Lanciano: "Candidare Domenico Lucano alle elezioni europee contro lo spopolamento dei borghi"
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Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa inviataci da Domenico Lanciano, giornalista emerito, autore nel 1986 di “Badolato paese in vendita”, che si schiera dalla parte di Mimmo Lucano, ex-sindaco di Riace, affinchè venga candidato alle elezioni europee che si terranno a maggio del 2019.
Quando nel biennio 1986-88 la vicenda di “Badolato paese in vendita” (per la salvezza del borgo medievale spopolato) fece molto clamore in tutta Europa e in tante altre parti del mondo, ho pregato gli amministratori comunali e tutti i maggiori partiti calabresi di candidare almeno una personalità capace ed eminente alle Elezioni Europee del 18 maggio 1989 affinché potesse portare ai massimi livelli continentali il fatto che già allora erano 12mila i borghi e i paesi spopolati che andavano salvati.
Poi, dal 1997, a sèguito del clamore internazionale suscitato dalla vicenda “Badolato paese solidale” (per l’accoglienza dei profughi curdi della nave Ararat ospitati nel borgo antico), ho pregato il sindaco di allora (che già era stato chiamato a riferire dal Parlamento di Strasburgo) di candidarsi alle Elezioni Europee del 13 giugno 1999. Appello caduto nel vuoto. Allora entrò nei palazzi di Strasburgo e di Bruxelles il tema dei borghi spopolati che, almeno nel sud Italia, avrebbero potuto essere utilizzati per l’accoglienza dei migranti. E fu, dopo l’utile esempio dimostrato da Badolato, che il sindaco di Riace, Domenico Lucano cominciò la sua missione a favore dei migranti e ne diventò il simbolo e il riferimento più efficace e celebrato in tutto il mondo.
Adesso, così come si sono evolute finora le note vicende di Riace, penso sia ormai doveroso che qualche partito (anche non italiano) possa e voglia candidare Domenico Lucano alle Elezioni Europee del prossimo maggio 2019 per il Parlamento di Strasburgo. Per l’ex-sindaco dei migranti (che ha accumulato comunque un’utilissima esperienza in venti anni di accoglienza) la dimensione può e deve essere almeno quella europea se non addirittura dentro l’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) per continuare, in altro modo (sicuramente più efficace e a più largo respiro), la sua missione vocazionale sia a favore delle migrazioni e sia a favore dei paesi spopolati, come ha fatto nel borgo di Riace, abbinando le due problematiche. Dal 1986 ad oggi in Europa paesi spopolati sono passati da 12mila a 16mila in un contesto in cui le città scoppiano e i territori periferici muoiono. E’ urgente, perciò, pensare ad un riequilibrio territoriale, pure per evitare costosi e frequenti disastri ambientali oltre alla desertificazione antropologica e agricola-produttiva.
E’ evidente che, da parlamentare europeo, Mimmo Lucano potrà e saprà essere più utile non soltanto alla Calabria ma a tutto il Sud e ovunque ci saranno temi e problemi da affrontare per il bene comune. Un motivo in più, questo, per candidare l’ex-sindaco di Riace affinché gli elettori possano decidere (comunque la possano pensare, indipendentemente da partiti e posizioni politiche) se appoggiare o no questo personaggio che è stato l’emblema di un umanesimo jonico tanto ammirevole da attirare su di sé attenzioni, premi e riconoscimenti da ogni parte e tanto da volerlo candidato al “Premio Nobel per la Pace”.
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