefonate e segnalazioni da parte di tantissime persone pronte ad aiutare. Una manifestazione di generosità straordinaria”. Il primo cittadino è in contatto sia con la numerosa comunità di immigrati ucraini presente nel comprensorio delle Preserre che con gli uffici della Prefettura di Catanzaro. “Siamo pronti a fare la nostra parte” il messaggio di Donato ai suoi assessori, nel corso di una riunione dell'esecutivo allargata ai consiglieri di maggioranza che è servita per fare il punto della situazione. Programmata un'accoglienza per step. Dopo una prima fase di gestione degli arrivi, successivamente si procederà allo smistamento nelle diverse strutture destinate ad ospitare i rifugiati, per poi dedicarsi ad attività di integrazione culturale e sociale con la comunità locale. A cominciare dalla scuola.

“Ai bambini dovremo garantire la continuità didattica nei nostri istituti” la considerazione espressa dal sindaco “come assoluta priorità”. Tante, inoltre, le proposte di donazioni alimentari e di sostegno finanziario che stanno arrivando da imprenditori e cittadini dell'intero comprensorio. “Una risposta commovente” ha voluto sottolineare Donato nel lanciare, nuovamente, l'ennesimo appello “alla pace, in Ucraina e nel mondo”.

Chiaravalle Centrale pronta ad accogliere donne e bambini in fuga dall'Ucraina

“Chiaravalle apre le porte alle famiglie in fuga dalla guerra”. Un atto deliberativo formale quello del sindaco della città calabrese, Domenico Donato, che in questi giorni ha già incontrato una rappresentanza dei tanti immigrati ucraini che vivono e lavorano nel comprensorio delle Preserre catanzaresi.

“Oltre a condannare l'aggressione russa, ho garantito loro - ha dichiarato Donato nell'annunciare il piano di accoglienza - piena solidarietà e massimo sostegno. In termini pratici, come amministrazione comunale metteremo in campo ogni azione utile per dare ospitalità ad anziani, donne e bambini, vittime di una tragedia immane”.

Si lavora già, nella sede municipale, per individuare le strutture destinate a diventare un rifugio sicuro per i profughi di guerra: più di cinque milioni, secondo le ultime stime. Chiaravalle farà la sua piccola parte, non solo mettendo a disposizione edifici comunali e spazi pubblici “ma anche eventuali case sfitte e appartamenti che i cittadini di Chiaravalle vorranno offrire come risposta alla grave crisi umanitaria che sta investendo l'Europa intera”.

“Oltre a ciò - ha spiegato il sindaco - siamo pronti ad aiutare le famiglie che hanno la necessità di ricongiungersi con i propri parenti già accolti in altre nazioni”. “La tragedia ucraina - ha commentato Donato - chiama tutte le istituzioni e la cittadinanza a essere parti attive in questa emergenza, e promotori di un concreto impegno umanitario”. L'accoglienza sarà, dunque, gestita dal Comune “in stretto contatto con la Prefettura di Catanzaro”.

“Intanto pensiamo ad affrontare il primo bisogno concreto - ha concluso - offrire cioè una casa, un luogo sicuro e dignitoso dove per queste persone sia possibile compiere il primo passo verso un ritorno alla normalità. E poi metteremo in campo tutte le risorse capaci di generare solidarietà, vicinanza, relazione, sulla scia di esperienze passate che hanno aperto questo territorio a percorsi esemplari di integrazione e tolleranza”.

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