'Ndrangheta, operazione “Spes contra Spem”, duro colpo ai clan di Taurianova

E’ stata denominata “Spes contra Spem”, l’operazione della Direzione distrettuale antimafia della città dello Stretto con la quale, all’alba di oggi, nelle Province di Reggio Calabria, Brescia e Monza-Brianza, i Carabinieri del Comando provinciale reggino, con il supporto dei colleghi competenti per territorio, dello Squadrone eliportato “Cacciatori“ e dell’8° Nucleo elicotteri di Vibo Valentia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 11 persone, ritenute responsabili a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione illegale di armi anche da guerra, esercizio arbitrario delle proprie ragioni, sostituzione di persona, tutti aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.

Per gli inquirenti, infatti, gli indagati farebbero parte o avrebbero favorito le cosche di ‘ndrangheta Zagari-Fazzalari-Viola-Sposato-Tallarida e Avignone.

I destinatari della misura cautelare, tutti originari di Taurianova, sono: Antonino Alessi, 33 anni; Francesco Avati (39); Domenico Avignone (46); Giuseppe Cannizzaro detto Enzo (51); Annalisa Caridi (51); Giuseppe De Raco (57), sottoposto agli arresti domiciliari; Claudio Laface (57); Giuseppe Laface (35); Rocco Leva (46); Marzio Pezzano (51); Pasquale Zagari (57). Altre quattro persone, di età compresa tra i 41 e i 55 anni, sono, invece, indagate in stato di libertà.

Nel corso delle indagini, i militari hanno rinvenuto un fucile calibro 12 “Beretta” modello “Sauer” con matricola punzonata, numerose munizioni di vario calibro e alcune armi da guerra, quali due fucili mitragliatori “Zastava” mod. “M70” cal.7,62x39 mm e una bomba a mano modello “M53 p3” di provenienza slava.  

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