Aurunco, il vino solidale di Montepaone

Si è svolta, a Montepaone lido, nei locali del Centro di Salute Mentale di Soverato diretto dal dottor Salvatore Ritrovato, una festa per la degustazione della prima produzione del vino solidale Aurunco. L’evento ha rappresentato il coronamento del progetto “Giovani in Campagna”, promosso come attività all’interno dal Centro Diurno di riabilitazione psicosociale del CSM, realizzato al fine di creare conoscenza ed interesse per un “lavoro” sostenibile: dalla vendemmia alla produzione del vino  solidale Aurunco. “Giovani in Campagna”, coordinato dalla dottoressa Rosa Conca, Responsabile del Centro Diurno del CSM, è stato sostenuto dall’Associazione di auto mutuo aiuto AMA Calabria a favore dei giovani con disabilità psichiatrica. Il progetto rientra nell’ambito di un programma di agricoltura sociale che favorisce il reinserimento di soggetti con bassa capacità contrattuale nella comunità, attraverso un’integrazione lavorativa supportata. La vendemmia offre un’opportunità, seppur temporanea,  di inserimento nella vita sociale e lavorativa, attraverso l'esperienza della vita in comune, guidata e coordinata da figure professionali dedicate alla riabilitazione psicosociale.  Questo progetto rappresenta un percorso di autonomia e fiducia contro il pregiudizio creando la possibilità di “lavorare” al di fuori del Centro Diurno ovvero nei contesti quotidiani. E’ importante  far vedere i frutti ed i risultati del lavoro che si è concretizzato nella realizzazione di un  vino solidale che è stato chiamato “Aurunco”, nome antico di Montepaone,  in onore di una cittadina che senza pregiudizio ha sempre accolto i giovani che frequentano il Centro Diurno. Il progetto ha avuto inizio l’8 ottobre 2014 e si è svolto in tre fasi separate: vendemmia, lavorazione dell’uva, imbottigliamento del vino ed  etichettatura.  Per la realizzazione del progetto, il gruppo del Centro Diurno costituito da 40 persone tra operatori, utenti e genitori, ha preso in gestione un vigneto  ubicato sulla collina di Montepaone. La prima giornata è stata supportata da una coppia di genitori che frequenta il gruppo di auto-mutuo-aiuto e che ha scelto di aderire al progetto ospitando i ragazzi e provvedendo ai pasti. La vendemmia è stata vissuta come un’esperienza di lavoro ma anche come  momento culturale, con i suoi aspetti tecnici ma anche folcloristici e popolari. E’ seguita quindi la pigiatura dell’uva, la fermentazione del mosto, l’imbottigliamento del vino e l’etichettatura delle bottiglie. Il progetto ha previsto un momento di  formazione sulle caratteristiche  specifiche dei vini calabresi, sulla particolare cura delle vigne e sulle  fasi lavorazione delle uve. Infine la giornata di presentazione del prodotto, con i ragazzi raggianti per la realizzazione del loro progetto. Hanno  partecipato  all’evento il presidente dell’amministrazione provinciale di Catanzaro, Enzo Bruno ed il sindaco di Gasperina  Gregorio Gallello, i responsabili  dei Centri Diurni  di Locri e di Lamezia Terme e il dottor Antonio Montuoro in rappresentanza dell’Asp di Catanzaro. Hanno aderito alla manifestazione anche le Associazioni del comprensorio: Associazione A.FA.DI. di Soverato, Associazione “Don Pellicanò” di Isca Marina, l’Associazione AVULSS di Soverato, la Caritas di Satriano. 

 

Leave a comment

Make sure you enter all the required information, indicated by an asterisk (*). HTML code is not allowed.