Sport e rivoluzione digitale

In un mondo di cittadini e consumatori sempre più "connessi", le nuove tecnologie contribuiscono in modo sempre più rilevante a influenzare le nostre abitudini quotidiane. La rivoluzione digitale ha investito tutti i settori, dando vita a un nuovo modello economico basato sull’innovazione costante e definito da molti come modello di economia 4.0 o industria 4.0.

Quanto sono connessi gli italiani?

Secondo il report annuale Cittadini e ICT dell'Istat, nel 2019 il 76,1% delle famiglie italiane disponeva di una connessione a Internet. Il fattore generazionale è un elemento che discrimina fortemente l’accesso alla Rete. Infatti, il 95,1% delle famiglie in cui è presente almeno un minorenne ha un collegamento a banda larga, mentre nei nuclei familiari composti esclusivamente da ultrasessantacinquenni la percentuale scende al 34%. I giovani sono di gran lunga il segmento sociale che più utilizza la Rete: oltre il 90% dei 15-24enni.

In totale, 38 milioni 796 mila italiani oltre i sei anni d'età hanno navigato almeno una volta in Internet nell’arco di tre mesi (812 mila in più rispetto al 2018). Si tratta del 67,9% della popolazione di riferimento (vs. il 66,4% del 2018). A livello nazionale, si riscontra una differenza importante tra i comuni di diversa ampiezza. Nelle aree metropolitane, infatti, il 78,1% dei cittadini ha accesso alla banda larga, mentre nei comuni fino a 2 mila abitanti la percentuale scende al 68%, evidenziando il bisogno di una maggiore connessione della cittadinanza.

In Italia lo smartphone è la via d’accesso principale al mare magnum del web. Tra gli utenti di età superiore ai 14 anni, infatti, il 91,8% ha utilizzato questo dispositivo per navigare. Seguono PC fisso (43,3%), PC portatile (laptop o netbook, 27,2%), tablet (25,7%) e altri dispositivi (e-book, smart watch, ecc., 6,1%).

Lo sport nell’era digitale

I grandi cambiamenti introdotti dall’avvento dell’era digitale riguardano tutti gli ambiti della nostra vita, dall’e-commerce alla celebrazione di funzioni religiose, dalla didattica alla sanità, dall’arte allo sport.

Quello sportivo è indubbiamente uno dei settori in cui l’utilizzo sempre più massiccio della tecnologia ha apportato i maggiori cambiamenti, alcuni impensabili fino a poco tempo fa. Dal punto di vista dello spettatore e dell’utente di servizi legati agli eventi sportivi, in pochi anni le grandi piattaforme digitali hanno completamente riscritto le regole del settore, creando mercati del tutto nuovi. Pensiamo a come oggi sia possibile vedere partite di calcio o di basket comodamente seduti sul divano di casa grazie ai servizi di “streaming live” e “on demand” di operatori come DAZN. Allo stesso modo, l’applicazione allo sport di strumenti sempre più complessi di analisi dei dati permette di monitorare costantemente e rapidamente le performance delle squadre e dei singoli giocatori nei diversi Paesi. Nel calcio (ma ciò vale anche per gli altri sport) i dati provenienti dai principali campionati europei, come Serie A, Premier League, Bundesliga, LaLiga o Champions League, vengono raccolti ed elaborati finemente per calcolare le quote degli operatori di scommesse online sportive come Betway.

Dal punto di vista di chi invece lo sport lo pratica, le nuove tecnologie sono spesso utilizzate per migliorare le prestazioni degli atleti. Grazie alle cosiddette tecnologie “wearable” (indossabili), come i braccialetti contapassi o gli altri dispositivi presentati in questo articolo del sito di Fastweb, gli atleti possono tenere sotto controllo il loro stato di salute e migliorare l’efficienza della loro preparazione fisica. Anche il lavoro dell’allenatore non è più lo stesso di prima: se una volta si usavano lavagnette, penne e taccuino, oggi per stare al passo con i tempi è imprescindibile utilizzare app, smartphone e tablet.

Vivere nella società digitale non significa dunque saper solo utilizzare una connessione a Internet: droni, intelligenza artificiale, blockchain, stampanti 3D, realtà aumentata e “Internet delle cose” sono solo alcune delle tecnologie oggi disponibili. Queste e molte altre saranno sempre più presenti nelle nostre vite in futuro e, come prevedono gli esperti, il loro utilizzo comporterà una serie di ulteriori cambiamenti, non solo nei nostri comportamenti e nelle nostre abitudini, ma anche nel nostro modo di concepire il mondo e di relazionarci ad esso. Secondo Roberto Cingolani, Chief Technology Officer di Leonardo, una delle sfide più importanti del futuro sarà l’applicazione della tecnologia al campo della medicina. Nei prossimi anni scopriremo se e come la tecnologia ci aiuterà a migliorare le nostre condizioni di vita e se davvero riuscirà a farci vivere sempre più a lungo.

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