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Vaccino Covid, lotto Astrazeneca ritirato: "In Calabria somministrate più di 5mila dosi"

«In Calabria sono state somministrate 5.674 dosi di vaccino Astrazeneca sulle 8mila totali che facevano parte del lotto ritirato. Il fenomeno è strettamente monitorato e tutti i settori aziendali e regionali di Farmacovigilanza sono stati allertati per le opportune verifiche sulle persone vaccinate».

Quanto alle dosi non inoculate, «sono state sottoposte a sequestro e non verranno, pertanto, utilizzate».

È quanto riporta il verbale dell’ultima riunione dell’Unità di crisi regionale per l’emergenza Covid, avvenuta questa mattina nella Cittadella regionale “Jole Santelli” di Catanzaro.

«In merito alla situazione generale – spiega il presidente della Regione, Nino Spirlì, a margine della riunione –, sottolineo che sono in aumento i punti di somministrazione e che la Protezione civile sta lavorando per mettere in piedi altri centri. C’è stata una evidente impennata nella campagna di vaccinazione, tanto che dal 50% siamo passati al 75,3%».

Nel corso del vertice – al quale ha preso parte anche il commissario ad acta della Sanità, Guido Longo –, Spirlì ha comunicato che, su sua specifica richiesta, il ministro della Salute, Roberto Speranza, invierà alla Regione Calabria una nota per i medici di Medicina generale, che verranno richiamati – così come già avvenuto in Lombardia – «all’attuazione della campagna di vaccinazione, che deve intendersi quale obbligo convenzionale».

L’Unità di crisi ha istituito presso l’Azienda ospedaliero universitaria “Mater Domini” di Catanzaro il punto di stoccaggio centralizzato regionale delle dosi di vaccino, con distribuzione territoriale solo in base alle prenotazioni effettuate.

Durante la riunione, il dirigente generale del dipartimento di Protezione civile, Fortunato Varone, ha comunicato che nelle Aziende sanitarie provinciali di Vibo Valentia e Reggio Calabria e nel Grande ospedale metropolitano «è imminente l’attivazione, sulla piattaforma “Poste italiane”, dei calendari di prenotazione per tutte le categorie previste nella fase “1” del Piano di vaccinazione».

Varone ha anche riferito «di aver coinvolto il comitato regionale di Croce rossa italiana per la creazione dei team di vaccinazione, a cui possono aggiungersi i medici di Medicina generale».

Per facilitare l’attivazione delle prenotazioni, inoltre, il direttore della Prociv ha reso noto «di aver effettuato una riunione con i Centri di servizi di volontariato, al fine di mettere in campo le oltre 1.800 associazioni di volontariato calabresi che possono fornire supporto ai cittadini che hanno difficoltà a usufruire della piattaforma di Poste italiane».

L’Unità di crisi ha evidenziato il trend in rialzo dei contagi settimanali, passati dagli 89 di domenica scorsa agli oltre 400 dell’11 marzo. Un dato «sul quale occorre riflettere, anche rispetto all’incidenza del mondo della scuola e del suo indotto».


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